Alba di Fuoco

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dell'intensità della zona morta. » « Ne avete stabilito la causa? » chiese Loren. Pitt scosse il capo. « Il ministero turco dell'Ambiente ci sta aiutando a identificare potenziali agenti inquinanti industriali o agricoli della zona, ma per il momento siamo ben lontani dalla identificazione della causa o delle cause. » Apparve il cameriere e portò via i piatti, per poi mettere in tavola un vassoio di albicocche fresche e tre caffè. Loren fu sorpresa di scoprire che i loro caffè erano già stati zuccherati. «Dirk, il tuo relitto si trova nella zona morta? » chiese Ruppé. « No, però non è lontano. In realtà, stavamo riparando delle apparecchiature di rilevamento, quando abbiamo scoperto il sito. Ci ha dato una mano un peschereccio a cui ora fanno difetto diverse decine di metri di rete. » « Nella tua telefonata, dicevi di aver ritrovato alcuni reperti...» « Sì, li ho portati », rispose Pitt, indicando con un cenno una borsa nera ai suoi piedi. Gli occhi di Ruppé si illuminarono, poi l'uomo diede un'occhiata all'orologio. «Sono già le undici e probabilmente vi ho trattenuti fin troppo. Ma il museo è a pochi minuti di cammino da qui. Vorrei dare un'occhiata agli oggetti e magari, se ti va, puoi lasciarmeli in custodia, nell'ambiente sicuro del mio laboratorio. » «Non sia ridicolo», si intromise Loren, prevenendo il possibile disappunto del marito. «Moriamo entrambi dalla voglia di sentire la sua valutazione. » «Fantastico», disse Ruppé, con un sorriso. «Godiamoci il caffè, prima di raggiungere il mio ufficio e di dare un'occhiata come si deve a ciò che hai trovato. » Svuotate le tazze e pagato il conto, il terzetto usci dal ristorante e si incamminò lungo la strada. Ruppé si fermò davanti a una Volkswagen Karmann Ghia verde decappottabile. « Perdonate lo spazio angusto per le gambe. So che il sedile posteriore è davvero sacrificato», disse. «Adoro queste vecchie Volkswagen», disse Loren. «È una vita che non ne vedo una così carina. » « Sta mettendo su un po' d'anni, ma viaggia ancora che è una


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