SACE MAG - 3/2010

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NIGERIA

Outlook: Stabile

PRIVATIZZAZIONI IN VISTA Il presidente Jonathan ha rilanciato i piani per la più volte annunciata privatizzazione dei servizi elettrici, con la vendita delle compagnie statali responsabili per la produzione e distribuzione dell’energia elettrica (il sistema di trasmissione resterà sotto il controllo del governo mentre la gestione verrà affidata al settore privato). L’apertura agli investitori esteri dovrebbe contribuire a raccogliere i 10 miliardi di dollari necessari a rimodernare la carente rete elettrica nigeriana, che attualmente rappresenta uno dei principali ostacoli operativi. Resta in sospeso l’eventuale aumento delle tariffe, attualmente soggette a regime regolamentato.

EMIRATI ARABI

OUTLOOK: STABILE

VENDUTI ALCUNI ASSET PER FRONTEGGIARE IL DEBITO In attesa dell’approvazione definitiva del piano di ristrutturazione da 14,4 miliardi di dollari di Dubai World (DW), il conglomerato prevede di vendere circa 19,4 miliardi di dollari di propri asset strategici per far fronte al debito pari a 39,9 miliardi di dollari (superiore al dato precedentemente stimato di 23,5 miliardi di dollari). Il governo di Dubai potrebbe intervenire a supporto di DW, con effetti negativi sulla percezione del rischio sovrano dell’emirato, il cui debito in base ai dati FMI è già di 109,3 miliardi di dollari.

PERÙ

OUTLOOK: STABILE

AUMENTA LA SPESA PUBBLICA Il parlamento ha approvato per il prossimo anno fiscale un aumento dell’8% della spesa pubblica (che raggiungerà i 31 miliardi di dollari). L’obiettivo di questa manovra è di destinare risorse a settori non legati all’estrazione mineraria e aumentare i consumi privati. Il Perù è uno dei paesi dell’America Latina con tassi di crescita più dinamici (+7% nel 2010).

KAZAKISTAN

OUTLOOK: STABILE

TURKMENISTAN

OUTLOOK: STABILE

NUOVI DAZI SUL PETROLIO

OPERATIVO L’OLEODOTTO BAKU-TBLISI-CEYHAN

Il governo ha introdotto nuovi dazi sull’esportazione di petrolio. Secondo il Ministro delle Finanze, il provvedimento comporterà un aumento delle entrate pari a 406 milioni di dollari entro la fine dell’anno, mentre nel 2011 l’extra–gettito ammonterebbe a 795 milioni di dollari. Dalla prima metà del 2010 l’economia del paese ha beneficiato dell’aumento dei prezzi petroliferi: nel 2010 si stima una crescita del PIL pari al 5%. Nei prossimi anni l’export di greggio potrà aumentare anche grazie all’annunciato ampliamento dell’oleodotto russo-kazaco (Caspian Pipeline Consortium - CPC).

È stato avviato il transito di petrolio turkmeno nell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC), per un flusso di 40.000 barili al giorno, pari a circa il 4-5% del flusso totale dell’oleodotto. Nei prossimi anni si prevede il raddoppio della produzione di greggio in Turkmenistan, di cui la metà è attualmente destinata a fini domestici. L’aumento della produzione, accompagnato all’attuale aumento dei prezzi degli idrocarburi, potrebbe contribuire positivamente all’economia nazionale che negli ultimi anni ha registrato dei tassi di crescita particolarmente elevati, superiori al 10%. pag 9

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