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IL LAVORO DELLE COMMISSIONI PER LE RIPARAZIONI

E. PER IL · CONSORZIO EUROPEO

CANNES, 9, notte

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Ho chiesto agli on, De Nava e Rainèri alcune notizie sulle riunioni che h anno a\'uto luogo oggi delle Còmmissioni per le ripar azioni e per il Consorzio e uropeo e circa i risultati ottenuti nei confronti del. l'Italia. Per quanto non vi sia ancora nulla di definitivo, essi mi hanno riferito che la situazione · dell 'Ital ia è soddisfacente, L'on. Raine ri , che fa parte d~IIa Commissione per la fo!mazione del Consorzio emopeo per la ricostruzione dell'Europa èentrale e della Russia, ci ha d etto :

<< Alle 17 si è ra dunata la Commissione per il Consorz_io , la quale ha deciso definitivamente la forma che esso deve avere Si tratta di costituire un ·sindacato centrale, che sarà la testa e l'organo principale di detto Consorzio. Esso avrà la sua sede in Inghilterra e _ il suo capitale in sterline. A questo sindacato centrale, saranno coUegate le società d elle singole nazioni, ciascuna costituita con capitale proprio. Un rappresentante o più rappresentanti di ciascuna di qlleste società saranno ammessi . n el sindacato inglese e costitufre l'amministrazione centrale.

« Domani poi si esamin erà l a quota di p artecipazione d ei singoli Stati a l Consorzio, al quale sarà invitata a p artecipa re anche l'A merica Si calcola .fin d'ora che presso a poco i quattro quinti del capitale totale sieno cos~ìtuìti dall'Inghilterra, dall'Italia, dalla Francia, dall'America e dalla Germania. L'altro quinto verrà costituito dal Belgio, dal G iappone e dagli altri Stati neutri creditori. ·

« Quanto alle riparazioni, i risultati strappati con una dura bat· taglia dal ministro De N ava sono molto· soddisfacenti - Sui settecento milioni di ma rchi oro, nulla poteva toccare all'Italia, data Ja priorità che su di · essa spetta alle spese per gli eserciti di occupazione e del Belgio. Per quanto rig"uarda il forfait per il 1922, l'Italia ha ottenùto una somma superfore ai du'ecento milioni dì marchi oro, circa un mi~ liardo e mezzo di nostra moneta, che saranno pagati dalla Germania in n atura : In più è stato ottenuto che non venga restituita. dall' Italia alla Germa~ia Ja somma di quaranta milioni _ di rn~rChi ·r~c~vuti in più in natura fino a tutto il 31 dicembre scorso e l'altra somma di centosettanta milioni di lire depositate dalla Germania a· conto riparazfoni presso Ia Banca d'Italia.

« L'azione d ei nostri mi.nistri ha portàto anche al riconoscimento delle facoltà di 2.pplicuione all'I talia delle stesse condizioni adottate a Wiesbaden fra Loucheur e Rathenau. T ali condizioni _perffiettono rap· porti diretti fra i commercianti dei due paesi in merito allo scambio delle metci, evitando cosl la formazione ~i una pesante burocrazia nel sistema delle riparazioni in natura.

« Dopo .di ciò, sono state esaminate altre questioni di dettaglio, quali il prezzo.del carbone e il modo di determinare le spese fatte per l'occupazione mHitare. Queste ques~ionì si trovano però ancora in elaborazione. Tutte le. discussioni procedono abbastanza bene. Per le spese delle armate di occupazìone, Si tratta di evitare che esse assorbano una g ran parte di quelJo che pagherà la G ermania. Si è quasi accettato il principio d i fissare un forfait, il quale, però, non è stato ancora determinato in cifre. ·

« Anche sul prezzo del carbone, la "questione è ancora in discussione. Si tratta di vedere se noi possiamo trasportarlo pe.r via di mare o per via di terra e in qual modo si J'<?SSa calcolarne la spesa del t rasporto nei confronti della Germània.

« Le suddette questioni sono state impostate in modo sodd isfacente per nOi. Vi sono poi altre cose da discutere, _cioè le condizioni di garanzia per la riscossione delle ripara2:ioni, le condizioni da porre alla Germania per assicurare i suoi p agamenti e le misure da suggerire o· da imporre ad essa perché metta il suo bilancio fo condizione di far fronte ai pagamenti stessi . Quello che si è stabilito finora, in linea di massima, è di prendere come ·base nelle discussion,i che verranno fatte coi tedeschi Je condizioni che sono state già determinate n el memorandum di Londra

« Altra questione èhe si sta discutendo 'la procedura per il controllo. Sono state avanzate proposte perché il Conùtato di garanzia, che è ora una diramazione della Commissione delle riparazioni, da Parigi venga trasportato a Berlino, onde possa sorvegliare più da vicino le consegne. D etto Comitato di garanzia sarà investito anche di altre funzioni, che verr3nno tolte alla CommisSione delie riparazioni. Però tutto questo è ancora in studio. Il concetto fondamèntale che si segue in tutte queste discussioni è di cercare di migliorare le condizioni mondiali, le · qtiali renderanno più facile anche per l'Italia di superare. la crisi attuale». MUSSOLINI

Da li Popolo d'l1"1ia1 N : 81 _ 10 gennaio 1922, IX

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