38| CREATIVITÀ
mostra di sè o Villa Dorina Turchetti ora Villa Adelia sul lungomare o il Villino Buzzi e Villa Augusto ora albergo Colonna in via Dati 164. La Villa Augusto aveva un frontone sopra il cornicione fronte mare ma, quando viene realizzato quello ben più imponente del Kursaal, viene subito copiato e riprodotto in scala minore, sinonimo di un arricchimento delle idee decorative Liberty ammirate ed invidiate. Era partita la gara ad avere decorazioni floreali, curvilinee, colpi di frusta alle cancellate e trabeazioni di colonne mozzate frontali e lesene scomposte, come lo stile della scuola viennese e della secessione avevano insegnato in tutta Europa già dall’esposizione internazionale di Vienna del 1898. Lo sviluppo vertiginoso dei villini a Viserba raggiunge il suo apice fin alle soglie della prima guerra mondiale, stessi anni in cui la fabbrica del suocero del nostro ingegner Ulisse Manfredi conquista una posizione di rilievo nella produzione di polvere da sparo e cartucce. Ulisse nel 1909 sposa Maria Baschieri e, con lei, sposa anche la carriera industriale della famiglia; abbandona l’architettura e il suo studio, forse mai approntato, da ingegnere. Consegue una seconda laurea in chimica, nel 1913 diventa socio della fabbrica di polveri e, nel 1926, alla morte di Settimio, amministratore unico. L’azienda, a carattere artigianale ma ormai conosciuta in tutt’Italia ed anche oltre confine, compie una svolta grazie all’innovazione ed alla genialità dell’ingegnere e le cartucce da caccia e le varie polveri da sparo fanno la fortuna della famiglia Baschieri che ha il culmine con l’invenzione della polvere MB conosciuta anche dai cacciatori del nostro paese, custodita nelle campagne dai romagnoli e poi dai tira-
tori di piattello. ‘MB’ ovvero Maria Baschieri, l’amata moglie che aveva trasformato il giovane enfant prodige del Liberty romagnolo in un esperto di polveri da sparo! E’ proprio il caso di dire che Ulisse Manfredi nella sua carriera passò dal “colpo di frusta“ decoro liberty della manualità artigianale al “colpo da sparo“ di una cartuccia MB. Gli anni successivi alla seconda guerra mondiale ci lasciano un Kursaal indebolito da lievi danni. Ma la proprietà, passata prima ai Ceschina che ne tentano il recupero
con i contributi per la ricostruzione dai danni bellici mai arrivati, e in seguito all’amministrazione comunale, vede infine un “raso al suolo”. Si è perso così un teatro dalle eleganti fattezze Liberty raramente riscontrabili in architetture d’epoca simili, come il teatro Ambra Jovinelli in Roma inaugurato un anno dopo il Kursaal di Viserba. Sotto, Villa Dorina ora Villa Adelia, in una cartolina di inizio secolo. Villa Tosetti in via Polazzi, anch’essa tuttora esistente.