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DOMANDA E RISPOSTA

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«Gli impulsi sono venuti dalla base»

A che punto del processo strategico siamo? Cosa dicono le associazioni cantonali e le persone che ci guardano dall’esterno? Peter Lack, direttore della FSS e responsabile generale del progetto, risponde ad alcune domande

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INTERVISTA: Christoph Zehnder / m.z

Nel novembre scorso ai membri delle associazioni cantonali è stata presentata una prima bozza della strategia 2021-2024. Come è stata accolta? Peter Lack: Credo in modo molto positivo. I rappresentanti delle associazioni cantonali hanno lavorato intensamente a questa prima bozza. Il feedback dei singoli gruppi di lavoro sui circa 60 obiettivi è stato in gran parte simile: in alcuni casi si è trattato di una questione piuttosto di formulazione, ma alcuni punti sono stati discussi anche in modo con

Peter Lack: Il direttore della FSS è anche responsabile generale del progetto strategico di riposizionamento della federazione. troverso. In sostanza, non c’è stato comunque pressoché nessun rifiuto fondamentale dei singoli obiettivi.

In quale settore vede le maggiori sfide sulla via della nuova strategia? I campi d’azione riguardano tutti i livelli dell’intera nostra Federazione e della rete di contatti. Ci sono pertanto delle sfide a ogni livello. Prendiamo l’esempio del segretariato della FSS: come è organizzato, quali sono i suoi settori di attività e come lavora nel modo più efficiente possibile? Valuteremo in particolare se possiamo diventare ancora più efficienti ed economici grazie alle collaborazioni. Ad ogni modo, la qualità dei servizi deve essere garantita a ogni livello e per questo dobbiamo batterci tutti assieme, in maniera documentabile in ogni momento. È un dettame dei tempi. Per questo ci occorre un sistema integrativo e completo per la gestione della qualità. Lo sviluppo della Federazione è però un compito a lungo termine. Dobbiamo essere accessibili in modo più semplice e reagire più rapidamente, a tutti i livelli della FSS. La nostra organizzazione deve diventare comprensibile anche alle persone esterne. Per raggiungere questo obiettivo, nei prossimi anni dovremo occuparci intensamente dell’organizzazione interna di tutta la federazione. Per i nostri partner e i nostri clienti è importante fornire servizi costantemente d’alta qualità.

Nei mesi scorsi, lei ha intrattenuto molti contatti con stakeholder esterni, ossia partner e gruppi di interesse. Come percepiscono quest’ultimi i samaritani? Innanzitutto va detto che l’immagine dei samaritani tra i nostri partner è in gran parte positiva. Il

fatto che i samaritani in quanto laici (non professionisti) trasmettano le loro conoscenze e il loro know-how nei primi soccorsi è una grande forza e opportunità. Anche l’attaccamento alla realtà locale e la vicinanza alla popolazione sono percepiti positivamente. La sfida è rappresentata dall’organizzazione all’interno della nostra federazione e della rete di contatti. Per i nostri partner spesso non è chiaro chi sia il loro interlocutore: la FSS, l’associazione cantonale o il segretariato di Olten. Così, ad esempio, per un partner esterno è incomprensibile il fatto che associazioni cantonali con progetti analoghi non si conoscano a vicenda. Molti hanno quindi espresso il desiderio di avere un ufficio come punto di contatto centrale. Questo alleggerirebbe i singoli membri nei compiti quali l’avviare nuove attività, il coordinare quelle in corso, l’assicurare i servizi e il mettere in rete le associazioni cantonali, nonché rappresentarle verso l’esterno. Ma ci sono anche questioni di contenuto. Molti sono dell’idea che i samaritani dovrebbero giocare un ruolo forte, persino quello di leader, nella tematica dei First Responder. Grossi partner come la Protezione civile o il Servizio sanitario coordinato continuano a vedere importanti compiti per i samaritani, ma magari con nuovi e diversi accenti, ad esempio nel sostenere la protezione civile o nell’aiuto in caso di emergenze nel settore sanitario. Ci è stato anche suggerito di diventare più flessibili nell’offerta di corsi di primi soccorsi e più convinti nel rispondere ai desideri dei clienti.

•«La nuova strategia è davvero un lavoro in comune!» •

Il lavoro congiunto a tutti i livelli della Federazione è una caratteristica essenziale del processo strategico. Come vivono i samaritani questa collaborazione? In modo positivo. I membri dei gruppi dei sottoprogetti sono per lo più rappresentanti di associazioni cantonali e samaritani attivi. Lo sforzo che hanno messo in questo lavoro è davvero impressionante e non potremo mai ringraziarli abbastanza. Nel sottoprogetto «Strategia», che conduco, gli impulsi principali sono venuti davvero dalla base. Ne sono estremamente soddisfatto. È stato ed è davvero uno sforzo e un lavoro congiunto!

In novembre 2019 i rappresentanti delle associazioni cantonali si sono chinati intensamente sulla prima bozza della strategia.

In giugno la nuova strategia sarà presentata ai delegati ad Arbon. Quali sono i prossimi passi da compiere fino ad allora? La prima bozza di strategia è stata rivista sulla base del feedback dei nostri membri, del Comitato centrale e del personale del segretariato. La seconda bozza di strategia che ne è risultata è stata inviata alle parti interessate per i commenti. Il gruppo di progetto ha poi incorporato il loro feedback e a marzo la versione 3.0 sarà presentata alle associazioni cantonali in occasione della conferenza dei presidenti. La versione finale della strategia 2021-2024 sarà quindi elaborata nel marzo 2020, tenendo conto del feedback sulla versione 3.0. Questa sarà infine sottoposta ai delegati all’Assemblea generale ad Arbon per l’approvazione.

Quando la nuova strategia sarà adottata, inizierà il lavoro vero e proprio. Cosa si può dire già oggi dell’implementazione? La pianificazione dei prossimi due sottoprogetti «Sviluppo della Federazione» e «Ridefinizione del segretariato» è già iniziata. Questi due sottoprogetti prenderanno avvio in estate. Anche in questo caso, i rappresentanti delle associazioni cantonali saranno attivi in questi gruppi di lavoro. Per ogni obiettivo strategico, saranno definite misure adeguate. Dai feedback che abbiamo ricevuto fino ad oggi, abbiamo già ottenuto molti preziosi suggerimenti che devono essere considerati nell’implementazione della nuova strategia.

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