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-66Per le scorte di materiale sanitario vennero costituiti speciali depositi nelle seguenti località: Roccolo Cattaguo (sud-ovest di M. Fossetta), presso il 1690 ospedaletto; Pagarlok (ovest di M. Confinale), presso la 28" sezione sanità; Casara Campomulo, presso la 13• sezione sanità. Anche per le derrate fu provveduto alla costituzione di nuovi depositi e all'ampliamento di quelli esistenti. Poterono in definitiva essere concentrati sull'Altipiano e distribuiti in undici località diverse i seguenti quantitativi di derrate: 65.000 razioni viveri ordinari (meno pane e carne), 355.000 razioni viveri di riserva, 167.000 razioni generi di conforto, 163.140 scatolette di carne, 527 quintali di gallette, circa no.ooo razioni di avena e fieno. Magazzini di distribuzione viveri vennero fatti funzionare: a Passo Stretto e ad Osteria alla Barricata per le truppe del settore nord (trasporto con autocarri fino a Osteria alla Barricata e, possibilmente, fino a Roccolo Cattagno; con salmerie fino a Passo Stretto; con portatori da Passo Stretto alle linee); a Campo Spa e Campofilone per le truppe del settore centrale (trasporto con autocarri fino a Campofilone o, nel caso di tiro nemico di interdizione sulla rotabile, fino a Pagarlok, e da Pagarlok a Campofilone con salmerie dei corpi e portatori). Venne prevista la costituzione di un deposito viveri di riserva a M. Chiesa e di depositi viveri ordinari alla selletta di M. Lozze ed a q. 1761 tra Grotta del Lago e Malga Pastori) non appena fosse stata raggiunta la linea Cima Dodici-Forzelletta di Galmarara. Per le artiglierie, fissata la giornata di fuoco in 20 colpi per pezzo di g.c., 30 di m.c.,60 di p.c., vennero costituite dotazioni di munizioni di 15 giornate di fuoco per i g.c., 20 per i m.c., 23 per i p. c. (1). Alle bombarde furono assegnati 70 colpi per pezzo, tutti in batteria. Per le armi portatili della fanteria vennero accantonate nei depositi di Roccolo Cattagno, Passo Stretto, Cima Caldiera, Campo (1) Le giornate di fuoco vennero cosi ripartite:
artiglieria d'assedio: IO giornate di fuoco per i g.c., 15 giornate di fuoco per i m. e p. c., presso le batterie o nei depositi di gruppo; 5 giornate di fuooo per i g. e m.c. e 8 giornate di fuoco per i piccoli calibri nei depositi di Rendole, Campo Spa e Roccolo Cattagno. Artiglieria divisionale: 15 giornate di fuoco in batteria, 8 giornate di fuoco nei depositi Roccolo di Cattagno, Passo Stretto, Cima Caldiera, Campo Spa, Campofilone, CaDl.pomulo.
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-67Spa, Campofilone e Campomulo 200 cartucce per ogni fucile e 5000 per ogni mitragliatrice. Bombe e artifizi vari vennero accantonati negli stessi depositi munizioni per fanteria. Per il materiale del genio si costituirono depositi a Roccolo Cattagno, Cima Caldiera, Selletta di M. Lozze, Grotta del Lago, Campofilone, Pagarlok, Campomulo, e fu prevista la costituzione, dopo la prima avanzata, di un forte deposito a M. Chiesa. Per quanto concerne il servizio idrico, fu sviluppata e perfezionata sempre più l'organizzazione eseguita nell'autunno del 1916, in vista dell'« azione K "· Venne pertanto migliorato e completato l'acquedotto costruito in quell'epoca (1), in modo che, alla vigilia dell'azione, esso alimentava IO serbatoi (z). Furono aumentati ed ampliati i depositi acqua con botti a terra, in modo da averne nelle seguenti località: Roccolo Cattagno, Campo Spa, Pagarlok, Campofilone, Malga Moline, Malga Pastori e Casara Campomulo; più indietro in Val Maron, a Stazio e a Casara Tomba!. Furono inoltre accantonati 300 barilotti da 50 litri a Roccolo Cattagno e 700 a Passo Stretto: questi ultimi da spostarsi a Malga Moline nel caso in cui l'acquedotto non funzionasse fino a tale località. Venne disposta l'alimentazione dei depositi a terra a mezzo della sezione autobotti (dislocata ad Enego) fin dove potevano giungere gli autocarri, mentre i comandi di divisione dovevano provvedere per il regolare sfruttamento dell'acquedotto e per i rifornimenti antistanti alle teste di linea camionabili. Venne predisposto, infine, il materiale per attrezzare con botti 20 autocarri, per il caso di interruzione dell'acquedotto. (1) Per assicurare il rifornimento dell'acqua e risolvere radicalmente un problema che si presentava fra i più inquietanti e ponderosi, l'ufficio idrico della 111 armata aveva costruito nell'autunno del 1916, un acquedotto che, prendendo l'acqua dalle bocche di Rendole (piana della Marcèsina), Ja distribuiva a Malga Moline, Malga Pastori, Pagarlok, Roccolo Cattagno. Lo sviluppo totale dell'acquedotto era di Km. 16,636; la disponibilità di acqua risultante, di ettolitri 2925. (2) Nel tronco Rendole-Pagarlok: serbatoi di Campo Spa, Roccolo Gans e Pagarlok; nella diramazione Pagarlok-Roccolo Cattagno: serbatoi di Fontanella Stincar e Malga Mandrielle; nella diramazìone Pagarlok-Malga Molinc: serbatoi di )falga Fiara-Campofilone, Malga Pastori e Malga Moline; nella diramazione Pagarlok-Casara Campomulo: serbatoio di Casara Campomulo.
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