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PREFAZIONE A « LA GERMANIA REPUBBLICANA»*
Non v'ha dubbio che in questo momento l'asse della storia europea passa per Berlino. quindi utile ogni iniziativa seria che serva ad approfon(j.irc il problema germ?nico, che tenti di scoprire quale volto si nasconde sotto la maschera tedesca. L'indagine non · è semplice. Se conoscere gli ind ividui è difficile, più d iffici le ancora è conoscere i popoli, questi vasti aggregati di umanità, pesanti, lenti, crepuscolari, che hanno esa ltazioni improvvise e precipitazi oni non meno imp rovvise. Né si può affermare· di raggiungere la conoscenza profonda d ei popoli, attraverso l'indagine compiuta fr:i quelle minora~zc che si chiam:1no partiti. Spesse volte i partiti sono lontanissimi dalla realtà storica e dall'a nima d elle masse che presumono d i rappresentare. Esempio classico il crollo della social-democrazia tedesca nell'agosto del 19 14. L'ind agine non può, quindi, essere che- approssimativa e condurre a risultati approssimativ i. Ciò premesso, Io studioso che si reca in Germania è tratto a domandarsi: la repubblica è una maschera? 11 pacifismo è una maschera? La miseria è una maschera?· In altri termini , la Germania d 'oggi è sinceramente repubblicana, è lealmente p;icifica, è seriamente povera, e quindi incapace· di front eggiare le scadenze delle riparazioni? Qual è, sotto le maschere, il vero, unico, immortale volto della Germania? / Queste o simili domande io ri volg evo a me stesso nelle colonne del Popolo d 1Italia alla vigilia della conferenza di Genova. E, sulla scorta dei dati" allora raccolti in una mia rapida sosta in Germania, r ispondevo affermando che g ran parte d ella popolazione tedesca s'e ra adattata alla repubblica so lo perché sperava, conformemente ai disco rsi degli uomini d ell'fntesa ç d i Wi lson, di avere una buona pace, ispi rata ai famosi q uattordici punti.
« Il crollo dell'Impero - scrivevo - ha lasciato un vuoto nell'anima tedesca. la Repubblica non l'ha riempito. Berlino è una città imperiale. Il suo décor è troppo f astoso per una repubblica di piccoli borghesi. Berlino anela segret,?.mente a ritornare lo scintillante palco- _ scenico d i un impero. C'è una traged ia delle cose, che si adegua alla tragedia degli spiriti. Malgrado la repubblica e, forse, in conseguenza della repubblica, tutto il mondo germa nico volge a destra con moto uniforme e progressivo. A sinistra non c'è più nessuno. Gli ,estremisti si sfaldano nell'infinito; il g rosso. d ella social-democrazia è parte integ rante dell:i coalizione borghese».
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Opera Omnia Di Benito Mussolini
E ancora :
« ll pacifismo d ella Germania è forzato. Essa non ha più un esercito: i centomila uomini che il trattato di Versaglia le ha concesso, non dispongono, tra l'altro, di artiglierie, se non in proporzione ri~icola. La flotta di guerra è stata inabissata nei gorghi del mare: milioni di fucili, migliaia di cannoni e di mitragliatrici sono stati metodicamente consegnati e rastrellati. ·La G ermania è pacifica, perché "non può" fare la guerra. Ma quello che importa indagare e conoscere, non è già se nascoste nei sotterranei delle officine o nelle grotte delle foreste ci siano anco[a delle mitragliatrici: importa indagare e conoscere qual è lo stato d'animo delle nuove generazioni tedesche>>
Queste ·parole ed -altre chc ·qU:i sarebbe trOppo lungo riportare," hanno trovato l.i loro conferma negli avvenimefl:ti posteriori.
Ora questo libro del giovane trentino Roberto· Suster, - viene a confermare le mie ass~rzioni. L'autore di queste pagine sa vedere l'importanza del fatto storico, e quell'ombra che, più vasta del corpo ond'è generata, si proietta nell'avven ire e, vi perdura anche quando la causa che l'ha gçnerata, è lontana. I popoli vivono tutti la. ]oro età di gloria o di decadenza nell'ombra di un grande fatto storico. , La Germania - dice il Suster - uscita battuta in pieno dalla g uerra, non vuol riconoscere la sua" sconfitta. In ciò è già una prova della sopravvivenza d ella sua mentalità milita rista. Disarmata, ridotta ad avere solo una parvenza d'esercito, educa militarmente - come neJ p.:i.ssatoi .suoi uomini validi, lascia costituire miliiie borghesi, quali l'Horgesch, l'Heimatsband, l'Orka, che raècolgono e mantengono in efficenza i quadri dell'ex-esercito con scopi dichiarati di rivincita e ~i rimilitarizzazione e che gli avvenimenti potrebbero tramutare al momento opportuno in truppe regolari e agguerrite. Colpita duramente nelle sue finanze, nel suo con:,imercio, sull'orlo del' fallimento, raccoglie tutte le sue forze economiche in uno sforzo colossale che ignora la miseria quotidiana dei singoli e partorisce i formidabili trml di Stinnes, dei consorzi Kloeckner, Stusumm, Haniel, Krupp, dell'Azienda Augusto Thissen, ecc., i quali r iaccendono quel sogno di egemonia commerciale, che, p rima della guerra, il decaduto Impero parve aver tradotto in realtà. Repubblicana, è tale solo di ·nome o nel desiderio d'una minoranza aspirante a crea re una oligarchia intellettuale-Politico-finanziaria; ma in realtà sente vibrare in quella che è la gran massa del popolo tedesco come una nostalgia rivolta al regime tramontato, per cui la repubblica vienè considerata come un reggimento polit ico provvisor!o, ·