PGTU 2014

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NUOVO PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO DI ROMA CAPITALE

del 03/02/03, basata sulla Direttiva Europea 2002/24/CE del 18 marzo 2002, relativa all'omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote, che modifica l'art. 50 della legge 285/92 definendo i requisiti delle biciclette a pedalata assistita elettricamente; il D.L. 27/06/03 n. 151, convertito con modificazioni in Legge 1 agosto 2003 n.214, che apporta modifiche ed integrazioni al codice della strada32. A tali provvedimenti si collegano, inoltre, i vari Decreti del Ministero dell’Ambiente che individuano, tra i progetti da ammettere al cofinanziamento, la realizzazione o il miglioramento di flotte di biciclette di proprietà dei Comuni, enti e gestori di servizi pubblici da destinare al noleggio nelle aree urbane (bike sharing); la Legge Finanziaria del 2007 che ha disposto la promozione di reti di mobilità ciclistica tra gli interventi finanziabili dal Fondo per la Mobilità Sostenibile.

5.2.6

Il “Piano di Azione Nazionale sui Sistemi Intelligenti di Trasporto”

A fronte della lunga evoluzione delle iniziative europee, in Italia, solo nel 2012 tramite art. 8 co. 9 del Decreto Sviluppo BIS ed il successivo Decreto Ministeriale 1 febbraio 2013 (G.U. 26/3/2013), l’ITS viene identificato come settore rilevante per la crescita economica, per la modernizzazione dei sistemi di mobilità e come leva importante delle politiche di innovazione per la costruzione di un economia digitale. Questi due documenti costituiscono oggi la base metodologica ed operativa del Piano di Azione Nazionale sui Sistemi Intelligenti di Trasporto. I due documenti hanno recepito la Direttiva ITS 2010/40/UE - quadro di riferimento generale europeo per la diffusione degli ITS nel settore del trasporto stradale e nelle interfacce con altri modi di trasporto, che costituisce la base per ogni Stato Membro per promuovere le azioni necessarie allo sviluppo coordinato e coerente degli ITS nei singoli Paesi dell'Unione Europea e che stabilisce anche che ciascun Stato Membro deve comunicare alla Commissione il Piano delle Azioni previste per i quattro settori prioritari individuati dalla Direttiva stessa per i prossimi cinque anni. Il Piano, finalizzato nell’aprile 2013 e trasmesso alla Commissione Europea a Novembre 2013, è nato per guidare lo sviluppo di tecnologie ITS in una prospettiva di crescita fino al 2020. La strategia nazionale per gli ITS deve essere finalizzata ad identificare gli interventi di maggiore efficacia ai fini di ottimizzare le risorse complessive e raggiungere risultati coerenti con gli obiettivi della politica dei trasporti nazionale ed europea. Occorre inoltre tenere presente che, ai sensi dell'Art. 17 della Direttiva ITS 2010/40/UE, l'Italia in quanto Stato Membro deve riferire entro il 2014 alla

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In particolare le modifiche riguardano: l’art. 3 - comma 1, con la nuova definizione di “Area Pedonale” come zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi; l’art. 3 - comma 1, dove si inserisce (punto 34-bis) la seguente definizione di “Parcheggio Scambiatore” come parcheggio situato in prossimità di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l’intermodalità.

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