L'ESERCITO ITALIANO NELLA GRANDE GUERRA VOL I

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, Scartati quelli dell'Arsenale di Torino per il loro eccessivo costo, non giunti quelli della casa Krupp, vennero adottati quelli presentati çlal 20 reggimento pesante (2 serie per ciascuna delle 28 batterie). Il munizionamento degli obici pesanti campali - che nell'agosto 1914 era di soli 500 colpi per pezzo, e nel dicembre era salito a 600 nel maggio 1915 toccava gli 800 colpi per pezzo. In conseguenza dell'aumento del munizionamento, per accrescere il numero dei colpi al seguito immediato dei pezzi, sino allora previsto in 192, si rinforzavano le singole batterie con un secondo reparto cassoni di 4 vetture (125). L'artiglieria contro aerei dal 1912 al maggio 1915.1

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-La prima idea di adottare bocche da fuoco atte al tiro contro d 1 aeronavi risale al 1912, e cioè a quando, nell'ordinare lo studio e b"l' h d materiale da mm. 70 per batterie a cavallo, si presta 1 1 c e esso · ovesse a vere il massimo settore verticale di tiro al fine di mettere anche l'artiglieria a cavallo in grado di battere aeronavi. Nell'anno successivo, in vista del considerevole sviluppo assunto dall'aeronautica, ed in base all'impiego di mezzi aerei da noi stessi fatto in Libia, veniva affidato ad apposita Commissione (126) l'incarico di determinare un tipo di cannone ;d uno di spingarda specialmente adatti per il tiro contro aeronavi in genere, ed un'arma con relativa installazione adatta per eseguire dai velivoli il tiro contro i dirigibili. Frattanto, esperimentati un materiale campale Krupp da 75 · ed un cannone da 75 su autocarro acquistato dalla Rheinische Metallwaren, si inviava all'estero una commissione tecnica per trattare l'acquisto e la costruzione di armi di piccolo calibro per il tiro contro aeronavi. In base alle trattative svolte, nel luglio del 1914 si sarebbero dovuti contemporaneamente esperimentare a Nettuno due cannoni da 75 acquistati dalla casa Ehrhardt (l'uno su autocarro e l'altro semiautomatico), uno automatico da 37 della ditta Vickers, e tre mitraglìere (una da 12 tipo Hotchkiss, un'altra da 25,4 someggiata tipo Vickers, la terza da 25,4 pure della casa Vickers), ma, per il ritardo nella consegna dei mat eriali da parte delle ditte costruttrici e per la malaria che aveva incominciato a manifestarsi al poligono di Nettuno, le prove, iniziate quando non ancora erano giunti tutti i tipi di materiali; venivano troncate quasi subito e rinviate all'autunno del 1914. Scoppiata la guerra, e chiusisi tutti i mercati esteri, nella considetazione --ehe per il momento era ormai inutile sperare di accrescere lo scarso· numero d1 bocche da fuoco antiaeree disponibili, si affidava ad apposito << reparto di artiglieria controaerei >> l'incarico di riunire

il ·poco che si aveva pronto, in sezioni, da assegnarsi alle armate destinate ad agire in zone pianeggianti o di bassa montagna, ovvero da adibirsi alla protezione delle città e degli stabilimenti militari. ·n « reparto di artiglieria contro aerei» venne costituito a Nettuno il 20 gennaio 1915, alle dipendenze del 13° reggimento artiglieria da campagna. Esso, sulla base del materiale disponibile (3 cannoni montati su ..autocarri, dei quali 1 da 75 Ehrhardt, 1 da 75 C - nuovo tipo di bocca da fuoco da poco concretato dalla Commissione, e che alle prove aveva dato risultati soddisfacenti - ed 1 da 37, più 2 cannoni da 75/9n da campagna, con opportuni ripieghi resi idonei al tiro contro aerei, e 2 mitragliatrici montate su autocarri, delle quali 1 da 25 Maxim, 1 da 12 Hotchkiss), costituì 4 sezioni. Di esse 3 si mobilitarono il 21 maggio, e partirono, la 1a (1 can_none da 75 E, una mitragliatrice da 6,5 Hotchkiss ed 1 proiettore) per Treviso; la 2a (1 cannone da 75 C ed 1 proiettore) per Boscomantico, a protezione dell'aerodromo; la 4a (2 cannoni da 75/9n trainati) per Campalto, a protezione dell'aerodromo. La 3a (1 cannone da 37 ed una mitragliatrice da 25), non ancora pronta, doveva, non appena possibile, portarsi a Baggio (Milano), a protezione dell'hangar. Alla quasi totale nostra deficienza di materiali per tiro contro aerei provvide poi la casa Ansaldo, la quale, nel maggio del 1915; offri all'Amministrazione della guerra alcuni tipi di cannoni da 102/35, da 76/17 e da 76/45 per il tiro contro aerei (affusti ancora completamente da definire), dichiarandosi pronta ad allestire 12 installazioni complete da 76/17 entro 8 mesi dall'ordinazione e 4 da 76/45 entro 5 mesi. La stessa casa s'offriva anche di studiare il modo di adattare su apposito affusto 4 cannoni da 75 campagna Schneider, che l'Amministrazione militare aveva acquistato come batteria di prova, senza però assumere alcun impegno circa la data della loro consegna. Le offerte della casa Ansaldo senz'altro vennero prese tutte in considerazione, tranne quella del 102, sia perchè, essendo le installazioni ad esso relative ancora allo stato di studio, non sarebbero risultate disponibili che molto tardi, sia perchè il calibro della bocca da .fuoco era ritenuto eccessivo allo scopo. Perciò, mentre si convenne con la casa Ansaldo di esperimentare praticamente il cannone da 76/17 installato su automobile, si volle anche provare il 75 campagna Schneider, nell'intendimento, se il parere dei tecnici l'avesse confermato opportuno, di usufruire immediatamente dei 4 cannoni Schneider della batteria di prova.


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