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DAL VIAGGIO NEGLI ABRUZZI AL DELIITO MAITEOTTI 151

per reggere questo fardello. Ho una impressione va'ga di quegli avvenimenti, perché ero ancora giovinetto; ma ricordo che .ho sofferto molto per la battaglia di Adua, e di più ancora ricordo di avere sofferto ·per quel movimento per cui, invece di chiedere che si continuasse, il popolo italiano, che pure si era" battuto eroicamente sulle ambe, fin} sotto l'in· flunza nefasta delle demagog ie coalizzate per subire fa disfatta che per un ventennio ha pesato sulla storia italiana. (Approvazioni).

Certamente, Crispi è Una delle _personalità più importanti del secolo scorso. Non si pecca di esagerazione, affermando che è della statura di Bismarck

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Conobbe ne11a sua vita tutti i momenti; quello dell'attività fre netica come ·quando preparò la sped izione dei Mille. Conobbe anche le amarezze dell'ingratitudine. Accade sempre che ci sia tllla coalizione di viltà e di m iserie per ferire le anime che si distinguono e si eleva no sulla moltitudine. Per tutto ciò e per altro ancora che richiederebbe più lungo "discorso, noi ricordiamo Francesco Crispi, Ricordando lo, in· tendiamo di onorare il patriota, il cospiratore, lo statista, intendfamo di onorare Ja Sicilia che gli dava i natali e intendiamo di onorare il popolo italiano che noi faremo marciare sulle vie della libertà e della grandezza. (li di.scorso de! capo del Governo è coronato da acclamazioni ripetute).

PER GLI INVALIDI DI GUERRA *

Il Presidente si è detto· lieto per l'occaJione che gli si presentava d i conoscere nei suoi particolari l'opera compi11tta dal grande ùti/11/q che protegge i minorati di g11erra. Calorosamente acclamato, htJ inoltre af f ermat o che il Governo non si a llontanerà mai dalla sua norma più alta, che è quella di testimoniare sempre coi fatti e non solo a parole la riconoscenza del Governo che rivendica la vittoria e i suoi artefici. Ha aggiunto di considerare come la maggfor gioia del/': s11e1 11ita l'ess~re

• A. Roma, la mattina del 12 gennaio 1924, Mussolini visita la .sede dell'Opera nazionale per la protezione ed assistenza degli invalidi di guerra: 11 senatore Lustig, presidente dell"Opera, «'ha pronunciato un discorso, nel quale, dopo avere ringraziato !'on. Mussolini, ha esposto gli scopi e lo sviluppo pieso dall' Opera, che p rovvede alla assistenza morale e materiale di quasi quattrocentomila invalidi. Alla fin e, il senatore Lustig ha offerto all'on. Mussolini la riproduzione della tessera di mutilato elegantemente rilegata in marocchino ve.rde ». Poi, il commendato r T itt~ Madi a, vicepresidente dell'Opera, << ha rivolto al Presidente del Consiglio un devoto saluto a nome dei mutila ti di guerra, orgogJjoso di sapere a capo della nazione il commilitone non immemo re». Indi j! Presidente del . Consiglio pronuncia le parole qui riportate in riassunto. (Da It Popolo d'Italia, N. 12, B gennaio 1924, XI),

Opera Omnia Di Benito M Ussolini

staio in guerra e l'aver donato il prop rù, 1ang11e a/Ja patria. la fraternità n ata nel sacrificio non p uò mutare, né muterà mai, quali che siano i tempi e gli eventi. (Le pa,ro/e del Presidente iono .rtale ac ,o/Je dtJ una lunga e viva ovazione).

PER NAPOLI*

H o . promesso e dimostrato fino ad oggi di saper m~ntenere le pro· messe fatte a Napoli. Così per i lavori Portuali. Amo Napoli e N apoli non deve dubitare di questo mio affetto. La pratica stata mandata al Cons igl io di Stato, che g ià si è favorevolmente p ronunciato in ~rito. Nessuna remora, dunque. Appena ·approvata, verrò n ella vostra città. :e. un mio vivissimo desiderio e sarò lieto di appagad o al più presto.

PER LA PRIMA COPIA DEL « ROMOLO » **

Le sono lTlolto grato della copia del su o Ro molo, che ella ha av uto il cortese p ensiero di donarmi Ella sa che già io conoscevo· la sua bella opera , Non le ripeterò, quindi, gl i elogi, ma tengo a m anifestare all'artista profondo e profondamente italia no del Romolo tutto il mio vivo Compiacimento

• A Roma~ nèl salone dèlla Vittoria d i palazzo Chigi, il 12 gennaio 1924, veno le 18, Mussolini riceve il dottor Agostino D'Adamo, prefetto di Napoli, col quale es:unina a lungo « la situazione politica di Napoli e della Campania, dandogli infine precise d irettive Alla ·seconda parte del colloquio», interviene anche il deputato Angiulli, sindaco di Napoli, al quale il Presidente del Consiglio rivolge le parole qui riportate. ( Da Il Popolo d' I talia, Nn. 12, · 14, 13, 16 gennaio 19 24, Xl).

• • A Roma. n el salone della Vittoria d i palazzo Chigi, il 12 gennaio 1924, verso l e 18.30, Mussolini riceve G iovanni Cavicchioli, autore del dramma storico Romol o, il quale g li offre la prima copia dell'opera. « All'omaggio del g iovine artista», il Presidente del Consig lio risponde co n le parole qu i riportate. (Da IJ Popolo d'Ila/la, N. 12, 13 gennaio 1924, XI).

PER IL CONTENZIOSO DIPLOMATICO*

Eccellenze! Signori!

Inaugurando i lavori del nuovo Consiglio del Contenzioso diplo. matico, ricostituito dopo 1a riforma degli" ordinamenti da me preparati, il mio primo pensiero si rivolge con devoto ossequio al conte di Cavour, che, tornando dal congresso di Parigi nel 1856, ammaestrato dalla recente esperienza, si affrettò ad organizzare uno specillle corpo consultivo per il Contenzioso diplorriatico, dettandone i primi Ordinamenti, sui quali però rimase perplesso, onde li riesaminò e li riformò neU'anno successivo con quel regio decreto 29 novembre 1857 che ha stabilito Je basi fondamentali dell'istituzione. Essa subl molti e vari ritocchi , rimanendo immutaµ nella sostanza fino alla riforma del Mancini del 1883, la quale fu a sua volta riveduta cinque anni dopo da un altro, cui non può non rivolgersi il pensiero con commossa riverenza : Francesco Crispi.

Gli ordinamenti Mancini-Crispi rimasero in vigore, salvo lievissime varianti, fino allo scoppiare del conflitto mondiale. ln tal momento l'on, Sonnino li soppresse con il fermo proposito di riorganizzarli su nuove basi al termine delia guerra. La ricostituzione avvenne soltanto nel 1920; ma il nuovo Consiglio, sia a causa degli avvenimenti interna• zionali, sia a causa dei suoi non agili ed efficaci ordinamenti, funzionò poco.

La riforma delil?erata in questi giorni, modifica radicalmente· la ~ fisionomia del Consiglio :· ne a llarga le basi; accentua 1a sua natura non esclusivamente limitata al campo giuridico; la ricolloca nell'ambito della attività diretta del ministro degli Esteri; tende a mantenerla stret· tamente in contatto con il ministero per il tramite del segretario gene. raie del ministero stesso; ·conserva un organismo più limitato per gli affari urgenti: la Giunta; istituisce il Comitato dei giuristi per le quc· stioni essenzialmente giuridiche che non possono efficacemente trattarsi in troppo largo consesso; consente la creazione di speciali comitati, inte· grando l'organizzazione permanente con l'aggregaz ione ad essi di esperti per problemi speciali; rafforza infine il segretariato fàcendo un organismo consultivo quotidiano degli uffici .del ministero.

• A Roma, nel salone degli Stalli di p:ala.no Chigi, il 14 gennaio 1924, Mussolini presiede la seduta inaugurale del nuovo Consiglio del Con1enzioso diplomatico. Jn tale occasione, il Presidente del Consiglio pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popolo d'Italia, N . 13, 15 gennaio 1924, XI).

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