Arte e comunicazione visiva Selezione 2002-2009
Stefano Piotto
"Scienza e arte: due modi complementari di porsi in relazione con la realtà naturale, analitico il primo, intuitivo il secondo. Considerate agli antipodi l'una dall'altra, talvolta inconciliabili, sono intimamente legate; nel suo sforzo di risolvere tutta la complessità dei fenomeni in poche leggi fondamentali, l'uomo di pensiero è lui stesso un visionario, e non meno di chi ama il Bello, si immerge nella ricchezza delle forme sentendosi parte dell’eterno divenire“ Peter Richter
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trasformazione
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a billion year
Nei lavori di Stefano Piotto tutto è rivolto ad estrarre un nuovo senso di bellezza, un nuovo canone estetico. Egli parte dall’osservazione che l’uomo, osservatore della natura e delle altrui opere, è lui stesso parte di quella natura. Alle sue regole obbedisce, agli stessi canoni si attiene. Non ha paura nel considerare la scienza, a lungo considerata lontana dall’arte come la chiave per creare, partorire del bello. Se il nostro cervello, con la sua complessa struttura, trova gradevole una struttura arborea (sia essa un albero, la foce di un fiume vista dal cielo, i nostri bronchi, inchiostro di china che imbeve una tela) è perché questo, il nostro cervello, ne possiede la medesima struttura. Comprendere i meccanismi della natura, scopo della scienza, svela i segreti della bellezza. Canvas 100x120
Neuroni 3
La bellezza comporta la cognizione degli oggetti come aventi una certa armonia intrinseca oppure estrinseca, con la natura, che suscita nell'osservatore un senso ed esperienza di attrazione. I lavori di Stefano Piotto poggiano orgogliosamente su due gambe: la sua ricerca scientifica e la sua insopprimibile passione per la bellezza.
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Gestaltung
Se l’intellettualizzazione dell'opera d'arte ha rappresenta la più cospicua novità nell'arte di questi ultimi due secoli, dal Romanticismo in poi, Piotto si pone in controtendenza. L’arte moderna e contemporanea, la hegeliana arte romantica, è segnata dal confronto con l'osservatore - critico in modo profondissimo, tale da non consentire più in alcun modo la spontaneità creativa, l'innocenza se non nel ghetto del genere naif. Da quel momento l'opera d'arte è stata "operazione" sul corpo dell'arte; ogni nuova opera è osservatrice della totalità della tradizione artistica; chiama in causa la filosofia dell'arte; si fa meta-arte ed in molteplici correnti si traduce in una discesa agli inferi dei materiali dell'arte. Canvas 200x150
Neuroni 2
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A world of possibilities
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metamorfosi iperbolica
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torre di Babele
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torre di Babele 2
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helix
Andare oltre i limiti della rappresentazione grafica. Osare nei materiali non meno che nelle forme. Spingere il calcolo in un mondo di sogno. Esplorare forme semplici, curve, resistenti, eleganti
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torre di Babele
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superficie D
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squeezing
Our revels now are ended. These our actors, As I foretold you, were all spirits, and Are melted into air, into thin air: And like the baseless fabric of this vision, The cloud-capp'd tow'rs, the gorgeous palaces, The solemn temples, the great globe itself, Yea, all which it inherit, shall dissolve, And, like this insubstantial pageant faded, Leave not a rack behind. We are such stuff As dreams are made on; and our little life Is rounded with a sleep. The Tempest Act 4, scene 1, 148–158
Vetro
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hyperdream
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Outside-inside
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metamorfosi iperbolica
Tra scienza e design Arte e scienza si fondono nella creazione di nuove strutture
La Natura è maestra di contenuto e di forma; di genotipo e fenotipo. L’ispirazione proviene non dalla sola superficie del mondo, ma da ciò che è sotto la superficie; da ciò che non è immediatamente evidente. Occorre un nuovo linguaggio per rendere visibile l’invisibile bellezza che ci circonda
progetti per tessuti e lampade
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progetto di lampada
Alluminio e licra 40x40x (n40)
lampada iperbolica
Stefano Piotto 2009