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PRAGA

ARENZANO

Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/ TORINO - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA TORINO CMP - Autorizzazione del Tribunale di Genova N.45 del 23/12/91

CENTRAFRICA

Amicizia Missionaria In diretta con il Santuario di Gesù Bambino di Praga e la sua missione nella Repubblica Centrafricana BANGUI, 28 GENNAIO 2015: SUOR CATERINA CMC, FELICE DI ESSERE GIUNTA IN AFRICA PER LA PRIMA VOLTA.

Direttore Responsabile: Padre Anastasio Roggero BOSI KARMELITANI - KARMELITSKA 9 118 00 PRAHA 1 - CESKA REPUBLIKA Tel. (00420) 2 57 53 36 46 - Fax (00420) 2 57 53 03 70 mail@pragjesu.info - www.pragjesu.info

periodico bimestrale Anno XXIV

marzo/aprile 2015

n.2


Amicizia Lettera di Padre Anastasio Missionaria

PRAGA

ARENZANO CENTRAFRICA

dal 1964 al 1991 “Ragazzi in gamba” Bimestrale dei Padri Carmelitani Scalzi

Pubblicazione non commerciale d’informazione religiosa e promozione sociale in 7 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, ceco, tedesco e portoghese) gratuitamente spedita in 114 Paesi nel mondo agli amici delle Missioni dei Padri Carmelitani Scalzi. Per informazioni rivolgersi a: PADRE DAVIDE SOLLAMI MISSIONI CARMELITANE LIGURI Santuario di Gesù Bambino di Praga Piazzale S. Bambino, 1 - 16011 ARENZANO (GE) Telefono (0039) 010.912.66.51 e-mail: missioni@carmeloligure.it http: www.amiciziamissionaria.it Ringraziamo per la collaborazione offerta a questa edizione: Cristina Carbotti, Lella Guarnerio, Marco Paravidino e GiBi Peluffo.

ARENZANO (ITALIA) SANTUARIO DI GESÙ BAMBINO Orario SS. Messe Dal lunedì al sabato: S. Messe ore: 08.00 | 09.30 | 11.00 | 17.00 Domenica e festivi: S. Messe ore: 08.00 | 10.00 | 11.00 | 12.15 | 16.00 | 17.30 Tutti i giorni: Ore 16,30 (festivo 17,00): Adorazione e benedizione eucaristica. Festa mensile di Gesù Bambino: ogni 25 del mese alle ore 16.00 Festa annuale di Gesù Bambino: sabato 5 e domenica 6 settembre 2015 Telefono Santuario: (0039) 010.912.73.86 E-mail: santuario@gesubambino.org Self-service del Pellegrino: ristorazione@gesubambino.org

PRAGA (REPUBBLICA CECA) CHIESA DI GESÙ BAMBINO Orario SS. Messe Dal Lunedì al venerdì: ore 9,00 S. Messa in ceco ore 18,00 S. Messa in ceco Sabato: ore 9,00 S. Messa in ceco ore 17,00 S. Messa in spagnolo ore 18,00 S. Messa in ceco Domenica: ore 10,00 S. Messa in ceco ore 12,00 S. Messa in inglese ore 17,00 S. Messa in francese ore 18,00 S. Messa in italiano ore 19,00 S. Messa in ceco Giovedì: ore 18,00 S. Messa in onore di Gesù Bambino Festa annuale di Gesù Bambino: domenica 3 maggio 2015

Praga, 25 marzo 2015, Festa dell’Annunciazione

Cari amici,

“Alleluja, Alleluja! Cristo è risorto!” è l’augurio gioioso che vorrei far giungere a tutti gli amici. Voglio anche rivolgere un particolare pensiero a quelli che soffrono in Egitto, in Siria, in Pakistan ed in altri Paesi dove la scelta di essere Cristiani mette in pericolo la propria vita. Ne ho incontrati alcuni qui, a Praga, e mi hanno parlato delle loro difficoltà, del resto a tutti note. Ci turba il perché di tante sofferenze nel nostro pianeta. «Il nostro Dio è il Dio delle parole, dei gesti, dei silenzi», ha detto il Papa nella sua recente visita a Napoli, ad una ragazza che gli aveva chiesto ragione del dolore innocente che c’è nel mondo. «Il più grande silenzio di Dio è la croce: Gesù ha sentito il silenzio del Padre fino a chiamarlo abbandono: “Padre perché mi hai abbandonato?” E poi è successo quel miracolo, quella parola, quel gesto grandioso che è stata la Risurrezione. Ma il nostro Dio è anche Dio dei silenzi, e sono silenzi che non puoi spiegare se non parli con il Crocifisso. Per esempio, perché soffrono i bambini? Come mi spieghi questo? Dove trovi una parola di Dio che lo spieghi? È uno dei grandi silenzi di Dio. Il silenzio di Dio non dico che si possa capire, possiamo avvicinarci guardando il Cristo crocifisso, Cristo che muore, Cristo abbandonato. È questa la verità», ha proseguito il Papa. Il nostro caro Gesù Bambino ci dona le sue grazie, ma ci mostra la croce posta sul mondo che tiene nella mano e sulla corona che gli ricopre il capo. Il mistero del Natale è strettamente unito al mistero Pasquale che ci accingiamo a commemorare con grande solennità. Gesù è nato per portare la croce attraverso la quale è stato esaltato. Anche Lui ha sofferto da bambino, insieme ai genitori ha vissuto lontano dalla sua patria, in Egitto. Ecco alcune notizie dalla nostra missione in Centrafrica, dove mi sono intrattenuto dal 4 al 17 febbraio. Il giorno dell’arrivo ho avuto la gioia di concelebrare l’Eucarestia con il P. Provinciale, P. Giustino Zoppi, ed i suoi consiglieri in visita straordinaria alla missione. Nel Paese non c’è purtroppo nulla di nuovo e si vive alla giornata. Il caldo è di stagione ma sopportabile. Nella città la vita sembra avviarsi alla normalità, ma domina l’insicurezza accompagnata dalla paura. Al Carmelo di Bangui, P. Mesmin, P. Federico e P. Matteo ed i nostri giovani studenti contano ancora 4.000 rifugiati. Al mio arrivo, tra le molte visite che ho ricevuto, c’è quella di un ragazzo che soffre di un disturbo agli occhi. Lo aiuto ma presto torna dicendomi che è stato violentemente derubato… Ho poi attraversato il Paese per oltre quattrocento chilometri. Accanto alla strada sfilano villaggi di capanne costruite con mattoni cotti al sole e coperte di paglia. I giganteschi alberi di mango sono in fiore e spiccano per il loro verde e tra un mese li vedremo ornati con frutti sfavillanti come oro agli occhi dei bambini che amano raccoglierli. Posso rilevare che, nonostante la situazione del Paese in crisi, la

www.pragjesu.info • mail@pragjesu.info Servizio per i pellegrini: www.pilgrimages.cz • pilgrimages@centrum.cz Progetto grafico e stampa: BCD Genova. Edizione chiusa in tipografia l'8 aprile 2015

TAUNTON (USA), 7 MARZO 2015: ALTARINO CON GLI AMICI DI GESÙ BAMBINO AL “WARD FIVE CLUB”.


vita delle nostre giovani comunità nei centri educativi del Carmelo di Bangui e di Bouar è esuberante, piena di entusiasmo e attenta alla fedeltà all’orario che scandisce le ore della preghiera e del lavoro. A Sant’Elia (Bouar) P. Stefano “fa miracoli” con i suoi allevamenti di animali da cortile e viene aiutato dai ragazzi e da P. Daniele. P. Vojtĕch attende alla formazione carmelitana dei novizi. A Yolé (Bouar) le suore CMC sono state rallegrate dalla visita di suor Caterina loro consorella che lavora ad Arenzano. P. Marcello, oltre alla responsabilità del seminario, è attivo in Diocesi. P. Marco oltre alla direzione dei ragazzi attende anche alle 80 mucche preziose per il nutrimento della numerosa comunità. P. Cyriaque, tra i vari impegni, privilegia la cura dell’orto e BANGUI CARMEL, DA GOOGLE MAPS: ANCHE DAL SATELLITE SI VEDONO LE TENDE DEI 4.000 sta coltivando una piantagione di palme da cocco. Non sono stato RIFUGIATI TRA LE PALME DELLA NOSTRA MISSIONE. alla missione di Bozoum che, sotto la direzione di P. Aurelio e con la collaborazione di P. Enrico e P. Norberto, merita il nome di gola. Con P. Renato avevo viaggiato il 17 febbraio da Bangui a “missione pilota”. A Baoro ho salutato P. Lionello, P. Dieudonné Parigi. Telefono immediatamente agli amici per annullare ogni e P. Renato. programma dei giorni seguenti. Era previsto l’incontro con Anche nelle nostre missioni stiamo vivendo il quinto centenario l’amico Prof. Michael Cataldo, fondatore e Presidente dell’assodella nascita di Santa Teresa d’Avila: nelle chiese di ogni missione ciazione "Amici di Gesù Bambino" negli USA e Canada, con la c’è il quadro della Santa, dipinto da un pittore centrafricano. Con celebrazione della santa messa a Ellicott City (Maryland, USA) il container giunto dall’Italia è arrivata anche una bella statua il 12 marzo. Invece, per quella data sono già volato in Italia e, di Gesù Bambino attesa dalle suore di Gesù con numerosi confratelli, sacerdoti e amici, Bambino della Provvidenza di Rouen che cula santa messa, accompagnavamo la L’arcivescovo di Bangui dopo rano una scuola al centro di Bangui. salma del caro confratello P. Renato al cimiIl 5 marzo ero negli USA in pellegrinaggio, il ha annunciato: tero di Arenzano. Ho collaborato tanti anni decimo di una serie iniziata nel 2006. Lo scopo con lui per la missione e l’ho sempre incorag“Papa Francesco del mio viaggio è strettamente legato alla misgiato ogni volta che mi aveva presentato dei sione centroafricana e alla devozione a Gesù sarà in Centrafrica nuovi progetti, come il Seminario della Yolé Bambino. Ogni anno a Taunton (Massachuil 29 novembre 2015” nel 1985 ed il Convento di Sant’Elia nel 1993. setts – USA) si celebra una novena di preghiere A gran ragione, di lui si dirà di più nelle pagine che termina con una festa e una cena di beneseguenti. ficenza al “Ward Five Club” per la nostra missione. Il mal tempo E Praga? Oggi Festa dell’Annunciazione splende il sole. Da giorni non ha scoraggiato i cari amici nel faticoso lavoro di prepara- la chiesa è frequentata da ragazzi in gita scolastica provenienti zione. La signora Valchiria Da Silva con la sua dolcezza (è non dall’Italia, dal Canada, dalla Francia, dal Portogallo e dalla Spavedente a causa di una non riuscita operazione agli occhi) attira gna. Per molti l’arrivo alla nostra chiesa è la realizzazione di un numerosi amici per la grande cena a Taunton. Il dottor Joseph sogno o di un voto. Gesù Bambino vive in tanti cuori in ogni parte Lourenço è instancabile nell’invitare i commensali alla preghiera. del mondo. Abbiamo già registrato gruppi dalla Colombia, BraNella grande sala si svolge anche una piccola processione con la sile, Hong Kong, Filippine… statua di Gesù Bambino e la benedizione delle mense servite ab- Mentre vi scrivo, ricevo una bella notizia da Bangui. Il 20 gennaio bondantemente. scorso Papa Francesco aveva anticipato: “Andrò nella Repubblica Dopo una breve visita agli amici del New Jersey, il 10 marzo mi Centrafricana e in Uganda per la fine dell’anno”. In questi giorni trovo tra i confratelli Carmelitani di Washington. Il giorno se- l’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, ha confermato guente una triste notizia mi spinge a cambiare il mio programma. la data della visita del Papa in Centrafrica: sarà per la sola giorTelefonando in Italia per avere notizie sulla salute di P. Renato, nata di domenica 29 novembre 2015. Ringraziamo la Provricevo la notizia della sua dipartita e mi si stringe la videnza che manifesta la sua vicinanza anche nelle “periferie del mondo”... Bangui è sicuramente una di queste! Con i confratelli assicuro la preghiera e porgo gli auguri di una Buona e Santa Pasqua. Aff.mo

BANGUI, 15 FEBBRAIO 2015: GESÙ BAMBINO TRA LE SUORE DEL BAMBINO GESÙ DELLA PROVVIDENZA DI ROUEN.


Diario di viaggio

Con Padre Giustino in Centrafrica e Camerun Martedì 3 febbraio: l’accoglienza Atterrati a Bangui, alle solite trafile burocratiche, si aggiunge il controllo dell’ebola. Usciti dall'aeroporto, ci attendono p. Matteo e p. Aurelio per condurci in auto al Carmel dove ci accolgono p. Davide, p. Mesmin e p. Federico insieme ai giovani studenti. Mercoledì 4 febbraio: a Bangui Comincio con un approfondito dialogo con p. Mesmin, priore, prima di dare il via all’incontro tra il Consiglio e i Padri della comunità: affrontiamo i temi del Convento, della “piantagione”, ma anche le prospettive della Delegazione Carmelitana in Centrafrica. Nel pomeriggio c’intratteniamo quasi un’ora con l’Arcivescovo mons. Dieudonné Nzapalainga nella sua bella sede sulle rive dell’Ubangui. Prima del tramonto, facciamo in tempo a fare il giro della proprietà, soprattutto nel sito ove, un giorno, vorremmo veder sorgere il vero e proprio Convento del Carmel e una chiesa dedicata alla Madonna. Giovedì 5 febbraio: verso Bozoum Alle 5.15 siamo in auto. In 4 ore raggiungiamo Bossemptelé e le nostre sorelle Carmelitane. Un caffè e poi la visita all’ospedale dove suor Giuseppina collabora con i padri Camilliani che, oltre all’Ospedale, dirigono la Parrocchia. Poi via verso Bozoum: 90 km. di strada sterrata, senza alcuna manutenzione da 12 anni. Entriamo in Bozoum proprio mentre la “processione” degli oltre 1000 allievi della nostra scuola stanno tornando a casa: apriamo i finestrini e le nostre mani battono sulle loro mentre festanti affiancano l’auto che lentamente risale alla parrocchia, dove ci attendono p. Norberto e p. Enrico, il priore. C’è anche Enrico Massone che sta lavorando per rifare la tettoia dei magazzini. Venerdì 6 febbraio: ascolto dei confratelli Mattinata dedicata a P. Enrico e P. Norberto. Bozoum è una bella realtà per le sue molteplici attività. Prima di pranzo riusciamo a ritagliare il tempo per una visita alle scuole. Sabato 7 febbraio: a Baoro tutto in un giorno Alle 6 siamo in auto per Baoro. Qui il priore p. Renato, insieme a p. Dieudonné e p. Lionello conducono le attività del Centro, l’asilo “Il Germoglio”, la pastorale delle cappelle nella savana, la direzione delle scuole nei villaggi, la scuola di meccanica, l'insegnamento alla Yolé e a S. Elia… Domenica 8 febbraio: tra i novizi e… gli allevamenti Alle 6.15 partiamo per arrivare a S. Elia (Bouar) in tempo per la 4 Amicizia Missionaria

messa domenicale delle 8.30: tanti i bambini, ma c’è anche l’Ordine Carmelitano Secolare di cui si occupa p. Daniel. Dopo la celebrazione, p. Stefano ci guida nel giardino, nell’orto e, soprattutto, nell’allevamento di pollame, conigli e tacchini. Mi dedico poi all’ascolto dei confratelli; questa casa, da un punto di vista vocazionale, vive un momento di grazia: 6 novizi e numerosi giovani aspiranti e postulanti. Lunedì 9 febbraio: alla Yolé Alle 7 siamo a colazione alla Yolé: con la nuova strada bastano 10 minuti. L’accoglienza è straordinaria: il cancello è ancora chiuso, ma s’intravvedono movimenti... All’apertura, ecco apparire la comunità dei padri, delle suore e dei ragazzi che, in doppia fila, plaudono facendo ala al nostro passaggio. Martedì 10 febbraio: quasi “al completo” È il giorno più significativo ed importante della nostra visita. È il giorno del “Consiglio Plenario”, un momento di fraternità e condivisione. Propongo all’assemblea 8 punti che riassumono le impressioni emerse dagli incontri con le Comunità, le fatiche rintracciate, le prospettive e i progetti per il futuro. Una foto scattata alla fine dell’Eucarestia compendia il senso di unità. Dopo pranzo ci attendono 10 ore di viaggio in auto: destinazione Camerun. Mercoledì 11 febbraio: a Yaoundé Eccoci a Nkoabang verso le 15, accolti molto cordialmente da p. Dieudonné, congolese e priore della casa. Nonostante il lungo viaggio, ripartiamo per la nostra meta: il convento di Nkolbisson per incontrare p. Domenico, p. Marco e i “nostri” studenti di teologia, fra Christo e fra Rodrigue, che da settembre studiano all’Università Cattolica dell’Africa Centrale. Giovedì 12 febbraio: collaborazione in corso All’alba P. Aurelio ci offre una bella e profonda omelia. Giornata dedicata alla collaborazione tra le due Delegazioni carmelitane, quella in Centrafrica e quella in Camerun. Venerdì 13 febbraio: grazie a Dio che ci ha protetti La sveglia suona alle 3 per celebrare la Messa prima di partire per l'aeroporto. Si conclude il nostro viaggio e anche la mia cronaca che sintetizza la ricchezza della realtà missionaria e delle novità che il Signore ci sta preparando. P. Giustino Zoppi, superiore provinciale


Dal libro delle Grazie

19 MARZO 2015 - PORT ICI (NA) E DA S. MARIA CAPUA VETERE (CE) 15: PRAGA, 24 FEBBRAIO 20 (BRASILE) O RD PA RIO SE DA SÃO JO

frati e fu investito da un autobus. Si “Nel 1967 mio figlio aveva tre ann ridre ma mia le eda o tre mesi, in osp turò il cranio e andò in coma. Dop di Praga e iniziò a recitarla per la bino cevette la preghiera a Gesù Bam che uscì dal coma”. nto sua salvezza. Fu in quel mome e ira, il marito Fabio Cagnoni Junqueira Renata Nasser Ribeiro Nogueira Junque Junqueira Sudore Itka con P. Agnelo il figlio Rafael Ribeiro Nogueira

I dirigenti scolastici hanno lasciato le seguenti testimonianze: “Sono qui per testimoniare una grazia ricevuta. Nel 2007 ero ven uta a Praga e avevo lasciato un bigliet tino nel cestino delle intenzioni dove chiedevo di sapere a che punto fosse la mia richiesta di diventare dirigente scolastico. Superato il con corso, non mi era riconosciuto un titolo di preferenza in graduatoria. Pro prio telefonata della Direzione Scolast uscendo dalla chiesa ricevo una ica Regionale che mi comunicav a che mi assegnavano la sede. Oggi son o tornata per rendere grazie e per aspettare ancora la grazia più gra nde che desidero”. Chiara Priore Portici “Mio figlio Luca, oggi 29 anni, all’ età tervento per un’occlusione intestin di 11 anni ha subito un serio inale Bambino la cui immagine era pre . Rivolsi la mia preghiera a Gesù sente nell’ospedale: grazie a Ges Bambino mio figlio è sano e salv ù o”. Silvana Decato

Album di Amicizia PRAGA, 18 MARZO 2015: DA CHICAGO (USA)

“Fin da quando ero ancora bambino, il Bambin Gesù di Praga fa parte della mia vita. La chiesa parrocchiale della Visitazione a Highland Park (IL), dove la mia famiglia andava a messa, ha un altare dedicato al Bambino e io pregavo lì. Spesso ho ricevuto conforto dalla sua promessa: “Più voi mi onorate, più io vi benedico”. Mi trovavo ad Amsterdam per una conferenza di Psicologia e ho deciso di raggiungere Praga e come potrei venire a Praga senza vedere Gesù Bambino a casa sua? Sono qui per chiedere la sua benedizione, proprio come facevo da bambino”. John C'Anca

ENTO) 15: DA SCIACCA (AGRIG PRAGA, 28 FEBBRAIO 20 ammirazione

vi assicuriamo la nostra “Ringraziamo per l’accoglienza e in Africa”. ed affetto per il vostro impegno liceo “Enrico Fermi” Prof. Rosario Sgrò e gli alunni del

PRAGA, 4 MARZO 2015 : DAL CANADA E QUÉBEC

Alunni del Liceo "Saint Charles -Garnier", primo collegio fondat o nel Nord America dai Gesuiti nel 163 5, accompagnati dai professori Cla ude Robert, Sylvie Lachapelle, Franço is Leahy e Marie-Claude Therrie n.

PRAGA, 17 MARZO 2015: DA SANTIAGO (CILE)

“Caro Gesù Bambino, custodisci le nostre famiglie e tutti coloro che chiedono protezione”. Carlos Vial e Paulina Alliende Amicizia Missionaria 5


Testimoni del Vangelo

Vale la pena attraversare il mondo

H

o fatto più di diecimila chilometri per raggiungere Bozoum, un puntino invisibile sulla carta geografica dell’Africa. La Repubblica Centrafricana è uno dei Paesi più poveri del mondo. La capitale Bangui non ha acqua corrente nelle case, la rete elettrica funziona “a singhiozzo” e non ci sono fognature. Bozoum è 400 km a nord di Bangui, per arrivarci bisogna passare i posti di blocco illegali dei banditi Anti Balakà, rischiare di incontrare camion su cui sono accatastate masserizie e persone come su una torre di Babele, passare su ponti fatti con pali di legno e frasche, percorrere una pista solcata da fossati e buche in mezzo alla savana... Ma ne vale la pena perché la fiera di Bozoum è un evento unico, come mi aveva promesso Padre Davide, con cui ho condiviso il viaggio dall’Italia. Tanto era caldo umido il clima nella capitale, tanto a Bozoum l’aria è gradevole. La missione carmelitana è in cima ad una collina dalla quale la vista spazia su un panorama bellissimo. A poche centinaia di metri c’è l’area che ospita la tradizionale Fiera Agroalimentare che, lo scorso anno, fu sospesa per la guerra. La follia è passata anche a Bozoum. Prima i mercenari della Selekà, poi il sollevamento partigiano degli Anti Balakà hanno ucciso e incendiato... Padre Aurelio, responsabile delle missioni carmelitane del Centrafrica e della Caritas diocesana, ha tenuto incontri con i capi villaggio, fatto trattative con i capi armati per conciliare tutti verso una soluzione di pace e di giustizia. 6 Amicizia Missionaria

Ora la situazione è di stallo: i Selekà, che si erano appropriati dell'Est del Paese, sono relegati in quella regione, arginati a distanza dai soldati ONU, mentre gli Anti Balakà, che non hanno ancora deposto le armi, La fiera ting si macchiano di episodi di violenza soprattutto nelle periferie della Capitale. Padre Norberto ha di colori str ripreso a dir messa nei villaggi ricostruiti dopo riempie l’a la guerra e le scuole cattoliche, tornate piene di di pro studenti, hanno ripreso le lezioni. È il momento giusto per ridare vita alla Fiera inaugurata la mattina del 31 gennaio. Poche ore prima, erano comparsi, come per incanto, banchi e banchetti pieni di ogni ben di Dio. Un’iniziativa straordinaria, colorata e densa di odori, a volte piacevoli, altre volte pungenti. Due banani spuntati dal nulla ornavano un banco pieno di frutta e ortaggi con assaggio gratuito di frittelle di riso. Un altro, bellissimo, con varie tipologie di riso, coltivato nella zona; ovunque manioca declinata nelle miriadi di utilizzi. Più in là quello che sembra essere un piatto assai popolare: grossi bruchi neri e grigi. Padre Norberto, che li ha mangiati più volte, sconsiglia di mangiarli bolliti: meglio fritti e il sapore, dice, è simile a quello dei gamberetti. Mah... imbatto in un grosso serpente affumicato, forse un boa o un pitone; tagliato in tranci assume una forma un po’ grottesca ed inquietante. BOZOUM, 31 GENNAIO 2015: OGNI PRODOTTO DELLA TERRA È PORTATO CON FIEREZZA E GIOIA.


per “coltivare la pace”

L’uomo che lo vende ride e lo espone con orgoglio. È un piatto “di lusso” da queste parti. È l'ora della sfilata! I commercianti portano in mano o sulla testa cesti colmi di prodotti in ge Bozoum esposizione. Alcune donne ballano come solo raordinari, loro riescono a fare; le loro danze danno alla un senso di gioia e vitalità. Quello che atmosfera misfilata colpisce è il grande orgoglio che mostrano, ofumi sia che trasportino un cesto di frutta sia che abbiano tra le mani solo un po’ di insalata o una gallina. Sfilano di fronte alle autorità locali, ai soldati, agli uomini influenti del posto accompagnati da mogli elegantemente vestite. Padre Aurelio organizza questa Fiera giunta alla dodicesima edizione, così come il “Concorso per l’Orto Migliore”. Alla fine dei due giorni si conteggiano i voti della giuria popolare. La lotta è stata molto accesa per la vittoria. Una vittoria prima di tutto morale, ma il premio non è simbolico: mulini, aratri, carriole e attrezzature per il lavoro nei campi. Due anni fa l’afflusso di gente e di espositori era stato maggiore e circolava più denaro, ma tra questa e l’ultima edizione della Fiera c’è stata la guerra che, tra le tante conseguenze negative, ha portato

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alla fuga dei musulmani... Per questo motivo il tema dell’Edizione 2015 è stato: “Coltivare la pace”! “Comunque un successo”, dice Padre Aurelio. “La gente vuole mettersi alle spalle l’orrore e la guerra che tuttavia continua a tenere il Paese come “sospeso”. Ci sono tentativi di “sdoganare” questa guerra come “una guerra di religione” tra Cristiani e Musulmani, ma la realtà è differente. È una guerra tra poveri manovrata da chi vuol mettere le mani sulle immense ricchezze del sottosuolo del Centrafrica: petrolio, diamanti, oro e uranio. Ci sono persone pacifiche e violente tra i musulmani così come tra i cristiani. “Chi studia, lavora e riesce a crearsi un minimo di benessere non pensa alla guerra”, conclude Padre Aurelio. Una considerazione che vale per il Centrafrica e per tutto il mondo. Ettore Guastalla, giornalista RaiNews24

BOSSEMPTELÉ, 2 FEBBRAIO 2015: L’ABBRACCIO DELLA PICCOLA AISHATU CHE, DA QUANDO È STATA PERSA DAI FAMIGLIARI DURANTE LA FUGA DALLA GUERRA, VIVE CON LE SUORE CARMELITANE.

Amicizia Missionaria 7


S. Teresa “compie” 500 anni e... non li dimostra

“Camminare nella verità” - L’umiltà secondo Teresa

I

n un’ipotetica intervista a Teresa d’Avila – alla domanda Ma cosa significa essere umili per Teresa? Non significa, ad “Quali sono le tre cose che più apprezza in una novizia?” esempio, avere un’opinione negativa di se stessi, fare la lista – la risposta sarebbe quasi scontata: “L’amore fraterno, il dei propri peccati e cercare inesorabilmente – e ridicolmente distacco da ogni cosa e da ogni creatura, l’umiltà”. Ma da- – l’ultimo posto. Questa è falsa umiltà. Per Teresa la vera vanti ad un’ulteriore domanda – “E di queste tre cose così umiltà discende direttamente da Dio: “Nostro Signore ama importanti, a quale delle tre proprio non rinuncerebbe?” – tanta la virtù dell’umiltà perché Dio è la somma Verità, e la risposta di Teresa sarebbe ancora più facile da indovinare: l’umiltà consiste nel camminare nella verità. È una grande “L’umiltà”. E se fosse poi possibile – perdonateci l’imperti- verità che da parte nostra non abbiamo nulla di buono, ma nenza, ma è per assicurarci di aver capito bene – porre an- solo miseria e nullità, e chi non capisce questo, cammina nella menzogna” (6D 10,7). La verità è cocora una terza domanda, del tipo: “Qual è la cosa che più fatica a sopportare”… anche L’umiltà è come l’ape noscere Dio stesso e la verità è conoscersi e riconoscersi come sue creature: “La conoquesta volta siamo sicuri di azzeccare la riche fabbrica scenza di sé è tanto necessaria, perché sposta: “Dio ci scampi dai ‘punti d’onore’, il l’umiltà è come l’ape che fabbrica continuapeggiore dei mali per un monastero. Se docontinuamente mente nell’alveare il miele, senza di che vesse capitare è come avere un Giuda in il miele nell’alveare tutto sarebbe perduto. Ma che l’ape prenda casa”. Che, decodificando il linguaggio un po’ criptato di un convento di clausura della Spagna del ‘500, di tanto in tanto il volo per considerare la grandezza e la potrebbe essere tradotto: “Non c’è spazio in monastero per maestà del suo Dio e scoprire la propria bassezza. (…) Non chi si offende per nulla, non accetta le osservazioni e conti- arriveremo mai a conoscerci se non procureremo di conoscere Dio: la contemplazione della sua grandezza ci servirà nua a giustificarsi; che se ne torni pure a casa sua”. Se ci siamo permessi di mettere sulla bocca della nostra santa per scoprire la nostra bassezza; la considerazione della sua alcune affermazioni così perentorie (e con qualche libertà purezza ci farà vedere la nostra sporcizia; il pensiero della sua letteraria), è perché siamo sicuri che per Teresa a fonda- umiltà ci farà comprendere quanto siamo lontani dall’essere mento di tutto l’edificio della vita cristiana c’è l’umiltà, nien- umili” (1D 2,8-9). Per Teresa l’umiltà è una questione di giut’altro che l’umiltà (cf. V 12, 4). Ecco, ad esempio, come Teresa stizia e di onestà spirituale, quasi una lotta spietata contro si esprime all’inizio del Cammino di perfezione, l’opera più ogni forma di menzogna e falsità (anche nelle sue forme più pedagogica della santa spagnola: “Mi limiterò a parlarvi solo spirituali e apparentemente innocue), un metodo efficace di tre cose che il Signore ci ha tanto raccomandato: la prima per disingannarsi e non cadere nell’illusione: “Dobbiamo è l’amore reciproco; la seconda, il distacco da tutte le crea- camminare nella verità davanti a Dio e davanti agli uomini ture; la terza la vera umiltà che, sebbene sia da me nominata in tutti i modi possibili, specialmente non volendo che ci riper ultima, è la virtù principale e le abbraccia tutte” (CP 6,1). tengano migliori di quello che siamo. Inoltre è bene che diamo, nelle nostre opere, a Dio quello che è suo e a noi Poco più avanti, al tredicesimo capitolo del medequello che è nostro, cercando di far valere in tutto la simo libro, Teresa scende nel concreto e sfida le verità” (6D 10, 6). sue consorelle: “Ve l’ho detto molte volte e ora Infine, per Teresa la migliore scuola di umiltà è Cristo lo voglio lasciare scritto qui affinché non lo distesso (e i suoi migliori amici, cioè i santi): “Fismentichiate. Dovete fuggire mille miglia da siamo gli occhi su Cristo, nostro bene, espressioni come queste: ‘avevo rae sui suoi santi: da essi imparegione’, ‘mi hanno fatto un remo la vera umiltà, la nostra torto, ‘non aveva un motivo intelligenza ne resterà nochi mi ha fatto quebilitata e la conoscenza di sto’… Dio ci liberi da noi stessi non ci rencattive ragioni! Vi derà vili e negligenti” sembra che ci fosse (1D 2,11). un motivo perché il Padre Federico nostro buon Gesù Trinchero soffrisse tante offese? Chi non è A seguire: disposto a porLa preghiera tare la croce, secondo io mi chiedo Teresa che ci fa in monastero” (CP 13,1) 8 Amicizia Missionaria


Da Santa Teresa ad oggi

Una vita dedicata a… costruire Ricordo di P. Renato Aldegheri (1952- 2015), per 31 anni missionario in Centrafrica

P

ensando alla morte improvvisa di padre Renato, ci torna alla mente il modo in cui, nel 2011, lasciò il seminario di Yolé per andare a Baoro. Intuendo che si stava organizzando una festa in suo onore, trovò una scusa e partì improvvisamente il giorno prima. È stato così anche per la sua partenza da questa terra: ci ha lasciati senza darci il tempo per dirgli grazie di tutto il suo lavoro. Ora lo affidiamo alla misericordia di Dio perché vada a raggiungere il premio per tante fatiche spese per il Regno del Padre e per la missione centrafricana in particolare. Ecco come lo ricordano P. Carlo Cencio e P. Marcello Bartolomei che hanno condiviso con lui anni di missione: Quando è partito per il Centrafrica era giovanissimo, longilineo, determinato nei suoi intenti e sicuro, nonostante una naturale timidezza. Siccome non stava mai fermo e sgobbava da mattino a sera, ha potuto rinnovare i villaggi nella savana di Baoro con puntualità pastorale, sana animazione e con la fondazione di numerose scuole elementari. A Bozoum ha aperto la scuola elementare “Isidoro Bakanja”, il dispensario e la scuola materna. Ha aiutato P. Giuseppe Agosteo nella costruzione della nuova missione.

È merito suo l'organizzazione della scuola di meccanica a Baoro e della cooperativa di falegnameria come pure la costruzione del villaggio catechistico. Non aveva difficoltà a dirigere uno o due cantieri contemporaneamente... Il seminario in cui viviamo a BouarYolé (il suo fiore all'occhiello è il campanile, “gemello” a quello del Santuario di Arenzano, ma in formato ridotto) è opera sua e di P. Norberto, come suo è il progetto del convento di S. Elia a Bouar. Nel 2005 ha costruito la prima casa del Carmel a Bangui e avviato l’oleificio della piantagione di palme. Delegato Provinciale dal 2008 al 2011 e poi direttore della scuola materna “Il Germoglio”; ha tracciato la strada per la Yolé, progettandone i ponti e ha realizzato il piccolo santuario di Kuisso Baguera, dedicato alla Madonna Ausiliatrice. Buona tempra veronese, una solida educazione genovese, specie in campo economico. Chiunque lo incontrerà nel Regno di Dio, non potrà confonderlo. P. Carlo Cencio P. Renato ha amato la Chiesa e ha dato la vita per la Missione, per la Chiesa centrafricana. Di carattere timido, alle volte “asciutto”, ciò non di meno ha seminato tanto bene e creato legami sinceri di amicizia, soprattutto con i cooperanti laici che si sono succeduti in missione. Uno fra tutti, Enrico Massone, compagno inseparabile nei lavori per oltre 25 anni. Anche molti giovani centrafricani e altrettanti commercianti arabi gli sono grati per tutto quello che ha loro insegnato. Per me era come un fratello. P. Marcello Bartolomei

BAYANGA BODE, FOTO D’ARCHIVIO 2013: PADRE RENATO TRA GLI ALUNNI DEL VILLAGGIO IN CUI HA COSTRUITO LE SCUOLE.

Amicizia Missionaria 9


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È ora di cambiarla!

C’

è una “signora” che a Bozoum sta facendo “i capricci”... Normalmente svolge la sua opera in silenzio, a 60 metri di profondità, e non crea mai problemi. Il suo lavoro quotidiano è fondamentale per tutti, ma ultimamente, forse per gli anni di servizio… forse per l’indebolimento... “Fa i capricci e non lavora come si deve” ci scrive Padre Aurelio. Stiamo parlando della pompa del pozzo. È l’unica fonte per estrarre acqua potabile dalla falda del sottosuolo. A Bozoum il lavoro procede, nonostante il sole, la polvere e anche la mancanza di acqua! Abbiamo iniziato a razionarla! È urgente cambiarla non appena possibile. Grazie all’aiuto di un amico idraulico abbiamo ottenuto un prezzo vantaggioso: il costo è di € 370. Vorremmo comprarne due: una da installare a Bozoum e un’altra di scorta. Ci aiutate?

PER FARE UN’OFFERTA: • Conto corrente postale n. 84953769 intestato a: Missioni Carmelitane Liguri Convento dei Carmelitani Scalzi 16011 Arenzano (GE) • Conto corrente bancario intestato a: Missioni Carmelitane Liguri Convento dei Carmelitani Scalzi IBAN: IT 42 D 05034 31830 000000010043 BIC/SWIFT CODE: BAPPIT21501

PER DETRARRE DALLE TASSE: Ogni donazione fatta all’Associazione Amicizia Missionaria ONLUS è è deducibile dalle tasse ai sensi dell'Art. 13 DLgs 460/97. La ricevuta è un documento valido per la detrazione fiscale, basta conservarla per cinque anni.

Conto Corrente Postale n.43276344 oppure IBAN: IT72H0760101400000043276344

5xmille 2015 Grazie agli amici che, nella compilazione della dichiarazione dei redditi, ci hanno donato il 5 per mille! Abbiamo ricevuto: • in data 27 settembre 2011: € 10.770,38 • in data 23 novembre 2012: € 15.112,11 • in data 20 agosto 2013: € 16.577,37 • in data 20 agosto 2014: € 19.165,02 Queste cifre sono state inviate alla nostra missione. Anche nel 2015 sarà possibile destinare il 5x1000 alle missioni dei frati Carmelitani in Centrafrica. La modalità è semplice: - Firmare nel riquadro riservato al “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale”. - Scrivere il Codice Fiscale di Amicizia Missionaria: 9 5 0 2 1 4 9 0 1 0 7 Queste tasse sono comunque dovute per legge anche per chi non destina il 5 per mille ad alcuna associazione quindi, scegliendo Amicizia Missionaria, non si paga una tassa in più. Inoltre non si rinuncia all’8 x mille alla Chiesa Cattolica, infatti il 5 per mille non esclude l’8 per mille. Le offerte sono fiscalmente detraibili. 10 Amicizia Missionaria


Grazie da Bozoum! Da Bozoum arriva un doppio ringraziamento! È rivolto a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di due piccoli grandi sogni, due progetti che aiuteranno lo sviluppo della missione: Il primo è una serie di pannelli solari installati sul tetto. Grazie a Mario Mazzali, Maurizio Parola e Paolo Silvestro che li hanno montati, ma prima di tutto grazie a SEVA e ALI6 che hanno ideato, finanziato e realizzato con competenza e professionalità questo grande progetto iniziato nel 2013 e che è andato avanti, seppure rallentando, anche durante la guerra. Grazie a chi ha sostenuto il trasporto dall'Italia fino qui, tramite container prima via mare e poi sulla strada transafricana. Servirà a fornire 11 kW di corrente elettrica e… a non restare più al buio!

L'altro progetto arrivato a buon fine è quello di realizzare una stamperia. Lo stampatore è arrivato in ottimo stato ed è stato montato e testato da Paolo Silvestro. Grazie a chi ha compreso l'importanza di stampare un giornalino da distribuire nei villaggi in modo da coinvolgere sempre più la popolazione sulla vita della parrocchia e le iniziative della missione, ma non solo. Si comincerà con una pubblicazione mensile, poi quindicinale... Padre Aurelio ci scrive che la redazione è già al lavoro... per formare... ed informare! Grazie, grazie, grazie!

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La pagina per i piccoli

Cari bambini, dalla matita di Marco Paravidino, il nostro disegnatore preferito, nascono storie belle, ispirate alla vita di tutti i giorni in Centrafrica. Ecco quella che scegliamo oggi per voi.

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