Manuale abilita subacquee

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SOCIETÀ NAZIONALE DI SALVAMENTO

APPUNTI DI ABILITÀ SUBACQUEE AD INTEGRAZIONE DEL CORSO BAGNINI


Appunti di Abilità Subacquee

Premessa

I

I B.di S. svolge la sua attività prevalentemente presso stabilimenti balneari, dove si trovano una spiaggia o una scogliera; è quindi possibile che si trovi davanti a situazioni che non possono essere risolte se non sott'acqua, e che richiedono conseguentemente, un intervento subacqueo.

T

ali situazioni esulano dai classici compiti professionali del B. di S. che non è, necessariamente, addestrato a svolgere attività quali: sistemare un corridoio di lancio per imbarcazioni, posizionare boe e gavitelli, oppure corpi morti. Questi appunti si pongono, come proposito, quello di dare al B. di S. le cognizioni teoriche di base che gli permettano, dopo un minimo addestramento pratico, di poter assolvere a piccole incombenze subacquee con sufficiente sicurezza.

N

on pretendono di "spiegare" od "insegnare" la teoria dell'immersione subacquea, né, tantomeno, le lezioni pratiche hanno lo scopo di creare o brevettare un subacqueo. Lo Studente che si appresta a conseguire il suo Brevetto di Bagnino di Salvataggio, leggendo questi appunti e partecipando ad un minimo addestramento pratico informale, apprenderà alcune nozioni di base sulla teoria dell'immersione subacquea ed alcuni esercizi fondamentali che gli permetteranno di portare a termine, in sicurezza, piccoli interventi subacquei ad una profondità massima di 5 metri. Queste minime conoscenze, certamente gli gioveranno dal punto di vista professionale.


Appunti di Abilità Subacquee

Argomenti Trattati L'ambiente subacqueo •

Nozioni elementari di fisica

Respirare sott'acqua •

Nozioni elementari di fisiologia

Le Attrezzature e la loro manutenzione • • • • . •

Maschera e Pinne Muta e zavorra La bombola L'erogatore // G.A. V. Strumentazione

Scendere e Risalire • • • • •

Le regole essenziali La tabella per immersioni singole / segnali Metodi di ricerca oggetti Pallone da sollevamento

I Pericoli •

L'ambiente

Le abilità di base • • • • • •

Iperventilazione e Capovolte Montaggio e smontaggio dell 'attrezzatura Recupero e svuotamento dell 'erogatore Svuotamento della maschera Nuoto senza maschera Crampi


Appunti di Abilità

L'ambiente subacqueo circa il 70% della superficie del nostro pianeta è

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dalle acque, e sin dall'antichità, l'uomo è stato attratto dalla loro esplorazione e dal mistero che le profondità rappresentano. L'acqua è approssimativamente 800 volte più pesante dell'aria, e di conseguenza è molto più densa. Questo suo peso, se da una parte impone al subacqueo tutta una serie di comportamenti ed adattamenti, dall'altra gli consente di operare in un ambiente con ridotta gravita. L'ossigeno, gas indispensabile per la nostra vita, vi si trova disciolto. e le forme viventi adattate all'ambiente (diciamo genericamente "i pesci") riescono ad utilizzarlo grazie a ll e branchie.

Nozioni elementari di fisica // peso dell'acqua.

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gni dieci metri di acqua di mare sopra la nostra testa, pesano approssimativamente 1 atm (atmosfera), cioè all'indica 1 chilogrammo per cm . Quindi, il B. di S. che segue questo manuale, essendo istruito ad operare sino ad un massimo di 5 metri di profondità, si troverà a sopportare il peso di 0,5 chilogrammi per cm . A questo va aggiunto il chilogrammo per cm2 (sempre approssimativo) dovuto all'aria che preme sulla superficie del mare. Ma non se ne accorgerà quasi.


In poche parole, respirando sottacqua grazie ad un A.R.A (Autorespiratore Ad Aria), il sub dovrà ricevere non la stessa quantità d'aria che gli basterebbe in

superficie,

ma

una volta e mezza; ipotizzando che ventili 20 litri al minuto in superficie, a 5 metri di profondità ne dovrà ventilare, e perciò consumare 30. E ciò è dovuto al peso dell'acqua.

La temperatura. che c'interessa non è quella Quella dell'acqua, bensì quella dell'operatore. A causa della sua densità, l'acqua sottrae il calore dal nostro corpo circa 20 volte più velocemente dell'aria; senza la dovuta protezione, dopo un certo tempo, il sub comincerebbe a tremare per il freddo. Se si avvertono brividi, bisogna uscire immediatamente dall'acqua e riscaldarsi.

La luce.

A

lla seppur minima profondità cui ci si prefigge di operare, i colori caldi iniziano a scomparire. Il rosso, ad esempio, apparirà verde. Ciò potrebbe essere importante dovendo collegare cime di diverso colore. Anche le dimensioni degli oggetti appariranno fals ate, e ques ti - potrebbero apparire più grandi e più vicini di quanto non lo siano in realtà. Appunti Abilità Subacquee

La visibilità

I

I fondale su cui opera il B. di S. è probabilmente, di natura sabbiosa o fangosa. Deve quindi stare molto attento a non sollevare sedimenti, altrimenti dopo breve tempo la visibilità sarà nulla.

// suono

A

ltro importante fattore, è che sott'acqua il suono si propaga molto più velocemente che nell'aria. Ciò rende molto difficile, se non impossibile, determinare con certezza la sua provenienza. Attenti quindi suoni subacquei; guardatevi sempre bene intorno!


La galleggiabilitĂ (assetto)

A

rchimede ci ha insegnato che l'acqua, ed in particolare quella di mare, ci sostiene e, sovente, ci fa galleggiare. Con parole semplici possiamo dire che un corpo galleggia se la spinta che riceve ( i l peso della quantità dÏ acqua che sposta) è maggiore del suo peso. Quindi, anche qualora non indossassimo una muta, potremmo doverci equipaggiare con qualche chilo di zavorra.


Appunti di Abitila Subacquee

Respirare sott'acqua on siamo pesci, e perciò, se vogliamo respirare sott'acqua, dobbiamo "inventarci" un trucco, qualcosa che ce lo consenta.., Possiamo scendere di qualche metro (in realtà molti) in apnea, cioè trattenendo il respiro; ma il tempo che possiamo trascorrere immersi è minimo, specialmente se dobbiamo fare qualche "lavoretto". Oppure utilizziamo un ARO {autorespiratore ad ossigeno); ma è un'attrezzatura troppo tecnica e delicata: meglio lasciarla ai militari. Ci serviremo quindi di un ARA (autorespiratore ad aria). Ci sono, naturalmente, altre attrezzature; ma esulano totalmente dall'utilizzo che ne deve fare un B. di S. Ma prima di imparare qualcosa sulle caratteristiche e sul funzionamento di un ARA, dobbiamo conoscere qualcosa d'altro; e, soprattutto, tenere a mente due concetti essenziali; la

N

calma, sia mentale che fìsica, e l ' u m i l i a ! Non siamo subacquei brevettati, e di cose da sapere, e da saper fare, cc ne sono davvero molte di più! Quanto stiamo imparando

non è che una "infarinatura"...


Nozioni elementari di fisiologia Gli scambi gassosi

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'ossigeno che respiriamo rappresenta circa il 21% dell'aria, e, grazie al lavoro dei polmoni, con la complicità del sangue e dell'apparato circolatorio, viene "fissato" e trasportato ai vari distretti. Qui lascia parte del suo posto all'anidride carbonica, che viene, a sua volta, riportata indietro ed espirata. E' perciò proprio nei polmoni che avviene il "miracolo" degli scambi gassosi alveolari;

La compensazione

N

el nostro corpo ci sono diverse cavità. E per poter scendere sott'acqua senza inconvenienti, dobbiamo sapere come controbilanciare l'aumento di pressione su di esse! Questi spazi sono: l'orecchio medio (timpano), i seni frontali e quelli mascellari. E non bisogna dimenticare la maschera. Su ciascuno di questi spazi morti, sott'acqua, grava una notevole pressione; abbiamo già imparato che l'acqua pesa: se, grazie alla respirazione, non potessimo compensare questi spazi, andremmo incontro a serissimi problemi. Cosa significa compensare: semplicemente far si che le due diverse pressioni (quella interna alla cavità e quella esterna alla cavità) si bilancino; sarà l'aria stessa ad aiutarci. Nella parte di questo manualetto in cui tratteremo la parte pratica vedremo come compensare sia facilissimo!


Respirare

L

'aria che ci arriverà dall'erogatore (ne parleremo fra poco) sarà un poco più densa di quella che respiriamo in superficie: ma non ce ne accorgeremo, in quanto l'erogatore fa "quasi" tutto da se. Al sub si richiede solo dì respirare con tranquillità (come se fosse in superficie) ma... MAI E POI MAI TRATTENERE IL RESPIRO.

Questa è l'unica e vera regola da ricordare; se trattenessimo il respiro, particolarmente in risalita, l'espansione dell'aria che abbiamo nei polmoni potrebbe causare gravi problemi. Bisogna notare che "non trattenere mai il respiro" n o n s i g n i f i c a "respirare continuamente, senza sospendere mai il ciclo inspirazione-espirazione"; vuoi semplicemente dire che non si

devono lare apnee intenzionali e ripetiamo, particolarmente in risalita, espirare.

Ricordati, particolarmente in risalita, di espirare! IO


Appunti ili AbilitĂ Subacquee

Le attrezzature e la loro manutenzione Pinne

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ome già sappiamo, per poter operare sottacqua, abbiamo bisogno di tutta una serie di attrezzature. Si tratta di oggetti o strumenti molto solidi e collaudati, che però hanno bisogno di una corretta manutenzione: sia per conservarli nel tempo, sia per evitare inconvenienti e/o mal funzionamenti. Tratteremo brevemente, senza entrare in particolari "troppo tecnici" le seguenti:

Strumentazione


Maschera, Snorkel e Pinne

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ormalmente fabbricate in siliconc. La prima ha lo scopo dì rendere più agevole la visione. Lo snorkel serve per poter respirare, col volto immerso, senza doverlo sollevare e senza dover ridurre la riserva d'aria contenuta nella bombola. Lo snorkel va applicato, sul lato sinistro della maschera, con l'apposito fermaglio(e non messo sotto il cinghiolo della maschera). Le pinne, ovviamente, servono per poter nuotare meglio. La manutenzione del tutto è semplice: non bisogna lasciare questi attrezzi al sole e, dopo l'uso, il tutto va sciacquato per bene in acqua dolce.

Muta e Zavorra

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a muta serve per proteggersi dal freddo e la zavorra serve per bilanciare la spinta positiva causata dalla muta. Ai nostri scopi basterà una muta umida (3 o 5 min.), con cappuccio. I calzari sono raccomandati in acque particolarmente fredde. La cintura di zavorra deve essere libera da "intoppi", per poter essere sganciata senza problemi. La fìbbia si deve poter aprire con la mano destra. La quantità di zavorra da mettere sulla cintura dipende da molti fattori. Come regola di base, cc ne servirà il 10% del peso corporeo (il sub pesa 75 chili? 7,5 chili . ^ dì zavorra!).

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Appunti di Abìlità Subacquee

La Bombola

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ontiene, sotto pressione, l'aria che ci serve. Ne esistono di diverse leghe e materiali, cosi come di svariate "capacità". Ai nostri scopi sarà più che sufficiente una da 10 litri, caricata a 200 bar. Non bisogna mai lasciarla inutilmente al sole, e mai abbandonarla in piedi (dritta); quando la si ripone per molto tempo, dopo averla sciacquata, si deve sempre lasciare, all'interno di essa, una minima quantità di aria. Una parte delicata ed importante della bombola è rappresentata dalla

rubinetteria. Bisogna tenere d’occhio la guarnizione (o-ring). e sostituirla sovente. Gli o-rìng vanno conservati in una scatoletta a prova di luce, poiché i raggi solari li alterano rapidamente. 11 rubinetto non va mai stretto eccessivamente.

L'erogatore -p-i la nostra fonte d'aria, e pertanto va conservato ed utilizzato con la dovuta cura. Va applicato alla rubinetteria senza stringerlo troppo. Non va mai trascinato in terra (si riempirebbe di sabbia o sassi, ed allora...). Dopo ogni utilizzo va risciacquato abbondantemente in acqua dolce, senza tener pigiato il pulsante di spurgo. Collegata all'erogatore primario, normalmente, troveremo la Fonte d'aria Alternativa (un altro secondo stadio collegato al primo stadio). Valgono le stesse regole di manutenzione. Questa F.A.A. ci servirà qualora l'erogatore primario presentasse qualche malfunzionamento.


Appunti ili Abilità Subacquee

IIG.A.V.

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l Giubbetto ad Assetto Variabile ci serve per bilanciare il nostro peso sott'acqua e trovare l'assetto neutro. Non è un pallone di sollevamento, ne tantomeno, un ascensore. Sul corrugalo troviamo il V.I.S. (sistema di gonfiaggio a bassa pressione). Dopo ogni utilizzo va sciacquato e lasciato asciugare all'ombra, con un poco d'aria all'interno.

La strumentazione

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er i nostri scopi sarà sufficiente avere un buon orologio (per prendere i tempi dell'immersione) un profondimetro (per essere certi della profondità) ed un manometro (per sapere qua! è la pressione della nostra bombola). Esistono in commercio le cosiddette "consolles" che raggnippano tutti gli strumenti necessari. Dopo l'utilizzo, il tutto va risciacquato e riposto al sicuro e all'ombra.

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Scendere e Risalire

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opo tante parole, anche se semplici, su comportamenti fisici e fisiologici, e dopo aver dato un'occhiata alle attrezzature, tacciamo qualche considerazione pratica. Ci sono alcune regole fondamentali cui si deve attenersi: la compensazione, la velocità di discesa/risalila, i tempi e le tabelle; poi ci sono consigli pratici relativi a situazioni particolari. Bisogna saper comunicare, magari con un collega che è rimasto a riva. Poi. forse, è utile conoscere un paio di tecniche che possono rivelarsi davvero utili per cercare qualcosa. Qualcosa che. in seguito, potremo o dovremo recuperare.


Appumiti di Abilità Subacquee

Le Regole Essenziali

U

na volta che avremo preparato, controllato ed indossata la nostra attrezzatura e stiamo per immergerci, appena sgonfialo il G.A.V., messa la testa sottacqua, dovremo fare i conti con la compensa/ione. In parole povere dovremo pizzicarci il naso, chiudendolo e, delicatamente ma con fermezza, soffiare. L'aria verrà incanalata nelle "tube" e spìngerà in fuori il timpano. Se non potessimo

41°C. ■ H 1% compensare i timpani (ed i seni), il tentativo di immersione potrebbe

rivelarsi pericoloso. Va da se che, se fossimo raffreddati, non potremmo neanche sognarci di immergerci. Dovremo pure compensare la maschera: per far questo sarà sufficiente soffiarci dentro col naso. Se non lo facessimo, una volta usciti dall'acqua, sul volto, e magari negli occhi, un bel "marchio" rosso La velocità di discesa, anche se il fondale è proprio lì, dovrà essere calibrata utilizzando il G.A.V.. Scenderemo a Testa In Su, o se preferite, con le pinne in basso; ciò faciliterà la compensazione. Una volta raggiunto il fondo, prima di iniziare il nostro lavoro, ci daremo un'occhiata intorno e prenderemo confidenza con la visibilità ed i suoni. Controllando frequentemente sia il manometro che l'orologio, terminato il lavoro, risaliremo molto lentamente (per i nostri 5 metri ci vorranno almeno 20 secondi), espirando per bene, guardando in alto e tenendo ambo le braccia in alto: nella mano sinistra stringeremo il V.I.S., scaricando il G.A.V. quanto necessario, e il braccio destro, teso, ci servirà di protezione, qualora andassimo a sbattere contro qualcosa e, nel contempo segnalando, a chi ci vede, che stiamo emergendo.

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Appunti di Abilità Subacquee

La tabella per immersioni singole respiriamo aria compressa, l'azoto che ne fa parte si discioglie nel Quando nostro corpo. Alla profondità cui operiamo (-5 mt. massimi) ciò non si avverte minimamente; tuttavìa dobbiamo sapere che non possiamo restare in acqua per un tempo illimitato. Se frequenterete un completo corso per subacquei, apprenderete l'uso completo delle tabelle; per ora, ci basti ricordare che il tempo massimo che possiamo trascorre alla nostra profondità, senza correre rischi, è di 219 minuti (protocollo Roger). Senza entrare troppo nello specifico, sarà interessante scoprire che. con una bombola da 15 litri caricata a 200 bar (che quindi contiene circa 3000 litri d'aria), considerando che a 5 metri di profondità si ventilano più o meno 30 litri d'aria il minuto, quella bombola ci durerà all'incirca 100 minuti, vale a dire più di un'ora e mezza. E un tale periodo di tempo, se non è preoccupante per l'accumulo di azoto, è più che sufficiente per far stancare ed infreddolire chiunque. o


Appunti ili Abilità Subacquee

I Segnali

D

abbiamo saper comunicare anche quando siamo in acqua.

Qui di seguito i più comuni segnali da utilizzare in superfìcie. OK, CONO SENZA GUANTI OK, PIÙ O MENO DA LONTANO

-

-

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.

'

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RICHIESTA DI AIUTO


Appunti di Abilità Subacquee

I metodi di Ricerca

V

isto che ciò che stiamo imparando ha come finalità quella di eseguire qualche compito subacqueo, perché non discutere un attimo di come si fa a cercare qualcosa sott'acqua Innanzitutto bisogna considerare il tipo di fondale: è chiaro chi se il fondo è sabbioso e non ci sono scogli, dovremo utilizzare una certa tecnica, mentre, invece, se il fondale è roccioso, dovremo impiegarne un'altra. Per la prima tecnica serve una buona cima, di lunghezza appropriata e "messa bene in chiaro'" (non aggrovigliata) che e permetterà di eseguire la ricerca.

Fondale sabbioso: Ricerca circolare

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I sub fissa la cima su di un punto ben fisso, concede ad essa un paio di metri e comincia a girare in tondo. Arrivato alla conclusione dei primi 360 gradi si ferma e concede altri due metri e ricomincia un altro giro. In questo modo potrà continuare la ricerca, purché non incontri ostacoli e la visibilità glielo consenta.

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gì Appunti di Abilità Subacquee

Fondale non sabbioso: Ricerca ad U

I

I sub deve utilizzare alcuni punti di riferimento: percorrerà, in linea retta, una certa distanza. Giunto al termine ruoterà di 90 gradi, si sposterà di un metro circa e inizierà il ritorno. Ripeterà questa tecnica quanto basta, per poi tornare al punto di partenza. Tecnica utile quando ci siano scogli o scarsa visibilità.

II pallone da sollevamento

U

na volta rintracciato l'oggetto, ed averlo imbracato con un nodo sicuro (gassa d'amante, bandiera o simili), se il suo peso supera i 4/5 chili dovrà utilizzare, per affiorarlo, un pallone da sollevamento. Questo deve avere determinate caratteristiche: il materiale deve essere resistente, deve essere . | dotato di una valvola di scarico, di anelli e L**^* fasce per imbracare e assicurare gli oggetti.


Appunti ili Abitila Subacquee

I Pericoli n ogni attività, professionale o ricreativa, sono insiti potenziali rischi e pericoli. Non tratteremo questi argomenti nella loro totalità: considerando lo scopo di questo manualetto, ci limiteremo ad elencare, a grandi linee, quelli che derivano dall'ambiente stesso e dalla situa/ione operativa. Delle malattie o i traumi (patologie) propri dell'immersione subacquea si è già discusso durante la parte relativa al primo soccorso del corso per Bagnino di Salvataggio. Va ricordato che si tratta solo di "appunti" e non di vere ed esaustive informazioni. Innanzitutto ricordiamo che bisogna sempre segnalare la nostra presenza con un pallone dotato di bandiera segnasub. o di esporla, ben visibile, sulla barca di appoggio.

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E, sul fondale della spiaggia, non troveremo certo "mostri degli abissi", bensì... piccole creature inoffensive e. soprattutto, quantità aziendali di detriti...

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L'ambiente

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ono passati i tempi in cui ci si immergeva con lo scafandro, e le moderne attrezzature ci permettono molta tranquillità. E questa tranquillità, a volte, ci fa dimenticare che siamo in un ambiente diverso, del quale siamo ospiti. Andiamo per ordine: ci siamo immersi per controllare un "corpo morto", cui è fissata una catena. Vicino all'oggetto è molto facile che se ne siano radunati altri. Magari c'è qualcosa di tagliente, cocci ■ *i

o

cose simili... Occhio, quindi, a dove mettiamo le mani. E ricordiamoci che la catena può essere arrugginita. Se indossiamo una paio di robusti guanti da lavoro potremo stare più tranquilli. Non dimentichiamo che il fondale stesso può nascondere qualche piccola insidia naturale: forse una tracina o un riccio... Anche le vecchie cime, esposte all'azione marina da qualche tempo, ospitando colonie di "balani" (Denti di Cane) possono tagliarci o sbucciarci le mani. Altra situazione pericolosa nasce dal rischio di restare aggrovigliati tra cime e "filaccioni" abbandonati. Olire a fare molta attenzione, piuttosto che portare con noi un coltello subacqueo, muniamoci di un paio dì buone l'orbici. Infine \ dobbiamo ricordarci che. a volte, si è costretti ad immergersi in acque non proprio cristalline. Quindi non limitiamoci a sciacquare l'attrezzatura... diamoci una lavata pure noi... e, se scopriamo di esserci procurata qualche piccola ferita o abrasione, non esitiamo a disinfettarla per bene e a proteggerla come si deve.

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Le Abilità di base

E

saminiamo ora gli esercizi basilari che dovremo imparare in acque confinate. Sono poche abilità essenziali, che servono esclusivamente al B. di S. ma che non possono bastare ad un vero subacqueo. Il tuo istnittorc te le spiegherà e dimostrerà con semplicità. Per potersi immergere in sicurezza servono ben altre capacità, e soprattutto esperienza; ma, per i nostri scopi, quanto stiamo per apprendere è più che sufficiente. Analizzeremo le seguenti •

Iperventilazìone e Capovolte

• • • •

Montaggio e smontaggio dell 'ali rezza tura Recuperi' e svuotamento dell 'erogatore Svuotamento della inn.se/ierti Nuoto senza maschera

Crampi


Appunli di Ablltlà Suhacquee

Iperventitazione e capovolte. L'iperventilazione è la tecnica che serve ad aumentare il tempo di fondo, durante un'immersione in apnea. Consiste nel l'effettuare un massimo di tre/quattro profonde espirazioni/inspirazioni; il livello di anidride carbonica disciolta nel sangue diminuirà e ci verrà concesso un maggior tempo di apnea. La capovolta serve per potersi immergere col minimo sforzo. Sarà sufficiente eseguirla col minor numero di schizzi....

24 Appunli di Ablltlà Suhacquee

Iperventitazione e capovolte. L'iperventilazione è la tecnica che serve ad aumentare il tempo di fondo, durante un'immersione in apnea. Consiste nel l'effettuare un massimo di tre/quattro profonde espirazioni/inspirazioni; il livello di anidride carbonica disciolta nel sangue diminuirà e ci verrà concesso un maggior tempo di apnea. La capovolta serve per potersi immergere col minimo sforzo. Sarà sufficiente eseguirla col minor numero di schizzi....


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Appunti ili Abilità Subacquee

Montaggio e smontaggio dell'attrezzatura. 1. Per prima cosa si monta il G.A.V., fissandolo bene; 2, Poi sarà la volta dell'erogatore, la cui frusta di bassa pressione andrà collcgata al corrugato.

3. Fatto ciò. aprire lentamente il rubinetto, tenendo premuto, nello slesso tempo. il pulsante di spurgo dell'erogatore.

Per smontare si procederà al contrario: 1. Chiudere il rubinetto 2. Svuotare l'erogatore 3. Scollegarlo dalla bombola e dal G.A.V. 4. Smontare il G.A.V.

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Appunti di

Recupero e svuotamento dell'erogatore Potrebbe capitare che l'erogatore ci sfugga di bocca e perciò impariamo a trovarlo e, dopo averlo svuotato, a riprendere la respirazione. 1. Inclinarsi verso destra, tenendo il braccio destro teso. 2. Portare il braccio all'indietro, sfiorando la coscia: la frusta dell'erogatore certamente si troverà nello spazio tra braccio e coscia. 3. Rimesso l'erogatore in bocca, soffiare vigorosamente in esso. In questo modo, tutta l'acqua uscirà . 4.

La prima inspirazione va fatta con cautela.

Svuotamento della maschera La maschera si potrebbe allagare, per un qualsiasi motivo; ecco come si fa a svuotarla: 1. Tenendo sempre gli occhi aperti, tenere il bordo superiore della stessa schiacciato sulla fronte con una mano. 2. Guardare verso l'alto mentre, contemporaneamente, si soffia aria da naso. 26


A

Nuoto senza maschera Potrebbe capitare addirittura di non trovare piĂš la maschera che ci siamo tolti per regolarla meglio; ecco quindi che sarĂ utile saper nuotare, tenendo gli occhi ben aperti, anche senza di essa, magari per cercarla nelle immediate vicinanze. Ma, se non la troviamo... si risale.

Crampi Siamo intenti ad annodare un paio di cime, sott'acqua. Improvvisamente sentiamo una fĂŹtta al polpaccio: un crampo si fa sentire! Eccome! Ecco come risolvere la situazione in pochi secondi; 1. Afferriamo la pinna della gamba dolorante; 2. Stendiamo lentamente la gamba stessa, in modo da allungarla il piĂš possibile; 3. Dopo qualche secondo, il crampo dovrebbe essere sparito.

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Appunti di AbilitĂ Subacquee

CONCLUSIONE Queste poche nozioni ed esercizi, certamente non fanno di voi esperti subacquei; ma ora sapete, e sapete fare, qualcosa di piĂš!


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