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8° - Periodo fra la s·pedizione d'Oriente e la campagna del 1859 »
non mancai di far conoscere all'autorità superiore il merito . eminente dei vostri straordinari servizi, di rendere ., a ciascuno la dovuta lode, e di provocare per molti di voi i premi corrispondenti. · " Bravi zappatori ! gradite le mie parole di affetto e di riconoscenza. Il mio cuore me le pone sul labbro, il vostro cuore le accetti. La concordia,· la benevolenia reciproca, il sentimento dell'onore, e sopratutto l'amore al Re ed alla Patria, vi renderà lieve e cara qualunque opera la più ardua, la più perìgliosa. Reduci fra breve al nostro suolo natale, ai nostri cari, il primo nostro grido nel toccare i patrii lidi s~a questo : « Noi pure sostenemmo l'Italico onore del sàbaudo vessillo nella terra straniera J> . Salutiamo questo sacro vessillo gridando tutti concordi : Viva il Re, viva lo Statuto ! Il Comandante superiore del genio
SERRA,,.
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8°- PERIODO FRA LA SPEDIZIONE D'ORIENTE E LA CAMPAGNA DEL 1859
Non furono molti, nè radicali i provvedimenti presi a riguardo dell'arma nostra nei tre anni fra il 1856 ed il 1859 ; e rifletterono specialmente gli istituti militari, che davano uffì.c.iali alle armi chiamate dotte, ed i parchi del genio, sempre · studiati e mai conclusi nei periodi fra le guerre precedenti.
L'istituto unico dal quale provenivano gli uffì.èiali d~llo stato maggiore generale, dell'artiglieria e del genio, era sempre l'Accademia militare di Torino ; ma il suo rendimento era insufficiente e si dovette ricorrere spesso ad amm1ss1om straor-
<:linarie promovendo ufficiali dai sottufficiali dei corpi tecnici, od arruolando ingegneri civili. Così si fece più volte nel 1855; si procurò di ottenere nuove ammissioni con una legge .. 2 febbraio 1856, che pel genio dette risultato completamente nullo ; e si pensò di modificare l'ordinamen~o dell'Accademia militare.
Giova intanto qui riassumere brevemente le vicende di questo istituto.
Fondata nel 1678, rinnovata -dopo la rivoluzione fran<:ese - nel 1815, subì un riordinamento radicale per effetto di sovrani provvedimenti nel maggio 1839 e susseguentemente leggiere modificazioni dopo le guerre del 1848 e del 1849, che però non ne avevano alterata la costituzione del 1839.
A norma di una le~ge 13 novembre 1853 per l'avanzamento, la R Accademia doveva avere 200 allievi e fornire i due terzi dei sottotenenti alle armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio e stato maggiore generale; l'altro terzo dei posti era devoluto alla categoria dei sottufficiali . . Con legge 19 luglio 1857 il numero degli allievi fu portato a 240 e l'istituto dovette, da allora, ricevere anche gli allievi idonei uscenti dal Collegio militare (1). La durata dei corsi fu stabilita di 4 anni per le armi speciali e di 3 anni per_ le armi di linea. L'età per l'ammissione era dai 17 ai 22 anni, e gli aspiranti dovevano o aver compiuto il corso di filosofia o superare un equipollente esame di concorso o provenire dal Collegio militare. Essi venivano indistintamente arruolati per « ferma ordinaria di anni 8 >l, a norma di un R decreto 25 febbraio 1858 (2 ).

( 1 ) Il Collegio milit:re fu cre:to con la stessa legge 19 luglio 1857, in Asti, modificata poi con altra legge 26 settembre 1858; ed aveva lo scopo di pr<? parare giovani "uscenti dai pubblici corsi elementari all'ammissione nella R. Militare Accademi~ ove prosegi{ivano gli studi militari superiori ,, . . ( 2 ) Questo decreto straordinario ordinò la chiusura provvisoria dell'Accademia in seguito a gravi inco·nvenienti disciplinari e la riapertura venne poi 23
T aie ordinamento durò un solo anno, essendochè un R. Deci;eto del 27 febbraio · 1'859 istituì temporaneamente un corso suppletivo per preparare in un annb di, studio ufficiali e< specialmente di fanteria ii, ed il 30 giugno dello stes;o anno, sotto la pressione della guerra in corso, si pubblicarono nuove norme per ammissioni s.tr.oardinarie anche al 2° anno per le armi di linea ed al 3° anno per le armi speciali.
Finalmente la R. Accademia, resasi maggiormente insufficiente ai bisogni dell'esercito dopo l'occupazione delle provincie lombarde, delle Marche e della Toscana . (1), fu con R. decreto e Regolamento del 13 marzo 1869 scissa in due istituti : uno, denominato ancora R. Accademia· , per dare ufficiali d'artiglieria, genio e stato maggiore generale; ed uno, detto Scuola mili tare, per dare uffic~ali delle armi di linea . . ,, Questa scuola si fuse con altra simile che esisteva ad Ivrea (2); ed infine, il· 9 . maggio 1860, fu istituita la SGUola di Modena, ancora esistente, con la recente denomin.azione di Accademia militare di fanteria -e cavelleria,
Gli allievi dell'Accademia militare vestivano nel 1859 la. seguente di vis a : . keppy turchino con pennacchio turchino · per gli allievi (nella grande uniforme) e bianco-turchino per gli ufficiali di governo. Tunica di panno turchino a doppia fila di bottoni, con

fissata con R. Decreto 6 aprile 1858, con obbligo però, per gli allievi, compiendo il 17° anno di età, di essere arruolati. Su quest'importante periodo di vita del nostro principale istituto d'educazione militare v. ROGIER, op. cit .. (1) In Toscana il governo nazionale, subentrato a quello granducale nel 1859, aveva con decreto 31 ottobre 1859 trasfor~ato il ½iceo Militare di Firenze in Accademia Mili tare, ordinata come quella di Torino, cioè con 3 corsi per le armi di linea e 4 per quelle speciali; ma tale ordinamento f~ abolito l'I 1 agosto 1860; gli studi speciali furono portati all'Accademia di Torino, ed a Firenze si istitul un collegio militare simile a quello allora esistente ad Asti e ad altro che fu istituito a Milano (a S. Celso). (2) La scuola militare di fanteria in Ivrea era stata istituita con R. De~ creto 6 dicembre 1849 col nome. di Scuola normale, e vi erano ~a~dati luogo•
goletta, mostra e pistagne chermisino. Pantaloni bigi con banda laterale chermisina (1).
Uscendo dall'Accademia i sottotenenti dell'artiglieria e quelli del genio dovevano frequentare la Scuola complementare. Il regolamento ordinatore del 1858 diceva che il corso complementare di studi i compi vasi in «. 2 anni o 3 al più», ed i sottotenenti allievi che superavano gli esami dei 2° anno erano « definitivamente 1> classificati nella rispettiva arma e promossi al grado di luogotenente.
Il 3° anno di corso era perciò di perfezionamento; ma fu fatto poche volte.
Nel 1858 erano ufficiali del genio allievi della scuola c~m-
pleméntare:
al 2° corso : Alessandro De Charbonneau, Giorgio Pasetti, Camilla Curio-Spinola, Cesare Castelli, Giacomo Giovanni Boetti, Venanzio Bruno, Luigi Durand de la Penne ; al 1° corso : Giorgio Enrico Brunetti e Giovanni Ma-
scarello.

tenenti anziani di fanteria per un corso di istruzioni al cui termine subivano un esame d'idoneità per la promozione al grado di capitano. Vi erano ammessi anche sottufficiali, caporali e soldati che ricevevano un'istruzione speciale, e poi rientravano ai corpi e davano cosi contingente per buoni graduati.
Evidentemente l'ordinamerito della scuola di Ivrea si modificò quando dovette fornire anche i sottotenenti delle armi di linea in seguito al decreto del marzo 1860; funzionò insieme a quella di Modena per qualche tempo, e quindi fu chiusa. .
Finalmente, nel 1860, fu istituito per di più un corso speciale per ufficiali di fanteria e dì cavalleria al fine di prepararli al servizio di stato maggiore (non bastando quelli provenienti daÙ'Accademia a tenere completi i quadri), corso che durò fino alla istituzione della sçuola di guerra (v. capo VI0).
Per la cavalleria eravi" una scuola militare di perfezionamento, fondata fin dal 1823 a. Venari~ e traslocata a Pinerolo nel 1849; ad essa erano assegnati i sottotenenti di nuo~a promozione per compiervi l'istruzione di equitazione, i luogotenenti anziani per acquistare l'idoneità al grado di c~pitano ed ancora sottufficiali e soldati come alla scuola di Ivrea. (•) Annuario militare ecc,, ai;rio' 1859.
Pochi, dunque, e pochissimi poi erano gli allievi nelle armi speciali alla R. Accade~ia, il che obbligò a fare altre ammissioni straordinarie, oltre a quelle di cui.si è d:etto qui indietro.

Sciolto il « battaglione di guerra» della Crimea nel giugno del 1856 e rientrate le compagnie al reggimen·~o, il corpo attese al suo perfezioname~to nelle istruzioni. Per alcuni anni non subì alterazioni di ordinamento ed a i primi .giorni del 1859 era costituito così : > ' I stato maggiore (comandante : colonnello Domenico Stagliene ; aiutante maggiore in 1°: luogotenente Monzani; ed in 2° : luogotenente Abrile) ; 2 battaglioni (maggiori: Morand e San Martino di Valperga) di 4 compagnie ognuno (capitani in numero di 9: Galli della Mantica, Tapparone, . Girolami, Araldi, Gambini, Nicoli, Molinari, Doix, Massari ; il capitano iri soprannumero attendeva ai parchi).
Il I 7 marzo 1859 fu istituito ur «deposito>>, composto di uno stato maggiore e di una sola compagnia, che ·doveva poi essere sdoppiata in caso di mobilitazione. Al deposito del reggimento erano il consiglio di amministrazione, la cassa ed i magazzini del corpo; vi si dovevano raccogliere i provinciali richiamati per completarne l 'eqùipaggiamento, prima di inviarli ai battaglioni attivi, ed i volontari (allora assai numerosi) per ricevere le prime istruzioni. ,
Il reggimento aveva sempre avuta dipendenza diretta per la disciplina e per le istruzioni dal comando generale del,. l'arma d~l genio ; sciolto questo nel marzo del I 858, passò a dipendenza diretta del Ministero della Guerra, che si riser,. vava di "sottoporlo ad ispezione per parte di qualcuno dei membri del Consiglio superiore del genio,,.
Il maggiore generale Nicola Passera, che era -il comandante
generale del genio, fu nominato nel 1858 vicepresidente del Consiglio predetto; ed il vice presidente fu appunto l'« ispettore delegato per il reggimento ii quando ispezioni si ritenevano opportune (1).
Ma poco dopo avvenne la campagna del 1859 e questo ordinamento ebbe corta durata; ed anzi, o poco prima della campagna od al su~ inizio, furono istituite due compagnie zappatori (la 9a e la 10a), per le quali non risultano disposizioni sul giornale mili tare.
Prima di fare cenno della campagna occorre indicare che con R. decreto 3 aprile-=,.,dello stesso anno era stato approvato un Regolamento per il servizio delle truppe del genio in campagna e dei parchi del genio, in sostituzione di quello del 1849.
Le ragioni che avevano condotto al nuovo Regolamento sono esposte nella relazione-che precede il R. Decreto e si possono riassumere così : la nuova organizzazione dei serv1z1 amministrativi del genio (R. D. 26 decembre 1853); l'attribuzione delle ispezioni ai membri del Consiglio del genio ; la soppressione del comando generale del genio in tempo di pace (R. D. 25 marzo 1858).
Ecco le principali disposizioni del nuovo regolamento :
Il Carpe doveva dare all'esercito in campagna ufficiali d'ogni grado, zappatori, commissari ed aiutanti. Il suo servizio doveva riflettere i lavori campali, quelli di attacco e di difesa delle piazze e l'impiego dei parchi.

( 1 ) L'articolo, 12 dell'Is'truzione per l'esecuzione del R. decreto 18 marzò 1858 dice: . .
" Il yice-Presidente del Consiglio è ad un tempo Ispettore del reggimento zap~aton, esclusa però la parte amministrativa. Il ministero determina in ogni anno l'ep oca . . m cui . s1. . d , proce. era 11a ·· . 1spez1one .,.
A capo del corpo dell'esercito in campagna veniva destinato un comandante sup~riore del genio .(ufficiale generale), coadiuvato da uno stato maggiore; ogni divisione doveva avere un comandante del genio (maggiore o capitano anziano); e quando si fossero costituiti corpi d'esercito, per ognuno di essi si doveva destinare uno speciale com~ndante del genio << almeno maggiore » di anzianità superiore (se di pari grado) ai comandanti del genio delle di visioni dipendenti. · Nel caso di attacco, o di difesa, delle piazze doveva essere dal comandante superiore del genio designato un personale speciale, di qualità e forza proporzionata alla qualità ed all'importanza dell'operazione da eseguire.
La truppa del genio doveva somministrare un distaccamento ad ogni divisione, di forza determinabile dalle circostanze, ma che avrebbe dovuto essere "per quanto possibile, di una çompagma ,,.
Si hanno dunque in queste assegnazioni ben poche differenze rispetto a quelle del regolamento del 1849.
In articoli successi vi si fìssa vano le attribuzioni e le dipendenze; e fra le prime si riscontrava, per la prima volta, affidato al genio il materiale e l'esercizio della « telegrafia all'esercito >> .
Circa alle « dipendenze » si può rilevare che il regolamento metteva i comandanti del genio a diretta e sola dip!'!ndenza rispettivamente del comando generale dell'esercito e dei comandi delle divisioni militari, e lasciava a loro la responsabilità di tutti i lavori tecnici, anche quando ad essi concorrevano truppe di altri corpi e lavoratori borghesi.

I parchi furono così suddivisi :
A) Parchi stabili : a) parco generale ; b) parchi di dotazione delle piazze forti.
B) Parchi mobili : e) parco principale di esercito ; a) parchi di visionali ; e) parchi di compagnia. C) Parchi eventuali : f) parchi d'assedio ; g) parchi speciali per lavori determina ti.
L'istruzione del 1859 sui parchi non contemplava la dotazione dei parchi indicati alle iettere a), b), f), g), la quale dotazione doveva essere " regolata secondo le esigenze speciali del servizio e delle località,,; pel parco generale era detto di più: "le somministrazioni per qu~sto parco debbono essere autorizzate dal ministero della guerra,,.
La dotazione del parco principale, secondo l'istruzione, consisteva in : macchine di verse ( argani, berte, burbere, martinelli), e accessori per macchine (cordami, carrucole, curri, paletti e simili) ; accessori di carreggio e parti di ricambio ; metalli da lavoro; più: metalli lavorati in arpesi, caviglie, chiodi, viti, ecc. ; strumenti per rilevare il terreno e per disegno ; materie di consumo (colla, candele, sugna, sego, olio, colofonia, borace, miccia, ecc.); strumenti ed attrezzi da lavoro per barilaro e canestraio, per carradore, per zappatore (badili 3120, gravine 1400, mannaresi 250, picconi 270, pÌ,cozze 500, picozzini 300, roncole 300, vanghe 170, forche da trincea 100, zappe 150, ecc.); per lattaio, per legnaiuolo, per magnano, per minatore e scalpellino, per muratore, per segatore di legnami, per barcaiolo e èalafato ecc. ; una tromba da incendi ; 2 macchine Rumkford per l'accensione delle mine ; 6 telegrafi elettrici con rispetti vi apparati ; 80 km .. di'fìlo telegrafico ordinario ed I km. e mezzo di filo iso'1.a to ; ~0.000· sacchi da terra ;· 50 secchie, ecc. '
Il parco principale ~v·eva ancora un parco di divisione ed uno di compagnia, completi nel loro caricamento .e car-
reggio.

In tal modo il parco principale aveva il seguente carreggio: carri da parco coperti (mod. 1856), n.0 5; carri da parco scoperti (mod. 1 .856), n.0 27 ; fucine da campagna (modello 1830), n.0 2.
Il parco divisionale aveva materiali, macchine e strumenti da mestieri come il parco generale, ma in minore quantità, e· cioè : per z·appatori : 800 badili, 200 gravine, 50 picconi, 90 picozze, 160 roncole, I O rastrelli, 70 vanghe, 50 zappe, ecc. ; per minatori : una piccola dotazione di ricambio ; il tutto su:. carn da parco coperti (mod. vario), n.0 1 ; carn da parco scoperti (mod. vario), d.0 2 ; carri da parco scoperti (mod. 1856 ), n.0 ·6 ; fucina da campagna (mod. 1844 ), n.0 , 1.
Di più, ogni parco divisionale doveva avere una sezione dì ponte alla Birago, coi rispettivi accessori e strumenti di do~ tazìone, cioè : 2 barche pezzi di prora ; 2 barche pezzi prismatici; 4 banchine di cavalletti e dotazioni di gambe da m. 2,50, 4,00, 5,00, e 6,00; 106 tavole e 24 mezze tavole; ·20 tràvicelle. ferrate lunghe, 4 mezzane ed 1 corta ; il tutto su : carri da cavalletti, n.0 2; carri da travicelle, n.0 4.
Il parco di compagnia aveva : 90 badili, 54 gravine, 24· mannaresi, 30 picozze, 30 picozzini, 20 roncole e 6 zappe ; strumenti da legnaìuolo, da magnano, da minatore e scalpellino (6· mazzetti da pistoletti, 2 mazzuoli da scelpellino, 8 pistoletti da mina, 20 subbiette, ecc.), da muratore, da segatore di legnami, ecc., trasportati da : carri da parco scoperti (mod. 1856), n.0 2.
La polvere per le mine si i:;relevava dall'artiglieria.
Il traino dei parchi all'esercito doveva essere fattq dal treno d'armata per quelli di compagnia e di divisione, e con mezzi di circostanza (da provvedersi dall'intendenza. militare) per il parco principale. '
In campagna il parco principale doveva essere comandato
