L'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE GUERRA - VOL. IV tomo 2

Page 217

-374 Il 43° ftr., avanzando dalla q. 652 del Vodice, doveva occupare col I btg. le trincee nemiche ad est della quota stessa fino a q. 503 e col Il btg. da questa quota a q. 6n di M. Santo; successivamente, spingersi fino alla linea Bitez-Gargaro, cercando di collegarsi a nord con la 53• div. e a sud con l'altro reggimento della brigata. li 44°, col III btg., doveva occupare la q. 408 (sud di Monte Santo) prima, e poi q. 615; quindi, puntare verso la q. 682; col Il btg. raggiungere il convento di M. Santo; il I btg., da Cosana dove era giunto per riordinarsi, doveva riunirsi al reggimento in linea e seguire l'avanzata del Il btg. Alle ore 9,15 la vetta di q. 503 era occupata dal 43° e alle ro circa il 44° ftr. s'impossessava del convento di M. Santo. Superate le posizioni avversarie, le truppe della br. «Forlì" scendevano nella conca di Gargaro, ed occupavano il paese omonimo e l'abitato di Britof che trovavano sgombri. A Britof venivano fatte alcune decine di prigionieri. A sera, mentre iii nemico disorganizzato batteva in ritirata inseguito dal tiro preciso ed insistente dei nostri cannoni che provocava perdite e disordine ovunque, la brigata si attestava sulla linea che da Bitez (collegamento con la 53• div.) per Gargaro va a q. 408 sulla dorsale di M. Santo e precisamente: il 43° con una sz. art. da montagna, da Bitez a Gargaro; il 44° con un'altra sezione da montagna, da Gargaro a q. 408. Alle ore 23 la situazione del Il corpo era la seguente : la 3• div. (ala sinistra), dopo aver sfondato a nord di q. 800 la linea nemica, aveva raggiunto Bate; la 53• div. (centro) aveva occupata la linea nemica del Na Kobil (q. 800-q. 778), oltrepassandola anche in vari punti; !'8• div. (ala destra), con la conquista delle posizioni avversarie di Bitez e Gargaro, saldava l'occupazione del Na Kobil con quella di M. Santo, collegandosi a sud con l'n• div. del VI corpo verso la sella di Do!. VI CORPO D'ARMATA

Dopo una notte relativamente tranquilla, in cui l'azione delle opposte artiglierie si era limitata a tiri di disturbo, il comando del VI corpo, nelle prime ore del mattino, avuto notizia ;che le truppe dell'S- div. avevano occupato il M. Santo, emanava le disposizioni perchè l'n• div. procedesse all'attacco del Veliki Krib e del S. Gabriele, e la 24• si tenesse pronta ad assecondarne

-

375 --

l'azione (all. 341). Tale notizia fu più tardi confermata dal comando della 2• armata, il quale, nell'informare che l'avversario stava ripiegando sulla fronte Na Kobil-Zagorie-Veliki Krib, ordinava (ore n,4O) al VI di concorrere, in accordo con le truppe ?peranh a nord, all'occupazione della Sella di Do! e di mettersi m condizioni di procedere verso gli altri obiettivi non appena fosse ordinato (all. 342). 1h base a tale ordine, il gen. Gatti ordinava all'n• div. di procedere all'occupazione della Sella di Do! (ali. 343). . Dal canto suo, il comandante dell'n• div. ordinava alla br. « Messma " (93° e 94°) di occupare la linea Sella di Dol-Rocce Bianche per muovere poi da tale posizione all'attacco del Veliki Hrib; e all; bngata " Palermo » (68° e I/67°) di tenersi pronta a seguire il movimento della <e Messina n. La br. "Messina», schierata per ala, agi col 940 in direzione della Sella ~i D?l, col 93° verso Rocce Bianche. Il I/940 in collegamento con 1 8• div., preceduto da forti pattuglie e sostenuto sulla destra dal III/94°, superato l'intenso fuoco di sbarramento nemico da q. 230 raggiungeva all'imbrunire la sella, mentre reparti del III btg., dopo vivace lotta, si affermavano sulla prima linea austriaca tra la sella e le Rocce Bianche catturandovi oltre 80 difensori. . Più. a sud il I/93°, preceduto da reparti arditi, occupava le pos1z10m nemiche sotto il fortino roccioso. Sulle posizioni conquistate si accaniva la reazione avversaria con inte~si concentramenti di artiglieria e ritorni offensivi ovunque contenuh dalle truppe della br. «Messina" e dal tiro dell'artiglieria divisionale. In serata, il comando della 2• armata, nel comunicare il favore~ole andamento delle operazioni nel settore del II corpo, stab1hva che la nuova mèta da raggiungere era ormai al di là del vallone di Chiapovano ed ordinava al VI corpo di vigilare attentamente per piombare sul nemico non appena accennasse a ritirarsi. La linea di contatto tra le ali interne dei corpi d'armata II e VI fu stabilita lungo la rotabile passante per q. 367-q. 407, Osteria. VIII CORPO D'ARMATA

Nella notte sul 24, il 163° entrò in linea sulla Vertoibizza sostituendo il 25° ed il n6° ftr. che sì trasferirono rispettivamente al ciglione di Savogna ed a Mariano.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.