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LA MISURA E COLMA....
Ricordate? Un anno fa il Fascio M ilanese di Combattimento decise, ' in manca nza di meglio, di partecipare all e elezioni, scegliendo, a p iattaforma della battaglia, la questione fiumana. Dal punto di vista « politico e morale » il FaS(io vinse, perché riusd a tenere in disturbat i n elle p iazze de lla città i suoi comizi; dal punto di vista strettamente eletto rale Ja battaglia fu perduta. Si fecero i fu nerali al fascismo e chi scrive quest e linee fu affogato in effig ie nelle acque del Navig lio. Un anno appena è passato, e il fascismo, lung i dall'essere morto, è p iù vivo, p iù impetuoso, più travolgente di prima. Sino a ieri c'era uno spett ro il?, Italia: quello del comunismo. Oggi ce n 'è un altro più t erribile e temibile: lo spett ro del fascismo. 1 pussisti non si sono ancora convint i di una verità formidabilmente lapalissiana: che l'Italia non è la Russia; che il popolo italiano non è per u si, costu mi, storia, psicologia, n emmeno parente alla lontana di qualcuna delle quarantaquattro razze che compongono il cosiddetto popolo russo; che non è possibile e nemmeno ùmanamente pensabile di infliggere all a nazione italiana l'esperimento in èorpore vili, che è stato, da un pugno di fanatici e di criminali , imposto alla Russia. Occorre ancora qualche incendio, per convincere gli estremisti di casa nostra che in I ta lia non si può instaur:tre il bolscevismo. Ma quale melanconia, quale umiliazione per l'organo quot idiano del partitone, dovere, proprio in p rima pagin a, e nell'articolo di fondo, elenca re le treme nde lezioni ricevute dal fasçismo da un anno a questa pa rte .
L'elenco n on è completo, ma ci sono g li episodi p r incipali di M ila no, Roma, Pola, Trieste, Fiume, che bastano a caratterizzare l e varie fas i dell'impotcn;a pussista. Che cosa importa il fl o rilegio delle insolenze?
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Noi accettiamo, a priori, per ammesso, tutto quello che si dice di noi. Sl. Noi siamo dei band iti, dei sitari, dei venduti, dei r innega ti. Queste sono parole inutili. L'essenzi ale è che Mussolini è un osso duro da r odere, che è mulescamente tenace e che gli ostacoli, invece di abbacch iaç1o, lo esaspera.no ne ll' attacco. L'essenziale è che attorno a Mussolini sono venuti a poco a poco raccoglie ndosi, a mig liaia e a decin e di mig liaia, g li itd!iani rùvegliati d'Ita lia. Q uesto movimento fascista va ass umendo un ritmo, una velocità imp ressionante, dalle Alpi alla Sicili a Molta gente, ch e ieri ci derideva o ci ig norava, comincia a tremare
Sanno che la noStra f ede non conosce oscillazioni; sanno che la nostra energ ia è - e sarà - implacabile; sa nno - e le cronache parlanoche da l 1919 ad oggi la fiammà non è soltanto belJa, ma è fascista per d efinizione. Molte coscienze inquiete stanno in ansia. Parliamo chiaro, finché è tempo
Di noi non d eve temere la borghesia piccola o grande che lavora; ma 1a borghesia giolittiana deve temere _le nostre vendette; m a la borghesia nittiana sarà dispersa ai quattro orizzonti col ferro e col fuoco D i noi non deve temere il p roletariato che lavora e la cui indefinita elevazione mo ra le e spir itua le ci sta a cuore e figura nei nostri postulati fondamentali ; d i noi devono temere i p a rassiti politicanti, g li apostoli imb roglioni , i missionari speculatori, tutta la gente sinistra ed equi voca ch e succh ia il sang ue e il sudore delle masse operaie, colla scusa d i volerle r edime re, in un assai remoto futuro . D i noi n on devono temere i vecchi socialisti, in buona f ed e, ma i massimalisti di g uerra, t utta b ' perversa categoria d ei madda len i p ent iti, d egli opportun isti, ch e hanno preso una tessera come un prem io d ' assicurazione; tutti i v ig liacchi che hanno occhiegg iato a l bo lscev ismo, non per un imp ulso dell 'a nima, ma per un egoistico calcolo di conservazione o di demagog ia; tutti costoro dovranno sal d::t rc il co nto.
C è molta materia che bisogn::t bruciare in Italia Br uciare i parassiti che vivono in m:i. rgine a lh borghes ia ; bruciare i pa rassiti che vivono in margine a l prolebriat o. Solo in quest o modo si andrà alla costituzione della « nazione dei produttori », divisi in :1rmonich e gerarch ie, stretti d a una discip linil accettata in coscienza o imposta dalla forza, rap presentati d3. uno Stato rid otto alle sue essenziali funzi oni d 'ord ifle giurid ico, politico e spi ri tuale, e «smobilitato» di tutte l e altre fonzioni d'or d ine economico che lo paralizzano e lo r iducono al disastro I fascis ti sono g li anticipatori d i questo evento. E per realizzarlo sono pront i 11 11cddere e 11 morire