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della preparazione di artiglieria e avessero lasciato i loro ricoveri per portarsi ai posti di combattimento. Superata così facilmente la prima linea, il nemico proseguì la sua avanzata: la colonna del reggimento bavarese lungo la dorsale della Costa Raunza; la colonna del battaglione wurttemberghese lungo le pendici settentrionali di essa. Questo ultimo battaglione venne arrestato dinanzi a Foni. Cercò di aggirarne le posizioni, ma non vi riuscì se non a tarda sera dopo una serie di vani tentativi. Incontrò su posizioni più arretrate ulteriore resistenza che non poté superare sino all'indomani, quando la situazione dell'intero settore gli consentì di procedere senza imbattersi in altri ostacoli. Più rapida l'azione sulla dorsale della Costa Raunza. La nostra Hnea di Leisce Vrh (l' Cp. del 207") attaccata in due punti dal reggimento bavarese, cedette. Il nemico pmetrò e la lotta si fece episodica e frammentaria. Molte isole di resistenza rimasero in azione ma furono eliminate gradualmente per esaurimento delle munizioni. A M. Plezia un plotone della 11' Compagnia del III/76" Fanteria reagì così decisamente all'attacco delle proprie posizioni da costringere il nemko a desistere dall'azione e a dirottare verso nord. Ma il successivo attacco in forze riuscì a conquistare il Plezia e, più tardi, il Podklabuc. Il facile successo iniziale di quest'azione dell'Alpenkorps aprì la strada a cinque battaglioni della 12' Divisione slesiana che, diretti a Idersko, procedettero verso il loro obiettivo senza incontrare la minima opposizione. Mancò anche il contrasto che avrebbe dovuto esercitare la compagnia di sinistra (10') del III/76' posta a presidio della linea difensiva sul tratto Foni-riva dell'Isonzo. Questo reparto non aveva spinto la sua occupazione a tutta la linea alla quale era destinato e ne aveva lasciato sguarnito l'ultimo tratto verso il fiume. Di qui, lungo la rotabile, inosservata e favorita dalla nebbia, passò la colonna nemica che giunse alle 10,30 a Idersko e proseguì per Luico.33 Contemporaneamente a Costa Raunza fu attaccata Costa Duole. Anche qui, la nostra linea avanzata non oppose resistenza al 33 In merito a quest'azione di sorpresa, il gen. Krafft v. Dellmensingen riferisce questo particolare: " Al piede dei pendii boscosi del Kolovrat furono sorprese, per via, varie batterie pesanti mentre facevano fuoco; gli artiglieri italiani rimasero dapprima attoniti dallo stupore nel veder comparire gli elmetti
germanici; poi si difesero valorosamente con le pistole, finché non furono messi fuori combattimento •.
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1• Reggimento Cacciatori bavaresi e il Comando del I Battaglione del 208" Reggimento, dislocato sulle basse pendici dell'altura, fu coinvolto nella sorpresa. Un iniziale tentativo nemico di penetrare in Val Kamenca fu contenuto e respinto dalla 2' Compagnia fucilieri del 207" Fanteria col sostegno di una compagnia mitragliatrici. L'attacco a Costa Duole, presidiata dal 208" Fanteria, si pronunziò da tre direzioni (nord, est e sud). La colonna centrale del 4" Reggimento Jager della 200' Divisione riuscì, favorita dalla nebbia, a serrare sotto q. 732; ma i suoi tentativi di superare la difesa furono tre volte respinti. Anche nella Valle Duole le azioni avversarie furono tutte contenute. A malgrado della grande superiorità dell'attaccante (36 compagnie) la nostrn difesa (5 compagnie) riuscì a bloccarne ogni progresso. Ma la situazione favorevole di Costa Duole era compromessa da quella negli altri settori per cui il comandante della Divisione impartiva quest'ordine alle ore 13,05: La situazione quale mi risulta è grave al centro e sulla destra stop Ritengo non possibile mantenere difesa avanzata linea Usnik e dei costoni di Corno Jeza stop Intendo invece eseguire difesa ad oltranza Corno Jeza sino Sella Vogrinki e a sinistra Bucava J eza, sino al Corno J eza stop Comando Brigata Spezia eseguisca ripiegamento sue truppe su Corno Jeza sino a Vogrinki ed assuma difesa del Corno Jeza stop Comando brigata Taro sostenga sua difesa Costa Duole, appoggiandosi eventualmente a Bucova Jeza stop In caso ripiegamento estrema difesa va fatta sulla linea Vogrinki, Monte Natpricciar, Bucava Jeza, Monte Uplatnac stop Io stabilisco mio comando rovescio Natpriciar verso strada stop Fino ad ore 15 sono ancora a posto attuale dove debbono essere inviate comunicazioni stop Generale VILLANI.
In relazione a tale disposizione, quando verso le 15,30 si pronunziò un aggiramento dall'alto da parte di tre battaglioni nemici che dalla zona di Plezia si dirigevano verso Bucava Jeza, il comandante della Brigata «Taro» (col. brig. Danioni) diede ordine di ripiegare al Comando del 208" Fanteria: Raccolga tutte le truppe ai suoi ordini comprese quelle del 207° che ancora si trovassero a sud del torrente Kamenca e per la dorsale di Costa Duole ripieghi su Cappella Sleme occupando le trincee del caposaldo di Bucova Jeza. Avverto che sono state vedute forti colonne nemiche dirigersi da Havenik verso monte Uplatnac. In caso che il nemico la prevenisse nell'occupazione del monte Bucava Jeza, V.S. ripieghi sulla linea di armata nel tratto a sud est del suddetto caposaldo. Dare assicurazione questo comando caverna Cappella Sleme. Colonnello DANIONI.