LE STORIE DI GEA - FACILITATI CL 4

Ricerca e Sviluppo Erickson in collaborazione con Carlo Scataglini

O, IVAN SCIAP EVA PIGLIAPOC

ECONI

LET TURE RA E SCRIT TU

4

LINGUAGGI

LETTURE 4

TESTI FACILITATI E SEMPLIFICATI

ISBN 978-88-915-9813-4 © 2025 Rizzoli Education S.p.A. – Milano Tutti i diritti riservati

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Redazione Elisabetta Gabellich

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Progetto grafico Ka Communications Impaginazione Ka Communications Copertina Ka Communications Disegni Monica Fucini

Contenuti digitali Progettazione Fabio Ferri, Nicola Barzagli Redazione e realizzazione EICON s.r.l., IMMAGINA s.r.l., Isabella Spagni, Lumina Datamatics, Silvia Sferruzza

Audio IMMAGINA s.r.l.

Testi originali tratti e adattati da Le storie di Gea - Letture e scrittura 4: Eva Pigliapoco, Ivan Sciapeconi

Testi e verifiche facilitati e semplificati e relative operative: a cura di Carlo Scataglini*

Coordinamento editoriale: Francesco Zambotti e Chiara Golasseni Coordinamento redazionale: Milena Pellizzari Redazione: Marta Daniel *Carlo Scataglini è insegnante di sostegno e formatore per le strategie didattiche di facilitazione e inclusione. È autore per le Edizioni Erickson di numerosi testi di didattica facilitata (tra i più recenti, Gli essenziali, Riassunti facili e Facilitare e semplificare libri di testo), narrativa per bambini/e e ragazzi/e (in particolare La Collana I classici facili), e volumi di compiti per le vacanze (la Collana Il giro dei compiti in 80 giorni).

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Prima edizione: gennaio 2025 Ristampe: 10 2029

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Questo volume è stampato da: Stampato presso Grafica Veneta, Trebaseleghe (PD) Stampato in Italia – Printed in Italy

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Ricerca e Sviluppo Erickson in collaborazione con Carlo Scataglini

LETTURE 4 TESTI FACILITATI E SEMPLIFICATI

INDICE

RACCONTO FANTASTICO

.....................................

4

Una settimana allucinante.................................... 6 I lilli gonti ............................................................................ 9

RACCONTO REALISTICO

..................................

12

La mia scuola ................................................................. 14 La scuola di Totto-Chan ....................................... 17 Mio nonno e gli alberi............................................. 20

RACCONTO DEL BRIVIDO

..................................

23

Il castello incantato ...................................................25 La casa spaventosa ...................................................28 L’Ora delle Ombre .......................................................31 VERIFICA BRIVIDO Il fantasma di Canterville ....................................34

DESCRIZIONE

.........................................................

36

La Torre delle Meraviglie ..................................... 37 Ritratto di quattro sorelle ................................... 40 Federico ............................................................................... 43 Il bagno ................................................................................ 45 VERIFICA DESCRIZIONE La stagione delle amarene ................................ 47 Il vecchio Scrooge ..................................................... 50

RACCONTO D’AVVENTURA

..................................

53

Le avventure del Corsaro Nero..................... 55 Un cavallo per Robb ................................................. 58 Una consegna speciale ......................................... 61 VERIFICA AVVENTURA Il folletto del baule .................................................... 64

2

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

.........................

67

Il mese più brutto dell’anno ............................ 68 Storie brevi ....................................................................... 70 VERIFICA AUTOBIOGRAFIA Tommie Smith ............................................................... 72

IL DIARIO

......................................................................

74

La giornata dei sorrisi ............................................ 75 Mia madre Sonia ......................................................... 77

LA LETTERA

.................................................................

79

Cara Lucrezia .................................................................. 80 Innamorata di Harry Potter .............................. 82 VERIFICA LETTERA Caro Murdo · Lettera 1 ......................................... 85 Caro Murdo · Lettera 2 ......................................... 87

RACCONTO UMORISTICO

...................................

89

La mia penna .................................................................. 91 Una bevanda scoppiettante ............................. 94 Una questione di linguaggio ............................ 97 VERIFICA UMORISTICO Le parole di Uri ............................................................. 99

TESTO INFORMATIVO TESTO REGOLATIVO

.......................................

102

...........................................

104

I manga ............................................................................ 106 Il mio libro delle parole ..................................... 109 In rima è più facile................................................ 111 Paroloni per stupire ............................................ 114 Blu egiziano................................................................... 116 VERIFICA INFORMATIVO Le api ................................................................................... 119

3

RACCONTO FANTASTICO Il racconto fantastico è un testo narrativo. Parla di fatti fantastici, cioè che non possono accadere nella realtà.

Quali sono le caratteristiche del racconto fantastico?

STRUTTURA Di solito, la struttura del racconto fantastico è formata da tre parti.

1. Inizio Nell’inizio c’è scritto: ● chi sono i personaggi; ● quando si svolge il racconto, cioè il tempo; ● dove si svolge il racconto, cioè il luogo o i luoghi.

2. Sviluppo Nello sviluppo ci sono i fatti che accadono nel racconto.

3. Finale Nel finale c’è scritto come finisce il racconto.

4

AUDIO

RACCONTO FANTASTICO TEMPO E LUOGHI Di solito, il tempo non è precisato e può essere passato, presente o un futuro lontano (“Tempo fa...”, “Un giorno...”, “Una volta...”).

I luoghi possono essere:

fantastici, cioè non esistono nella realtà.

reali, cioè esistono nella realtà.

FATTI I fatti sono fantastici e non possono accadere nella realtà.

PERSONAGGI I personaggi possono essere:

Ciao creature fantastiche con poteri magici.

animali parlanti.

persone comuni che vivono situazioni fantastiche.

5

RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 12-13

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e osserva le immagini: secondo te, che cosa significa la parola “allucinante”?

Molto divertente.

Strano e terribile.

UNA SETTIMANA ALLUCINANTE I personaggi

La maestra INIZIO

Le alunne e gli alunni della quarta D

Le alunne e gli alunni della quarta D hanno una nuova maestra. Prima di entrare in classe, la nuova maestra dice: – Vado a conoscere le mie vittime... cioè volevo dire i miei cari alunni!

SVILUPPO

Le alunne e gli alunni della quarta D trascorrono con la nuova maestra una settimana allucinante, cioè terribile!

Lunedì, la maestra fa fare un tema.

Le alunne e gli alunni devono descrivere quanto è bello e intelligente il topo della maestra.

Martedì, a lezione di scienze, la maestra parla di vermi, di topi, della cacca di volpe e dei morsi delle murene. Poi interroga alunni e alunne e mette dei brutti voti.

6

RACCONTO FANTASTICO Mercoledì, la maestra fa la verifica di matematica. Le alunne e gli alunni devono calcolare quanti bambini mangia un coccodrillo in un mese.

Giovedì, a lezione di geografia, la maestra spiega che i detersivi fanno bene all’ambiente!

Venerdì, in palestra, la maestra guida gli esercizi delle alunne e degli alunni con il suono di un tamburello.

Sabato, nell’ora di musica, alunne e alunni imitano i ritmi minacciosi dei “Timangiotutto”!

FINALE

Le alunne e gli alunni della quarta D hanno trascorso una settimana veramente allucinante con la nuova maestra.

Ridotto e adattato da: Paola Valente, La classe terribile, Raffaello

Fai il punto ❚

sul racconto fantastico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi sono i personaggi del racconto?

Persone comuni che vivono situazioni strane e assurde.

Creature fantastiche con poteri magici.

2. Il racconto si svolge in un periodo di tempo preciso. Quale?

Un mese.

Una settimana.

7

RACCONTO FANTASTICO 3. Quali fatti indicano che il racconto è fantastico? Le risposte corrette sono due.

La maestra della quarta D è ammalata.

Le alunne e gli alunni della quarta D scrivono un tema sul topo della maestra.

Le alunne e gli alunni della quarta D risolvono un problema su un coccodrillo che mangia i bambini.

Le alunne e gli alunni della quarta D hanno una nuova maestra.

4. Dove si svolge il racconto?

In un luogo reale, cioè una classe.

In un luogo imprecisato.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché la maestra chiama i suoi alunni “vittime”?

Perché sopportano le sue lezioni strane e terribili.

Perché imparano molte cose importanti.

2. Collega ogni lezione al giorno corretto della settimana.

Lunedì

Lezione di scienze su vermi, topi, cacca di volpe e morsi di murene.

Martedì

Esercizi in palestra accompagnati dal suono del tamburello.

Mercoledì

Lezione di musica sui ritmi dei “Timangiotutto”.

Giovedì

Tema sul topo della maestra.

Venerdì

Lezione di geografia: “I detersivi fanno bene all’ambiente”.

Sabato

Verifica di matematica: problema su un coccodrillo che mangia i bambini.

Per parlare ❚

8

Insieme alla classe inventa altre attività “allucinanti” che la nuova maestra di quarta D propone alla classe nella settimana successiva.

RACCONTO FANTASTICO

Pagg. 26-27

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo: secondo te, chi sono i lilli gonti?

I LILLI GONTI I personaggi

Jumbelia

INIZIO

La mamma di Jumbelia

Il gigante

Il lillo gonto ladro

I lilli gonti

Jumbelia è una gigante bambina di nove anni. Abita con la mamma nella terra di Groil e ama le storie sui lilli gonti.

SVILUPPO

Di sera, prima di andare a dormire Jumbelia chiede alla mamma di leggere un’altra volta la storia sui lilli gonti.

La mamma non vuole leggere la storia a Jumbelia perché Jumbelia ormai è grande e sa leggere le storie da sola.

Inoltre, la mamma non ama le storie sui lilli gonti perché dice che non esistono e nelle storie sono antipatici.

La mamma vuole leggere a Jumbelia una storia sui giganti bambini, ma Jumbelia vuole ascoltare solo la storia sui lilli gonti.

9

RACCONTO FANTASTICO E così la mamma legge a Jumbelia la storia di un lillo gonto ladro che deruba un gigante.

Nella storia, il gigante insegue il lillo gonto ladro, poi si arrampica su un rontofalo, cioè su una pianta di fagioli. Allora il lillo gonto ladro taglia il rontofalo e il gigante cade a terra.

La mamma prova antipatia per il lillo gonto ladro perché il lillo gonto ladro fa male al gigante.

Jumbelia invece ama quella storia e chiede alla mamma di leggerla di nuovo.

La mamma dice di no. Allora Jumbelia chiede se i lilli gonti sono così lilli, cioè così piccoli, e se mangiano solo i fali, cioè le foglie dei rontofali.

La mamma risponde che i lilli gonti

FINALE

non esistono. Poi dà il bacio della buonanotte a Jumbelia.

Ridotto e adattato da: Julia Donaldson, I Giganti e i Jones, Einaudi Ragazzi

Fai il punto ❚

sul racconto fantastico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. In quale parte della struttura c’è scritto chi è Jumbelia?

Nell’inizio.

Nello sviluppo.

2. Quando si svolge il racconto?

In un tempo precisato.

In un tempo non precisato.

10

Nel finale.

RACCONTO FANTASTICO 3. Dove si svolge il racconto?

In un luogo reale.

In un luogo fantastico.

4. Chi sono i personaggi del racconto?

Creature fantastiche.

Persone comuni.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi è Jumbelia? È una lilla gonta.

È una gigante bambina.

2. Che cosa chiede Jumbelia alla mamma?

Di leggere una storia.

Di invitare a casa un lillo gonto.

3. Perché la mamma non vuole leggere una storia sui lilli gonti a Jumbelia?

Perché è tardi e Jumbelia deve dormire.

Perché Jumbelia è grande e sa leggere da sola.

4. Di chi parla la storia che la mamma legge a Jumbelia?

Di un lillo gonto gigante.

Di un lillo gonto ladro.

5. Perché la mamma prova antipatia per il lillo gonto ladro?

Perché fa male al gigante.

Perché si arrampica su una pianta di fagioli.

6. Alla fine, che cosa dice la mamma a Jumbelia?

Che i lilli gonti esistono.

Che i lilli gonti non esistono.

Entra nelle parole ❚

Scrivi nella tabella il significato delle parole nella lingua di Jumbelia.

PAROLE NELLA LINGUA DI JUMBELIA

SIGNIFICATO

rontofalo

...............................................................................................................

lilli

...............................................................................................................

fali

...............................................................................................................

11

RACCONTO REALISTICO Il racconto realistico è un testo narrativo. Parla di fatti realistici, cioè che possono accadere nella realtà.

Quali sono le caratteristiche del racconto realistico?

STRUTTURA Di solito, la struttura del racconto realistico è formata da tre parti.

1. Inizio Nell’inizio c’è scritto: ● chi sono i personaggi; ● quando si svolge il racconto, cioè il tempo; ● dove si svolge il racconto, cioè il luogo o i luoghi.

2. Sviluppo Nello sviluppo ci sono i fatti che accadono nel racconto.

3. Finale Nel finale c’è scritto come finisce il racconto.

TEMPO E LUOGHI Di solito, il tempo è precisato.

12

I luoghi sono reali, cioè esistono nella realtà.

RACCONTO REALISTICO FATTI I fatti sono realistici, cioè possono accadere nella realtà.

PERSONAGGI I personaggi sono reali e possono essere:

persone.

animali.

CHI RACCONTA Chi racconta la storia può essere:

un personaggio del racconto.

In questo caso il racconto è scritto in prima persona.

un narratore esterno, che non è un personaggio del racconto.

In questo caso il racconto è scritto in terza persona.

13

RACCONTO REALISTICO

Pagg. 14-15

PRIMA DI LEGGERE ❚

Nel racconto che stai per leggere un bambino parla della sua aula.

Guarda bene la tua aula: come è? Che cosa vedi? Ti piace?

LA MIA SCUOLA I personaggi

Io (il bambino)

Il maestro Andrea

INIZIO

Io frequento una scuola normale con i banchi, le sedie e i cartelloni alle pareti.

SVILUPPO

Io vedo che anche i cartelloni sono normali: sono cartelloni di geografia, di storia e di matematica.

Io penso però che i cartelloni più normali di tutti sono i cartelloni di grammatica perché hanno i nomi, i verbi e gli aggettivi sempre allo stesso posto.

14

Antonio

Marco

RACCONTO REALISTICO Io invece adoro cambiare il posto alle cose e mescolarle come in uno slime, un impasto molle che serve per giocare. Per esempio, io credo che il maestro Andrea può cambiare classe per qualche giorno e andare in prima.

Il maestro Andrea vuole fare il simpatico, ma fa sempre battute che non fanno ridere.

L’altro giorno il maestro Andrea ha dato un compito a me e ai miei compagni Antonio e Marco.

Io, Antonio e Marco dovevamo fare un cartellone sugli antichi Egizi.

Così Antonio e Marco sono venuti a casa mia per fare il cartellone.

Io avevo alcune idee per rendere speciale il cartellone. Volevo incollare

una piccola bambola a forma di mummia o scrivere una maledizione nell’alfabeto degli antichi Egizi.

FINALE

Alla fine io, Antonio e Marco abbiamo fatto un cartellone normale, ma sono contento perché ho scoperto di avere degli amici speciali!

15

RACCONTO REALISTICO

Fai il punto ❚

sul racconto realistico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi sono i personaggi del racconto?

Delle persone.

Degli animali

2. Come sono i personaggi del racconto?

Fantastici.

Reali.

3. Dove si svolge il racconto?

In luoghi reali.

In luoghi fantastici.

4. Che tipo di racconto è quello che hai letto?

Realistico, perché i fatti narrati possono accadere nella realtà.

Fantastico, perché i fatti narrati non possono accadere nella realtà.

Entra nel testo ❚

Metti in ordine cronologico i fatti del racconto. Usa i numeri da 1 a 3.

I tre compagni fanno un cartellone sugli antichi Egizi.

I tre compagni si incontrano per fare il compito.

Il maestro Andrea assegna un compito da fare in gruppo.

❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Secondo il protagonista, come sono i cartelloni di grammatica?

I più strani di tutti.

I più normali di tutti.

2. Perché i tre compagni si incontrano?

Per inventare battute divertenti sugli antichi Egizi.

Per fare un cartellone sugli antichi Egizi.

3. Alla fine, che cosa scopre il bambino?

Che Antonio e Marco sono amici speciali.

Che fare un cartellone sugli Egizi è difficile.

Per parlare ❚

16

Tu hai mai costruito un cartellone? Di che materia?

Hai lavorato in gruppo? Hai avuto idee speciali? Racconta.

RACCONTO REALISTICO

Pagg. 18-19

PRIMA DI LEGGERE ❚

Questo racconto parla di una scuola speciale: guarda i disegni e prova a capire come è fatta.

LA SCUOLA DI TOTTO-CHAN I personaggi

Totto-Chan INIZIO

La maestra

I bambini

Totto-Chan è una bambina e vive in Giappone.

Oggi Totto-Chan va in una scuola nuova.

SVILUPPO

Quando arriva nel cortile della scuola, Totto-Chan è molto sorpresa perché vede un treno. Totto-Chan scopre che dentro il treno c’è una scuola ed è felice.

La maestra della scuola dentro il treno fa lezione in modo speciale.

I bambini, infatti, possono iniziare la giornata con lo studio della materia preferita. Così, i bambini che amano il giapponese scrivono, invece i bambini che amano le scienze fanno esperimenti.

17

RACCONTO REALISTICO I bambini sono felici perché iniziano con la materia preferita e poi hanno tutta la giornata per studiare le materie meno amate.

La maestra osserva i bambini e così capisce quali sono le loro materie preferite e come è il loro carattere.

I bambini studiano da soli.

Quando hanno bisogno di aiuto vanno dalla maestra, oppure la maestra si avvicina a loro per dare spiegazioni.

FINALE

Totto-Chan è un po’ nervosa e non sa bene che cosa fare in questa scuola così strana.

Ridotto e adattato da: Tetsuko Kuroyanagi, Totto-Chan. La bambina alla finestra, Excelsior 1881

Fai il punto ❚

sul racconto realistico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Come sono i fatti del racconto?

Realistici, cioè possono accadere nella realtà.

Fantastici, cioè non possono accadere nella realtà.

2. Chi sono i personaggi del racconto?

Alcuni animali.

Alcune persone.

3. Chi racconta i fatti?

Totto-Chan, infatti il racconto è in prima persona.

Una voce esterna, infatti il racconto è in terza persona.

18

RACCONTO REALISTICO

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché Totto-Chan è sorpresa?

Perché la scuola nuova ha un colore strano.

Perché vede un treno nel cortile della scuola nuova.

2. Che cosa scopre Totto-Chan?

Che dentro il treno c’è una scuola.

Che la maestra è andata via.

3. Perché la maestra fa lezione in modo speciale?

Perché dà pochi compiti per casa.

Perché i bambini possono iniziare la giornata con lo studio della materia preferita.

4. Nella scuola dentro un treno, che cosa fanno i bambini?

Le risposte corrette sono tre.

Alla prima ora studiano sempre giapponese.

Iniziano la giornata con lo studio della materia preferita.

Studiano in gruppo.

Studiano da soli.

Vanno dalla maestra quando hanno bisogno di aiuto.

5. Nella scuola dentro un treno, che cosa fa la maestra durante le lezioni?

Le risposte corrette sono due.

Interroga i bambini e mette i voti.

Osserva i bambini per capire il loro carattere.

Resta sempre seduta alla cattedra.

Si avvicina ai bambini che hanno bisogno di aiuto.

6. Che cosa fa Totto-Chan alla fine del racconto?

Entra in classe e saluta la maestra.

Non sa che cosa fare.

Per parlare ❚

Pensa alla tua scuola dei sogni: dove si trova? Com’è fatta?

Come sono le lezioni? Confrontati con un compagno o una compagna.

19

RACCONTO REALISTICO

Pag. 28

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e osserva le immagini: secondo te, il nonno del racconto ama gli alberi? Perché?

MIO NONNO E GLI ALBERI I personaggi

Io INIZIO

Io sono un appassionato di montagna.

Io voglio raccontare di quando da bambino passavo le giornate insieme a mio nonno.

SVILUPPO

Mio nonno capiva gli alberi molto bene e conosceva il loro carattere.

Mio nonno diceva: – Gli alberi hanno caratteri diversi, come gli esseri umani. Possono essere dolci o un po’ tristi.

Alcuni alberi si arrabbiano facilmente, altri alberi hanno un carattere forte, altri alberi ancora sono egoisti!.

20

Mio nonno

RACCONTO REALISTICO Mio nonno amava molto i boschi.

Prendeva i prodotti dei boschi sempre con grande rispetto.

In primavera, io andavo con mio nonno a fare gli innesti sugli alberi, cioè a unire insieme due piante.

Mio nonno faceva un piccolo taglio nel tronco di un albero e inseriva nel taglio la gemma di un altro albero.

In quel momento, io dovevo stringere l’albero con le mie mani.

Mio nonno mi spiegava: – Grazie alle tue mani l’albero si sente protetto, non sente dolore e non ha paura.

Io ascoltavo e qualche volta pensavo che mio nonno era un po’ matto.

FINALE

Io adesso sono un adulto e, quando vado nel bosco, amo ancora stringere gli alberi con le mani.

Ridotto e adattato da: Mauro Corona, Il volo della martora, Mondadori

21

RACCONTO REALISTICO

Fai il punto ❚

sul racconto realistico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi racconta i fatti?

Il nonno.

Mauro.

2. Chi sono i personaggi del racconto?

Mauro e suo nonno.

Mauro e gli alberi.

3. Come sono i luoghi del racconto?

Reali, cioè esistono nella realtà.

Fantastici, cioè non esistono nella realtà.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa conosceva bene il nonno?

Il nome degli alberi.

Il carattere degli alberi.

2. Mentre il nonno faceva l’innesto, che cosa doveva fare Mauro?

Stringere l’albero con le mani.

Fare un taglio in un punto diverso dell’albero.

3. Perché Mauro doveva stringere l’albero con le mani?

Per non fare cadere l’albero.

Per fare sentire l’albero protetto.

4. Che cosa pensava a volte Mauro?

Che suo nonno era un po’ matto.

Che suo nonno era molto saggio.

5. Che cosa fa Mauro da adulto?

Resta lontano dagli alberi perché ha paura.

Stringe ancora gli alberi con le mani.

Per parlare ❚

22

Qual è il tuo albero preferito? Secondo te, che carattere ha?

RACCONTO DEL BRIVIDO Il racconto del brivido è un testo narrativo che fa paura e tiene il lettore con il fiato sospeso. Quali sono le caratteristiche del racconto del brivido?

STRUTTURA La struttura del racconto del brivido è formata da tre parti.

1. Inizio

2. Sviluppo

3. Finale

TEMPO E LUOGHI Spesso i fatti accadono di sera o di notte, con il buio. Il tempo può essere:

precisato, se si sa quando accadono i fatti.

indefinito, se non si sa quando accadono i fatti.

I fatti possono accadere in:

luoghi particolari o paurosi, come cimiteri, castelli, case isolate.

luoghi comuni e familiari, come una camera, la scuola, il parco.

23

RACCONTO DEL BRIVIDO FATTI I fatti sono misteriosi e spaventosi. Spesso ci sono delle brutte sorprese.

PERSONAGGI In un racconto del brivido ci possono essere:

persone comuni.

24

esseri mostruosi, come vampiri, zombie, mummie.

altri personaggi cattivi e spaventosi.

RACCONTO DEL BRIVIDO

Pagg. 36-37

PRIMA DI LEGGERE ❚

Il racconto che stai per leggere si svolge in un castello.

Hai mai visto un castello? Se sì, quali emozioni hai provato?

IL CASTELLO INCANTATO I personaggi

Tom

INIZIO

Il corvo

Il castello incantato

L’animale feroce

Tom e il corvo arrivano al castello incantato. Il grande castello è molto strano: è tutto ricoperto di foglie, rose selvatiche e rami pieni di spine.

Intorno c’è silenzio.

SVILUPPO

Tom e il corvo si avvicinano al castello. Tom fa il giro e guarda le torri, mentre il corvo vola in alto, sopra le foglie.

Tom e il corvo non vedono nessuno e Tom dice: – Sembra tutto addormentato.

Poi Tom trova un passaggio tra i rami e arriva a una piccola porta di legno semiaperta.

25

RACCONTO DEL BRIVIDO Tom entra dalla porta e, nel buio, vede una forma pallida.

All’improvviso, Tom ha molta paura e sente anche uno strano rumore: sembra il lamento di un animale.

Tom è terrorizzato e non riesce a muoversi. Sente le gocce d’acqua che cadono dalle foglie e il respiro dell’animale feroce davanti a lui.

Tom pensa che forse l’animale è un lupo affamato.

Tom fa un passo indietro e sente qualcosa di appuntito sulla schiena, forse la punta di un coltello.

Tom rimane fermo: ha l’animale feroce davanti e il coltello dietro.

Non sa che cosa fare.

FINALE

Alla fine, Tom decide di andare avanti: proverà a scappare dall’animale. Fa qualche passo e riesce a vedere meglio la forma pallida nel buio.

Ridotto e adattato da: Ian Beck, La vera storia di Tom Trueheart, giovane eroe, San Paolo Ragazzi

Fai il punto ❚

sul racconto del brivido

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Come è il tempo del racconto?

Precisato, perché si sa quando accadono i fatti.

Indefinito, perché non si sa quando accadono i fatti.

26

RACCONTO DEL BRIVIDO 2. Dove si svolge il racconto?

Fuori e dentro un castello.

In una foresta con piante piene di spine.

3. Come sono i fatti del racconto?

Sono misteriosi e spaventosi.

Sono normali e accadono nella vita di tutti i giorni.

4. Chi è il protagonista, cioè il personaggio più importante del racconto?

Il corvo.

Il castello.

Tom.

L’animale feroce.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale caratteristica particolare ha il castello incantato? È tutto ricoperto di foglie, rose selvatiche e rami pieni di spine. È molto grande e silenzioso.

2. Perché Tom dice “Sembra tutto addormentato”?

Perché fuori dal castello ci sono molte persone addormentate.

Perché c’è silenzio e non c’è nessuno.

3. Che cosa fa Tom quando vede la forma pallida nel buio?

Si fa coraggio e va avanti.

Ha molta paura e non riesce a muoversi.

Per parlare ❚

Secondo te, che cosa è la forma pallida nel castello? È un lupo, come pensa Tom? Confrontati con un compagno o una compagna.

27

RACCONTO DEL BRIVIDO

Pagg. 38-39

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e osserva il disegno dell’albero. Hai mai visto un albero spaventoso? Se sì, qual è il suo aspetto?

LA CASA SPAVENTOSA I personaggi

Frederic INIZIO

Il vecchio Frederic cammina verso la casa e pensa che è sempre più spaventosa.

SVILUPPO

Frederic trova spaventoso anche il parco, abbandonato e con una fitta vegetazione. E poi c’è il vecchio spaventoso.

Il vecchio abita oltre il muro del parco, in una casetta rovinata e coperta di piante. Il vecchio è alto, magro, ha i capelli bianchi e gli occhi grigi.

Il vecchio è fermo sulla porta della casetta e non risponde al saluto di Frederic. Frederic pensa che il vecchio è strano… ha pure un gufo come animale da compagnia!

28

L’albero

RACCONTO DEL BRIVIDO Frederic passa vicino a un albero enorme. L’albero ha il tronco diviso in due parti da un fulmine ed è tutto storto. Ha radici che sembrano serpenti e rami che sembrano bocche di mostri.

Frederic cammina veloce e arriva alla casa. Entra, sale la grande scala di legno e sente che gli scalini fanno un rumore simile a un lamento.

In cima alla scala, Frederic sente un soffio di aria fredda, ma la finestra è chiusa. Adesso ha paura e corre nello studio del papà.

FINALE

Sulla parete dello studio, Frederic vede una foto: è la porta di una libreria con su scritto “Io sono la porta”.

Frederic è sorpreso e si chiede perché qualcuno ha scritto quella frase inutile. Si vede benissimo che quella è una porta!

Ridotto e adattato da: Marco Ponti, Ombre che camminano, Salani

29

RACCONTO DEL BRIVIDO

Fai il punto ❚

sul racconto del brivido

Collega ogni domanda alla risposta corretta.

In un parco e in una casa spaventosi.

Quando si svolge il racconto?

Dove si svolge il racconto?

Non si sa.

Chi è il personaggio più importante?

Il vecchio e l’albero.

Quali personaggi sono strani e fanno paura? ❚

Frederic.

Quale di questi fatti ti fa capire che è un racconto del brivido?

Frederic entra nella casa e sale la grande scala di legno.

Frederic sente un soffio di aria fredda, ma la finestra è chiusa.

Entra nel testo ❚

❚

❚

30

Sottolinea le quattro caratteristiche corrette del vecchio. capelli grigi

occhi neri

capelli bianchi

occhi grigi

magro

alto

basso

grasso

Segna con una ✗ solo le tre frasi che descrivono l’albero.

Ha il tronco diviso in due parti.

Ha il tronco tutto dritto.

Le radici sembrano mostri.

I rami sembrano bocche di mostri.

È piccolo.

È enorme.

Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Frederic è un vecchio.

V

F

• Il vecchio abita in una casetta, oltre il muro del parco.

V

F

• Il vecchio ha un gufo come animale da compagnia.

V

F

• Frederic ha paura quando sente un soffio di aria fredda.

V

F

• Frederic corre nello studio del vecchio.

V

F

• Sulla parete dello studio, c’è la foto di un albero enorme.

V

F

RACCONTO DEL BRIVIDO

Pagg. 40-41

PRIMA DI LEGGERE ❚

Il racconto che stai per leggere parla di un essere spaventoso.

Guarda bene i disegni: che cosa può essere?

L’ORA DELLE OMBRE I personaggi

Sofia

INIZIO

L’essere spaventoso (il gigante)

È notte fonda. Sofia è nel suo letto ed è ancora sveglia.

SVILUPPO

Sofia chiude gli occhi, rimane ferma e prova ad addormentarsi.

Ma non ci riesce perché la luce della Luna entra dalla finestra e colpisce il suo viso.

C’è un grande silenzio: Sofia non sente rumori nella stanza o in strada.

Sofia allora pensa che forse è l’Ora delle Ombre. L’Ora delle Ombre è un momento particolare a metà della notte, quando tutti dormono e gli esseri spaventosi e cattivi escono.

31

RACCONTO DEL BRIVIDO A un certo punto, Sofia decide di chiudere bene le tende.

Si mette gli occhiali, scende dal letto e si avvicina piano piano alla finestra.

Sofia non ha mai visto il mondo nell’Ora delle Ombre ed è curiosa.

Così si affaccia alla finestra. Sotto la luce della Luna, la strada del paese sembra diversa e le case sembrano storte. Inoltre, ogni cosa sembra spettrale e bianca come il latte.

Sofia guarda più lontano e prende molta paura. Sulla strada c’è un essere spaventoso, scuro, grande e magrissimo. L’essere è quattro volte più alto di una persona e con la testa arriva alle finestre del primo piano. È un gigante!

FINALE

Sofia apre la bocca, ma non riesce a gridare o a muoversi perché ha troppa paura.

Ridotto e adattato da: Roald Dahl, Il GGG, Salani

Fai il punto ❚

sul racconto del brivido

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quando si svolge il racconto?

Di notte.

All’alba.

2. Dove si svolge il racconto?

Nella casa dell’essere spaventoso e in strada.

Nella stanza dove dorme Sofia e in strada.

32

RACCONTO DEL BRIVIDO 3. Come sono i fatti del racconto?

Fantastici e divertenti.

Misteriosi e spaventosi.

4. Chi sono i personaggi del racconto?

Due persone comuni.

Una persona comune e un essere spaventoso.

5. Chi è il protagonista, cioè il personaggio più importante?

Sofia.

L’essere spaventoso.

6. Quale brutta sorpresa capita a Sofia?

Vedere un gigante.

Vedere un fantasma.

7. Qual è lo scopo del racconto che hai appena letto?

Spaventare chi legge.

Divertire chi legge.

Entra nel testo ❚

Segna con una ✗ le due informazioni corrette sull’Ora delle Ombre.

Nell’Ora delle Ombre escono gli esseri spaventosi e cattivi.

Nell’Ora delle Ombre tutti lavorano.

L’Ora delle Ombre è a mezzogiorno.

L’Ora delle Ombre è a metà della notte.

❚

Colora solo le informazioni corrette sull’essere spaventoso. È due volte più alto di una persona.

È chiaro.

È piccolo.

È quattro volte più alto di una persona.

È magrissimo.

È grande.

È scuro.

È grassissimo.

Per parlare ❚

Sofia non riesce a gridare o a muoversi per la paura.

Tu che cosa provi quando hai molta paura? Che cosa fai?

33

VERIFICA

Racconto del brivido

Pagg. 44-45

PRIMA DI LEGGERE ❚

Il racconto che stai per leggere parla di un fantasma.

Conosci delle storie di fantasmi? Quali? Ti fanno paura?

IL FANTASMA DI CANTERVILLE I personaggi

Virginia INIZIO

La famiglia di Virginia

Il fantasma / Lo scheletro

Virginia e la sua famiglia vivono nel castello di Canterville.

SVILUPPO

È mezzanotte. La famiglia di Virginia sente un colpo, un grido e un tuono fortissimo.

Poi sente una musica bellissima.

All’improvviso, Virginia appare in cima alle scale. È pallida e ha in mano un cofanetto.

Virginia dice che ha incontrato il fantasma e che il fantasma ora è morto. Il fantasma è stato molto cattivo, ma si è pentito.

Prima di morire ha dato a Virginia un cofanetto pieno di gioielli.

Virginia è calma e accompagna la famiglia a vedere il fantasma.

Virginia e la sua famiglia attraversano un corridoio segreto e arrivano a una grande porta. Virginia apre la porta.

34

VERIFICA FINALE

Racconto del brivido

Virginia e la sua famiglia entrano in una stanza piccola e bassa. Qui c’è uno scheletro disteso sul pavimento e legato a una catena. Lo scheletro sembra voler prendere una brocca e un vassoio, che però sono troppo lontani.

Ridotto e adattato da: Oscar Wilde, Il fantasma di Canterville, Editrice Piccoli

sul racconto del brivido

Fai il punto ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quando si svolge il racconto?

Non si sa.

A mezzogiorno.

A mezzanotte.

2. Dove si svolge il racconto?

Nel castello di Canterville.

In una prigione.

3. Quale di questi fatti ti fa capire che è un racconto del brivido?

Virginia appare in cima alle scale e ha in mano un cofanetto.

Nella stanza c’è uno scheletro disteso sul pavimento e legato a una catena.

Entra nel testo ❚

Collega ogni personaggio all’azione o alle azioni corrette.

Virginia La famiglia di Virginia Il fantasma / Lo scheletro

ha in mano un cofanetto pieno di gioielli. è stato molto cattivo, ma si è pentito. sente dei rumori spaventosi. va a vedere il fantasma.

35

DESCRIZIONE La descrizione spiega come è fatto qualcosa o qualcuno.

Si possono descrivere persone, animali, oggetti e luoghi.

AUDIO

I CINQUE SENSI I cinque sensi permettono di raccogliere dati per descrivere persone, animali, oggetti e luoghi. I cinque sensi sono:

VISTA

TATTO

LA DESCRIZIONE SOGGETTIVA Una descrizione è soggettiva quando contiene le informazioni su qualcuno o qualcosa, ma anche le emozioni, le impressioni e le riflessioni di chi scrive.

LA DESCRIZIONE OGGETTIVA Una descrizione è oggettiva quando contiene informazioni chiare e precise su qualcuno o qualcosa e non contiene le opinioni di chi scrive.

36

UDITO

GUSTO

OLFATTO

DESCRIZIONE

Pagg. 46-47

PRIMA DI LEGGERE ❚

Il brano parla di una biblioteca: ti è mai capitato di andare in una biblioteca? Che cosa trovi in una biblioteca?

LA TORRE DELLE MERAVIGLIE I personaggi

Olimpia

CHE COS’È

Il luogo descritto

La bibliotecaria Urbina

La Torre delle meraviglie

La Torre delle Meraviglie è una biblioteca molto speciale.

Olimpia è una bambina che frequenta la Torre delle Meraviglie. Urbina è la bibliotecaria che lavora alla Torre delle Meraviglie.

Urbina e Olimpia parlano spesso insieme delle loro tre passioni: la Torre delle Meraviglie, i libri e i dolci.

DOVE SI TROVA

La Torre delle Meraviglie si trova nella piazza principale della città.

COME È FATTA

La Torre delle Meraviglie ha la forma di una torta e ha cinque strati, cioè cinque piani, con colori e profumi diversi.

Il primo strato è verde e profuma di pistacchio e menta. Contiene i libri d’avventura.

37

DESCRIZIONE Il secondo strato è rosa e profuma di fragole e lamponi. Qui ci sono i libri con le storie d’amore.

Il terzo strato è marrone e profuma di cioccolato. Qui si trovano i libri di fiabe.

Il quarto strato è quello preferito da Olimpia. È giallo, profuma di vaniglia e contiene i libri con le storie di paura e di mistero.

Il quinto strato è bianco e fa pensare alla panna montata sulle torte. Qui si trovano i libri che aiutano a crescere.

I bambini e le bambine possono prendere in prestito i libri dalla Torre delle Meraviglie.

Per ogni libro preso, Urbina regala un dolcetto dello stesso sapore del libro.

Ridotto e adattato da: Angela Nanetti, Il segreto di Cagliostro, Giunti Junior

Fai il punto ❚

sulla descrizione

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa descrive il brano?

La Torre delle meraviglie, una torta di cinque piani.

La Torre delle meraviglie, una biblioteca a forma di torta.

2. Quali sono i sensi più usati nella descrizione?

Vista e olfatto.

Vista e tatto.

38

DESCRIZIONE

Entra nel testo ❚

Collega ciascuno strato della Torre delle meraviglie al profumo e al tipo di libro corrispondente.

Strati della Torre

❚

Profumo

Tipo di libro

Primo strato (verde)

Fragole e lamponi

Libri che aiutano a crescere

Secondo strato (rosa)

Panna montata

Libri di fiabe

Terzo strato (marrone)

Cioccolato

Libri d’avventura

Quarto strato (giallo)

Vaniglia

Libri con storie d’amore

Quinto strato (bianco)

Pistacchio e menta

Libri con storie di paura e mistero

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale lavoro fa la signora Urbina?

La pasticcera.

La bibliotecaria.

2. Quali passioni hanno in comune Olimpia e Urbina?

La biblioteca, i libri e i dolci.

La biblioteca, i vestiti e i dolci.

3. Quali sono i libri preferiti da Olimpia?

I libri con le storie di paura e di mistero.

I libri di fiabe.

4. Che cosa regala Urbina ai bambini e alle bambine che hanno scelto un libro?

Un giocattolo dello stesso colore del libro.

Un dolcetto dello stesso sapore del libro.

Per parlare ❚

Immagina la tua biblioteca speciale: come è fatta?

Che caratteristiche ha? Racconta alla tua classe.

39

DESCRIZIONE

Pagg. 48-49

LA DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI La descrizione dei personaggi serve a far “vedere”: ● il loro aspetto fisico; ● il loro carattere; ● le loro abitudini, cioè le cose che fanno di solito; ● i loro comportamenti; ● i loro gusti, interessi e desideri.

RITRATTO DI QUATTRO SORELLE I personaggi

Margaret CHI SONO

Jo Margaret, Jo, Elisabeth e Amy sono quattro sorelle.

Sono a casa davanti al caminetto acceso e lavorano a maglia. Fuori cade la neve.

MARGARET

Margaret è la sorella più grande, ha sedici anni ed è molto carina. Ha la pelle chiara, i capelli biondo-castani, gli occhi grandi e una bocca delicata. Ha anche mani bianche e belle.

40

Elisabeth

Amy

DESCRIZIONE

JO

Jo ha quindici anni, è alta e magra.

Ha una espressione decisa, un naso buffo e gli occhi grigi e sempre attenti. Jo ha i capelli marrone scuro, lunghi e spesso raccolti in una retina. Ha le spalle tonde e le mani e i piedi grandi. Jo ha sempre i vestiti in disordine e vuole rimanere una ragazza, anche se ormai è una donna.

ELISABETH

Elisabeth ha tredici anni. Ha la pelle rosa, i capelli lisci e gli occhi luminosi.

Elisabeth è tranquilla, molto timida, parla a voce bassa e sembra vivere in un mondo tutto suo. Ama stare solo con persone care.

AMY

Amy è la sorella più piccola. Ha la pelle bianchissima, gli occhi azzurri e i capelli ricci, biondi e lunghi fino alle spalle.

Amy si crede molto importante e si comporta come una signora orgogliosa, anche se è la più piccola delle sorelle.

Ridotto e adattato da: Louisa May Alcott, Piccole donne, Mondadori

Fai il punto ❚

sulla descrizione

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa viene descritto di Margaret?

Il carattere.

L’aspetto fisico.

Le abitudini.

2. Che cosa viene descritto di Amy? Le risposte corrette sono due.

Il comportamento.

Le abitudini.

L’aspetto fisico.

41

DESCRIZIONE

Entra nel testo ❚

Segna con una ✗ se le caratteristiche di ogni sorella sono vere (V) o false (F).

V F ● Margaret è la sorella più piccola. ● Jo ha un naso buffo. ● Elisabeth è sempre nervosa. ● Amy si crede molto importante. ● Jo vuole rimanere una ragazza. ● Margaret ha le mani e i piedi grandi.

❚

V

F

V

F

V

F

V

F

V

F

Collega ogni sorella alle sue caratteristiche.

Ha sempre i vestiti in disordine.

Ha i capelli ricci e biondi.

Ha sedici anni.

Parla a voce bassa.

Raccoglie i capelli in una retina.

Sembra vivere in un mondo tutto suo.

Per parlare ❚

42

Hai un fratello o una sorella? Che aspetto ha? Qual è il suo carattere?

Se non hai un fratello o una sorella, descrivi un amico o un’amica.

DESCRIZIONE

Pagg. 80-81

PRIMA DI LEGGERE ❚

Osserva i disegni di questo testo e rifletti: secondo te, che cosa ama fare il personaggio descritto?

FEDERICO Il personaggio

Federico CHI È

Federico è un ragazzino ed è il fratello di Mia.

COME È FATTO

Federico è magro e piuttosto alto.

CHE GUSTI HA

Federico ama le parole ed è molto bravo a scrivere.

Odia invece con tutto il cuore la matematica e la geometria e non è bravo con i numeri.

QUAL È IL SUO CARATTERE

Soprattutto Federico è molto bravo ad aiutare i compagni e le compagne.

In classe vuole sempre aiutare chi è in difficoltà.

43

DESCRIZIONE

CHE SOGNO HA

Federico adora guardare le serie TV. Dice sempre che da grande vuole fare lo scrittore e, forse, diventerà uno scrittore di storie per la televisione.

Fai il punto ❚

sulla descrizione

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Com’è la descrizione di Federico?

Soggettiva, perché contiene le opinioni di chi scrive.

Oggettiva, perché non contiene le opinioni di chi scrive.

2. Che cosa descrive il brano di Federico? Le risposte corrette sono due.

Il suo aspetto fisico.

Il suo carattere.

Le sue abitudini a scuola.

I suoi gusti musicali.

3. Che cosa viene descritto dell’aspetto fisico di Federico? altezza

occhi

capelli

corporatura

bocca

mani

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Qual è la caratteristica principale del carattere di Federico? È molto distratto. È molto bravo ad aiutare i compagni e le compagne.

2. Che cosa vuole fare da grande Federico?

Lo scrittore.

Il professore di matematica.

3. Che cosa ama Federico?

Le parole e la scrittura.

La matematica e la geometria.

Per parlare ❚

44

Descrivi il tuo compagno o la tua compagna di banco.

Usa i dati che puoi raccogliere con i cinque sensi.

DESCRIZIONE

Pag. 51

PRIMA DI LEGGERE ❚

Il brano descrive una vasca da bagno. In casa tua c’è una vasca da bagno? Ti piace fare il bagno e giocare nella vasca?

IL BAGNO

CHE COS’È

Il personaggio

L’ambiente descritto

Io

La vasca da bagno

Io sono nella vasca da bagno e faccio il bagno.

COME È FATTA LA VASCA

La vasca da bagno è grande e vecchia. Ha quattro gambe che assomigliano ai piedi dei leoni.

CHE COSA SENTO NELLA VASCA

Io sento sulla pelle l’acqua molto calda e vedo il bagno pieno di vapore.

Io faccio scorrere l’acqua e la vasca si riempie fino al piccolo buco. Io amo sentire il rumore dell’acqua che esce dal piccolo buco della vasca.

Poi io vado tutto sott’acqua e sento questo rumore ancora più forte.

45

DESCRIZIONE CHE COSA IMMAGINO NELLA VASCA

Nella vasca io immagino di essere un sottomarino intrappolato nel ghiaccio al Polo Sud. Io mi sposto lentamente, supero i blocchi di ghiaccio e risalgo in superficie.

Adesso io immagino di essere un’isola nell’oceano. Intorno a me ci sono solo acqua e vapore.

Ridotto e adattato da: Matthew Lipman, Kio & Gus, Liguori Editore

Fai il punto ❚

sulla descrizione

Collega ogni dato percepito dal bambino al senso corrispondente.

Il rumore dell’acqua

Tatto

L’acqua molto calda

Vista

Il bagno pieno di vapore

Udito

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Com’è la vasca?

Grande e moderna.

Grande e vecchia.

2. Perché nel bagno c’è il vapore?

L’acqua della vasca è molto calda.

L’acqua della vasca è molto fredda.

3. Che cosa ama sentire il bambino mentre è nella vasca?

Il profumo del bagnoschiuma.

Il rumore dell’acqua che esce dal piccolo buco della vasca.

4. Che cosa immagina il bambino mentre è nella vasca?

Di essere un sottomarino.

Di essere un pesce.

4. Che cosa immagina di essere alla fine il bambino?

Un oceano.

46

Un’isola.

Pagg. 54-55

VERIFICA

Descrizione

PRIMA DI LEGGERE ❚

Hai mai mangiato delle amarene? Ti piacciono? Perché?

LA STAGIONE DELLE AMARENE

CHE COSA SONO

Il personaggio

Gli oggetti descritti

Io (la donna)

Le amarene

Io sono molto felice davanti a un albero di amarene, perché le amarene mi piacciono tantissimo.

DOVE SONO

Ora io sono in vacanza con gli amici e posso mangiare tutte le amarene che voglio. Qui, infatti, le amarene crescono su un albero nel campo.

DATI RACCOLTI CON:

Io provo un grande piacere quando guardo le amarene sull’albero.

..........................

Le amarene sono come dei piccoli punti rosso brillante tra le foglie verde scuro.

..........................

Io ho tanta voglia di mangiare le amarene e mi avvicino all’albero. Intorno a me sento silenzio e, ogni tanto, il cinguettio degli uccelli.

47

VERIFICA

Descrizione Io sento l’erba fresca e l’aria che soffia sul mio viso. Poi io allungo una mano e stacco dall’albero

..........................

un’amarena dopo l’altra.

Con la mano, sento la polpa morbida e succosa delle amarene.

Io mangio la polpa succosa delle

..........................

amarene. Sento in gola un liquido dal sapore buono, amarognolo e un po’ acido.

QUANDO MANGIO LE AMARENE

Tre anni fa, io ho seminato alcune amarene nel campo di casa mia. Gli alberi sono ancora piccoli, ma tra qualche anno io potrò mangiare le amarene anche a casa.

Io però preferisco mangiare le amarene in vacanza, quando sono rilassata e non ho niente da fare.

Ridotto e adattato da: Pia Pera, L’orto di un perdigiorno, Ponte alle Grazie

Fai il punto

sulla descrizione

❚

Quali sensi vengono usati per descrivere le amarene?

Per ogni pezzo di testo alle pagine 47-48, scrivi sui puntini a lato il senso usato per la descrizione.

❚

Quale senso non viene usato per descrivere le amarene? .................................................................................................................................................................................

48

VERIFICA

Descrizione

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché la donna è felice davanti a un albero di amarene?

Perché è in vacanza.

Perché ama mangiare le amarene.

2. Come sono descritte le amarene sull’albero?

Come dei piccoli punti verde scuro.

Come dei piccoli punti rosso brillante.

3. La donna prende in mano le amarene: che cosa sente?

La polpa morbida e succosa.

Il liquido amarognolo.

4. Dove ha seminato le amarene la donna?

Nel campo di casa sua.

Nel campo vicino alla casa delle vacanze.

5. Che cosa pensa la donna alla fine del brano?

Che preferisce mangiare le amarene a casa.

Che preferisce mangiare le amarene in vacanza.

Per parlare ❚

Descrivi una pianta o un frutto a un compagno o a una compagna.

Usa i dati che puoi raccogliere con i cinque sensi.

49

VERIFICA

Descrizione

Pagg. 90-91

PRIMA DI LEGGERE ❚

Osserva i disegni: secondo te, che carattere ha il personaggio di questo testo?

IL VECCHIO SCROOGE Il personaggio

Scrooge CHI È

Scrooge è un vecchio uomo d’affari.

Dopo la morte del suo socio Marley, lavora da solo nella ditta “Scrooge e Marley”.

COME È FATTO

Scrooge ha i tratti del viso molto duri. Ha il naso a punta, le guance rugose, gli occhi rossi e le labbra blu. Ha anche le sopracciglia e la barba bianche.

Scrooge cammina con passo rigido e ha una voce fredda come il ghiaccio.

CHE CARATTERE HA

Scrooge è senza sentimenti ed è insensibile come una pietra.

Ha un carattere freddo, che non si riscalda, nemmeno a Natale.

Inoltre Scrooge è avaro, cioè molto attaccato al denaro.

50

VERIFICA COME SI COMPORTA

Descrizione

Scrooge vuole diventare sempre più ricco e fa affari in modo severo. Per guadagnare di più, Scrooge sfrutta e spreme le persone, cioè prende tutto quello che può dalle persone.

Nessuno chiede a Scrooge come sta. Nessuno parla con Scrooge o gli fa domande.

Scrooge è contento così, perché non vuole parlare o stare con le persone.

Scrooge è abituato a vivere da solo e a rifiutare i gesti di amicizia.

Ridotto e adattato da: Charles Dickens, Il canto di Natale, Giunti Junior

Fai il punto ❚

sulla descrizione

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Qual è lo scopo del brano che hai letto?

Raccontare una storia vissuta dal vecchio Scrooge.

Descrivere una persona, cioè il vecchio Scrooge.

51

Descrizione

VERIFICA

2. Che cosa viene descritto di Scrooge? Le risposte corrette sono 3.

Come è fatto, cioè l’aspetto fisico.

I suoi vestiti.

Il suo carattere.

Le sue abitudini.

Che cosa fa, cioè il suo comportamento.

La sua famiglia.

Entra nel testo ❚

❚

❚

Segna con una ✗ se le frasi riferite a Scrooge sono vere (V) o false (F).

V F • Scrooge è un vecchio uomo d’affari.

• Scrooge è un uomo gentile e generoso.

V

F

• Scrooge è senza sentimenti e insensibile come una pietra.

V

F

• Scrooge vuole sempre aiutare gli altri.

V

F

• Scrooge lavora con un socio.

V

F

• Scrooge vuole diventare sempre più ricco.

V

F

• Scrooge è contento perché ha molti amici.

V

F

• Scrooge non vuole parlare o stare con le persone.

V

F

Colora solo le caratteristiche fisiche che appartengono a Scrooge. lineamenti dolci

naso a punta

guance rugose

occhi blu

labbra rosse

sopracciglia e barba bianche

Cerchia gli oggetti a cui viene paragonato Scrooge. pietra

denaro

albero di Natale

Per parlare ❚

52

Che cosa pensi di come si comporta Scrooge con le persone? Confrontati con la classe.

ghiaccio

RACCONTO D’AVVENTURA Il racconto d’avventura è un testo narrativo.

Quali sono le caratteristiche del racconto d’avventura?

STRUTTURA Anche la struttura del racconto d’avventura è formata da tre parti.

1. Inizio

2. Sviluppo

3. Finale

TEMPO E LUOGHI Il tempo è precisato e può essere presente o passato.

Di solito, i luoghi sono naturali, lontani e pericolosi. Per esempio:

foreste.

isole deserte.

mari.

53

RACCONTO D’AVVENTURA FATTI I fatti raccontati sono pieni di pericoli e difficoltà da superare.

In un racconto d’avventura ci possono essere:

incontri straordinari e sorprese.

imprevisti che creano problemi.

colpi di scena, cioè eventi che cambiano la storia all’improvviso.

PERSONAGGI In un racconto d’avventura di solito ci sono:

uno o più protagonisti, che sono personaggi buoni, coraggiosi e intelligenti.

54

uno o più personaggi che aiutano i protagonisti.

uno o più nemici dei protagonisti.

RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 56-57

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e osserva i disegni: secondo te, chi è il Corsaro Nero?

LE AVVENTURE DEL CORSARO NERO I personaggi

Il Corsaro Nero INIZIO

Wan Stiller

Carmaux

Il Corsaro Nero è un famoso pirata dei mari dei Caraibi.

Wan Stiller e Carmaux sono due

uomini del suo equipaggio. Aspettano il Corsaro Nero sul ponte della nave.

SVILUPPO

Carmaux e Wan Stiller preparano il canotto per tornare sulla costa.

Wan Stiller però pensa che tornare sulla costa è una pazzia, perché lì ci sono molti nemici.

Carmaux informa Wan Stiller che il Corsaro Nero andrà con loro.

Allora Wan Stiller si tranquillizza, perché il Corsaro Nero è molto coraggioso e vale come cento pirati.

55

RACCONTO D’AVVENTURA A un certo punto, il Corsaro Nero arriva sul ponte della nave. Indossa un costume nero e ha un mantello nero sul braccio. Ha anche una lunga spada appesa al fianco, e due pistole e un coltello attaccati alla cintura.

Il Corsaro Nero dice: – Partiamo!

Carmaux risponde: – Siamo pronti!

Il Corsaro Nero, Carmaux e Wan Stiller salgono sul canotto.

Il Corsaro Nero si mette il mantello, si siede nella parte davanti del canotto e guarda attentamente verso la costa.

Wan Stiller e Carmaux remano veloci e

fanno quasi volare il canotto sull’acqua.

FINALE

Carmaux e Wan Stiller non hanno

paura di affrontare i nemici. Il Corsaro Nero infatti è fortissimo e fa paura

a tutti soltanto con il suo nome!

Ridotto e adattato da: Emilio Salgari, Il Corsaro Nero, Newton Compton Editori

Fai il punto ❚

sul racconto d’avventura

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi è il protagonista di questo racconto, cioè il personaggio più importante?

Wan Stiller.

Carmaux.

Il Corsaro Nero.

In mare.

In una giungla.

2. Dove si svolge il racconto?

Sulla costa.

56

RACCONTO D’AVVENTURA ❚

Quali di questi elementi ci sono nel testo che hai appena letto?

Dei pericoli.

Un mostro feroce.

Un gruppo di pirati.

Alcuni personaggi divertenti.

Un protagonista coraggioso e forte.

Una situazione divertente.

Due personaggi che aiutano il protagonista.

Un colpo di scena.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché Carmaux e Wan Stiller non hanno paura di affrontare i nemici?

Perché sono molto coraggiosi.

Perché con loro c’è il Corsaro Nero.

2. In che modo il Corsaro Nero, Carmaux e Wan Stiller raggiungono la costa?

A nuoto.

Con la nave.

Con il canotto.

3. Che cosa fanno Carmaux e Wan Stiller sul canotto?

Remano veloci e fanno quasi volare il canotto sull’acqua.

Guardano verso la costa. ❚

❚

Che cosa indossa il Corsaro Nero? Rileggi il brano e completa con le parole corrette. ● Un ......................................... nero.

● Una lunga ................................................ .

● Un ......................................... nero.

● Due ................................... e un coltello.

Metti in ordine i fatti del racconto. Usa i numeri da 1 a 5.

Carmaux e Wan Stiller remano veloci, mentre il Corsaro Nero guarda la costa.

Carmaux dice a Wan Stiller che il Corsaro Nero andrà con loro.

Carmaux e Wan Stiller preparano il canotto per tornare sulla costa.

Il Corsaro Nero, Carmaux e Wan Stiller salgono sul canotto e partono.

Il Corsaro Nero arriva sul ponte della nave.

57

RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 62-63

PRIMA DI LEGGERE ❚

Osserva le immagini del brano. Secondo te, in quale luogo si svolge il racconto? Che cosa succede?

Confrontati con la classe.

UN CAVALLO PER ROBB I personaggi

Robb INIZIO

Aimery È notte. Robb e Aimery sono due ragazzi e strisciano tra l’erba alta di un campo.

Ako è una ragazza indiana e aspetta Robb e Aimery dall’altra parte del campo, seduta vicino al suo cavallo.

SVILUPPO

Robb osserva Ako. Ako ha il viso ovale, gli occhi scuri e i capelli neri e lunghi raccolti.

Robb osserva che cosa fa Ako. Ako lavora un pezzo di legno con un coltello. Fa dei movimenti precisi e leggeri.

58

Ako

RACCONTO D’AVVENTURA Robb e Aimery restano in silenzio davanti alla ragazza. Ako dice che Robb e Aimery hanno fatto rumore come un gruppo di bisonti per arrivare lì.

Ako si alza e si avvicina a Robb.

Robb è più alto, ma Ako ha uno sguardo fiero. Ako chiede a Robb: – Che cosa provi per i cavalli?

Robb risponde: – I cavalli sono animali intelligenti e belli.

Mi piacciono!

Ako ride e dice: – Per voi tutte le cose sono belle, ma solo all’inizio.

Ako rimane un po’ in silenzio, poi dice: – Vado a prendere un cavallo per te!

Robb ringrazia e chiede come può pagare il cavallo.

Ako risponde: – Mi pagherai dopo.

FINALE

Ako sale sul suo cavallo e parte al galoppo. Robb e Aimery guardano Ako andare via, in una nuvola di polvere di colore rosso e oro.

Ridotto e adattato da: Marta Palazzesi, Mustang, © Editrice Il Castoro Srl

59

RACCONTO D’AVVENTURA

Fai il punto ❚

sul racconto d’vventura

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi sono i personaggi di questo racconto?

Una ragazza indiana e due ragazzi.

Un ragazzo indiano e due ragazze.

2. Quando si incontrano i personaggi?

Di notte.

Di mattina presto.

3. Dove si incontrano i personaggi?

In una foresta con molti alberi.

In un campo di erba alta.

Entra nel testo ❚

Metti in ordine i fatti del racconto. Usa i numeri da 1 a 5.

Ako va a prendere un cavallo per Robb.

Robb e Aimery guardano Ako andare via.

Ako, Robb e Aimery parlano.

Robb e Aimery strisciano tra l’erba alta e raggiungono Ako. Robb osserva Ako che lavora un pezzo di legno.

❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quali sono le caratteristiche fisiche di Ako? Le risposte corrette sono tre.

Ha i capelli lunghi e biondi.

Ha gli occhi scuri.

Ha i capelli lunghi e neri.

Ha il viso ovale.

Ha gli occhi blu.

È molto alta.

2. Secondo te, come è Ako? Divertente.

Fiera.

Gentile.

Decisa.

3. Che cosa chiede Ako a Robb?

Perché vuole un cavallo.

Che cosa prova per i cavalli.

4. Alla fine, che cosa decide Ako? Di andare a prendere un cavallo per Robb.

Di non andare a prendere un cavallo per Robb.

Per parlare ❚

60

Come continua questo racconto? Ako riuscirà a prendere un cavallo?

RACCONTO D’AVVENTURA

Pagg. 64-65

PRIMA DI LEGGERE ❚

Questa storia racconta di un viaggio in treno.

Osserva i disegni: secondo te, dove è diretta la bambina?

UNA CONSEGNA SPECIALE I personaggi

Johanna INIZIO

Il papà

Johanna si sveglia all’improvviso con la sensazione di cadere. È in un posto sconosciuto, non è più nella sua cameretta a Città del Messico.

SVILUPPO

Johanna si guarda attorno e vede pareti di legno, scatole, casse piene di lettere e pacchi.

Poi sente un lungo fischio e capisce di essere su un treno che trasporta la posta.

Johanna stringe la sua bambola e si mette a sedere.

Ha dormito dentro una grande cassa di legno, con un sacco di tela come coperta e con una giacca come cuscino.

61

RACCONTO D’AVVENTURA Vicino a Johanna c’è uno sgabello con sopra una bacinella d’acqua per lavarsi e sotto un vaso per fare pipì.

Per terra, ci sono un piatto con una tortilla e una tazza di latte.

Johanna cerca un libro da leggere, ma in quel posto non ci sono libri.

Johanna si alza e cammina fino a una scrivania. Trova una cartellina con tanti fogli. Su un foglio, Johanna legge il suo indirizzo.

FINALE

Johanna capisce che cosa è successo.

Il papà ha spedito Johanna come un pacco, dal Messico agli Stati Uniti.

In questo modo Johanna arriverà da sua madre, dove sarà al sicuro e lontana dai pericoli.

Ridotto e adattato da: Christian Antonini, Una lettera coi codini, Giunti

Fai il punto ❚

racconto d’avventura

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che tipo di racconto è quello che hai letto?

Un racconto d’avventura, che presenta un colpo di scena.

Un racconto del brivido, che racconta un fatto spaventoso.

62

RACCONTO D’AVVENTURA 2. Dove si svolge il racconto?

Su un treno che trasporta la posta.

Nella cameretta di Johanna.

3. Quale colpo di scena è presente nel racconto?

Johanna trova uno sgabello con sopra una bacinella d’acqua e sotto un vaso per fare pipì.

Johanna scopre di essere stata spedita dal papà come un pacco.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale fatto dà inizio a questo racconto?

Johanna legge su un foglio un indirizzo.

Johanna si sveglia all’improvviso in un posto sconosciuto.

2. Johanna capisce di essere su un treno postale. Come?

Vede un cartello nella stanza.

Sente il fischio del treno e vede delle casse piene di lettere e pacchi.

3. Che cosa capisce Johanna alla fine?

Che è stata spedita dal papà come un pacco.

Che è stata spedita da sua madre a Città del Messico.

4. Dove è stata spedita Johanna?

Da sua mamma, negli Stati Uniti.

Da suo papà, a Città del Messico. ❚

Cerchia gli oggetti che sono nel treno dove si trova Johanna. uno sgabello una tazza

un libro un cuscino

un piatto una fotografia

Per parlare ❚

Immagina come può proseguire il viaggio di Johanna.

Secondo te, che cosa succede e chi incontra Johanna?

Confrontati con la classe.

63

VERIFICA

Racconto d’avventura

Pagg. 70-71

PRIMA DI LEGGERE ❚

Guarda bene i disegni: secondo te, di che cosa parla questo racconto?

Di un incontro sorprendente.

Di un’avventura pericolosa.

IL FOLLETTO DEL BAULE I personaggi

Nils INIZIO

La mamma È domenica mattina. Nils è seduto alla scrivania e legge. È molto stanco e dopo un po’ si addormenta.

SVILUPPO

All’improvviso, Nils si sveglia perché sente un leggero rumore.

Da uno specchio vede che il baule della mamma è aperto.

La mamma non lascia mai il baule aperto. Allora Nils pensa che forse un ladro è entrato in casa.

Nils è immobile per la paura. Poco dopo, dallo specchio vede un’ombra misteriosa e nera vicino al baule.

Nils guarda meglio e vede un piccolo folletto seduto sul bordo del baule.

Nils è molto sorpreso!

64

Il folletto

VERIFICA

Racconto d’avventura

Nils si guarda intorno e vede un vecchio retino per acchiappare gli insetti appeso alla finestra.

Nils si alza veloce, prende il retino e cattura il folletto.

Il folletto chiede a Nils di liberarlo.

In cambio della libertà, il folletto promette una moneta antica, una grande moneta d’oro e un cucchiaio d’argento.

Nils pensa che gli oggetti del folletto sono di poco valore. Però non sa che cosa può accadere se non libera il folletto.

Così Nils accetta lo scambio

FINALE

e libera il folletto.

Ridotto e adattato da: Selma Lagerlöf, Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson, Iperborea

Fai il punto ❚

sul racconto d’avventura

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quando si svolge il racconto?

Non si sa.

Di domenica mattina.

2. Dove si svolge il racconto?

A casa di Nils.

A casa del folletto.

65

Racconto d’avventura

VERIFICA

3. Chi sono i personaggi della storia?

Due folletti e un ragazzino di nome Nils.

Nils, la mamma di Nils e un folletto.

4. Chi è il personaggio più importante del racconto?

Il folletto.

Nils.

La mamma di Nils.

5. Chi narra i fatti del racconto?

Nils in prima persona.

Una voce esterna in terza persona.

6. Qual è il colpo di scena in questo racconto?

Il baule della mamma di Nils è aperto.

Nils incontra un folletto.

Entra nel testo ❚

❚

Collega ogni personaggio all’azione che compie.

La mamma di Nils

vede un’ombra misteriosa vicino al baule.

Nils

non lascia mai il baule aperto.

Il folletto

promette tre oggetti in cambio della libertà.

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Con che cosa Nils cattura il folletto?

Con un retino per gli insetti.

Con le mani.

2. Che cosa promette il folletto in cambio della libertà?

Una moneta antica, una moneta d’oro e un cucchiaio d’argento.

Una moneta antica, una moneta d’argento e un cucchiaio d’oro.

Per parlare ❚

66

Immagina di incontrare un folletto: che cosa fai?

Confrontati con una compagna o un compagno.

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO Il racconto autobiografico è un testo narrativo.

Quali sono le caratteristiche del racconto autobiografico?

CARATTERISTICHE In un testo autobiografico, chi scrive:

racconta la propria vita.

scrive in prima persona.

FATTI I fatti raccontati sono veri e sono accaduti a chi scrive.

Possono essere ricordi o esperienze del passato.

67

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

Pagg. 92-93

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo del racconto e rifletti: qual è per te il mese più brutto dell’anno? Perché?

IL MESE PIÙ BRUTTO DELL’ANNO I personaggi

Io INIZIO

Io penso che dicembre è il mese più brutto dell’anno. Vi spiego perché.

SVILUPPO

1 A dicembre fa tantissimo freddo.

Fa anche buio presto e, senza luce, non ci sono colori.

Per il freddo e la neve, rumori e profumi si sentono poco.

2 A dicembre io non posso andare in bici o giocare fuori per il freddo.

3 A dicembre c’è il compleanno della mia nemica Mariangela.

Per giorni, io devo sentire Mariangela che parla della sua festa.

4 A dicembre la scuola chiude per le vacanze di Natale e io sono triste perché non voglio lasciare i miei amici.

68

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO 5 A dicembre, infine, c’è il giorno più brutto dell’anno.

Il 24 dicembre infatti è morta la mia mamma. Io ero piccolina, ma ricordo che quel giorno il papà mi ha abbracciato forte e io sentivo il suo cuore battere come un tamburo.

Ridotto e adattato da: Ivan Sciapeconi, Un dicembre rosso cuore, Einaudi Ragazzi

Fai il punto ❚

sul racconto autobiografico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi racconta i fatti in questo brano?

La bambina in prima persona.

Un narratore in terza persona.

2. Come sono i fatti raccontati?

Fantastici, inventati dalla bambina.

Veri, accaduti alla bambina.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Qual è il mese più brutto per la bambina che racconta?

Gennaio.

Dicembre.

2. Che cosa non può fare a dicembre la bambina per il freddo?

Andare in bici o giocare fuori.

Giocare con i videogiochi.

3. Come si sente la bambina quando la scuola chiude per le vacanze di Natale?

Triste, perché non vuole lasciare i suoi amici.

Triste, perché non può più vedere Mariangela.

4. Perché per la bambina il 24 dicembre è il giorno più brutto dell’anno?

In quel giorno il suo papà si è ammalato.

In quel giorno è morta la sua mamma.

69

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

Pagg. 120-121

PRIMA DI LEGGERE ❚

Hai dei ricordi di quando eri più piccolo o più piccola? Quali?

STORIE BREVI TOBIA ........................ ........................

Da piccolo, io ho imparato ad andare in bici con la mamma. Io pedalavo e la mamma teneva la bici. A un certo punto, io mi sono girato: la mamma non c’era più e io pedalavo da solo.

Dopo poco, ho sbattuto contro un palo!

ALYSSA ........................ ........................

DANIEL

Quando io ero piccola, alla sera, il papà mi leggeva sempre le solite quattro storie. Alla fine, io restavo sveglia e il papà si addormentava!

Io e mio fratello passavamo a turno l’aspirapolvere in casa e leggevamo

........................

i turni su un foglio.

........................

Un sabato, mio fratello ha nascosto il foglio con i turni e ha detto che toccava a me passare l’aspirapolvere. Io sapevo che non era vero, ma non sono riuscito a trovare il foglio. Così ho dovuto passare l’aspirapolvere!

70

RACCONTO AUTOBIOGRAFICO

SABRINA ........................ ........................

RICCARDO ........................ ........................

Quando io avevo tre o quattro anni, mangiavo le formiche per merenda.

Adesso, quando ci penso, mi viene da vomitare!

Da piccolo io ho costruito un’astronave con uno scatolone. Lì dentro io leggevo e mangiavo. Quando ho iniziato a costruire un gabinetto nello scatolone, lo scatolone è sparito!

Ridotto e adattato da: Manuel Rossello, Non ero iperattivo, ero svizzero, Topipittori

Fai il punto ❚

sul racconto autobiografico

Le storie che hai letto sono racconti autobiografici.

Da quali elementi lo capisci? Segna con una ✗.

Le storie sono scritte in terza persona e i fatti sono inventati.

Le storie sono scritte in prima persona e i fatti sono realmente accaduti.

Entra nel testo ❚

Per ogni storia, scrivi sui puntini a lato del testo uno dei seguenti titoli: ● Una merenda disgustosa ● Un piccolo incidente ● Un’astronave di cartone ● Le storie della buonanotte ● A chi tocca pulire?

71

VERIFICA

Racconto autobiografico

Pagg. 126-127

PRIMA DI LEGGERE ❚

Conosci l’atleta Tommie Smith? Osserva i disegni: secondo te, qual è la sua storia?

TOMMIE SMITH I personaggi

Io (Tommie Smith) INIZIO

Io sono Tommie Smith e sono stato un atleta degli Stati Uniti.

Io ho vinto la medaglia d’oro nella gara di corsa di 200 metri alle Olimpiadi nel 1968.

SVILUPPO

Quel giorno io ho vinto perché ho corso veloce come un proiettile.

Io ho imparato a correre così da piccolo, per scappare da un pericolo.

A 11 anni, infatti, mentre giocavo con gli amici, io sono andato a riprendere il pallone in un vicolo.

Lì io ho incontrato tre ragazzi bianchi che volevano farmi del male perché ho la pelle nera.

Allora io ho sentito una grande energia e ho iniziato a correre velocissimo per scappare da loro.

72

VERIFICA

Racconto autobiografico

Da quel momento io sono arrivato primo ogni volta che ho corso.

FINALE

Alla premiazione, insieme al vincitore del terzo posto John Carlos, io ho alzato un pugno chiuso con un guanto nero.

Con quel gesto io volevo dimostrare che siamo tutti uguali.

Ridotto e adattato da: Michela Murgia, Noi siamo tempesta, Salani

Fai il punto ❚

racconto autobiografico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Il testo che hai letto è scritto: in prima persona.

in terza persona.

2. Il testo che hai letto racconta: un fatto inventato.

una esperienza vissuta dal protagonista.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa ha vinto Tommie Smith alle Olimpiadi del 1968?

La medaglia d’oro nella gara di corsa di 200 metri.

La medaglia di bronzo nella gara di corsa di 100 metri.

2. Quando Tommie Smith ha imparato a correre velocemente?

Da grande, quando ha vinto le Olimpiadi.

Da bambino, quando ha corso per scappare da un pericolo.

3. Che cosa ha fatto Tommie Smith alla premiazione?

Ha alzato un pugno con il guanto nero.

Non ha partecipato alla premiazione.

4. Che cosa voleva dimostrare Tommie Smith con quel gesto?

Che era il più veloce al mondo.

Che siamo tutti uguali.

73

DIARIO Il diario è un testo narrativo scritto in prima persona.

Quali sono le caratteristiche del diario?

CARATTERISTICHE Chi scrive un diario:

● di solito fa finta di parlare con il diario, ma in realtà parla con se stesso o se stessa.

● racconta le sue esperienze personali, le sue emozioni, i suoi sentimenti e i suoi pensieri.

● di solito mette la data all’inizio della pagina.

74

AUDIO

DIARIO

Pagg. 148-149

PRIMA DI LEGGERE ❚

Guarda bene i disegni: secondo te, che cosa racconta il bambino in questa pagina di diario?

LA GIORNATA DEI SORRISI I personaggi

Io (Ben)

Mia sorella

Lukas

La signora

DATA

3 maggio

INIZIO

Io sono Ben e oggi ho fatto il record

Il direttore

di sorrisi: ho sorriso a 56 persone.

Durante l’ultima lezione, infatti, Lukas mi ha dato un biglietto per dirmi di sorridere alle persone. E così ho fatto.

SVILUPPO

Io ho cominciato a sorridere a casa: a colazione ho sorriso prima ai miei genitori e poi a mia sorella. Mia sorella mi ha chiesto: – Perché mi guardi e sorridi?

Io ho risposto: – Perché ti voglio bene.

75

DIARIO Mia sorella era contenta della mia risposta e mi ha sorriso. Io ho visto il suo apparecchio dei denti e stavo per scoppiare a ridere.

Sull’autobus io ho sorriso a una signora. La signora però si è innervosita e ha detto: – Se non smetti di sorridere, chiamo il controllore.

A scuola io ho sorriso a tutti, anche al direttore. Il direttore però non mi ha sorriso.

A scuola io ho letto un cartello con

FINALE

la scritta: “Il sorriso regala luce e costa meno dell’elettricità!”.

Allora io ho pensato che il direttore non mi ha sorriso perché ha un problema di energia elettrica!

Ridotto e adattato da: Bernard Friot, Il libro dei miei record, Lapis Edizioni

Fai il punto ❚

sul diario

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi scrive questa pagina di diario?

Un bambino di nome Ben.

La sorella di Ben.

2. In quale data è stata scritta questa pagina di diario?

Il 3 marzo.

Il 3 maggio.

3. Dove si svolgono i fatti raccontati nella pagina di diario?

A casa e a scuola.

A casa, sull’autobus e a scuola.

4. Che cosa racconta Ben in questa pagina di diario?

Racconta le sue emozioni e i suoi sentimenti.

Racconta che cosa è successo durante la giornata.

76

DIARIO

Pag. 157

IL DIARIO PERSONALE Il diario personale raccoglie i segreti di chi scrive.

Nessuno può leggere un diario personale senza il permesso di chi lo scrive.

MIA MADRE SONIA I personaggi

Io (la bambina) DATA

15 novembre 1992

LUOGO

Tappeto del soggiorno

INIZIO

Quando io scrivo sul diario e parlo

Mia mamma Sonia

della mamma non mi piace chiamarla “mamma” o “madre”. Preferisco scrivere il suo nome, cioè Sonia.

SVILUPPO

Se io scrivo “mia madre”, penso a qualcosa di vecchio, come i merletti della nonna.

E io detesto i merletti della nonna.

Se io scrivo “la mia mamma”, penso al cibo per bambini piccoli, come le pappette di mele e zucchero. E io detesto le pappette di mele e zucchero.

Io però penso che chiamare mia mamma “Sonia” è strano, come mettere un asparago sopra una torta con la panna.

77

DIARIO FINALE

Se Sonia scopre che scrivo “Sonia” al posto di “mamma”, forse ci rimane male.

O forse no, perché anche Sonia detesta i merletti della nonna e le pappette di mele

e zucchero. Ma forse Sonia non leggerà mai il mio diario, perché è un diario personale.

Ridotto e adattato da: Marcella Blasiol, La graduatoria della felicità, Einaudi Ragazzi

Fai il punto ❚

sul diario

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi scrive questa pagina di diario?

Una bambina.

Una donna di nome Sonia.

2. Che cosa contiene questa pagina di diario?

Una storia inventata. ❚

I pensieri e i segreti di chi scrive.

Rispondi alle domande.

1. Quando la bambina scrive questa pagina di diario? .................................................................

2. Dove la bambina scrive questa pagina di diario? .......................................................................

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché la bambina sul diario non scrive “mia madre”?

Perché se scrive “mia madre” pensa a qualcosa di divertente.

Perché se scrive “mia madre” pensa a qualcosa di vecchio.

2. Quale segreto non deve scoprire la mamma della bambina?

Che la bambina sul suo diario scrive “Sonia” invece di “mamma”.

Che la bambina non ama i merletti della nonna.

3. Perché Sonia forse non leggerà mai il diario?

Perché non ama leggere.

Perché è un diario personale e non si legge senza permesso.

78

LETTERA La lettera è un testo narrativo e serve a comunicare notizie o pensieri con chi è lontano. Quali sono le caratteristiche della lettera?

CARATTERISTICHE Di solito la lettera:

● ha un mittente, cioè chi scrive la lettera.

● ha un destinatario, cioè chi riceve la lettera.

Di solito, una lettera inizia con il luogo e la data.

DESTINATARIO

LUOGO

DATA

● inizia con il luogo e la data.

MITTENTE

79

LETTERA

Pag. 166

PRIMA DI LEGGERE ❚

Sai giocare a scacchi? Ti piace?

Se non sai giocare, ti piacerebbe imparare?

CARA LUCREZIA I personaggi

Io (Cesare) LUOGO E DATA

INIZIO

Tu (Lucrezia)

Modena, 5 febbraio

Cara Lucrezia, io sto imparando a giocare a scacchi grazie al nonno.

SVILUPPO

Il nonno scrive al computer delle pagine con le regole degli scacchi.

Quando finisce di scrivere una pagina, il nonno me la spedisce con la posta elettronica. Io poi stampo la pagina. Alla fine, avrò un intero libro che spiega come giocare a scacchi!

Io amo giocare a scacchi. Quando gioco il tempo passa veloce.

Inoltre vince sempre chi è più attento, non chi è più fortunato!

80

Il nonno

LETTERA Io voglio insegnare il gioco degli scacchi ai miei amici, ma i miei amici non sono interessati.

Tu vuoi imparare? Io posso spedirti le pagine scritte dal nonno.

Il nonno dice che si può giocare a scacchi anche per lettera o su internet.

FINALE

Tu sei la mia amica più in gamba!

Peccato che sei andata a vivere in un’altra città.

Mi manchi molto. Scrivi presto e divertiti.

Cesare

Fai il punto ❚

sulla lettera

Scrivi chi è il mittente e chi è il destinatario.

Mittente .........................................

❚

Destinatario .........................................

In quale luogo e data è stata scritta la lettera?

Modena, 5 febbraio.

Milano, 5 gennaio.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. In che modo il nonno insegna a Cesare a giocare a scacchi?

Scrive a Cesare delle pagine con le regole degli scacchi.

Gioca insieme a Cesare.

2. Perché Cesare ama il gioco degli scacchi?

Perché vince chi è più fortunato.

Perché vince chi è più attento.

3. Che cosa chiede Cesare a Lucrezia?

Se vuole fare una gita insieme.

Se vuole imparare a giocare a scacchi.

81

LETTERA - E-MAIL

Pagg. 168-169

LA E-MAIL La e-mail ha le stesse caratteristiche della lettera ma è scritta al computer ed è inviata attraverso Internet.

INNAMORATA DI HARRY POTTER I personaggi

La bambina

INIZIO

J.K. Rowling / Giovanna Caterina Rolinga

Una bambina innamorata della storia di Harry Potter è arrabbiata con J.K. Rowling, l’autrice dei libri.

J.K. Rowling, che la bambina chiama Giovanna Caterina Rolinga, non vuole scrivere altri libri.

SVILUPPO

La bambina allora scrive una e-mail per chiedere a Giovanna Caterina Rolinga di continuare la storia di Harry Potter.

82

LETTERA - E-MAIL PRIMA E-MAIL

A: Cc: Oggetto:

Cara Giovanna Caterina, amo la storia di Harry Potter e ho una domanda per te: perché non vuoi scrivere altri libri? Non è giusto: non puoi iniziare una storia e dopo dire che è finita.

Rispondi presto, grazie.

Giovanna Caterina Rolinga non risponde alla e-mail della bambina. Nel frattempo, la bambina sente al telegiornale che Giovanna Caterina Rolinga non scriverà altri libri su Harry Potter.

La bambina allora scrive un’altra e-mail

FINALE

a Giovanna Caterina Rolinga.

SECONDA E-MAIL

A: Cc: Oggetto:

Cara Giovanna Caterina, ho deciso che scriverò io altri libri su Harry Potter con l’aiuto delle mie amiche.

Poi ti manderò i libri.

Ridotto e adattato da: Vivian Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo e altri bambini e bambine, Einaudi Ragazzi

83

LETTERA - E-MAIL

sulla lettera - e-mail

Fai il punto ❚

Collega ogni frase al disegno corretto.

Alcune frasi vanno collegate a tutti e due i disegni.

Chi scrive è il mittente. È inviata attraverso Internet. lettera

Chi riceve è il destinatario. È scritta con carta e penna.

Serve per comunicare con chi è lontano. È scritta al computer.

e-mail

Contiene notizie o pensieri. ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi è il mittente delle due e-mail?

Giovanna Caterina Rolinga.

La bambina.

2. Chi è il destinatario delle due e-mail?

Un’amica della bambina.

Giovanna Caterina Rolinga.

3. Il mittente delle due e-mail ha mai ricevuto una risposta dal destinatario?

Sì.

No.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Perché la bambina scrive la prima e-mail a Giovanna Caterina Rolinga?

Per chiedere alla scrittrice di non scrivere più libri su Harry Potter.

Per chiedere alla scrittrice di continuare la storia di Harry Potter.

2. Perché la bambina scrive la seconda e-mail a Giovanna Caterina Rolinga?

Per dire che scriverà altri libri su Harry Potter insieme alle sue amiche.

Per chiedere di nuovo alla scrittrice di continuare la storia di Harry Potter.

84

VERIFICA

Pagg. 174-175

Lettera

QUALCHE INFORMAZIONE PER COMINCIARE… Murdo è uno yeti, sogna di fare l’investigatore privato e scrive lettere agli amici, al vento, al Sole, alla Luna e… a se stesso! Un giorno, un postino misterioso inizia a consegnare le sue lettere ai destinatari.

La missione di Murdo diventa scoprire chi è questo postino!

PRIMA DI LEGGERE ❚

Questa lettera è scritta da Murdo a se stesso con dei ritagli di giornale. Murdo vuole scrivere una lettera anonima, cioè senza la firma. Ma si sbaglia e firma la lettera!

CARO MURDO ● LETTERA 1 I personaggi

Io GIORNO E LUOGO

Tu (Murdo)

Giorno 1 Foresta delle radici, - 18° C

INIZIO

Caro Murdo, io so che tu sogni di fare l’investigatore privato. Tu ami fare indagini e risolvere casi.

SVILUPPO

Per questo motivo io ti scrivo una lettera anonima, perché spesso i casi da risolvere iniziano con una lettera anonima.

85

VERIFICA

Lettera Tu sicuramente vuoi sapere chi sono io.

Ti do tre indizi per scoprire chi sono: • io non ricevo mai lettere • io sogno di fare l’investigatore privato • io sono uno yeti come te.

FINALE

Io ti auguro di risolvere questo caso.

Murdo P.S. Io ho messo per sbaglio la firma, quindi tu hai capito chi sono.

Fai il punto ❚

sulla lettera

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Chi è il mittente della lettera?

Il mittente è anonimo.

Murdo.

2. Chi è il destinatario?

Murdo.

Il destinatario è anonimo.

3. In quale luogo viene scritta la lettera?

A casa di Murdo.

Nella Foresta delle radici.

4. In quale giorno è stata scritta la lettera?

Il 1o giorno.

Il 3o giorno.

Entra nel testo ❚

86

Due delle frasi qui sotto sono corrette. Quali? Segna con una ✗.

Murdo sogna di fare l’investigatore.

Murdo è uno yeti.

Murdo sogna di fare il postino.

Murdo è un orso.

VERIFICA

Lettera

PRIMA DI LEGGERE ❚

Questa seconda lettera è indirizzata a Murdo ed è scritta dal misterioso postino. Il postino si firma con una Y e non dice chi è.

CARO MURDO ● LETTERA 2 I personaggi

Io (Y) GIORNO E LUOGO

Murdo

Giorno 3 Vetta ventosa, - 33° C

INIZIO

Ciao Murdo, ieri io ho trovato per terra una tua lettera.

SVILUPPO

Visto che nessuno ti scrive delle lettere, io ho pensato di scriverti.

Io e te siamo vecchi amici e gli amici si aiutano tra loro.

Secondo me, un postino normale non vuole portare le tue lettere nei posti dove abitiamo, perché fa troppo freddo. Quindi io penso che è il vento a portare via le tue lettere. E il vento non è un bravo postino...

87

Lettera

VERIFICA

Se tu vuoi, io posso fare il postino e consegnare le tue lettere.

Tu però devi rispettare queste regole: • lascia le lettere sotto un grosso sasso • disegna un francobollo sulla busta • non cercare di scoprire chi sono • ritira la posta solo al mattino • non arrabbiarti se non ti arrivano lettere, non è colpa mia.

Io spero che accetterai

FINALE

le mie regole.

A presto, Y

Fai il punto ❚

sulla lettera

Scrivi chi è il mittente e chi è il destinatario.

Mittente .........................................

❚

Destinatario .........................................

Sottolinea la data e il luogo dove è scritta la lettera. Colora solo le due risposte corrette.

Foresta delle radici • Vetta ventosa • Giorno 1 • Giorno 3

Entra nel testo ❚

88

Segna le regole che deve seguire Murdo per spedire le lettere.

RACCONTO UMORISTICO Il racconto umoristico è un testo narrativo che fa divertire chi legge.

Quali sono le caratteristiche del racconto umoristico?

STRUTTURA La struttura del racconto umoristico è formata da tre parti.

1. Inizio

2. Sviluppo

3. Finale

FATTI I fatti sono divertenti, assurdi, esagerati. Spesso ci sono degli imprevisti.

89

RACCONTO UMORISTICO PERSONAGGI I personaggi hanno caratteristiche strane o compiono azioni strane.

I personaggi possono essere:

persone distratte che combinano guai.

persone comuni che si trovano in situazioni assurde.

LINGUAGGIO Il linguaggio spesso diverte e sorprende chi legge.

Nei racconti umoristici possiamo trovare:

parole usate in modo poco opportuno o in situazioni diverse dal solito.

90

parole inventate o battute divertenti.

RACCONTO UMORISTICO

Pagg. 184-185

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e guarda i disegni: secondo te, perché questo è un racconto umoristico?

LA MIA PENNA I personaggi

Io (Enzo) INIZIO

La mia penna

Io sono Enzo. Un giorno, mentre faccio i compiti, la mia penna inizia a parlare.

SVILUPPO

La penna dice: – Vuoi scrivere una poesia?

Io rispondo: – Va bene, ma io non so scrivere poesie.

La penna dice: – È facile, proviamo!

La penna vuole scrivere una poesia sul gabinetto.

Scrive “Quando scappa scappa...”, poi mi chiede di continuare.

Io scrivo “Oh mia bella schiappa!”, ma alla penna non va bene.

91

RACCONTO UMORISTICO Io divento nervoso, butto la poesia nel cestino e mi metto a fare i compiti di Matematica. La penna continua a scrivere da sola.

A un certo punto dice: – Ecco la mia poesia sul gabinetto.

PUZZA QUI PUZZA LÌ PRENDI QUESTA PORTA QUI CACCA SU CACCA GIÙ E NON CI PENSARE PIÙ!

Io penso che la poesia è una vera schifezza. La penna, invece, dice che la poesia è bellissima e va incollata sulla porta del gabinetto.

Così io incollo la poesia sulla porta del gabinetto.

La penna vuole scrivere un’altra poesia, questa volta sulle mutande che io lascio in giro per casa.

Io non voglio, perciò chiudo la penna in un astuccio.

FINALE

Più tardi, io scopro che per scuola devo imparare una poesia dal titolo Ode ai calzini. Io penso che la mia penna ha scritto questa poesia per farmi uno scherzo.

Ma poi io scopro che la poesia è del poeta Pablo Neruda.

Ridotto e adattato da: Bernard Friot, Storie di calzini e altri oggetti chiacchieroni, Il Castoro

92

RACCONTO UMORISTICO

Fai il punto ❚

sul racconto umoristico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quali di questi fatti ti fanno capire che il racconto è umoristico?

Le risposte corrette sono tre.

La penna scrive una poesia sul gabinetto.

Enzo deve imparare una poesia.

La penna vuole scrivere una poesia sulle mutande di Enzo.

Enzo diventa nervoso e butta la poesia nel cestino.

La penna di Enzo parla e fa cose strane.

Enzo chiude la penna in un astuccio.

2. Chi sono i personaggi di questo racconto?

Una penna e un bambino.

Una penna e un poeta.

3. Quale personaggio compie azioni imprevedibili?

Enzo. ❚

La penna.

Colora solo le parole o le espressioni che rendono il testo divertente.

Penna

Oh mia bella schiappa!

Puzza qui puzza lì

Poesia sul gabinetto

Poeta

Cacca su cacca giù

La poesia è una schifezza

Compiti di Matematica

Mutande

Entra nel testo ❚

Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

• La penna di Enzo vuole scrivere una poesia.

V

F

• Enzo è molto bravo a scrivere poesie.

V

F

• La penna scrive una poesia sul gabinetto.

V

F

• Enzo incolla la poesia sulla porta della camera.

V

F

• Enzo chiude la penna in un astuccio.

V

F

• La penna scrive la poesia Ode ai calzini per fare uno scherzo a Enzo.

V

F

93

RACCONTO UMORISTICO

Pagg. 186-187

Un personaggio di questo racconto parla in modo strano, con parole inventate e divertenti. Per esempio, dice: • “sciroppio” invece di “sciroppo”; • “radicchiolo” invece di “ridicolo”.

PRIMA DI LEGGERE ❚

Osserva le parole evidenziate in giallo nel racconto: secondo te, che cosa significano? Aiutati con i disegni e confrontati con la classe.

UNA BEVANDA SCOPPIETTANTE I personaggi

Il GGG INIZIO

Il GGG, cioè il Grande Gigante Gentile, mostra una bottiglia a Sofia.

SVILUPPO

Il GGG muove su e giù la bottiglia e dice: – Ecco lo squizzito sciroppio scoppiettante!

Sofia vede che nello sciroppo verde si formano delle bollicine che vanno verso il basso.

94

Sofia

RACCONTO UMORISTICO Sofia dice: – Le bollicine sono sbagliate! Devono andare verso l’alto.

Il GGG risponde: – Questa è una asinata! Verso il basso è giusto.

Se tu mi ascolta, io proverà a spiegare. Quando tu beve, bolle va in tuo pancino. Ma se bolle va verso l’alto, poi esce con rutto vomitoso!

Sofia dice: – Sì, succede spesso.

A volte fare un ruttino è buffo.

Il GGG risponde: – Ruttare no!

Noi giganti non rutta mai!

Allora Sofia dice: – Ma se le bolle vanno verso il basso, escono da qualche altra parte con un rumore forte e poco educato.

Il GGG risponde: – Sì, bolle esce con petocchio! Noi giganti fa sempre petocchi. Petocchi sono gioia.

Petocchi sono musica!

Sofia spiega che per le persone è maleducato fare i petocchi o parlare di petocchi.

Il GGG esclama: – È radicchiolo!

Fare petocchi non è maleducato.

Tutti petocchia!

FINALE

Poi il GGG invita Sofia a bere lo sciroppio. Così Sofia potrà vedere che cosa succede di bello.

Ridotto e adattato da: Roald Dahl, Il GGG, Salani

95

RACCONTO UMORISTICO

Fai il punto ❚

sul racconto umoristico

Completa le frasi con le parole qui sotto. bambina ● divertenti ● gigante ● assurda ● strano ● inventate ● buffo • I fatti sono ..................................................... e fanno ridere.

• Sofia è una ..................................... e si trova in una situazione ..............................................

• Il GGG è un ..................................... ed è un personaggio molto ..............................................

• Il GGG parla con un linguaggio .................................. e usa parole .......................................

❚

Che cosa rende divertente il racconto? Le risposte corrette sono due.

Come parla Sofia.

Quello che il gigante dice su rutti e petocchi.

Come parla il gigante.

Quello che Sofia dice su rutti e petocchi.

Entra nel testo ❚

Ora che hai letto il racconto, scrivi il vero significato delle parole del GGG. Era quello che avevi pensato all’inizio?

• squizzito: .....................................................................................................................................................

• sciroppio: sciroppo • asinata: ........................................................................................................................................................

• vomitoso: ....................................................................................................................................................

• petocchio: ...................................................................................................................................................

• radicchiolo: ridicolo

❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale caratteristica ha lo sciroppo nella bottiglia?

Le sue bolle vanno verso l’alto.

Le sue bolle vanno verso il basso.

2. Perché il GGG dice che le bolle devono andare verso il basso?

Perché così causano i rutti e i giganti non ruttano mai.

Perché così causano i petocchi e i giganti sono felici di fare i petocchi.

3. Che cosa dice Sofia sui petocchi?

Per le persone è maleducato fare i petocchi.

Per le persone è normale parlare di petocchi.

96

RACCONTO UMORISTICO

Pag. 188

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo e guarda i personaggi. Secondo te, che cosa significa questo titolo? Come parleranno il bambino e il papà del racconto?

UNA QUESTIONE DI LINGUAGGIO I personaggi

Io (Luca) INIZIO

Mio papà

Io e mio papà parliamo in modi diversi.

Mio papà è professore di italiano e parla sempre in modo corretto. Che rottura!

SVILUPPO

Qualche giorno fa, io mi sono fatto un taglio a un pollice. Sono corso da mio papà e ho detto: – Papà, prendi un cerotto.

Schizzo sangue dappertutto!

Mio papà non mi ha guardato e ha detto: – Luca, ti prego di parlare in modo corretto.

Io allora ho risposto: – Caro padre, mi sono tagliato e dalla ferita esce molto sangue.

Poi però io ho aggiunto: – Fai presto, fa un male cane!

Di nuovo, mio papà non mi ha guardato e ha detto: – Ma come parli?

Subito io ho cambiato la frase: – Non sopporto il dolore! Puoi curarmi?

97

RACCONTO UMORISTICO FINALE

Finalmente mio papà mi ha guardato.

Quando ha visto le macchie di sangue sul pavimento, ha urlato: – Ma sei matto? Hai fatto un casino per terra!

Fai qualcosa!

Io volevo dire a mio papà di parlare

in modo corretto, ma non ho detto nulla.

Ridotto e adattato da: Bernard Friot, Il mio mondo a testa in giù, Il Castoro

Fai il punto ❚

sul racconto umoristico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale situazione assurda c’è nel racconto?

Luca si fa male e il papà corregge il suo modo di parlare invece di aiutarlo.

Luca si fa male e il papà corre in bagno a prendere un cerotto.

2. Quale fatto del racconto sorprende chi legge?

Luca cambia le frasi dopo i rimproveri del papà.

Alla fine, il papà non usa un linguaggio corretto e parla come Luca.

3. Secondo te, chi è il personaggio più buffo e divertente?

Luca.

Il papà di Luca.

4. Che cosa rende divertente il racconto?

Le parole che usa Luca.

Le parole che usa il papà.

Il papà che cambia il suo modo di parlare.

Per parlare ❚

98

Luca e il suo papà hanno due modi di parlare molto diversi.

Con un compagno o una compagna immagina che cosa direbbero Luca e il papà di Luca in queste situazioni: • il papà lava i piatti e Luca rompe un piatto; • Luca gioca in salotto e il papà inciampa su un giocattolo.

Pagg. 198-199

VERIFICA

Racconto umoristico

PRIMA DI LEGGERE ❚

Osserva i disegni di questo racconto: secondo te, perché i personaggi ridono?

LE PAROLE DI URI I personaggi

Uri INIZIO

Yonatan

Il nonno

La nonna

Oggi Uri compie due anni e c’è la sua festa di compleanno.

SVILUPPO

Uri spegne le candeline sulla torta e riceve dei bei regali.

Uri parla con gli invitati, ma è ancora piccolo e non sa parlare bene.

Uri dice al nonno: – TE TUTATO TETITO TOTO. Il nonno non capisce bene le parole di Uri. Per il nonno, Uri ha detto: “Il re ha sputato sul vestito del topo!”.

Il fratellino Yonatan invece capisce bene le parole di Uri e ride tantissimo. Il nonno infatti non ha capito niente, perché Uri ha detto: “Mi è spuntato un dentino nuovo!”.

99

VERIFICA

Racconto umoristico Quando il nonno scopre che cosa ha detto Uri, ride così forte che gli scendono le lacrime dagli occhi.

Perciò pulisce gli occhiali con il fazzoletto.

Allora Uri dice alla nonna: – TOTO TUTITO TATI TO TATOTETTO!.

La nonna capisce: “Il nonno è fuggito in taxi con il divano letto!”.

Yonatan ride ancora e dice che nessuno capisce le parole di Uri. Uri infatti ha detto: “Il nonno ha pulito gli occhiali con il fazzoletto!”.

FINALE

Tutti ridono e, per le lacrime, il nonno pulisce di nuovo gli occhiali con il fazzoletto.

Ridotto e adattato da David Grossman, La lingua speciale di Uri, Mondadori Junior

Fai il punto ❚

sul racconto umoristico

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che tipo di fatti presenta il racconto?

Fatti pieni di imprevisti.

Fatti assurdi e divertenti.

2. Che tipo di linguaggio presenta il racconto?

Parole divertenti e inventate che non vengono capite.

Parole precise, chiare e che vengono capite.

100

VERIFICA

Racconto umoristico

3. Quali di questi fatti ti fanno capire che il racconto è umoristico?

Le risposte corrette sono due.

Uri spegne le candeline.

Uri parla, ma il nonno e la nonna non capiscono che cosa dice.

Il modo di parlare di Uri è strano e divertente.

Il nonno pulisce gli occhiali con il fazzoletto.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Quale occasione si festeggia nel racconto?

La festa di compleanno di Uri. La festa di compleanno del nonno.

2. Perché il nonno non capisce che cosa dice Uri? Perché il nonno non sente bene.

Perché Uri è ancora piccolo e non sa parlare bene.

3. Che cosa dice Uri al nonno?

Il re ha sputato sul vestito di un topo.

Mi è spuntato un dentino nuovo.

4. Che cosa significano le parole che Uri dice alla nonna, cioè “TOTO TUTITO TATI TO TATOTETTO!”?

Il nonno è fuggito in taxi con il divano letto.

Il nonno ha pulito gli occhiali con il fazzoletto.

5. Chi capisce bene le parole di Uri? Il fratellino Yonatan.

La nonna.

Il nonno.

Per parlare ❚

Hai trovato divertente il modo di parlare del piccolo Uri? Utilizza un linguaggio come quello di Uri e inventa delle nuove frasi. Poi fai indovinare il loro significato ai tuoi compagni e alle tue compagne.

101

TESTO INFORMATIVO Il testo informativo dà informazioni su un argomento e fa conoscere tante cose.

1

LINGUAGGIO

AUDIO

GEOGRAFIA

MARI E COSTE

La flora e la fauna dei mari

Il linguaggio è chiaro e preciso.

Contiene parole specifiche dell’argomento trattato.

I pesci più diffusi nei mari italiani, cioè sardine, sgombri e acciughe, vivono in mare aperto. Qui si trovano anche tonni e pesci spada, che si avvicinano alla costa solo in primavera per riprodursi.

In alcuni tratti marini si incontrano i cetacei, i grandi La megattera è uno dei cetacei che vivono nel Mar Ligure.

mammiferi del mare: le balene si possono avvistare di fronte alle coste liguri, i delfini sono più diffusi nel Mar Adriatico.

Su alcune isole del Sud le tartarughe marine, una spe-

Per esempio, qui accanto trovi delle pagine di Sussidiario.

cie che è a rischio di estinzione, vengono a riprodursi.

Sui fondali, inoltre, fin dove arriva la luce, crescono ampie distese di alghe. Tra le loro foglie piccoli pesci e molluschi trovano l’ambiente ideale per vivere.

Vicino alle coste vivono sogliole, seppie e calamari, che amano i fondali fangosi perché permettono loro di na-

Sulle pagine, le parole cerchiate in arancione sono alcune parole specifiche della Geografia 1 della Storia 2 e delle Scienze 3 .

scondersi dai predatori. Per lo stesso motivo aragoste, polpi e cernie si nascondono invece tra gli scogli. Lungo

Un polpo.

le coste rocciose vivono anche coralli e spugne.

Lungo le coste Le lagune e gli stagni lungo le coste sono luoghi di sosta ideali per molti uccelli migratori, come aironi e cavalieri d’Italia, sulla costa toscana e laziale, e bellissimi fenicotteri, in Sardegna. Sulle coste rocciose fanno il nido uccelli rapaci come il falco pellegrino, mentre i gabbiani sono presenti un po’ ovunque. Caprioli, daini e cinArbusti di ginepro in Sardegna.

a rischio di estinzione: che rischiano di scomparire. salsedine: il sale delle acque marine presente nellÕaria.

ghiali si trovano lungo le coste del Mar Tirreno centrale.

La vegetazione tipica dell’ambiente mediterraneo è la macchia mediterranea, composta da piante sempreverdi e molto aromatiche, capaci di resistere al caldo e alla salsedine, come il mirto, l’alloro, il rosmarino e il ginepro. In qualche zona, fitte pinete rappresentano

VIDEO Flora e fauna dal mare ESPLORA L’IMMAGINE Flora e fauna

l’ultima traccia delle foreste che un tempo ricoprivano le coste del Mediterraneo.

50

2

STORIA GLI ASSIRI IMPARO CON COMPETENZA Lavoro con le fonti Osserva le immagini. Quali informazioni puoi ricavare sugli Assiri? Elencale sul tuo quaderno.

ATTIVITÀ

RELIGIONE

3

SCIENZE Gli ecosistemi

CONOSCENZE

Le attività

IMPARO CON METODO Ricostruisco

Grazie all’estensione del loro impero gli Assiri controllavano i traffici commerciali via terra, sia verso l’Oriente sia verso il Mar Mediterraneo.

Gli Assiri, come tutti i popoli mesopotamici, erano agricoltori, pastori e artigiani.

Inoltre, come gli Ittiti, erano molto abili nel lavorare i metalli, in particolare il ferro. Con il ferro gli artigiani assiri realizzavano armi, potenti carri da battaglia e macchine da

rapporti fra di loro, determinati dalla necessità di nutrirsi:

aquila • batteri • lumaca • primula • rana • serpente

Il primo anello di ogni catena alimentare è occupato dai

è mangiato da

vano di superare le mura delle città.

Ecosistema prato

aspetto umano. La divinità più importante e potente era Assur, dio del Sole e padre delle altre divinità. Era anche

è mangiato da fornisce sostanze utili a

Solo il re e i sacerdoti potevano rivolgere preghiere agli dèi e portare loro offerte di cibo nei grandi templi di pietra eretti al centro della città.

Gli Assiri erano convinti che le stelle potessero influenzare la vita e la morte degli esseri umani: infatti i sacerdoti, per conoscere il futuro, interpretavano il movimento degli astri.

Le conoscenze scientifiche Come i Sumeri e i Babilonesi, gli Assiri furono validi astronomi e con le loro osservazioni contribuirono molto alla conoscenza delle eclissi del Sole e della Luna. Eclisse, in astronomia, indica il fenomeno per cui il Sole o la Luna scompaiono dalla vista, oscurati per breve tempo.

Se vuoi saperne di più sul fenomeno dell’eclisse vai a vede-

102

le catene alimentari in cui i vari organismi si trovano in relazione come gli anelli di una catena. produttori, ossia gli organismi autotrofi. Gli anelli successivi timo anello di una catena alimentare è occupato da organi-

ze fertilizzanti al terreno.

Gli Assiri erano politeisti e rappresentavano gli dèi con

sovrani e dell’impero.

42

ma a sua volta sarà cibo di altre specie. Si formano, così, del-

grado di cibarsi di piante e animali morti e restituire sostan-

il dio della guerra, il creatore del mondo e il protettore dei

Rilievo del palazzo del re Assurbanipal a Ninive.

una specie animale mangerà un’altra specie o una pianta,

smi decompositori, come funghi, vermi, batteri, che sono in

La religione

Il dio del Sole Assur.

In ogni ecosistema, piante e animali stabiliscono specifici

Ricostruisci sul quaderno la catena alimentare che coinvolge i seguenti elementi, collegando ogni organismo al suo consumatore.

sono occupati dai consumatori, cioè organismi eterotrofi. L’ul-

guerra, formate da torri mobili e da ponteggi che permette-

Due scribi assiri fanno l’elenco dei beni ottenuti nella conquista della città di Babilonia.

La catena alimentare

re sul tuo libro di Scienze.

Attività nel quaderno  pag. 154

96

In ogni ecosistema sono presenti catene alimentari diverse e la maggior parte delle piante e degli animali fa parte di più di una catena: ogni organismo, cioè, non ha un solo predatore.

Quindi le diverse catene alimentari si intrecciano e si combinano tra loro formando una rete alimentare.

TESTO INFORMATIVO STRUTTURA Di solito, un testo informativo: 1 ha un titolo che indica l’argomento; 1.

2 è diviso in paragrafi che contengono informazioni specifiche sull’argomento; 2.

3 contiene parole-chiave, cioè parole importanti in neretto, 3. colorate o evidenziate; 4.

4 ha immagini, grafici, tabelle o elenchi che aiutano a capire meglio l’argomento.

I viventi

Le caratteristiche degli animali 1

1

Come abbiamo visto, la diversità fra animali e piante comincia dalle cellule. Le cellule di piante e funghi sono tenute in posizione da pareti cellulari rigide; questo permette a tali organismi una crescita progressiva in una posizione fissa. Le cellule animali, invece, non hanno pareti cellulari: questo permette loro di muoversi e riorganizzarsi durante lo sviluppo dell’organismo.

Gli animali sono divisi in categorie a seconda di come respirano, si nutrono, si riproducono e in base ad alcune particolarità del loro corpo, di cui quella principale è la presenza o Lo scheletro ci permette di muoverci e protegge i nostri organi.

meno di uno scheletro.

Lo scheletro

2

I vertebrati, come gli esseri umani, hanno sviluppato uno

2

scheletro interno che ha permesso loro di muoversi e di proteggere gli organi interni 1 . Il nome deriva da “vertebre”, le ossa simili ad anelli che formano la colonna vertebrale, la parte principale dello scheletro. Gli animali senza scheletro interno, come i vermi o gli insetti, sono chiamati invertebrati 2 .

3

Gli animali comprendono 1,8 milioni di specie, e più della metà sono insetti.

Un bruco.

Artropodi Vermi

4

IMPARIAMO INSIEME Echinodermi Celenterati

Insetti Spugne Molluschi Altri invertebrati Anfibi VIDEO Gli animali

Pesci

Uccelli

Rettili

Mammiferi

Osserva un animale che vive con te o nei dintorni di casa tua; fotografalo o disegnalo. Poi porta le tue fotografie o i tuoi disegni in classe e, insieme ai tuoi compagni e alle tue compagne, divideteli in due gruppi: vertebrati e invertebrati.

Riuscite a individuare che cosa li distingue?

61

103

TESTO REGOLATIVO Il testo regolativo dà indicazioni o istruzioni per fare qualcosa, oppure dà regole da seguire.

TIPI DI TESTO REGOLATIVO Sono testi regolativi, per esempio: BISCOTTI AL CIOCCOLATO

OCCORRENTE

INGREDIENTI FARINA

REGOLE DELLA SCUOLA

PROCEDIMENTO

PROCEDIMENTO

le istruzioni per costruire un oggetto.

le ricette per cucinare i dolci.

le regole su come comportarsi, oppure le regole di un gioco.

LINGUAGGIO Il linguaggio è chiaro e preciso, perché chi legge deve capire subito che cosa fare.

In un testo regolativo ci sono:

BISCOTTI AL CIOCCOLATO INGREDIENTI

FARINA

REGOLE DELLA SCUOLA • Gli alunni fanno i compiti.

• Se piove gli alunni rimangono in classe a ricreazione.

• Gli alunni non corrono per le scale.

frasi brevi

104

verbi al presente

• farina • zucchero • cacao • uova • burro • lievito

PROCEDIMENTO 1. Versa in una ciotola la farina.

2. Aggiungi lo zucchero, il cacao e le uova.

3. Sciogli il burro…

verbi all’imperativo

TESTO REGOLATIVO STRUTTURA Spesso, un testo regolativo è scritto come un elenco.

In un elenco, le istruzioni o le regole sono presentate: BISCOTTI AL CIOCCOLATO INGREDIENTI

• in ordine cronologico, quando indicano che cosa fare prima e che cosa fare dopo.

• in ordine di importanza, quando indicano prima le informazioni più importanti e poi le informazioni meno importanti.

• in ordine libero, quando tutte le informazioni sono importanti allo stesso modo.

FARINA

PROCEDIMENTO

REGOLE DELLA SCUOLA

PROCEDIMENTO 1. Versa in una ciotola la farina.

2. Aggiungi lo zucchero, il cacao e le uova.

3. Sciogli il burro…

REGOLE DELLA SCUOLA • Gli alunni fanno i compiti.

• Se piove gli alunni rimangono in classe a ricreazione.

• Gli alunni non corrono per le scale.

REGOLE IN FAMIGLIA

REGOLE IN FAMIGLIA • Si mangia a tavola.

• Si riordinano i giocattoli.

105

TESTO INFORMATIVO

Pagg. 194-195

PRIMA DI LEGGERE ❚

Sai che cosa sono i manga? Hai mai letto un fumetto manga? Ti piace?

I MANGA PARAGRAFO 1

.................................................................................

I manga sono i fumetti giapponesi.

La parola “manga” significa “immagine in movimento” ed è nata nel 1798.

Dal 1950, i manga sono diventati dei fumetti molto particolari. Il primo vero manga è La nuova isola del tesoro di Osama Tezuka.

PARAGRAFO 2

.................................................................................

I manga sono diversi dai nostri fumetti.

Infatti: • i manga hanno le pagine più larghe; • i manga sono in bianco e nero e solo la copertina è a colori; • i personaggi dei manga sono disegnati con occhi grandi, nasi piccoli, teste rotonde e corporature non reali.

PARAGRAFO 3

.................................................................................

I manga si leggono al contrario: si inizia dall’ultima pagina e si arriva alla prima.

Inoltre, ogni pagina si legge da destra a sinistra e dall’alto verso il basso.

Questo perché in giapponese si scrive da destra a sinistra.

106

TESTO INFORMATIVO

PARAGRAFO 4

.................................................................................

Ci sono varie tipologie di manga, per esempio: • i manga per le ragazze, come Sailor Moon; • i manga per i ragazzi, come One Piece; • i manga con storie più semplici per i bambini e le bambine, come Doraemon.

PARAGRAFO 5

.................................................................................

C’è una differenza tra i manga e gli anime. I manga sono i fumetti, mentre gli anime sono i cartoni animati.

Spesso i cartoni animati sono realizzati a partire da un fumetto (come Dragon Ball) oppure da un videogioco (come i Pokémon).

Fai il punto ❚

sul testo informativo

Per ogni paragrafo, scrivi sui puntini blu uno dei titoli qui sotto.

• Come si leggono i manga • Un po’ di storia sui manga • I manga e gli anime • Tipologie di manga • Le caratteristiche dei manga

107

TESTO INFORMATIVO

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa significa la parola “manga”?

Immagine in bianco e nero.

Immagine in movimento.

2. Come sono disegnati i personaggi nei manga?

Con occhi piccoli, nasi grandi, teste rotonde e corporature normali.

Con occhi grandi, nasi piccoli, teste rotonde e corporature non reali.

3. Come si leggono i manga?

Dall’ultima pagina alla prima pagina e da destra verso sinistra.

Dalla prima pagina all’ultima pagina e da sinistra verso destra.

4. Che cosa sono gli anime?

Fumetti giapponesi.

Cartoni animati giapponesi. ❚

Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Il primo vero manga La nuova isola del tesoro è nato nel 1798.

V

F

• I manga hanno le pagine più larghe.

V

F

• La copertina dei manga è in bianco e nero.

V

F

• I manga si leggono da destra a sinistra, perché in giapponese si scrive da destra a sinistra.

V

F

• Sailor Moon è un manga per i bambini e le bambine.

V

F

• Spesso i cartoni animati giapponesi sono realizzati a partire da fumetti o da videogiochi.

V

F

Per parlare ❚

108

Qual è il tuo fumetto preferito? Perché? Confronta la tua scelta con quella delle compagne e dei compagni.

Quanti di voi hanno scelto un manga?

TESTO REGOLATIVO

Pag. 229

PRIMA DI LEGGERE ❚

Hai mai costruito oggetti o fatto dei lavoretti? Quali?

IL MIO LIBRO DELLE PAROLE Questo testo dà istruzioni su come costruire un libro delle

CHE COSA È

parole. Sul libro puoi scrivere le parole che ti piacciono, le parole da ricordare, le parole strane o difficili.

CHE COSA SERVE

• 2 cartoncini • 2 fogli colorati • 1 foglio bianco grande • colla • forbici

COME FARE

1

LA COPERTINA Prendi un cartoncino e ritaglia con le forbici un rettangolo di 10 cm × 15 cm.

Incolla il cartoncino che hai ritagliato su un foglio colorato

2

più grande e ritaglia gli angoli.

Poi piega e incolla i bordi del foglio colorato, come nel disegno.

3

Ripeti le istruzioni 1 e 2 per fare la seconda copertina.

109

TESTO REGOLATIVO LE PAGINE 4

Prendi il foglio bianco grande e ritaglia con le forbici un rettangolo di 60 cm × 15 cm.

Dividi il foglio in 6 parti 5

uguali: ogni parte misurerà 10 cm. Poi piega il foglio 5 volte, come nel disegno.

6

IL LIBRO COMPLETO Incolla le pagine alle due copertine.

Fai il punto ❚

sul testo regolativo

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che tipo di informazioni dà il testo?

Dà regole su come usare le parole.

Dà istruzioni per un gioco.

Dà istruzioni su come costruire un oggetto.

2. Secondo te, a che cosa servono le immagini?

Aiutano a capire meglio che cosa fare.

Rendono il testo più bello.

Per parlare ❚

Con un compagno o una compagna pensa a come organizzare il libro delle parole: ● che cosa scrivete sulla copertina? ● che cosa scrivete nelle pagine interne? ● in una pagina spiegate una parola difficile o più parole difficili?

110

TESTO INFORMATIVO

Pagg. 232-233

PRIMA DI LEGGERE ❚

Leggi il titolo. Secondo te, è vero che le rime e le filastrocche aiutano a ricordare le cose? Perché?

IN RIMA È PIÙ FACILE! INTRODUZIONE

A tutti capita di non ricordare una parola. Il nostro cervello funziona un po’ come la memoria di un computer e decide che cosa ricordare e che cosa dimenticare.

C’è però un trucco che ci aiuta a ricordare le cose: creare rime e filastrocche.

Gli antichi cantastorie usavano questo trucco per ricordare racconti molto lunghi.

Anche oggi a scuola i bambini usano rime e filastrocche per ricordare meglio le cose.

Ecco alcuni esempi.

ESEMPIO 1

.......................................................................

C’è una semplice filastrocca per ricordare quanti giorni ha ogni mese dell’anno: Trenta giorni ha novembre con april, giugno e settembre, di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno.

111

TESTO INFORMATIVO ESEMPIO 2

.......................................................................

C’è una frase strana per ricordare i pianeti del Sistema solare, dal più vicino al più lontano dal Sole. Osserva le lettere colorate: MENTRE VIAGGIO TU Mercurio Venere ESEMPIO 3

MI

GETTI SU

Terra Marte Giove

UNA

NUVOLA

Saturno Urano Nettuno

.......................................................................

Ci sono rime che servono per ricordare i risultati delle tabelline. Per esempio: 6 × 8 = 48 asino cotto!

ESEMPIO 4

.......................................................................

C’è anche una frase per ricordare come sono divise le Alpi italiane.

Osserva le sillabe colorate: MA

CON

GRAN PENA

Marittime Cozie Graie ESEMPIO 5

LE

Pennine Lepontine Retiche Carniche

.......................................................................

Ci sono infine delle filastrocche per ricordare le regole della grammatica.

Su qui e qua l’accento non va!

Ridotto e adattato da: Federica Baroni, Focus Junior, numero 206 - febbraio 2021

112

RECA

GIÙ Giulie

TESTO INFORMATIVO

Fai il punto ❚

sul testo informativo

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Qual è lo scopo del testo che hai letto?

Dare indicazioni su come imparare a memoria una filastrocca.

Dare informazioni su rime e filastrocche che aiutano a ricordare le cose.

2. Quanti paragrafi ha il testo?

Cinque, cioè una introduzione e quattro esempi.

Sei, cioè una introduzione e cinque esempi.

3. Secondo te, dove puoi trovare il testo che hai letto?

In un Sussidiario di Scienze.

In una rivista per ragazzi e ragazze.

In un libro di Grammatica.

Entra nel testo ❚

Per ogni paragrafo

ESEMPIO , scrivi sui puntini uno dei titoli qui sotto.

• Il Sistema solare

• I giorni e i mesi

• Regole grammaticali

• Le Alpi italiane

• Le tabelline ❚

Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Le rime e le filastrocche aiutano a ricordare meglio le cose.

V

F

• I cantastorie usavano le rime per ricordare lunghi racconti.

V

F

• La filastrocca per ricordare i giorni dei mesi inizia così: “Trenta giorni ha febbraio”.

V

F

• La frase “Mentre viaggio tu mi getti su una nuvola” serve a ricordare come sono divise le Alpi italiane.

V

F

• Non ci sono rime per ricordare i risultati delle tabelline.

V

F

• “Su qui e qua l’accento non va!” serve a ricordare dove va l’accento.

V

F

Per parlare ❚

Conosci altre filastrocche, frasi o rime per ricordare delle informazioni? Confrontati con la classe.

113

TESTO REGOLATIVO

Pag. 249

PRIMA DI LEGGERE ❚

Hai già costruito il tuo libro delle parole? È un libro molto utile per annotare le parole nuove, strane o difficili che incontri.

Trovi le istruzioni alle pagine 109 e 110.

PAROLONI PER STUPIRE CHE COSA È

Questo testo dà alcune indicazioni su come imparare e su come usare nuovi “paroloni”, cioè parole strane o difficili.

Potrai così stupire le persone quando parli o quando scrivi.

CHE COSA DEVI FARE

1

Apri il libro delle parole e scrivi una parola strana o difficile che hai trovato.

Prendi il dizionario e cerca

2

la parola. Scrivi il suo significato sul libro delle parole.

Scrivi una frase con quella 3

parola, per ricordarla meglio.

Dopo qualche ora, pensa a un’altra frase con quella

4

parola. Poi scrivi tutte le frasi che ti vengono in mente con quella parola.

114

TESTO REGOLATIVO Quando ti capita l’occasione, 5

usa la parola con qualcuno e osserva la sua reazione di meraviglia.

Usa presto un’altra parola

6

strana o difficile: se usi tante parole così, vedrai come

si meraviglieranno le persone!

Ridotto e adattato da: Massimo Birattari, Invece di fare i compiti, Rizzoli

Fai il punto ❚

sul testo regolativo

Segna con una ✗ se le frasi sono vere (V) o false (F).

• Il testo dà indicazioni per costruire il libro delle parole.

V

F

• Il testo dà indicazioni su come imparare e usare parole difficili.

V

F

• Il testo dà prima le indicazioni più importanti e poi quelle meno importanti.

V

F

• Le indicazioni sono in ordine cronologico, cioè dicono che cosa fare prima e che cosa fare dopo.

V

F

• Le indicazioni sono tutte importanti allo stesso modo.

V

F

• I verbi nel testo sono all’imperativo.

V

F

Per parlare ❚

Imparate nuove parole tutti insieme in classe!

1. A coppie, pensate a una parola difficile e scoprite il suo significato sul dizionario.

2. Inventate una frase con quella parola e ditela ad alta voce.

Le altre coppie dovranno indovinare il significato della parola.

3. Ascoltate poi le frasi delle altre coppie e provate a indovinare voi il significato delle loro parole difficili.

115

TESTO INFORMATIVO

Pagg. 250-251

PRIMA DI LEGGERE ❚

Che cosa sai sul popolo degli antichi Egizi? Confronta le tue informazioni con quelle dei compagni e delle compagne.

BLU EGIZIANO PARAGRAFO 1

Introduzione Nel 79 dopo Cristo, il vulcano Vesuvio erutta e copre con la lava la città di Pompei. Dopo 1600 anni, gli archeologi liberano Pompei dalla lava e trovano sui muri della città il colore blu egiziano. Il blu egiziano è uno dei primi colori sintetici, cioè realizzati dagli esseri umani, e viene inventato dagli antichi Egizi.

PARAGRAFO 2

Il colore del cielo Per gli antichi Egizi il colore blu è molto importante, perché è il colore del fiume Nilo, del cielo e delle divinità. Per ottenere il blu, gli antichi Egizi usano delle pietre preziose: i lapislazzuli.

PARAGRAFO 3

Un sistema nuovo Circa 4 600 anni fa, gli antichi Egizi scoprono come realizzare il colore blu. Prima fondono delle rocce e dei minerali a quasi 1000 gradi e poi li mantengono a questa temperatura per alcuni giorni. Ottengono così un colore resistente.

116

TESTO INFORMATIVO

PARAGRAFO 4

Scribi e scarabei Nell’antico Egitto, gli scribi scrivono sulle pergamene con un inchiostro di colore blu egiziano.

Il blu egiziano viene usato anche per colorare alcuni oggetti, come i gioielli a forma di scarabeo.

PARAGRAFO 5

Babbuini blu Sulle pareti delle tombe dei faraoni, ci sono dei dipinti spesso realizzati con il colore blu. Per esempio, nella tomba del faraone Tutankhamon sono dipinti dodici babbuini blu.

Ridotto e adattato da: Clive Gifford, I colori della storia, LEG edizioni

Fai il punto ❚

sul testo informativo

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che tipo di testo è quello che hai letto?

Un testo regolativo, perché dà istruzioni su come creare il colore blu egiziano.

Un testo informativo, perché dà informazioni sul colore blu egiziano.

2. Come è il linguaggio del testo che hai letto?

Poco chiaro e non contiene parole specifiche dell’argomento.

Preciso e contiene parole specifiche dell’argomento.

3. In quanti paragrafi è suddiviso il testo?

Cinque.

Sei. 4. In questo testo, come riconosci le parole chiave?

Sono le parole più difficili.

Sono le parole colorate.

117

TESTO INFORMATIVO

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che cosa è il blu egiziano? È uno dei primi colori sintetici, cioè realizzati dagli esseri umani. È uno dei primi colori naturali scoperti dagli esseri umani.

2. Perché il blu è importante per gli antichi Egizi?

Perché è il colore dell’acqua, delle nuvole e della pioggia.

Perché è il colore del cielo, del fiume Nilo e delle divinità. ❚

Collega ogni informazione al suo paragrafo.

Nella tomba di Tutankhamon sono dipinti dodici babbuini blu.

PARAGRAFO 1 Introduzione

Gli Egizi fondono rocce e minerali a quasi 1 000 gradi per realizzare il blu.

PARAGRAFO 2 Il colore del cielo

Il blu egiziano viene usato per scrivere e per colorare oggetti e gioielli.

PARAGRAFO 3 Un sistema nuovo

Per ottenere il blu egiziano, gli egizi usano i lapislazzuli.

PARAGRAFO 4 Scribi e scarabei

Gli archeologi trovano il blu egiziano sui muri di Pompei.

PARAGRAFO 5 Babbuini blu

Per parlare ❚

118

Con un compagno o una compagna, cerca delle immagini di oggetti o opere degli antichi Egizi realizzati con il colore blu egiziano e presentale alla classe.

Quali oggetti e opere avete trovato?

Pagg. 258-259

VERIFICA

Testo informativo

LE API PARAGRAFO 1

Introduzione

Le api sono insetti molto organizzati. Vivono nell’alveare e hanno ruoli precisi.

PARAGRAFO 2

Le api appena nate

Le api appena nate puliscono le celle dove vengono messe le uova.

Dopo tre giorni, diventano nutrici, cioè danno da mangiare alle larve.

PARAGRAFO 3

L’ape regina

L’ape regina può vivere cinque anni. Nel periodo della riproduzione, fa circa duemila uova al giorno per venti giorni.

L’ape regina mette nelle celle

più piccole le uova che diventeranno api operaie e nelle celle più grandi le uova che diventeranno fuchi.

PARAGRAFO 4

I fuchi

I fuchi sono le api maschio e sono senza pungiglione. Sono più grandi delle altre

api, ma più piccoli dell’ape regina.

I fuchi hanno una vista molto buona, perché devono riconoscere l’ape regina per accoppiarsi con lei.

119

VERIFICA PARAGRAFO 5

Testo informativo Le api operaie

Le api operaie appena nate sono piccole, bianche e pelose. Quando crescono diventano bottinatrici, cioè raccolgono il nettare e il polline dei fiori.

Ridotto e adattato da: Andrea Fogli, Bianca Strano, Marta Ficarra, Andrea Allais, Vittoria Donda, Focus, numero 125 – 23 marzo 2021

Fai il punto ❚

sul testo informativo

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Che tipo di testo è quello che hai letto?

Un testo informativo.

Un testo narrativo.

2. Perché?

Perché contiene informazioni chiare e precise sulle api.

Perché racconta una storia inventata sulle api.

Entra nel testo ❚

Per ogni domanda, segna con una ✗ la risposta corretta.

1. Come si chiamano le api che danno da mangiare alle larve?

Fuchi.

Nutrici.

Bottinatrici.

2. Nel periodo della riproduzione, quante uova fa l’ape regina?

Circa duemila al giorno.

Circa venti al giorno.

3. Chi sono i fuchi?

Le femmine delle api.

I maschi delle api.

4. Che cosa fanno le api bottinatrici?

Raccolgono il nettare e il polline dei fiori.

120

Diventano api regine.