Rivista di letteratura Euterpe n°27

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dimmi come si fa a far parlare da un’anguria la ferita: il succo più rosso e potente continuando a scrivere sempre con gli occhi con il fuoco che arde dai capelli alle dita fino al giorno della fine gioiosa, dipingendo, in un eterno presente «Frida, viva la vida»

Non le mani, né la pioggia ma il vento, i capelli, il fuoco. Così il tuo sguardo radente a conficcarsi nel petto, a chiedermi di tutte le meraviglie lasciate per la strada, dell’incuria del cuore, del vuoto incolmato. Leggevi la mia ombra sdraiata per terra come una pagina sgualcita in attesa di resurrezione. Ed eri piuma nel pensiero, ricamo di un tramonto.

La farfalla di Antonia70 GABRIELLA PIZZALA Tema del numero: “Il coraggio delle donne: profili ed esperienze femminili nella storia, letteratura e arte

Sito: https://associazioneeuterpe.com/rivista-di-letteratura-euterpe/ E-mail: rivistaeuterpe@gmail.com ISSN: 2280-8108 N° 27/ Agosto 2018

Aperiodico tematico di letteratura fondato nell’ottobre 2011 Rivista di Letteratura Online “Euterpe”

Eri luce di un’idea71 DARIO MARELLI

(3 dicembre 1938) Sopra quel prato bianco di un inverno impassibile esalava un sudario di nebbia che ti avvolse e ti accolse nel tuo giorno più amaro.

Traboccante di vita aspettavi il gesto incompiuto fra i capelli, uno sputo di carezza, il riscatto dalle mie disattenzioni.

Sulle tue labbra schiuse un alito rappreso di vita che fuggiva si effondeva leggero.

Ed eri luce astratta di un’idea, l’eco soffiata di una candela d’amore.

Poi timida, come sciogliendo le ali stropicciate troppo a lungo costrette, una farfalla bianca uscì dalla tua bocca.

Sopravvive alla notte la solitudine di un bacio sognato, la vertigine del cielo che schiude l’infinito.

Volò incerta, poi sparì tra quei pioppi stupefatti e impietriti che assistevano - soli al tuo svanire piano nella sera lombarda così remota e assente.

Migrazioni in corso72 STEFANO CALDIROLA Qui finisce il viaggio, dentro queste acque povere di luce e di animali; qui finisce il viaggio, lungo queste rotte ricche di buio e di sospiri; qui finisce il viaggio, qui inceneriscono i sogni, qui termina il percorso infinito di anime antiche e Nessuno canta l’ultimo pianto; qui finisce il viaggio: non c’è più Itaca per Ulisse.

Da allora una farfalla mi insegue come un sogno sognato una speranza vana che torna e torna sempre senza nome, né senso. Mi si posa sul cuore sul mio cuore ferito fratello a quel tuo cuore spaccato come un frutto troppo presto caduto. 71

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Poesia 1° classificata al II Premio Int.le di Letteratura “Antonia Pozzi – Per troppa vita che ho nel sangue” presieduto da Caterina Silvia Fiore (2018).

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Poesia 2° classificata al II Premio Int.le Letteratura “Antonia Pozzi – Per troppa vita che ho sangue” presieduto da Caterina Silvia Fiore (2018). 72 Poesia 3° classificata al II Premio Int.le Letteratura “Antonia Pozzi – Per troppa vita che ho sangue” presieduto da Caterina Silvia Fiore (2018).

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