
5 minute read
Il “cippo” di Redipuglia fra i cimeli del Museo Storico del Corpo
Il Cippo originale di Redipuglia fu affidato alla Regia Guardia di Finanza sin dal 1935, appena iniziati i lavori di soppressione del cimitero sul Colle di Sant’Elia. Esposto per qualche tempo presso la sede della Legione Allievi, nell’allora Caserma “Vittorio Emanuele III” di Viale XXI Aprile (oggi Caserma “Piave”), a par tire dal 5 luglio del ’37, come si diceva in premessa, entrò a far par te del patrimonio museale del Corpo, presso il quale è attualmente esposto. Le prime sale del Museo furono inaugurate in occasione della tradizionale “Festa del Corpo”, alla presenza dell’allora Ministro delle Finanze, Paolo Thaon di Revel, accompagnato dal Comandante Generale della stessa R. Guardia, Gen. C.A. Calcagno, ed alla presenza di impor tanti cariche istituzionali. Ad esse avevano lavorato, sin dal 1934-1935, vari Ufficiali, Sottufficiali e Militari in ser vizio presso la Legione Allievi, fra i quali è doveroso ricordare i Colonnelli Vitale, Fiocca e Meucci, così come l’Aiutante di Battaglia Guarreca e il Brigadiere Stefanini, questi ultimi fra i primi chiamati a coadiuvare l’allora Colonnello Formato, al quale era stato demandato: “…il primo lavoro di ricerca e di organizzazione, quando si trovavano alla Legione Allievi”33 . Per l’esattezza, il Cippo fu inizialmente collocato nell’appena inaugurato “Sacrario dei Caduti del Corpo”, realizzato in un’ampia sala al piano terreno dell’entrata principale della citata caserma, sacrario che ovviamente era adiacente allo stesso Museo Storico, che in quel contesto occupava l’intero corridoio di destra (oggi sede di uffici del Comando Generale del Corpo)34 . Nella sommaria descrizione del Sacrario, il giornale “Il Finanziere” aggiunse: “Nel Sacrario, con indovinatissimo pensiero è stato ricomposto nella sua originalità il Monumento ai Caduti del Corpo, già esistente nel Cimitero di Redipuglia (.) Il cippo di confine austriaco atterrato è spezzato, quello italiano, invece, eretto e sormontato dalle aquile, con la leggendaria scritta <<Italiano o Straniero non contrabbandare merce d’odio…>> , sembrano che acquistino nell’ambiente raccolto e severo del Sacrario, elementi di più sublime emotività”35 .
Esattamente un anno dopo, ancora in occasione della Festa del Corpo del 5 luglio, il Museo Storico fu visitato dall’allora Capo del Governo, Benito Mussolini. Fu, quella, l’occasione per pubblicare un prezioso numero unico, una sor ta di monografia dedicata, oltre che all’inaugurazione del medesimo Ente, alla stessa storia del Corpo36 .
Advertisement
33 Così come ricorda l’articolo “Una ricca ed espressiva raccolta di titoli di nobiltà civile e guerriera”, in “Il Finanziere”, n. 28 del 12 luglio 1937, pag. 5. 34 “R. Guardia di Finanza - Breve Guida del Museo Storico”, Edizione Legione Allievi R. Guardia di Finanza - Roma, 5 luglio 1939, pag. 16. 35 “La prima realizzazione di un purissimo e nobilissimo desiderio”, in “Il Finanziere”, n. 28 del 12 luglio 1937, pag. 4. 36 La cronaca dell’evento fu pubblicata sul giornale “Il Finanziere”, n. 52 dell’8 luglio 1938.
Il cippo dei finanzieri nell’originaria sede museale del Corpo del 1937 (Fototeca del Museo Storico della Guardia di Finanza, Roma)
In quel contesto, una copia del numero unico fu fatta per venire dal Generale Calcagno anche al Senatore Giannino Antona Traversi, il quale, nel gradire l’omaggio, indirizzò al Comandante Generale il seguente telegramma, nel corpo del quale non mancò di ricordare par te della sua celebre frase dedicata ai Finanzieri caduti nella “Grande Guerra”37:
“Al Comando Generale R. Guardia di Finanza - Roma Nell’ora del cimento scese da monte a valle, si colorano di rosso anche le Fiamme Gialle! Giannino Antona Traversi Gismondi Volontario di guerra Maggiore dei Lanceri di Montebello Meda Riardo, 6 luglio 1938”.
37 Il telegramma fu riprodotto a pag. 16 del giornale “Il Finanziere”, n. 52 dell’8 luglio 1938.
Il Senatore Antona Traversi venne a mancare a Verona il 26 dicembre del 1939. La sua scomparsa, che coincise con quella dell’ex Ministro delle Finanze Filippo Meda, fu ricordata anche dal Corpo, sul cui giornale fu pubblicato un toccante ar ticolo dal titolo “La scomparsa di due autorevoli amici delle Fiamme Gialle”. Nella par te riguardante il poetasoldato Traversi la redazione non mancò di ricordare che Egli era stato l’autore delle frasi ripor tate sul “Cippo di Redipuglia”, concludendo il pezzo giornalistico con la frase:
“Le Fiamme Gialle - mai dimentiche - benedicono l’eletto spirito Suo!”38 .

Il telegramma di Giannino Antona Traversi (Archivio del Museo Storico della Guardia di Finanza, Roma)

Nel 1960, allorquando il Museo Storico si trasferì nell’odierna Caserma “Sante Laria”, attuale sede del Comando Quar tier Generale con ingresso principale in Piazza Mariano Armellini, il Cippo dei caduti del Corpo fu esposto nella sala dedicata alla “Grande Guerra”.
Anni ‘60. Il cippo nella nuova sede museale presso la caserma “Laria”. (Fototeca del Museo Storico della Guardia di Finanza, Roma)
38 In “Il Finanziere”, n. 1 del 1° gennaio 1940, pag. 3.
L’ultima tappa di cotanta storia ci por ta all’aprile del 2002, allorquando il “Cippo” fu trasferito presso l’attuale ubicazione, vale a dire il piano basamentale del Museo, da poco realizzato, a corollario, quindi, dell’angolo dedicato alle Fiamme Gialle decorate di Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale simbolo ideale non solo del Valore ma anche dell’elevato contributo di sangue offer ti dai Finanzieri, sia in pace che in guerra, negli oltre due secoli della propria Storia. L’immagine del Cippo, per il suo alto valore simbolico, è stata utilizzata nel tempo in molte pubblicazioni ed oggetti di carattere storico riguardanti la par tecipazione del Corpo al primo conflitto mondiale. Il cimelio iconizzato lo si può trovare, ad esempio, in una piccola targa bronzea, posta nell’atrio della caserma della Compagnia di Monfalcone, donata nel lontano 1954 dal finanziere Antonio Bruno, un ex appar tenente al X Battaglione mobilitato nella guerra ‘15 - ‘18. La rappresentazione più recente, invece, è del luglio 2017, in occasione dell’80° anniversario di fondazione del Museo
La targa bronzea Storico del Corpo. Per tale ricorrenza, il Museo, grazie a nella caserma Poste Italiane, ha realizzato due “folder” con l’annullo di Monfalcone dono di Antonio Bruno filatelico e il francobollo dedicati all’evento. Sul retro di uno dei due folder è riprodotta l’immagine del “cippo dei finanzieri”.
Il retro di uno dei folder edito da Poste Italiane dedicato all’80° anniversario del Museo Storico


Il cippo dei finanzieri presso l’attuale sede museale del Corpo (Fototeca del Museo Storico della Guardia di Finanza, Roma)

Il cippo dei finanzieri presso l’attuale sede museale del Corpo (Fototeca del Museo Storico della Guardia di Finanza, Roma)