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IL RIZZOLI ALL’AMERICAN ACADEMY

Significativa partecipazione dell’Istituto al congresso USA

Si è svolta a Las Vegas dal 7 all’11 marzo l’edizione 2023 dell’AAOS, American Academy of Orthopaedic Surgeons, congresso americano di ortopedia di prestigio mondiale.

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Presenti all’evento Cesare Faldini, Stefano Zaffagnini, Francesco Traina, Matteo Romagnoli, Giovanni Trisolino, Mirco Lo Presti, Giulio Maria Marcheggiani Muccioli. Diversi i contributi degli specialisti del Rizzoli presentati al congresso davanti a una platea di ortopedici e professionisti di tutto il mondo.

Premiati due video presentati dal prof. Cesare Faldini e suoi collaboratori della Clinica 1: la protesi d’anca per via anteriore mini-invasiva nel paziente obeso e il trattamento delle forme combinate di scoliosi e spondilolistesi. Un ulteriore video presentato riguarda il trattamento dell’alluce valgo con tecnica mini-invasiva.

Una tecnica innovativa di chirurgia eseguita mediante l’uso della pianificazione e simulazione in realtà virtuale è il focus del lavoro presentato dal dottor Giovanni Trisolino e colleghi dell’Ortopedia Pediatrica.

Il prof. Stefano Zaffagnini ha presentato il video realizzato insieme ai suoi collaboratori della Clinica 2 sugli esiti a medio termine della ricostruzione con allograft osteocondrale nei casi di lesione di Hill-Sachs alla spalla.

RISERVATEZZA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, FACCIAMO IL PUNTO

Dati anonimi o dati pseudonimizzati?

Uno degli equivoci più diffusi nel quale incorrono i “non addetti ai lavori” in ambito privacy è quello relativo alla differenza tra dato anonimo e dato pseudonimizzato. Tale distinzione risulta di fondamentale importanza, laddove si consideri che solamente i dati pseudonimizzati sono considerati dal Regolamento (UE) 2016/679 (c.d. GDPR) dati personali e ricadono, pertanto, nell’ambito di applicazione del regolamento medesimo.

LISTE RICOVERI, IL PROGETTO MINISTERO-IOR

Dal 22 al 24 febbraio si è tenuto al Centro di Ricerca il secondo incontro formativo del progetto di ricerca del Ministero della Salute “Applicazione di modelli organizzativi per il Governo delle Liste di Attesa per i ricoveri chirurgici programmati”, che nasce dalla collaborazione tra la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero e il Rizzoli dando seguito a quanto realizzato attraverso il documento “Linee di Indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato”, di cui all’Accordo Stato Regioni del 9 luglio 2020.

Scopo del progetto è sviluppare e diffondere a livello nazionale modelli di efficientamento del percorso peri-operatorio, al fine di rendere omogeneo l’approccio metodologico al miglioramento del percorso del paziente chirurgico programmato.

Ha partecipato la direttrice dell’Ufficio 2 della Direzione del Ministero Mariadonata Bellentani (foto), sono intervenuti il direttore generale Anselmo Campagna, la direttrice sanitaria Viola Damen e l’ingegner Matteo Buccioli, responsabile della Programmazione chirurgica del Rizzoli, che fa parte del Comitato tecnico-scientifico del progetto.

CULT-IOR “Un grande bibliofilo”

Rubrica a cura di Patrizia Tomba dedicata ai più significativi testi antichi di medicina oggi conservati nella Donazione Putti del nostro ospedale, collezionati da Vittorio Putti, direttore del Rizzoli dal 1912 al 1940.

Autore: Georg Bartisch

Titolo del libro: Opthalmodouleia, das ist Augendiest

Stampato a Dresda da Matthes Stockel nel 1583. Formato in-folio

È il primo libro di oftalmologia in lingua tedesca, a differenza di quelli scritti precedentemente in latino o greco, nonché il primo lavoro del Rinascimento sulla chirurgia dell’occhio. L’uso di lembi movibili e sovrapponibili per mostrare le sezioni del cervello appare qui per la prima volta. Il precursore dei libri animati contemporanei.

I dati anonimi non sono dati personali. Per dato anonimo si intende quel dato che non permette in alcun modo, in nessuna fase del processo di trattamento, di identificare, direttamente o indirettamente, l’interessato. Un dato può nascere anonimo o diventare tale a seguito di un processo di anonimizzazione.

In questo secondo caso, il processo di anonimizzazione (che altro non è che un trattamento) va ad incidere su un dato personale, che solo in esito al trattamento medesimo fuoriesce dall’ambito applicativo del GDPR, in quanto non più riconducibile al suo titolare. Il processo di anonimizzazione è, quindi, un processo irreversibile, anche per lo stesso soggetto che lo ha posto in essere. La pseudonimizzazione, invece, si limita a ridurre, ma non a eliminare in modo definitivo, la correlabilità di un insieme di dati all’identità del soggetto interessato. Essa rappresenta pertanto una misura di sicurezza utile, a condizione che si adottino tutta una serie di cautele relative, in particolare, alla modalità di conservazione della chiave di re-identificazione. A tal proposito, si vedano le raccomandazioni ENISA “Tecniche di pseudonimizzazione e migliori pratiche” (novembre 2019).

“IO SONO FILIPPO - REMARE PER LA RICERCA”

Si è svolta nelle acque del Lago di Como la regata che ha visto coinvolte le società di canottaggio rivierasche e tantissime persone che hanno voluto partecipare all’evento organizzato lo scorso ottobre in memoria di Filippo Mondelli, campione di canottaggio prematuramente scomparso a causa di un tumore delle ossa. I presidenti di quelle società, ASD Cernobbio 2010 Canottieri Cernobbio, Canottieri Lario e Canottieri Moltrasio, insieme al padre di Filippo il signor Guido Mondelli e all’amico Giacomo Battaglione, sono venuti di persona al Rizzoli lo scorso 27 febbraio per consegnare i 18.000 euro raccolti durante l’evento, una donazione destinata alla ricerca in Ortopedia Pediatrica.

IL CONVENTO TRASFORMATO IN GALERA CON ANNESSA LAVANDERIA INDUSTRIALE. MA DA DOVE VENIVA L’ACQUA?

L’Istituto può così sostenere una borsa di studio per l’aggiornamento del data base degli interventi chirurgici eseguiti con la pianificazione virtuale e la stampa 3D nell’ambito dei disordini muscoloscheletrici pediatrici. Durante l’incontro tra il direttore generale Anselmo Campagna e i donatori, è stata la titolare della borsa ing. Chiara Menozzi, insieme al direttore dell’Ortopedia Pediatrica Gino Rocca e al dottor Giovanni Trisolino dello stesso reparto, a presentare i risultati finora ottenuti nell’ambito di questo progetto, che è parte della Rete Apparato Muscolo Scheletrico RAMS, in termini di miglioramento delle cure che è possibile offrire ai pazienti. (m.a.)

Circolo Culturale Ricreativo IOR

Avevamo dato nel numero precedente l’annuncio del Concerto Rock organizzato dal Circolo Aziendale, ma per problemi organizzativi ci vediamo costretti ad un rinvio dopo l’estate (fine settembre-ottobre): questo ci consentirà, con un po’ di tempo in più, di organizzarlo al meglio.

Nel frattempo numerosi gruppi hanno aderito, con almeno un componente dipendente del Rizzoli: Doctor Life, Style Calmo, Bozzini+Gambarotti, Fuori Zona, IMasc, I Cikutas, I Calabrolesi Rock Band, No More Pain, Antonio D’ugo.

Gite o visite guidate:

ƒ Lucca e il Ponte del Diavolo. Sabato 1 aprile. Gita di un giorno. Spostamenti in pullman, pranzo, visita guidata alla città di Lucca. Prezzo Soci € 60. Min 30 partecipanti.

ƒ Mostra di Tutankhamon a Venezia. Domenica 2 aprile. Spostamento in treno. Il costo (pranzo escluso) è € 43. Offerta riservata ai Soci del Circolo IOR: eventuali accompagnatori dovranno effettuare l’iscrizione al Circolo al costo annuale di € 12.

ƒ Orvieto e Viterbo. 6-7 maggio (2 giorni e una notte). Quota soci € 170. Min 30 - Max 40 persone.

ƒ Biciclettata Dobbiaco-Lienz: 15-16 giugno (2 giorni-1 notte). Quota Soci € 175 (supplemento singola 20 €); Gruppo min 30, max 40 persone.

Ulteriori informazioni sulla newsletter inviata via mail agli iscritti, sul blog https://circoloior. blogspot.com, su facebook “Circolo Ricreativo Culturale APS -ARCI - Istituto Ortopedico Rizzoli-Bologna”, su bacheca Circolo e Bar.

Informazioni, richieste o proposte possono essere inviate via mail a circoloior@ior.it o allo 051.6366308 nei giorni di apertura.

La sede del Circolo, adiacente al Bar, è aperta tutti Lunedì e Giovedì ore 11.30-14.00.

Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7715 del 29 Novembre 2006

Rivista mensile, n. 194, anno 17, marzo 2023 a cura dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna Via di Barbiano, 1/10 - 40136 Bologna tel 0516366703 fax 051580453 e-mail: iornews@ior.it

Direttore responsabile

Sara Nanni

Comitato di redazione

Alice Capucci (coordinamento editoriale), Michela Antino, Mina Lepera, Annamaria Milanesi, Andrea Paltrinieri

Progetto grafico

Cristina Ghinelli

Fotografie

Lorenz Piretti

Stampa

Centro Stampa IOR

Hanno collaborato

Silvia Bassini, Margerita Casarini, Pamela Pedretti, Emanuela Palmerini, Giulia Prati, Angelo Rambaldi, Francesca Schirru, Patrizia Tomba, Daniele Tosarelli, Giovanni Trisolino

Chiuso il 17 marzo 2023

Tiratura 1000 copie

La vasta area che circonda sia la sede storica del Rizzoli, sia i successivi ampliamenti avvenuti a partire dagli inizi degli anni ‘50 del ‘900, è rimasta sostanzialmente quella che circondava l’antico convento olivetano. La parte occidentale verso San Mamolo era coltivata in gran parte come erba medica, mentre nel lato verso l’attuale Piazza Bacchelli, vi erano viti ed altre colture di pregio. L’acqua necessaria veniva dalla fonte Remonda. Come si è già detto in questa rubrichetta, la fonte Remonda è ancora attiva e sarebbe raggiungibile ma con le dovute cautele e supporti tecnici. L’entrata è a circa venti metri sulla sinistra di via Codivilla. Piccoli tunnel si spingono nelle viscere della collina e captano l’acqua verso la vasca principale, da dove l’acqua giunge ancora nella vasca di uscita (visibile con una scala a destra dall’inizio di via Codivilla) per poi, in via sotterranea, congiungersi con l’altro condotto proveniente dai “bagni di Mario”, ed infine giungere nei pressi della fontana del Nettuno e all’esterno dove vi era l’orto botanico di Ulisse Aldrovandi. Nella fonte Remonda vi erano due aspetti oggi purtroppo scomparsi. Alcuni cunicoli che sbucavano all’esterno e davano luce all’interno della fonte, e un ingegnoso sistema di sollevamento dell’acqua per annaffiare gli orti e le viti. Questo sistema di sollevamento dell’acqua potrebbe essere una risposta ad un altro quesito storico successivo.

Segnalazioni alla redazione: iornews@ior.it 051 6366819

Come è noto con le soppressioni napoleoniche la chiesa, pur razziata di varie opere d’arte, si salvò; il convento, dopo averlo spogliato di tutto (compreso il prezioso rivestimento ligneo del teatrino) fu trasformato in carcere. Nella attuale Sala Vasari fu messa in opera una vera e propria lavanderia industriale in cui lavoravano i carcerati. Periodicamente alcuni carri scendevano in città con le guardie di scorta e offrivano a bolognesi un servizio di lavanderia, presa in consegna, lavaggio e restituzione, tutto a domicilio. Ci si è chiesti, e ci si chiede ancora, dove trovavano l’acqua per una simile lavanderia, anche perché l’acqua nei pozzi dell’ex convento non poteva essere sufficiente. Ed ecco che l’impianto di sollevazione dell’acqua dalla fonte Remonda, messo in opera a suo tempo dai monaci per annaffiare gli orti, potrebbe essere stato la soluzione per alimentare la lavanderia della Sala Vasari.

Angelo Rambaldi

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