N 178 Foglio parrocchiale aprile 2017

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Foglio Parrocchiale

n. 178 - Aprile 2017

Foglio Parrocchiale Aprile 2017

Parrocchia di Santa Maria Maggiore - Monteforte d’Alpone

Piazza Silvio Venturi, 23 - tel. 045.6107379 - fax 045.7612978 - fogliomonteforte@gmail.com - www.parrocchiamonteforte.it

PASQUA, PRIMAVERA DEL MONDO E DELLO SPIRITO «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n' è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro» (Ct 2,10-14). Il ridestarsi della primavera ha suggerito all'autore del Cantico un afflato poetico che non ha quasi riscontri, in tutto il resto del testo biblico. Per chi vive nell'emisfero nord del mondo è difficile sottrarsi alla suggestione che esercita la coincidenza fra il tempo pasquale e la stagione primaverile: coincidenza non casuale, evidentemente, considerate le origini storiche della pasqua ebraica e visto che la data della pasqua viene determinata dall'equinozio di primavera. La tradizione cristiana antica ha colto e celebrato questo aspetto della più grande festa cristiana, così da presentare la pasqua come una vera "primavera del mondo". Tra i vari testi patristici che si potrebbero citare in merito, riprendiamo qualche riga da Cromazio, vescovo di Aquileia a cavallo tra IV e V secolo. Cromazio difende l'idea che il primo mese dell'anno sia appunto il tempo della pasqua «in cui tutto riprende vita. È che l'erba dei

prati risorge come da morte, allora i fiori compaiono sugli alberi, allora le gemme sulle viti, allora anche la stessa atmosfera è come lieta per il tempo rinnovato... Primo mese e tempo nuovo è proprio questo tempo di pasqua, in cui gli stessi elementi del mondo si rinnovano. E non fa alcuna meraviglia che in questo tempo il mondo venga rimesso a nuovo, se lo stesso genere umano oggi viene innovato». Lasciandoci ispirare dalla primavera e da alcuni atteggiamenti per vivere il tempo pasquale, riprendendoli direttamente dai racconti pasquali. , legando il grande mistero cristiano della pasqua e la stagione che ci è dato di vivere. Li riassumiamo in quattro verbi: svegliarsi, alzarsi, correre, respirare.

Svegliarsi

Che la primavera sia vista come il risvegliarsi della natura dopo il "sonno" invernale, non è certo una novità; come non lo è il parallelo tra sonno e morte, così che l'addormentarsi sia visto come una sorta di "morte", e il risvegliarsi come un "rivivere": e viceversa. Era ovvio, quindi, per i primi cristiani, fare ricorso al linguaggio del sonno e della veglia, per esprimere la fede nella risurrezione. Un passo della lettera agli Efesini, probabilmente un frammento di un antichissimo canto della chiesa, lo attesta bene per il cristiano: «Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà» (Ef 5,14). I due verbi qui utilizzati, "svegliarsi" e "destarsi", sono quelli che il Nuovo Testamento usa abitualmente per parlare della risurrezione di Cristo. 1


Foglio Parrocchiale "Svegliarsi", per il cristiano inserito nella pasqua di Gesù Cristo, significa pertanto entrare in questa novità assoluta: significa vivere non più nelle tenebre del sonno, ma nella luce del giorno, che è il Cristo risorto.

Alzarsi

Il NT è pieno di gente distesa, paralizzata, bloccata, alla quale viene detto di alzarsi, di "(ri)sorgere": dalla suocera di Pietro guarita dalla febbre (Mc 1,31) al paralitico calato attraverso il tetto (Mc 2,11s), dalla figlia di Giairo (Mc 5,41) al ragazzo epilettico (Mc 9,27), da Bartimeo (Mc 10,49) al giovane di Nain (Lc 7,14), dal paralitico della piscina probativa (Gv 5,8) allo zoppo della porta del tempio (At 3,6s), e altri ancora. In molti e diversi modi viene preannunciato o richiamato, nelle Scritture, il decisivo "sorgere" di Colui che era stato calato, impotente, dalla croce emesso a giacere nell'oscurità del sepolcro. Per i cristiani, stare in piedi sarà per eccellenza il modo per indicare la propria qualità di "risorti in Cristo", partecipi della sua pienezza di vita incorruttibile. Innalzarsi per guardare a ciò che veramente conta e a ciò che davvero vale la pena. Alzarsi per dire e vivere la libertà che Cristo ci ha conquistato. I luoghi per compiere questo esercizio di libertà non mancano nella vita del cristiano: dalla famiglia ai luoghi del lavoro, dagli spazi della politica a quelli della cultura e a mille altri che la nostra vita dischiude e che la libertà del cristiano può arricchire e fecondare in modo imprevedibile.

Correre

Si corre intorno alla tomba vuota del Signore: come se all'immobilità della croce e del sepolcro dovesse rispondere la danza festosa della risurrezione. Già Matteo aveva richiamato la corsa delle donne (Mt 28,8), interrotta e poi rilanciata dal Risorto stesso; mentre Luca aveva preferito annotare la corsa di Pietro (Lc 24,12). Giovanni racconta la corsa di Maria di Magdala, seguita da quella di Pietro e del discepolo che Gesù amava (cf. Gv 20,1-8). La buona notizia della domenica di pasqua suscita un movimento nuovo e un dinamismo inarrestabile. Non corre il Cristo, il quale ha ormai compiuto il suo viaggio, ha terminato la corsa e ci ha aperto il cammino verso la meta, divenendo lui stesso la via alla verità e alla vita (cf. Gv 14,6); ed è vero, tuttavia, che il Risorto cammina ancora lungo la strada (cf. Lc 24,13-35), per riscaldare il cuore dei discepoli attraverso la sua parola e nutrirli col suo pane, perché essi possano riprendere il cammino e farsi testimoni di lui.

Respirare

Aprile 2017

«Primavera d'intorno brilla nell'aria»: così il celebre verso leopardiano. Accade, qualche volta almeno, di "respirare" la nuova stagione, di avvertirla proprio nell'aria, anche se magari la fioritura è ancora di là da venire. Si sa che al fondamentale gesto della respirazione si collega il dono pasquale per eccellenza, lo Spirito Santo. Il tempo della pasqua è tempo dello Spirito, non solo perché conduce alla festa della pentecoste, ma perché tutto, in esso, è intriso dello Spirito: è il respiro nuovo che Dio dà al mondo in Cristo crocifisso, risuscitato dai morti per la potenza dello Spirito (cf. Rm 1,4), mediatore e garante dell'effusione piena e definitiva dello stesso Spirito sull'umanità e sulla creazione (cf. At 2,33; Rm 5,5; Gv 20,22s). Lasciando da parte altri aspetti del vasto orizzonte che la testimonianza biblica traccia a proposito dell'opera dello Spirito, richiamiamo solo un aspetto fondamentale: lo Spirito in quanto opera in noi l'esistenza filiale o - per riprendere la nostra immagine - in quanto pone in noi il "respiro" dei figli di Dio. Realizzare in noi questa stessa esistenza filiale è opera dello Spirito (cf. Rm 8,15-17; GaI 4,4-7). Che il cristiano sia figlio di Dio, è una qualificazione che va vista alla luce di Cristo, perché che cosa voglia dire essere figli di Dio e vivere da figli di Dio, lo si impara guardando a Gesù. Ogni tanto, sentiamo il bisogno di respirare un'aria un po’ più pura di quella che ci è data ogni giorno. Il tempo pasquale, primavera dello Spirito, è tempo propizio per respirare a pieni polmoni lo Spirito e per correre senza risparmio sulla via che è Cristo. E’ in questa illuminante prospettiva che desidero collocare il mio augurio di una buona e santa Pasqua. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di pace per il mondo, segnato da guerredisumane e distruttive; sia soprattutto una primavera per le migliaia di cristiani perseguitati e popoli discriminati. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di vita per le nostre famiglie, per l’amore degli sposi, per il compito educativo dei genitori. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera per i lavoratori, molti dei quali vivono giorni di angoscia per le incerte prospettive. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di futuro per i giovani bisognosi di ritrovare sempre le ragioni alte di una vita buona e vera. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera dei cuori, che mettano in soffitta vecchi e nuovi dissapori , per far rifiorire la felicità e la pace. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di fede e di carità per la nostra parrocchia, cenacolo dove lo Spirito continua a soffiare e comunità di amore dove il “comandamento nuovo” sempre va fatto rifiorire.

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Sabato pomeriggio 8 Aprile 2017 Raccolta Alimentare


Aprile 2017

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Programma Settimana Santa 2017

>>Lunedì Santo 10 aprile ore 17.00 Confessioni IV elementare ore 18.00 Confessioni V elementare >>Martedì Santo 11 aprile ore 16.00 Confessioni I media ore 17.00 Confessioni II media ore 18.00 Confessioni III media >>Mercoledì Santo 12 aprile ore 15.30-19.00 Confessioni per tutti >>Giovedì Santo 13 aprile ore 15.30 - 19.00 Confessioni per tutti ore 16.00 S. Messa e Carità Quaresima per bambini e ragazzi. ore 20.30 S. Messa nella “Cena del Signore” segue Adorazione in Oratorio fino a mezzanotte. ore 23.30 - 7.30 Adorazione Notturna in Cripta per giovani e adolescenti >>Venerdì Santo 14 aprile ore 8.30 Celebrazione delle Lodi ore 9.00 - 12.00 e 15.00 - 19.00 Confessioni per tutti ore 15.00 Via Crucis ore 20.30 Celebrazione della Passione con l’Adorazione della Croce >>Lunedì dell’Angelo 17 aprile ore 8.00 - 9.30 - S. Messe

>>Sabato Santo 15 aprile ore 8.30 Celebrazione delle Lodi cantate ore 9.00 - 12.00 e 15.00 - 20.00 Confessioni per tutti Visite al sepolcro: ore 9.30 II elementare ore 10.00 III elementare ore 10.30 IV elementare ore 11.00 V elementare ore 11.30 I media ore 21.30 Solenne Veglia Pasquale >>Domenica di Pasqua 16 aprile Sante Messe ore 8,00 – 9,30 – (9,30 a Sarmazza) - 11,00 – 18,30 ore 17.30 Vespro solenne

“Quando diciamo: ‘Padre ho peccato…’, Lui ci tappa la bocca: ci ha già perdonato!” Anche se tutti noi siamo “pieni di difetti e ricadiamo sempre negli stessi peccati”, Dio “non si stanca di offrire sempre il suo perdono ogni volta che lo chiediamo”. Egli offre un “perdono totale” e “senza limiti”, “si impietosisce” e prova “un sentimento di pietà unito alla tenerezza”, andando “oltre ogni immaginazione” in fatto di misericordia. “Il Signore ci dia la grazia di non finire quella frase del figlio prodigo: “Padre ho peccato…”. E lui ci tapperà la bocca”, donando il Suo perdono incondizionato. (Papa Francesco, Assisi) 3


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Alla carissima comunità di Monteforte

Aprile 2017

Carissimi amici!

Mi è caro rivolgere il mio ultimo Affettuoso pensiero a tutti Voi Montefortiani Carissimi! Per ben 29 anni sono stato Il Vostro parroco. Anni belli, con tante soddisfazioni, anche con tante sofferenze. Monteforte! Ti ho amata con tutto il cuore, per te ho donato tutto me stesso. Chiedo perdono delle mie mancanze… ma “a chi molto ama, molto è perdonato”. Mons. Pietro Simoni è nato il 27 agosto 1925 a Moniga del Garda, Diocesi di Verona, provincia di Brescia. L’accento bresciano non lo ha mai perso. E’ stato ordinato il 27 giugno 1948, come appartenente alla Parrocchia di Moniga. Erano 22 i preti ordinati quell’anno Fu Vicario parrocchiale a Pastrengo dal 1948 al 1950, poi a Polpenazze dal 1950 al 1954 e a Lonato dal 1954 al 1960. Fu poi nominato Parroco a Cisano, dal 1960 al 1971. Fu poi trasferito, sempre come Parroco, a Monteforte, dove esercitò a lungo il suo ministero, cioè dal 1971 al 2000: 29 anni. Arrivato a Monteforte ha dovuto farsi carico dei debiti delle Opere Parrocchiali. La morte improvvisa di don Perlati creò non pochi problemi. Ma con la sua tenacia e l’aiuto della gente è riuscito a sanare la situazione. Uno delle esperienze che hanno segnato fortemente la parrocchia nei suoi anni di ministero a Monteforte furono i campeggi. Furono i vari curati che si susseguirono il cuore dei campeggi, ma don Piero non mancava mai, era sempre presente con le sue visite e il suo baule di angurie….. e le mitiche tombole…. Amava organizzare pellegrinaggi, ai quali molti adulti hanno partecipato, sia in Italia che in Europa, come strumento di aggregazione e unità comunitaria. Appassionato della Missione. Ha sostenuto costruzione delle “casette” in Brasile collaborando con don Angelo Maschi montefortiano dell’Opera don Calabria. Negli anni ha sostenuto tutti i missionari di Monteforte anche andando a trovarli nei loro paesi e sensibilizzando la comunità ad essere generosa verso popoli bisognosi. Ma il suo cuore batteva per la missione di Buba in Guinea Bissau, Africa nel quale sono state coinvolte molte persone di Monteforte che Lui ha sostenuto fino alla fine dei suoi giorni … e crediamo anche ora. Un amore particolare lo ha avuto per la sua chiesa di Monteforte, attraverso una serie di lavori di restauro, arrivando agli inizi degli anni novanta alla celebrazione del Centenario della Chiesa e del Campanile. Da non dimenticare le 2 pubblicazioni storico artistiche, contributo significativo alla storia del paese. Negli anni si è particolarmente affezionato alla Piccola Fraternità con la quale ha mantenuto rapporti anche dopo il 2000, quando si trasferì a Verona … Ha amato e fatto amare la Madonna in ogni modo dai rosari di Maggio, non dimenticando mai che la sua Chiesa è a Lei dedicata.

Un particolare ricordo ai tanti giovani Di ieri e grandi sinceri amici di oggi. Un fraterno abbraccio al Sig. parroco… Ritengo una grande grazia terminare i miei giorni presso la Casa di Riposo. Ricordatevi di me Nella vostra preghiera. Un grande abbraccio e vi benedico. Vostro Don Pero

Non si può dire che don Piero avesse un bel carattere. Anzi il suo, era un carattere burbero e a volte spigoloso. E non sono pochi quelli che hanno ricevuto qualche sonora strigliata e talora qualche ferita. Eppure nonostante questo molti lo hanno avuto nel cuore, perché fu un prete fino in fondo, che si è speso totalmente per la sua gente. Conosceva tutti, e sapeva arrivare dove c’era bisogno, con un occhio di riguardo ai malati. Si sentiva padre della parrocchia di Monteforte e, come tale, gioiva con i propri figli ma anche soffriva anche per le malattie, i lutti e i vari problemi di ogni famiglia … Non ha mai smesso di essere un bresciano, e nella sua terra d’origine ha voluto essere sepolto. Ma Monteforte è riuscita a catturargli il cuore.. Oggi è tempo di salutarlo e affidarlo al Signore, di ringraziarlo per il bene compiuto ma anche per perdonarlo. Perché il bene seminato è più grande delle fatiche umane e riconoscere che il tempo passa è una chiamata per tutti a fidarsi sempre più della misericordia di Dio che fa nuove tutte le cose. La vita di don Piero è stata indissolubilmente legata a Monteforte. Qui ha lasciato il cuore e da qui non è mai andato via anche se nel 2000 diede le dimissioni e fu nominato Rettore della Rettoria di Santa Caterina a Verona, e contemporaneamente Cappellano della Casa di Riposo “Carlo Steeb” e “Santa Caterina”. Ci rimase fino al 2013. Del 2008 è la nomina a Canonico onorario cioè Monsignore. Nel 2013, la fortissima nostalgia per la sua parrocchia lo portò a chiedere a me, allora parroco, di morire nella sua Monteforte. Il Vescovo lo nominò allora Cappellano della Casa di Riposo di Monteforte. Tornò con gioia anche se ancora incredulo di non essere più parroco. Dal 20016, vi era rimasto solo come ospite, dato il peggioramento delle sue condizioni di salute. Lascia questa terra giovedì 23 febbraio 2017 all’età di 91 anni. Don Piero non ha mai smesso di servire il Signore. Ora lo affidiamo a Lui, certi che dov’è il Signore là è anche il suo servitore. E tu don Piero, ti preghiamo, cerca almeno in Paradiso di non voler comandare anche lì. Invece ricordati di noi, prega per noi e non dimenticare la tua parrocchia e la tua chiesa di san Zeno. Letto da Mons. Alessandro Bonetti al Rito delle Esequie Sabato 25 febbraio 2017

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Aprile 2017

Tu mi doni il tuo Spirito - Cresime 4 Marzo 2017

" Tu mi doni il tuo Spirito ", questo è il titolo del sussidio che ci ha aiutate a seguire i nostri ragazzi di 2a media nel cammino di preparazione alla Cresima. Ogni incontro, preparato e studiato insieme al nostro formatore d'eccezione don Zeno, è stato incentrato sul riconoscere, scoprire ed interpretare la presenza dello spirito santo nella vita di ogni giorno a casa, a scuola, con gli amici. Spirito come soffio di vita, Spirito creatore, spirito che trasforma il nostro cuore di pietra in cuore di carne capace di essere strumento di amore e pace x gli altri. Spirito guaritore, spirito che da vita spirito consolatore. E noi siamo inviati come gli apostoli, ad andare x le strade del mondo ad annunciare questo

dono, ad essere mano di Gesù, occhi, bocca, piede e orecchio di Gesù. È stato un anno conclusivo di un percorso durato 6 anni dalla 2a elementare quando abbiamo iniziato a conoscere questi bambini che ora sono diventati ragazzi grandi con un loro carattere, delle loro idee ed opinioni. Il dono dello spirito sia per loro lo strumento per affrontare con forza tutte le situazioni della vita e a saper scegliere e discernere secondo lo Spirito attraverso i dono che ci ha donato. Con loro abbiamo percorso un bel tratto di strada, ora li affidiamo ai Friends ma sopratutto a Te Signore e Spirito Santo, accompagnali sempre nella loro Vita. Buon cammino. Le catechiste di seconda media.

BATTESIMI DOMENICA 5 FEBBRAIO 2017

Bianca

Gloria

Maria

Remonato

Pasini

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SCUOLA DELL’INFANZIA - FESTA DEL PAPÀ

Aprile 2017

La nostra Scuola dell’infanzia ha organizzato anche quest’anno una mattinata a scuola con tutti i papà dei bambini in occasione della Festa del papà. Gli ottanta papà presenti con i loro bimbi sono stati accolti in salone dalle insegnati dapprima hanno cantato e ricevuto la benedizione di Don Zeno, poi si sono suddivisi in più squadre di “ lavoro” in cortile per colorare , disegnare, piantare piantine e un gruppo ha anche preparato la merenda per tutti. L’inganno del nostro tempo è anche quello di aver ridotto le occasioni di incontro tra le persone, ecco perché come scuola dell’infanzia cerchiamo di creare degli eventi che permettano una condivisione vera. Grazie a tutti i papà che con la loro partecipazione hanno scelto questo momento per vivere qualcosa di vero con i loro bambini.

BATTESIMI DOMENICA 5 MARZO 2017

Gioele

Francesco

Saorin

Trevisan

Nita

Giovanni

Anna

Emanuele

Raissa

Zandonà

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Aprile 2017

DEPOSIZIONE DALLA CROCE di ROSSO FIORENTINO Rosso Fiorentino, è il soprannome di Giovanni Battista di Jacopo, pittore italiano il cui contributo fu di importanza fondamentale per la affermazione del Manierismo, nasce a Firenze nel 1495. Allievo di Andrea del Sarto e di Jacopo da Pontormo , il giovane pittore, soprannominato Rosso, per i suoi capelli rosso brillante, pur avendo lavorato con i maestri della scuola fiorentina, mostrò fin dalle opere giovanili, una personalità indipendente. "La Deposizione" o Deposizione dalla Croce eseguita nel Duomo di Volterra è considerata la sua opera più importante e meglio riuscita. La pala mostra un momento fino ad allora rappresentato raramente, ovvero la discesa del corpo di Gesù dalla croce subito dopo lo stacco, e si ispira al racconto di Matteo (27, 45; 57), in cui la terra viene avvolta da una fitta oscurità. La scena è infatti ambientata al crepuscolo, con un delicato trapasso delle luci serali dalla linea dell'orizzonte alla parte alta del dipinto. Mai rappresentato prima, e non descritto dai vangeli, è il fatto che corpo di Cristo sembra essere sul punto di scivolare dalle mani dei suoi soccorritori, che si affannano concitatamente per evitarne la caduta Quest’opera, di dimensioni ragguardevoli eseguita nel 1521 e conservata nella Pinacoteca Comunale di Volterra, è una pala d'altare che sorprende per la prospettiva estremamente personale e per il movimento acrobatico delle figure; il tutto è potenziato da una luce tagliente e da colori insoliti, realizzando una composizione dinamica e intrecciata che produce un effetto nuovissimo per l’epoca, che diventerà tipico di molte opere italiane successive. Il Vasari ne "Le vite degli artisti" (Vasari fu il più grande storiografo e critico del Rinascimento) dice di Rosso Fiorentino: "... lui era sempre molto poetico nella composizione delle sue figure, audace e ben radicata nella sua progettazione, con uno stile affascinante e mozzafiato fantasia ...". Rosso Fiorentino dopo Firenze, lavorò a Roma, da cui dovette fuggire, a causa Sacco di Roma del 1527 dei Lanzichenecchi spagnoli di Carlo V, per rifugiarsi a Venezia. Nel 1530 Francesco I lo chiamò in Francia, in veste di pittore ufficiale, per rinnovare il Castello di Fontainebleau; qui Rosso Fiorentino ha lavorato con altri artisti italiani come Francesco Primaticcio (15051570), formando la Scuola di Fontainebleau che ebbe una grande influenza sulla pittura francese dell'epoca. Giovanni Battista di Jacopo, Rosso Fiorentino, mori a Fontainebleau nel 1540 lasciando in eredità alla Francia il lavoro di dieci anni della Scuola di Fontainebleau, da cui lo stile italiano Manierista si diffusa nel Nord Europa.

Orari Sante Messe

Parrocchia: Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 19; Giovedì ore 20.30; Sabato ore 19(pref.); Domenica ore 8, 9.30, 11, 18.30 S.Giuseppe: Martedì, Giovedì ore 8.30 - Casa di Riposo: da Lunedì a Venerdì ore 7.30; Sabato ore 16 (pref.) CONFESSIONI: Sabato dalle 18 alle 19 e Domenica durante le Sante Messe 7


Foglio Parrocchiale

Sante Messe di Suffragio

3 LUN Zambon Bruna e Mario; Bernardi Angelino e Cesira; Fossato

4 MAR 5 MER

6 GIO 7 VEN

10 LUN

11 MAR 12 MER

13 GIO 17 LUN 18 MAR 19 MER

20 GIO 21 VEN

24 LUN

26 MER

27 GIO

28 VEN

Luigina (crocetta); Intenzioni di una persona; Devoti capitello San Rochetto (vie Vittorio Emanuele II e Rubian); Cattina Silvano (Classe 1945); Famiglia Favaretto; Silvano (anniv.) e Olinto; Bolla Emilia (annivers.) e Maria; Saorin Vittorino e Chiarotto Matteo; Filippini Lavinia e Vesentini Lino Famiglia Muraro; Zecchin Angela (crocetta); Burti Vincenzo e famiglia; Famiglia Cassin; Famiglia Tregnaghi Brazzarola Leonello; Famiglia Bogoni; Famiglia Verzè; Pelosato Luigi e Renzo; Zorzi Battista e Celestina; Brandiele Giovanni ed Irene; Almari Giuseppe (croc.); Marsilli Edmondo Panato Lucia; Dal Bosco Serafino; Fam. Rossi; Prà Teresa e Silvio Mastella Aldo; Famiglia Pelosato Adelino; Nardello Gaetano; Pelosato Alfredo (crocetta); Pace Giuseppe (crocetta); Intenzioni di una persona; Famiglia Perazzolo Gino e Caterina; Fattori Nereo; Zorzi Marino e Antonio; Laura Cappelletti; Edmondo Marsilli; Murari Bruno (compleanno); Murari Gelsomino e Teresa Bolla Valeriano; Temelin Speranzina; Famiglia Prà Giuseppe; Montanari Graziella; Pelosato Solidea; Avogaro Natale e Saorin Gina; Matteo Chiarotto (classe 1995); Pace Alvino e Domenica; Famiglia Bogoni Silvio; Intenzioni di una persona; Brazzarola Giancarlo (15° anniversario); Temelin Luigi e Francesco Famiglia Rossi; Martinelli Attilio e Bertolazzi Delina Fongaro Gianluca e Mario; Mastella Olinto; Riboni Geria (crocetta); Alberti Maria (crocetta); Grigato Marco; Febbrini Luigina e Gino; Pace Roberto e Ofelia; Soriato Gaetano [Fontana Giuseppe e Flavia; Mantello Enza; Albina e Ottorino; Pelosato Gino e Angela; Giuseppe ed Erio; Gini Ottorino (anniversario) e Teresa; Faltracco Domenico e Antonio; Faltracco Wilma; Almari Giuseppe]->defunti spostati da venerdì 14 aprile Bogoni Giovanni e Manfro Cesira; Bogoni Elio (compleanno); Famiglia Rossi Baltieri Vittorio (anniversario); Castelli Costante e Raffaello Famiglia Rossi; ore 19.00 Dante Ferroli (2° anniversario) Gina e Giuseppe Prà; Fam. Bogoni Giordano; Bogoni Maria (crocetta); Racconto Rino; Bogoni Bortolo; Racconto Giulio e Martinelli Zelima; Racconto Romano; Contin Olinto; Gregori Sandro e Graziella (anniv.); Nardello Luigi; Veneziani Gabriella; Verzè Vittorio; Zorzi Vincenza e Luigia Prà Ottavio; Dal Monte Gino (classe 1955); Famiglia Rossi; Cattina Silvano (crocetta) Menini Sergio (crocetta); Rodighiero Marco (crocetta); Rodighiero Sonia; Maria e Federico; Tessari Antonio (anniversario); Benella Vittorio; Rodighiero Guglielmo e Bolla Angelo; Caurla Umberto e Bolla Adele; Intenzioni di una persona; Almari Giuseppe; Rizzotto Lia; Salvaro Luigi e Rosa Zoppi Luigi; Motterle Celeste e Vittorio; Fattori Gino e Silvietto; Lecetti Andrea e Napoleone; Tessari Luigi; Benella Bruno e Iole; Zoppi Bruno e Vittoria; Bonomi Leonello e Spezie Ida; Gini Liduina (compleanno) e Gino; Burti Graziella e Mastella Palmira Benetton Maria e Ferro Umberto; Fongaro Gianluca e Mario; Valente Giuseppe; Carolina e Luigi Almari; Bolcato Bruna (crocetta); Tessari Luigi (crocetta); Federico Gini (classe 1984) Bignotto Guglielmo e Ferrarese Teresa; Todeschi Thomas e Gavioli Giannino; Micheletti Rosetta; Famiglia Balzzacco Battista; D’errico Antonio Guadin Francesco (crocetta); Martignon Luana; Fontana Giuseppe (crocetta); Bertuzzo Annamaria; Comerlati Danilo e Maria; Leonia ed Igino Zanatello; Fam. Meneghello; Fam. Giuriato; Fam. Zanatello; Dal Cerè Mario e Guido; Classe 1938; Prà Pietro (anniv.); Nardello Beatrice e Ottavio

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Anagrafe Parrocchiale

Aprile 2017

Hanno concluso il loro cammino terreno 11-03-1927 Meneghini Igina 20-02-2017 07-08-1922 Angero Eleonora 24-02-2017 01-09-1939 Marsilli Edmondo 10-03-2017

Sono entrati nella nostra Comunità

Nita Anna Raissa nata il 28-11-2016 Saorin Gioele nato il 24-11-2016 Trevisan Francesco nato l’11-12-2016 Zandonà Giovanni Emanuele nato il 05-11-2016

Calendario Appuntamenti 1 SAB

2 DOM Vendita colombe AVIS 3 LUN Catechesi sulla Messa: ore 15.00 S. Giuseppe

ore 20.45 in Oratorio

4 MAR

5 MER 6 GIO 7 VEN 8 SAB 9 DOM 10 LUN 11 MAR 12 MER 13 GIO

14 VEN

15 SAB

16 DOM 17 LUN

ore 15.00 Terza età ore 20.30 S. Messa e ADORAZIONE GUIDATA In mattinata confessioni malati (Sarmazza) ore 21.00 Confessioni adolescenti-giovani a Soave Raccolta Caritas ore 20.00 Adorazione giovani in Cripta Vendita torte gruppo Carità In mattinata confessioni malati (Sero e Drio piazza) Confessioni ore 17.00 IV elementare - 18.00 V elem. Confessioni ore 16.00 I media - 17.00 II m. - 18.00 III m. In mattinata confessioni malati (Madonnina, Centro e Rubian) Giovedì Santo ore 15.30 - 19 Confessioni per tutti ore 16.00 S.Messa + dono poveri elementari e medie ore 20.30 S. Messa In Coena Domini, a seguire adorazione guidata Venerdì Santo ore 8.30 Lodi Confessioni mattina e pomeriggio ore 15.00 Via Crucis ore 20.30 Celebrazione della Passione del Signore Sabato Santo ore 8.30 Lodi Confessioni mattina e pomeriggio ore 21.30 Solenne Veglia Pasquale con Battesimi PASQUA DEL SIGNORE ore 9.30 S. Messa a Sarmazza ore 17.30 Vespro e Benedizione Eucaristica Lunedì dell’Angelo SS. Messe ore 8.00 e 9.30

18 MAR

19 MER ore 15.00 S. Messa P. Pio a san Giuseppe 20 GIO ore 16.45 - 20.00 RITIRO PRIMA COMUNIONE 21 VEN ore 20.45 Adolescenti 22 SAB

23 DOM Catechismo V elementare 24 LUN

26 MER ore 20.30 Catechisti 27 GIO 28 VEN

29 SAB ore 20.00 WORSHIP in oratorio 30 DOM Mercatino gruppo carità

ore 12.00 Battesimi

Impaginazione a cura di Cristiano Melis


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