L'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE GUERRA - VOL. IV tomo 3

Page 133

-

251 -

vuto assumere il Comando della Divisione al posto del generale Farisoglio, rimaneva al suo posto, ignaro di quanto accadeva. 20 46"

DIVISIONE

(schizzo n. 5)

Gli intendimenti operativi del comandante della 46" Divisione erano stati espressi con ordini del 21 e del 22 ottobre ( doc. 98 e 99) che, sinteticamente, prevedevano di: - trattenere o quanto meno ritardare l'avanzata del nemico con un velo di forze schierate sulla prima linea tra Leskovca e il caposaldo del Merzli;

- assicurare la massima resistenza sulla linea Leskovca3" costone di Km-ridotta Modena-Roccette di Merzli-lunette A e E-trincee C e D-linea dei Molini di Gabrije; -

tener saldamente occupato il fianco sinistro del settore della Divisione tra Leskovca e Kohinia e disporre in corrispondenza di essa di un nucleo di forze da impiegare contro i reparti nemici che lo avessero minacciato; - disporre di forze in grado di agire dai pressi della trincea E sul fianco del nemico che avesse tentato di aggirare la linea dei Molini di Gabrije; - consentire azioni di contrattacco con i reparti della riserva divisionale là dove se ne fosse delineata la necessità. Nel settore della 46" Divisione si sviluppava l'azione di attacco della 50' Divisione austriaca del III Corpo d'Armata bavarese, mediante « ingabbiamento » della nostra prima linea difensiva onde dissociarla dalle retrostanti, e proseguire, poi, in profondità su M. Mia e pendici del Matajur per aprire la strada della Val Natisone. La 50" Divisione austriaca - che era schierata dall'inizio della guerra nel settore M. Rosso-Sleme-Merzli - disponeva di 11 battaglioni rinforzati, raccolti in due brigate che assunsero uno schieramento per ala. Ebbe assegnate, per l'operazione, 30 batterie di medio calibro (139 pezzi) e 66 bombarde. L'attacco si pronunziò con un'azione sulla sinistra della nostra 46" Divisione, contro le posizioni di Leskovca. 20 Ci si è voluti diffondere anche in particolari minimi: se di secondaria importanza ai finì della ricostruzione degli avvenimenti, essi danno un'idea concreta del concorso dì circostanze e, soprattutto, dì una certa ~ perdita di testa • e di serenità in momenti che avrebbero richiesto grande energia e molta freddezza di giudizi.

-

252 -

La citata Relazione del Comando Supremo (v. nota 5 a pag. 229) dà queste brevi indicazioni circa il suo sviluppo: Tutta la fronte della 46" Divisione è attaccata in più punti da truppe della 50n Divisione Austro-ungarica (br. 3~ e 15· da montagna) e dalla colonna settentrionale della 12a Divisione germanica slesiana (63° reggimento rinforzato probabilmente dal Il battaglione del 18° reggimento austriaco) la quale opera a cavaliere dell'Isonzo ... La fase iniziale del combattimento risulta con qualche dettaglio dalla Relazione Falanga (doc. 100).

Alle ore 6,30, iniziato il tiro di distruzione nemico, la nostra artiglieria aprì il fuoco con i medi calibri; ma l'azione di sbarramento risultò molto incerta ed inefficace per la scarsa visibilità dovuta alla fitta nebbia. Scendendo dai canaloni del Rudeci Rob e del Maznik, il nemico attaccò, all'estremo limite 21 di sinistra del settore divisionale, le posizioni di Leskovca. Qui la difesa aveva subìto dure perdite per un bombardamento nemico del giorno precedente, ed altri danni aveva accusato dalla preparazione dell'attacco. Fu, perciò, presto sopraffatta, non potendo opporre all'avversario che un centinaio di fucili su una fronte estesa circa un chilometro. L'occupazione nemica fu localizzata alla parte orientale del saliente di Leskovca, ché i nostri reparti laterali riuscirono ad evitare una sua estensione che avrebbe fatto cadere la linea più avanzata (detta « centro Sleme ») ed il costone di Krn. Qui il comandante del settore rafforzò la difesa facendo ripiegare le forze del sottosettore Sleme e rinsaldando il contatto con la ridotta «Emilia». Alle 9,30 il nemico riprese il bombardamento e cercò, a seguito 2 1 Il settore Sleme (v, pag. 183) era ripartito in due sottosettori: di sinistra e di centro. Il 224° Reggimento Fanteria (tre battaglioni con due compagnie mltragliatrici) destinato a presidiarlo, occupava: - col I Battaglione il sottosettore di sinistra, fra Kosina e Leskovca; - col II Battaglione la linea avanzata detta " sottosettore di centro Sleme > fra Leskovca e la • testa di Ramarro •; - con due compagnie del III Battaglione la linea del 3° costone di Krn fino alla « ridotta Modena» compresa (collegamento col 148° Rgt. F.); - con una compagnia fucilieri e la compagnia mitraglieri del III Battaglione, Kosina. Il Comando del settore (Comando 224° Rgt. F.) era dislocato a tergo della • ridotta Modena •. Non disponeva di riserve, tranne un reparto zappatori del III Battaglione (circa 60 uomini). Presso la sede del Comando era dislocato in riserva divisionale il I/148° Fanteria.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
L'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE GUERRA - VOL. IV tomo 3 by Biblioteca Militare - Issuu