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PREZZO DI COPERTINA FR. 4.90 ABBONAMENTO ANNUALE (12 NUMERI) FR. 39.–

Gennaio 2013 • www.saison.ch

La rivista gastronomica del buon gusto

La cucina della pace Come passare dal fucile al mestolo

La corona dei re Magi Come diventare re per un giorno

Aspen per buongustai

Rosso d’inverno 3

pe

nt

Dolce o salata, l’arancia rossa conferisce ai piatti un tocco insolito e sfizioso.

o IN de le w PA l o L f r va l k E I O ci . 3 o a s 9 re l e c cu 0.– di tr ol na ux !

I locali preferiti delle celebrità nella mecca sciistica americana


EDITORIALE |

Inizio dai toni forti FOTO: CLAUDIA LINSI, CDS

Cara lettrice, caro lettore

L’

arancia sanguinella era già il mio frutto preferito da bambina. Mi piace a tutto tondo: la scorza più spessa rispetto alla parente bionda, il sapore aspro e dolciastro, leggermente acidulo, nonché la sua polpa rosso sangue, pigmentata d’arancione chiaro. Senza

contare che si trova sul mercato solo pochi mesi l’anno. Da noi, fino a febbraio. La sua disponibilità limitata è dovuta a fattori climatici. La polpa dell’arancia sanguigna prende infatti colore solamente in presenza di forti escursioni termiche: durante il giorno, la temperatura dev’essere mite e la notte deve scendere notevolmente, come accade in Sicilia, in Spagna e nel Nordafrica, regioni in cui viene coltivata. Questo meraviglioso agrume è il protagonista del numero di

Christine Kunovits, caporedattrice

gennaio. I deliziosi piatti creati dalla mia collega Karin Messerli vi stupiranno. Altrettanto intrigante è il servizio su Claire-Lise Amoureux, collezionista losannese che, dagli anni Ottanta, raccoglie statuine dei Re Magi, da esemplari molto semplici a sorprendenti rarità realizzate con maestria. Noi abbiamo avuto l’onore di curiosare tra le chicche della singolare collezionista. Inoltre, vi sveliamo il segreto per preparare una corona dei Re Magi da leccarsi i baffi. Sperando che anche nel 2013 le nostre ricette siano per voi fonte d’ispirazione in cucina e che continuiate ad accompagnarci nei nostri viaggi culinari, vi auguro una buona lettura del primo numero di questo nuovo anno!

Cordialmente

Christine Kunovits

PS: da questo mese, come consuetudine, trovate l’indice delle ricette 2012 sul

DELLA PACE LA CUCINA mail offre Noor Huda Is In Indonesia, ex li ag tà ili ssib una seconda po la Bonin rie ab G i. ic estremisti islam to. l’ha intervista

nostro sito www.saison.ch.

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| sommaRio

01/13 

Wonton in brodo, una bontà subito pronta di Ralph Schelling.

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10 la regina dei collezionisti infinite corone dei re magi, oltre 10 000 statuine e una singolare collezionista di nome Claire-lise amoureux.

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24 sorsi rinvigorenti tè, tisane e punch speziati per riscaldarsi nei giorni d’inverno.

Noor Huda Ismail rende possibile l’impossibile e trasforma terroristi in cuochi.

14 l’arancia sanguigna il gelo la fa diventare rossa ed è per questo ancora più attraente in cucina.

26 per amore della pace noor huda ismail offre a ex attentatori una seconda opportunità ai fornelli. 50 il fascino discreto di aspen nella località sciistica americana ristoranti e piste offrono prelibatezze ad alta quota. 60 polpettone reinterpretato nel ristorante hornberg, situato a saanenmöser-gstaad, una salsa al Cognac accompagna il polpettone.

Aspen, Colorado USA,  meta da sogno per gli amanti degli sport invernali e della buona tavola.

50

e inoltre...

Tè e punch alle spezie rinvigoriscono e infondono calore nei giorni freddi.

24

Visita all’azienda avicola Bella Vista situata nell’Oberland zurighese.

26

6 9 30 36 42 44 64 65 66

65 abbonamenti e servizi per i lettori

36 4

sul fuoco offerta per i lettori: bollitore e teiera in uno green gourmet: piaceri consapevoli migros optigal: reportage e ricette migros léger: companatici leggeri Cucina quotidiana Concorso/soluzione di novembre e vincitori sigla editoriale/assaggi di febbraio Cibo per gli occhi: «la lattaia» di Jan Vermeer

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Foto: Claudia linsi, Ruth Küng, Edwin Koo, Pia gRimbühlER, daniEl aEsChlimann, ball & albanEsE; CoPERtina: Ruth Küng

Tanto di cappello alla corona dei re Magi.

12 re per un giorno la ricetta per incoronarsi almeno una volta l’anno.


  

«Mangiar sano ed ecologico»

40%

Il dei nostri lettori preferisce il polpettone.

60%

Il dei nostri lettori preferisce le polpette.

saison.ch

Partecipa al nostro sondaggio di gennaio e febbraio: preferisci

le uova sode o le uova alla coque? Su www.saison.ch trovi le ricette di 20 anni fa per preparare le uova, pubblicate nel mese di febbraio del 1993.

Mangiato a… BAR IRRINTZI, BILBAO (E)

NICOLE HUWYLER,

Redattrice PR/progetti

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I pintxos sono i famosi stuzzichini che si gustano con l’aperitivo prima di cena. Il mio pintxo preferito al bar Irrintzi: roast beef con mousse di spinaci e riso fritto servito in bicchierino. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Txakoli, un bianco secco della regione. Pura gioia di vivere basca. Irrintzi, c/Santa Maria 8, Bilbao, www.irrintzi.es/

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Cornelia Diethelm è responsabile del settore strategie sostenibili di Migros. Migros ha lanciato la campagna Generazione M. Quali sono le idee di base? Lo scopo di questa campagna è quello di far conoscere il nostro impegno sociale ed ecologico. Attraverso Generazione M, Migros s’impegna ad agire anche in futuro in campo sociale ed ecologico. Un altro obiettivo della campagna è quello di sostenere i consumatori fornendo loro suggerimenti utili in fatto di sostenibilità, applicabili nel quotidiano. In che misura Generazione M influenza l’offerta di prodotti alimentari nei negozi Migros? Stiamo ampliando il nostro assortimento di prodotti Bio e Max Havelaar. Inoltre in futuro prevediamo di offrire solo pesce da allevamenti sostenibili o pesce selvatico da pesca sostenibile. Ma anche l’assortimento di base attuale deve in futuro poter offrire un plusvalore sociale ed ecologico. E ciò ha inizio con l’acquisto delle materie prime provenienti da fonti sostenibili, per arrivare fino ai corsi di cucina delle scuole Club Migros, che si basano sul libro di cucina «Green Gourmet» che fa uso di prodotti di stagione. Inoltre abbiamo intenzione di ridurre il contenuto di zucchero di alcuni yogurt. In che modo può contribuire la persona singola, all’acquisto e durante la preparazione dei cibi, per essere in sintonia con Generazione M? Mangiando in modo sano ed ecologico. Per alimentarsi in modo equilibrato sarebbe utile riferirsi alla piramide alimentare. Mangiare ecologico significa scegliere frutta e verdura di stagione, cucinare più prodotti vegetariani e conservare in frigorifero o in congelatore prodotti di qualità.

TESTI: STEFAN KELLER, ANETTE THIELERT, HELENA ZAUGG; FOTO: HANS-ULRICH LISCHER (2), ISTOCKPHOTO: 1, SS (9); ILLUSTRAZIONE: FELICE BRUNO

La domanda online del mese di dicembre: preferisci il polpettone o le polpette?


CENA GOURMET A SAN MORITZ IN O! I A P L

San Moritz è sede del 20° Gourmet festival. Dal 28 gennaio al 1° febbraio 2013 nove chef internazionali e stellati come Massimo Bottura di Modena o Alvin Leung di Hong Kong allieteranno i palati degli ospiti in vari ristoranti dell’Alta Engadina. Per tutti i visitatori si terranno altri appuntamenti golosi (programma: www.stmoritz-gourmetfestival. ch). In occasione dei festeggiamenti per il 20esimo anno, Cucina di Stagione sorteggia una cena gourmet per 2 persone realizzata dallo chef Markus Glocker di New York (2 stelle Michelin per il Gordon Ramsay at The London, www.gordonramsay.com/newyork)

al Kempinski Grand Hotel des Bains ***** Superior (foto), ed è incluso anche un pernottamento per 2 nello stesso albergo. Ma non è finita qui. I fortunati vincitori potranno deliziarsi anche con un pranzo anniversario «Saveurs de la Montagne», per 2 persone, presso uno dei fondatori del Festival e cuoco d’eccellenza Reto Mathis al ristorante «Marmite», il più alto locale gourmet d’Europa, sul Corviglia a 2486 metri d’altezza (www.mathisfood.ch). La cena al Kempinski dev’essere prenotata dal 29 al 31 gennaio. Il pranzo «Saveurs de la Montagne» dal 28 gennaio al 1° febbraio.

Come partecipare: rispondi alla domanda: «Dove si svolge il Gourmet festival?» Chiama lo 0901 591 929 (fr. 1.–/a chiamata, tariffa di rete fissa), registra la soluzione, nome, cognome, indirizzo e il tuo N° di telefono sulla segreteria telefonica. Oppure invia un

SMS al N° 920 (fr. 1.–/SMS) digitando: GOURMET I (spazio) soluzione, nome, cognome e indirizzo, o invia una cartolina postale (posta A): Edizioni Cucina di Stagione, Sul fuoco 1/13, CP, 8074 Zurigo, entro il 14.1.2013 (data del timbro postale).

VERSO SUD

Il corso di cucina dell’appassionata Marna Soli, cuoca emiliana, è dedicato a un nettare molto speciale: l’aceto balsamico. Con esso si realizzerà un intero menu (il corso si terrà il 22 gennaio). Il 26 febbraio s’imparerà a preparare la pasta fresca all’emiliana. Maria Schisa, invece, napoletana di nascita, insegnerà l’arte di preparare gli scialatielli, pasta fresca campana (il 21 febbraio). Il 14 marzo insegnerà a preparare il polpo in vari modi. Per maggiori informazioni: InCucina, Corso Elvezia/Via Fusoni 2, Lugano. Tel. 091 922 22 74, www.incucina.ch

   Questo ceppo per coltelli in legno di bambù ad apertura a libro contiene la serie dei 5 coltelli Tatau. Per facilitare la scelta del coltello, su ogni lama sono incise le icone dei cibi da tagliare. Blocco per coltelli Tatau in legno di bambù, Alessi, fr. 394.– . www.rondorouge.ch 1 | 2013

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Il miracolo rosso Ricette: KaRin MesseRli | Foto: Ruth Küng

L’arancia sanguigna, inconfondibile per il suo colore vermiglio, è ricca di sostanze benefiche. Questo frutto, disponibile solo nei mesi invernali, è anche un ingrediente molto versatile.

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ArANCe sANGuiGNe |

Insalata di arance e barbabietole ANtipAsto per 4 persoNe

2 barbabietole medie 2 arance sanguigne 1 arancia Tarocco 1 cipolla rossa piccola 1 radicchio rosso piccolo qualche spruzzata di succo di limone 3 cucchiai d’olio d’oliva 1 cucchiaio d’olio di nocciole o di mandorle fior di sale pepe dal macinapepe portulaca per guarnire

1. scaldate il forno a 200 °C. sciacquate le barbabietole e avvolgetele una per una nella carta alu. Cuocetele in forno per ca. 50 minuti. sfornatele e lasciatele raffreddare. 2. pelate al vivo le arance rosse e dividetele in spicchi, raccogliendo il succo. spremete le pellicine vuote. Mettete il succo da parte. pelate al vivo le arance tarocco e tagliatele a fette. tagliate la cipolla e le

barbabietole a spicchi. pulite il radicchio. 3. Accomodate le barbabietole, le arance e la cipolla sul radicchio. spruzzate con il succo di limone. Mescolate il succo d’arancia messo da parte con entrambi gli oli, il sale e il pepe e condite l’insalata con la salsa. Fate riposare brevemente l’insalata, in modo che gli aromi possano svilupparsi appieno. Guarnite con la portulaca.

suggerImenTI

• Cuocete più porzioni di barbabietole. in frigo si conservano per 2 settimane. • A piacere sbriciolate sull’insalata del formaggio fresco, ad es. ricotta. preparazIone ca. 25 minuti

+ cottura ca. 50 minuti + raffreddamento per persona ca. 3 g di proteine, 15 g di grassi, 22 g di carboidrati, 1000 kJ/250 kcal


| arance sanguigne

Linguine con succo d’arancia e gamberetti piatto principale per 4 persone

1 arancia sanguigna 2 scalogni � peperoncino 400 g di linguine sale 3 cucchiai d’olio d’oliva 2 cucchiai di burro qualche spruzzata di succo di limone 400 g di gamberetti tail-on già cotti 1 gambo di menta pepe dal macinapepe 1. con un rigalimoni prelevate la

scorza di mezza arancia e mettetela da parte. spremete il frutto. tritate gli scalogni. tagliate il peperoncino ad anelli. 2. lessate la pasta in abbondante

acqua salata. Mettete da parte 2 dl d’acqua di cottura della pasta. scolate le linguine e sgocciolatele bene. 3. in una padella ampia scaldate un terzo dell’olio d’oliva e del burro. soffriggetevi gli scalogi e il peperoncino. Bagnate con 4 cucchiai d’acqua di cottura della pasta, il succo di limone e d’arancia e fate ridurre un poco. aggiungete i gamberetti, le linguine e 1 dl d’acqua della pasta. Mescolate finché il liquido sarà evaporato quasi completamente. incorporate l’olio e il burro rimasti, le zeste d’arancia e le foglioline di menta. regolate di sale e pepe. preparazione ca. 30 minuti per persona ca. 29 g di proteine, 11 g di grassi, 72 g di carboidrati, 2440 kJ/580 kcal


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| Conversazione a tavola

Noor Huda IsmaIl, esperto dI aNtI terrorIsmo: «Mangiare è un atto conviviale che unisce. Persino persone di fedi diverse, davanti a un buon piatto condividono la stessa tavola.»


«Meglio il cucchiaio al posto del kalashnikov» Noor Huda Ismail aiuta gli ex membri di organizzazioni terroristiche islamiche a rifarsi una vita in Indonesia. Insegna loro l’arte dei fornelli e il rispetto delle altre religioni. intervista: Gabriela bonin | Foto: edwin Koo

L’

intervista con l'esperto di terrorismo Noor Huda Ismail si svolge nel suo piccolo ristorante, il Dapoer Bistik, situato a Semarang, una metropoli giavese che conta cinque milioni di abitanti. Sul soffitto del semplice locale ronzano dei ventilatori, un televisore accesso in sottofondo. Una radio in cucina trasmette monotona musica pop. Un odore di pasta di gamberetti e pesce ben rosolato riempie le narici. Huda, come quasi il 90 percento della popolazione indonesiana, è musulmano. In nessun altro paese vivono così tanti fedeli votati all'Islam come sull’isola di Giava. Negli ultimi anni i terroristi islamici hanno commesso numerosi attentati. Il 12 ottobre 2002 sull’isola di Bali morirono 202 persone, tra cui tre svizzeri. Huda allora lavorava come corrispondente per il «Washington Post» e scrisse un articolo sull’accaduto. Uno degli attentatori aveva frequentato assieme a lui il collegio islamico del Ngruki a Surakarta. Scioccato dallo sviluppo radicale del suo ex compagno di scuola, Huda decise d'intraprendere una campagna anti terrore. Nel 2007 fondò il suo Istituto per la pace (www.prasastiperdamaian.com), di cui fanno parte una panetteria e due cucine. Qui, gli ex terroristi possono rifarsi una vita all’insegna della non violenza.

recai per studiare, non si può certo dire che il cibo fosse ben variato. inoltre come studente straniero mi sentivo molto solo. Così decisi di preparare i tipici piatti giavanesi, dolci e piccanti, per i compagni di studio e d’invitarli a cena. la mia cucina piacque a tutti e in poco tempo mi feci nuovi amici. Lo scopo del lavoro nella gastronomia è quello di trasformare attentatori in pacifisti? Mangiare è un atto conviviale che unisce. Persino persone di fedi diverse, davanti a un buon piatto condividono volentieri la stessa tavola. la storia è ricca di esempi in cui un accordo di pace è stato suggellato a tavola. Coloro che furono estremisti islamici, e che oggi lavorano qui, servono una clientela molto variegata che comprende anche buddhisti e cristiani. il rapporto con la clientela permette loro di avvicinarsi ad altre opinioni e modi di vivere. Qui sperimentano la tolleranza. È per questo che ho chiamato il mio programma «Cibo per la pace». Queste persone la cercano spontaneamente? Questo è il presupposto che sta alla base del mio lavoro. Queste persone si rivolgono a me perché desiderano lasciarsi alle spalle il passato e vogliono ricominciare una nuova vita. Purtroppo quando escono di galera nessuno dà loro un impiego. spesso non rimane loro nient’altro da fare che rientrare nei movimenti terroristici.

Cucina di Stagione: Perché insegna a cucinare a estremisti islamici? Noor Huda Ismail: Perché mi piace mangiare bene e nel mio locale mi servono sempre i miei piatti preferiti (ride di gusto). e poi ogni persona che lavora qui è un terrorista in meno sul fronte di guerra. incoraggio i ragazzi a brandire un cucchiaio per mescolare una minestra anziché il kalashnikov per uccidersi.

Huda siede a un tavolo di legno e ordina un succo d’arancia spremuto. Mentre attende sgranocchia un «krupuk», una nuvola di drago. Accanto a lui siede anche Christian Warta Platz, un antropologo austriaco, ex cuoco di nouvelle cuisine, che ogni tanto tiene corsi di cucina per la squadra di Huda.

Da dove viene la sua passione per il buon cibo? Ho imparato a cucinare in collegio. in seguito, all’università scozzese di st. andrew, dove mi

Qual è la reazione dei suoi impiegati quando si trovano davanti un europeo che dovrebbe insegnare loro a cucinare?

«Anche i buddhisti e i cristiani sono nostri clienti.»

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Ralph Schelling ha lavorato per il Kunststuben di Horst Petermann, per il ristorante El Bulli di Ferran Adrià e per lo Schloss Schauenstein di Andreas Caminada. Per saperne di più: www.saison.ch/ it/la-cucina-quotidiana

I piatti firmati di Ralph Ricette: Ralph Schelling

| Foto: nick hungeR (RitRatt

o), claudia linSi (Ricette)

più. Sono queste le ricette Semplici ma con un tocco in a di tutti i giorni. di Ralph Schelling per la cucin


cucina quotidiana |

Crocchette di pesce in manto di corn flakes con crema ai cetrioli e all’aneto Piatto PrinciPale Per 4 Persone

600 g di filetti di pesce, ad es. merluzzo 80 g di corn flakes 2 uova 4 cucchiai di farina 8 cucchiai d’olio di colza HOLL (resistente al calore) � mazzetto di aneto 2 cetriolini sott’aceto 4 cucchiai di quark alla panna 2 cucchiai di maionese sale, pepe 1 limone tagliate il pesce a pezzi larghi ca. 2 cm. sbriciolate grossolanamente i corn flakes. sbattete le uova. Versate la farina e i corn flakes in piatti separati. Passate il pesce prima nella farina, poi nell’uovo e infine nei cornflakes. Premete bene la panatura sul pesce. scaldate l’olio. rosolate le crocchette a fuoco medio per ca. 4 minuti, finché diventano croccanti. Per la crema, tritate l’aneto e i cetrioli. Mescolate il trito con il quark e la maionese. condite con sale e pepe. tagliate il limone a spicchi. servite le crocchette di pesce con la crema e gli spicchi di limone. accompagnate con patate bollite. preparaziOne ca. 25 minuti per persona ca. 37 g di proteine, 30 g di grassi, 26 g di carboidrati, 2200 kJ/520 kcal

risolatte con kiwi e scaglie di cioccolato Piatto PrinciPale Per 4 Persone

1 l di latte 50 g di burro 1 presa di sale 250 g di riso Originario 80 g di zucchero � cucchiaino di cannella 4 kiwi 30 g di cioccolato fondente, ad es. Crémant Portate a ebollizione il latte con il burro e il sale. aggiungete il riso e fate sobbollire dolcemente per ca. 20 minuti, finché il riso è cotto ma ancora al dente. aggiungete lo zucchero e la cannella. nel frattempo, tagliate i kiwi a pezzetti. servite il risolatte con i kiwi. con un coltello grattate delle scaglie di cioccolato direttamente sul risolatte e servite. preparaziOne ca. 30 minuti per persona ca. 14 g di proteine, 24 g di grassi, 93 g di carboidrati, 2700 kJ/650 kcal

      1 | 2013

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Il fascino di Aspen TESTO: MARTIN SUTER | FOTO: BALL & ALBANESE | ADATTAMENTO RICETTE: LINA PROJER

Aria pura, sport, locali alla moda e alta cucina, lontano da occhi indiscreti. Tutto questo attira ad Aspen, nelle Rocky Mountains, personaggi ricchi e famosi.

DA SCOPRIRE Nell’ex rifugio dei ranger sull’Highland mountain, oggi si trova il raffinato ristorante Cloud Nine.


Mete di gusto |

da mordere L’hamburger di WagyĹŤ del ristorante Element 47 è preparato con carne di manzo di Kobe.

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gli ingredienti Il curry, la paprica, il pepe e il sale insaporiscono la carne macinata del polpettone.

il cuoco Michael Rindlisbacher aggiunge un soffritto di carote e cipolle alla carne macinata.

il ristorante Quest’anno la nota guida GaultMillau ha attribuito 13 punti all’Hornberg.

la carne Per il suo polpettone il cuoco mescola carne macinata di vitello e manzo in parti uguali.


Locali da scoprire |

Polpettone reinterpretato Il polpettone è stato considerato a lungo un piatto povero. Nel ristorante Hornberg, nella nota località sciistica di Saanenmöser-Gstaad, questo classico è affinato con prugne e cognac. E piace anche ai palati più esigenti.

Ti è venuta l’acquolina in bocca? Testo: Anette Thielert | Foto: Hans Schürmann | adattamento ricette: Lina Projer

A

ssolutamente no! L’uovo non serve per fare il polpettone», sostiene lo chef Michael Rindlisbacher. E sicuramente quest’affermazione susciterà lo stupore di chi è ancora convinto che senza l’uovo il polpettone si disferebbe. Ma Rindlisbacher sa il fatto suo. È sufficiente mescolare un poco di pane per toast ammollato nel latte con la giusta carne per conferire alla massa la consistenza desiderata. Da tre anni Rindlisbacher dirige con il collega Sascha Koffler la cucina del ristorante dell’albergo Hornberg situato a Saanenmöser-Gstaad, nota località sciistica. Il polpettone, la specialità del locale, è richiesto soprattutto in inverno. «Ogni settimana vendiamo dalle 30 alle 50 porzioni», afferma Rindlisbacher. E tra i clienti dell’Hornberg figura anche un pubblico illustre che talvolta, invece di caviale e astice, predilige un piatto rustico come il polpettone.

Anche riguardo alla carne i due cuochi apportano qualche innovazione. Niente macinato di maiale! «Sono sempre meno i clienti che la richiedono. Inoltre durante la stagione alta abbiamo molti clienti arabi, i quali per motivi religiosi non mangiano carne di maiale». Quindi per la preparazione del polpettone, lo chef usa solo carne macinata di vitello e di manzo in proporzioni uguali che acquista dal macellaio di paese. «Il collo e la spalla sono i pezzi migliori per il polpettono, perché presentano una struttura infiltrata di grasso. La carne non deve essere troppo magra, anche il grasso serve a legare l’impasto.»

Nel nuovo numero di

troverai molte altre golose ispirazioni. ABBONATI SUBITO:

prugne ma non troppe Dopo aver macinato la carne insieme con il soffritto di carote, cipolle e aglio, «così il polpettone rimane bello succulento», Rindlisbacher impasta il tutto con il pane per toast ammollato, condisce e rosola una piccola parte della massa: «È per controllare la consistenza e il sapore del polpettone.» Se tutto è come si deve, lo chef appiattisce la carne sulla superficie di lavoro, forma un piccolo solco al centro e vi distribuisce le prugne secche. «Ma non troppe, altrimenti il polpettone si disfa», spiega il professionista. Quindi forma il polpettone e lo trasferisce in una teglia foderata con carta da forno. Non è necessario aggiungere altro grasso, «la carne ne contiene a sufficienza e così diventa bella scura e saporita». Se ne convinceranno i clienti a tavola.

http://www.saison.ch/it/shop-abbonamento il maiale non va Il polpettone era considerato un tempo una pietanza povera, intavolata quando mancavano i mezzi per acquistare un vero arrosto. Rindlisbacher e Koffler hanno affinato questo piatto classico aggiungendo all’impasto qualche prugna secca. «La frutta secca conferisce alla carne una nota lievemente dolciastra», spiega lo chef. E la salsa al vino rosso è sostituita da una salsa alla panna e al cognac, dal sapore più delicato e meno acidulo.

gli chef Da tre anni Michael Rindlisbacher e Sascha Koffler (a destra) dirigono la brigata di cucina del ristorante dell’albergo Hornberg a Saanenmöser-Gstaad. Quest’anno la nota guida gastronomica GaultMillau ha attribuito al ristorante 13 punti. Il locale è situato in una vecchia fattoria, di cui fa parte anche una grande terrazza.

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