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Fu un'azione che provocò notevolì perdite ma che con i suoi reiterati attacchi e contrattacchi ebbe successo, tanto che lo stesso comandante della 3!! A1·mata parlò, in un suo fonogramma, di "brillante esito dell'azione dovuto alla bravura dei reparti del 2° Granatieri e all'artiglieria" e il comandante del XXIII Corpo d'Armata generale PetHti trasmise con il suo personale encomio (19). Anche il forte contrattacco che il 16 mossero gli austriaci potette essere sventato, soprattutto per la capacità del capitano Reina e del tenente Pellecchia, comandante della 1!! Compagnia, caduto sul campo; e se pure le nostre perdite furono rilevanti. maggiori furono quelle del nemico. Si trattò ad ogru modo di una azione molto importante. Il "Bollettino di Guerra" n. 968 del 17 gennaio 1918 ne diede notizia attestando che "la lotta, estremamente violenta ed accanita, venne sostenuta con grande fermezza e valore dal 2° Granatieri" e da repa1·ti di bersaglieri ciclisti appoggiati da11'art,iglieria (20); il duca d'Aost.a inviò da1 Comando della 3'1 Armata l'elogio ai granatieri che "col consueto slancio" avevano fiaccato la resistenza avversaria; il comandante del Corpo d'Armata e quello della 61'' Divisione unirono il loro plauso; ed infine. Io stesso Capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale Armando Diaz succeduto al Cadorna, inviò "l'espressione del sentito compiacimento". La premiazione degli ufficiali e dei granatieri che più si erano distinti nell'azione di Caposile fu effettuata solennemente in Treviso il 27 gennaio alla presenza del duca d'Aosta (21).
(19) Rispettivamente Dispaccio n. 424 Op. del 14 gennaio 1918; e Dispaccio n. 249 Op. del 15 gennaio 1918. li comandante della 6P Divis ione generale Cicconetti rivolse un elogio al capitano Rcina ed ai suoi granaLieri (Dispaccio n. 237 Op. del 18 gennaio 1918). Reina è quegli che poi accompagnerà Gabriele O-Annunzio a Fiume <Cfr. Cap. seg.J. Si veda anche in proposito: ENZO CATALDI. D'Annunzio, Firenze Atheneum, Firenze, 1990. (20) Fu la settima ed ultima citazione della Brigata Granatieri di Sardegna nel "BolleLLino di Guerra" del Comando Supremo dell'Esercito. (21) Furono decorati con medaglia d'argenLo al valore miliLare i seguenti ufficiali : maggior generale Gastone Rossi: tenente colonnel lo Lorenzo Villoresi (seconda medaglia d'argenLo ); capitano aiutante maggiore Tommaso Latini (terza medaglia d"argento), capitano Ca!'lo Reina (era un ufficiale del 16° Reggimento CavalJeggeri comandato al 2° Granatieri), capitano Giuseppe Rorai (seconda medaglia d'argento: quegli che nel 1923 coronerà la sua vita di soldato, in Africa, con una medaglia d'oro); lenenU Fulvio
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I mesi di febbraio e di marzo trascorsero senza che da ambo le parti si svolgesse attività bellica di rilievo, anche in conseguenza della temperatura rigidissima, della pioggia persistente e della nebbia, tanto che a causa di una improvvisa piena del Piave sul fronte del 1 ° Granatieri un gruppo di tre ufficiali e di settanta gregari restò per un certo t empo tagliato fuori dal resto del Reggimento . L'intero ciclo di operazioni nel settore di Caposile, che si era ini ziato nel dicembre dell'anno avanti e concluso in quel marzo 1918, era costato ad ogni modo alla Brigata Granatieri di Sardegna, a parte i m oltissimi feriti ed i dispersi, ben cinquecentottantaquattro caduti, dei quali duecentoventisei del 1° e trecentocinquantotto del 2° Reggimento (22). 6. - Il 27 marzo la Brigata passò alle dipendenze della 1@ Armat a, trasferendosi nel Veronese, il che provocò il rammarico di Emanuele Filiberto di Savoia comandante della 3~ Armai.a che, nel 'saluto e nell'augurio alle sue truppe per la Pasqua, espresse il rimpianto per non averla più alle proprie dipendenze ("invano l'occhio stamane -disse nel suo discorso - cercava fra i più temprati soldati della 3~ Armata i valorosi Granatieri di Sardegna") (23); ed appena pochi giorni prima il comandante dell'XI Corpo d'Armata Adalberto di Savoia aveva asserito di aver "l'animo pieno di orgoglio di aver veduto questa mane un Reggimento delle Guardie" (aveva visitato infatti il 2° Granatieri) . Una volta nel Trentino la Brigata venne visitata il 30 maggio dal pr esidente del Consiglio dei ministri Vittorio Emanuele Orlando (24). Trasferita il 3 giugno a Ferrara di Monte Baldo ed il 20 a Castelfranco Veneto, ebbe in particolare impiegati i suoi reparti zappatori Ballisti. Lorenzo Calvi, Angelo Cavallotti. Vito La Monica, Domenico Locatelli (seconda medaglia d'argento ), Mario Pellecchia, Alberico Torran i; sottotenenti Aristide Abbina (seconda medaglia d'argento), Francesco Boselli, Antonio Crunarelli, Carlo Colet· ti, Bruno Taddei. (22) Di essi, quattro ufficiali del 1° Granatieri: tenente Antonio Giacchetti e sottotenenti Fabrizio Fabbrini, Guido Obè e Pietrn Tassi; e undici ufficiali del 2° Granatieri: tenenti Angelo Cavallotti, Armando Davoli, Mario Pellecchia, Silvio Resnati, Alberico Torrani; sottotenenti Domenico Bassi, Michele Bozzo, Carl o Coletti, Domenico Mignani, Giuseppe Pronino, Alessandro Sacchi. (23) Riportato dalJ'Ordine del giorno 9 apri le 1918 del 2° Granatieri. (24) Ordine del giorno 31 maggio 1918 del 2° Granatieri.