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Tutto l'insieme delle comunicazioni attinenti alle tre zone in esame trae alimento dalle due rofabili che percorrono le valli dell'Idria e della Bacia, poichè la valle del Tominski, che prolunga verso nord il grande arroccamento del Chiapovano, non trova continuazione attraverso gli impervi contrafforti montani che la circoscrivono a nord e ad est, altro che per sentieri malagEvoii o per mulattiere di scarso rendimento logistico. Alla pianura di Aidussina adducono anche le rotabili che provengono dal nodo stradale di Zoll e da sud est lungo la valle del Frigido. La sistemazione difensiva nemica informa le sue linee direttive alle caratteristiche del terreno che si sono andate esponendo. C,Jstituita da due sistemi quasi continui lungo tutta la fronte: sulla parte montagnosa, ha dato speciale valore alle opere di sbarramento che ha imperniate, a guisa di cortine, a robustissimi capisaldi sugli altipiani, dopo avu precluso l'accesso dell'Avscek potok, si è affermata sulle linee orografiche principali, organizzando con cura speciale i nodi (Semmer, Fratta, Jelenik); infine nella zona collinoso-pianeggiante, appoggiandosi ai poderosi pilastri, rappresentati dal Monte San Gabriele e dall'orlo settentrionale dell'altopia:r:o carsico, ha disteso un robusto insieme di lavori, quasi uniformemente consistenti, a cui conferisce maggior valore la possibilità, ampiamente sfruttata, di azioni di fiancheggiamento. Il sistema seguito dal nemico nella costruzione delle opere di rafforzamento di queste zone è diverso: nella zona montana la linea che si appoggia ai capisaldi resi formidabili dalla natura e dall'uomo è unica; nella zona collinoso-pianeggiante la linea è sempre su tre ordini di trincee parallele, formando cosi delle vere zone fortificate; nella zona intermedia degli altipiani è stato seguito finora un sistema misto di capisaldi e di linee di sbarramento, e però sussiste anche qui la tendenza, come ne fa fede la stessa numerazione austriaca delle linee -che difendono l'Altopiano della Bainsizza (IA, IB, IC, IIA), a costituire la difesa secondo il sistema della triplice linea. Nello studio che segue si esamineranno partitamente le tre zone indicate e cioè: a) dal Rudeci rob (Monte Nero) al torrente Avscek (Auzza); b) dal torrente Avscek (Auzza) al Monte Santo; e) dal Monte Santo al torrente Frigido. In fascicoli a parte v~rranno esaminate le retrovie e la dislocazione delle truppe nemiche.
PARTE I.
SISTEMAZIONE DIFENSIVA DELLA TESTA DI PONTE DI TOLMINO DAL RUDECI ROB (MONTE
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NERO) ALL'AVSCl!K POTOK (AUZZA).
TERRENO. - La fronte nemica Rudeci rob-Avscek potok ha per punto centrale la piana di Tolmino con tutte le sue adiacenze, formate dalla confluenza del Rio Tolmino (Tominski potok) con l'Isonzo e della Bacia con l'Idria. Alta in media 180 metri sul livello del mare, la piana propriamente detta è un trape?io abbastanza regolare, con la base maggiore a nord, appog-
giata al massiccio del Vodil e la base minore a sud, tracciata dall'Isonzo, contro le pendici settentrionali del Becenica. Ai lati di questo trapezio, segnati a ovest dall'Isonzo e ad est dal Rio Tolmino (Tominski potok) si attaccano due triangoli rettangoli; 1) a ovest, la pianura di Volzana, che ha l'ipotenusa sull'Isonzo, il cateto maggiore appoggiato alle pendici orientali di Costa Raunza e Costa Duole e il minore alle pendici settentrionali della collina di Santa Maria; 2) a oriente, la piana di Polubino, col cateto maggiore tracciato dal Tominski, il minore dall'Isonzo contro il costone nord-occidentale del Becenica e l'ipotenusa addossata alle pendici occidentali del Triglav e del Kavala Vrh. Al vertice sud-ovest della piana di Volzana come pure a quello sud-est della piana di Polubino si attaccano due appendici rombiche formate: 1) quella a occidente, la Conca di Ciginj, dal ravvicinamento dello sperone di Costa Duole allo sperone di Santa Maria e dalle pendici orientali dello Jeza alle pendici occidentali del Senski; 2) quella a oriente, la Conca di Modreja, dalla confluenza dell'Idria nella Bacia e di questa nell'Isonzo. È limitata a est dal Senica, a sud dalla Bacia contro le alture del Lom; a occidente dall'Isonzo contro il Becenica e il Senski. Il torrente Usnik che esce dalla Conca di Ciginj e sbocca nell'Isonzo, unisce le due conche fra loro. La piana di Tolmino e le sue adiacenze sono chiuse tutt'intorno da alture; quasi tutte a ripido pendìo, variabili dalla quota 453 di Santa Maria, che è la più bassa, alla quota 1044 del Vodil, che è la più alta. Cadute in nostre mani Costa Raunza, Costa Duole e lo Jeza, per cui abbiamo il dominio sulla piana di Volzana e la conca di Ciginj, la piana di Tolmino resterebbe aperta dal lato ovest, se a rinchiudere l'anello di monti da cui è protetta non ci fosse il Monte Castello che si eleva isolato nella parte nord della piana di Tolmino. Vrn DI COMUNICAZIONE. fanno capo:
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Nella piana di Tolmino e nelle sue adiacenze
le due valli trasversali della Bacia e dell'Idria, confluenti nella Conca di Modreja, e per loro mezzo la valle longitudinale di Chiapovano; le valli longitudinali del Tominski, di Zadlas e dell'Usnik; le valli trasversali della Godica e di Lubino. Di queste le più importanti sono le valli della Bacia e dell'Idria. La valle Bacia, servita da una ferrovia che si raccorda agli importantissimi nodi di Klagenfurt e di Lubiana, è l'unica rapida comunicazione fra il Medio Isonzo e l'interno del paese. La valle Idria ha anzitutto un'importanza in sè, unendo il Medio ·1sonzo con gli accessi alla pianura di Lubiana, che è il cuore della resistenza nemica sulla fronte Giulia; e poi perchè con la valle di Chiapovano, che in essa sbocca ad oriente delle alture del Loro, costituisce la più diretta linea di arroccamento della fronte del Medio Isonzo. La valle longitudinale de] Tominski ha importanza in quanto costituisce la continuazione di questa linea di arroccamento fino alla Conca di Pologar, unita a sua volta, però soltanto mediante teleferica, alla valle de1la Wochein. Dalla valle Zadlas si può accedere alla valle della Wochein attraverso il passo di Globoka; ma questo enorme ghiaione è difficilmente percorribile