RASSEGNA DELL'ESERCITO 2002 N.4

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Militari italiani inquadrati nel Contingente ONU durante l’operazione «Albatros».

di 1 030 uomini, fornito dalla Brigata «Taurinense» (su base battaglione Alpini «Susa») prima e «Julia» dopo (su base battaglioni Alpini «Tolmezzo» e «Gemona»), rispettivamente al comando dei Generali di Brigata Luigi Fontana e Silvio Mazzaroli. Il Contingente italiano, a livello Reggimento, articolato su un battaglione di fanteria alpina, un battaglione logistico, un gruppo squadroni dell’Aviazione dell’Esercito ed un Reparto di Sanità, cominciò lo spiegamento in Mozambico nel marzo 1993, assumendo la responsabilità operativa del corridoio di Beira nei primi giorni di aprile. In ragione sia della vitale importanza del corridoio – via di 46

collegamento principale tra lo Zimbawe ed il mare, servita da una rotabile, da una ferrovia e da un oleodotto – sia del livello di efficienza operativa e logistica dell’Unità, il contingente italiano assunse il ruolo di «forza di riferimento», ricevendo anche funzioni di supporto logistico e sanitario a favore di tutte le forze ONU presenti nella regione. Il settore assegnato è lungo circa 300 km e largo 40 km. In sintesi, il Contingente «Albatros» fu chiamato a sviluppare attività operative e umanitarie. Dal punto di vista operativo, gli furono assegnati compiti di scorta armata ai convogli ferroviari e alle autocolonne di rifornimenti che percorrevano il Corridoio di Beira e di presidio di alcuni punti sensibili lungo l’importante oleodotto. Oltre a ciò, gli Alpini contribuirono a verifi-


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