Asterischi
Il Luogotenente Generale Raffaele Cadorna che guidò il IV Corpo d’Esercito durante il glorioso ingresso nella città di Roma il 20 settembre 1870
Grecia, venne affidato all’VIII Corpo il controllo di una larga parte del Peloponneso. Nel 1935, a Roma, si costituì il Comando di Difesa Territoriale, emanazione diretta dell’Ispettorato di Gruppo di Zone Militari di Roma, che, in seguito alla mobilitazione dell’VIII Corpo d’Armata, assunse le funzioni di Comando. Inizialmente il Comando di Difesa Territoriale di Roma aveva giurisdizione su Roma, Firenze, Perugia, Pisa e Ancona. Poi, però, con la costituzione nel 1936 del Comando Difesa Territoriale di Firenze, continuarono a dipendere da esso solo Roma e Perugia, oltre alla difesa costiera e la sicurezza delle comunicazioni e impianti della zona militare di Pisa. Nel 1943, in seguito al precipitare della situazione politico-militare, si formarono il Corpo d’Armata Motocorazzato, il XVII Corpo e il Corpo d’Armata di Roma, che risultarono fondamentali per la difesa della capitale dopo l’armistizio dell’8 settembre, cui contribuirono con un elevato costo in vite umane. A partire dal 10 settembre 1943, organizzata dal Colonnello Ezio De Michelis, venne costituita a Roma la “Banda della Pilotta” (che ha origine dal nome della via dello sciolto Comando del Corpo d’Armata di Roma). Analogamente, l’ex Ministro della Guerra, il
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Generale Antonio Sorice, fondò con la collaborazione del Colonnello di S.M. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, il Centro Militare Clandestino, con lo scopo di coordinare l’azione delle varie bande e dei gruppi partigiani nell’Italia occupata dai tedeschi. Con la liberazione di Roma l’organizzazione militare della città venne, ma solo provvisoriamente, affidata al Comando Militare Lazio-UmbriaAbruzzo, con la stessa struttura che aveva durante la Resistenza. Nel giugno 1946, venne creato a Roma l’VIII Comando Militare Territoriale con controllo giurisdizionale sulle Zone Militari di Roma e di Perugia, che modificò la sua denominazione, il 1° luglio 1957, in Regione Militare Centrale - VIII Comando Militare Territoriale. La competenza territoriale comprendeva Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna e due province delle Marche (Macerata ed Ascoli Piceno). Il 31 dicembre 1981 la Sardegna, facente parte della Regione Militare Centrale, costituì il Comando Militare della Sardegna. Nell’aprile del 1983 l’VIII Comiliter di Roma modifica la sua denominazione in Comando Regione Militare Centrale, mettendo insieme le Province di Pesaro e Ancona, e gli Enti e Reparti già facenti parte della regione militare Tosco-Emiliana. Nel 1985 viene costituita la Direzione della Leva, Reclutamento e Mobilitazione, e conseguentemente soppresso l’Ufficio Ordinamento e Mobilitazione. Nel 1990 il settore Leva, Reclutamento e Mobilitazione passa alle dipendenze del Comando Leva, Reclutamento e Mobilitazione. Nel 1991 i Distretti Militari di l’Aquila e Macerata vengono soppressi e con essi vengono meno anche i Comandi Militari di Zona, ricostituiti però in Comandi Operativi Territoriali (COT). In particolare il 10° COT, incentrato sul Comando Brigata “Acqui”, ha giurisdizione sulla Regione Abruzzo ed assume la fisionomia di meccanizzato e il 12° COT, con sede a Perugia ha giurisdizione sulle Regioni Umbria e Marche. La Regione Lazio rimane sotto il controllo del Comando RMCE. Sempre nel 1991, un Protocollo d’Intesa, firmato a Parigi, sancisce il gemellaggio tra la Regione Militare Centrale e la Regione Militare dell’Ile de France. Le principali funzioni del gemellaggio si possono riassumere in tre punti: rinsaldare l’amicizia che lega i due popoli nei comuni ideali di libertà, giustizia e progresso; sviluppare la conoscenza reciproca
Rassegna dell’Esercito on line 6/2014