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L'esplorazione strategica dell 'Asseprima dell'invasione

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ALLEGATO 18

ALLEGATO 18

Al la vigil ia dell'inva s ione era tato finalmente ri so lto - almen o in teoria - un probl ema che da te mpo agitava i rapporti fra l'O.B.S. ed i comandi italiani. li 10 giugno per delega del Comando Supremo, e ra s tat o att ivato pres o Supermarina il "Co mitato per I 'e. plorazione stra tegica marittima·· composto da ufficiali superiori degli Stati Maggiori della Regi a Marina , della Regia Aeronautica e delrOberkommandosud, coordi nati - ma non s ubordinati - dal Sottocapo di S.M della Marina.

Il comitato doveva definire giornalmente le e plorazioni degli idrovolanti della Marina e quelle dei ricognitori aerei e dei mezzi navali italo tedeschi (so mmergibili ed altri mezzi minori). Dopo avere va lutato le informazioni 1icevute, il Comitato doveva trasmett erle agli stati maggiori de lle forze armate italiane e tedesche '° '. I rapporti dei rico gnitori italiani continuavano comunque ad essere accolti con molte ri serve dai comandi tedeschi poiché - a loro parerel'aviazione italiana "mancava di equipaggiamenti e di personale addestrato[. ] 1 suoi lenti aerei erano facile preda dei caccia nemici [. ] Ed anche quando essi avevano potwo operare, generalmente riportavano risultati inaffidabili, per il fatto che si affidavano quasi esclusivamenre alla osserva zione visuale anziché alla /orografia " 102 •

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100 Cfr. Bombin g Summaries Jun c 1943, Jul y 1943 in "Tue Twelfth Air Force in th e Sicilian Ca mpaign ··. An nex 21, Op e ration s Bu ll e tt in s. AFHRA A-6192. Al le sortit e dei bombardieri delle NAAF s i devono agg iungere anche quell e dei bombardieri della lX AF e dei bombardieri ed ae ro siluranti della RAF di Malta. a mmontanti in media a c irca 80 so rtite giornaliere.

Forse per la diffidenza tedesca, che inquina va i rapporti con l'alleato italiano, il "Comitato per l'esp lorazione st rategica marittima" non aveva ricevuto poteri equivalenti a quelli dei comand i unificati costituiti dalle forze aeree anglo americane, che invece avevano capacità decisionali. All' indomani della sua attivazione, il Comitato ini ziò a fare i conti con impreviste difficoltà insorte nel frattempo. Contrariamente aJJe assicurazioni date in precedenza, l' O.B.S. aveva comunicato di non potere più gara ntire sistematiche ricognizioni sui porti del Nord Africa a ca usa del perfezionamento dei sistemi d'avvistamento avversari e della cont inu a presenza di caccia s ug li obiettivi di maggiore interesse. TI sistema di difesa del nemico , oltre a rendere aleatoria l 'es ecuzione delle esplorazioni, aveva causato crescenti perdite fra i ricognitori. Naturalmente una tale situazion e era ancor meno sosten ibil e da parte della ricognizione strategica italiana, dotata di aerei con caratteristiche nettamente inferiori a quelli tedeschi. " Ogni volta che i nostri plurimotori si sono affacciati di giorno in prossimità delle cosre aji·i cane - aveva riferito il ge nerale Fougier al Comando Supremo - ne è seguito l'abbattimento de/l'aeroplano , appunto per la possibilità del nemico di intercettare i nostri aerei a forte disran za, e per le deficienze di armamento e di velocità dei nostri apparecchi. È di appena due giorni l ' ultimo abbattimento di un nostro ricognitore della Sardegna che effettuava una esplorazione, che pure interes sava soltanto un fratto di circa 60 miglia parallelo alla costa qfricana, ad una distanza dalla medesima di circa 40 miglia. In Sardegna, per effettuare le opera zioni strategiche è stata lasciata solo una squadriglia di Cant.Z 1007bis, la cui efficienza media è di tre velivoli. Qualsiasi incremento ai Reparti da ricogni zione strategica andrebbe a detrimento dei già ridottissimi Reparti da Bombardam ento, e non porterebbe van raggio apprezzabile date le scarse possibilità di impiego nelle esplorazioni dei nostri plurimotori.[. ] li concetto di impiegare vel ivoli plurimotori in mare aperto è staio determinato appunto dal criterio di garan lire, per quanto possibile, l'esito delle esplorazioni lasciando un margine di sicurezza agli aerei. Con tale sistema, però, ralune ricognizioni in zane di mare pericolose per i plurimorori e pertanro necessariamente affidate alla caccia, non possono essere interamente esplorate da ques r'ultima, per la limira1a au1onomia dei velivoli. Le medesime devono quindi essere integrate dalle forze aeree germaniche, che dispongono di plurimotori veloci e bene armati" 103

101 Co mando Supremo. prol. N 4 1422/0p. del 5 gi ugno 1943. in: Mattesini Francesco c Cenne ll i Mario " Le direttive tecnico-operative di Superaereo 1940-1943" Voi. Secondo. Il Tomo, p. 896.

I02 MAAF In telligcnce. ' ' Gottschling - Neubcrt ln forma t ion" AFHRA A-6084 , fr. l 775.

103 Superaerco a Co ma ndo Sup remo. Prot. N°IBM/ 1736 del 11 g iu gno 1943. in: Mattes ini Francesco e Cennelli Mario '·Le direttive tecn ico-operative di Superaereol940- 1943", Vo i. Secondo, 11 To mo p. 899

Me.2 1O dell' Aufk lorunggruppe 122 o Troponi Mi lo.

La squadriglia da ri cog ni zione strategica. cui Fougier accennava, era la 264" Squadriglia B.T. dislocata sull'aeropo rto cli Alghero, che - dopo e sere avere eseguito akune azioni di bombardamento sui porti tuoi ini - a metà giugno era rima ta solo con una mezza douina di Cant.Z. I007 bi ., che venivano impiegati per esploraz io ni a largo raggio quando la loro efficicnLa lo permetteva l(>4 Le esp lora zio ni nell e acque ci rco tanti la Sardegna erano invece eseguite da coppie di Mc.202 del 51 ° Stormo. ovviamente non oltre il raggio con entito dalla scarsa autonomia di questi caccia sprovvisti di ser batoi ausiliari. TI problema di portare a termine ric ogn izioni a largo raggio senza rischiare la perdita dei velivo li impiegati era stato finalmente risolto dalla Regia Aeronautica. che - prendendo spunto dagli an7iani Bf. I09F-5 e dai più recenti quota, onde sfuggire all'intercettazione della caccia nemica ed eludere la contraerea.

Bf. I09G-4 della Luftwaffe - aveva co stituito una specia le squadriglia di MC. 205 Veltro appositamente modificati per aumentarne !"autonomia. e dotali di una speciale attrcaatura fotografica tedesca. TI comando di questo nuovo reparto fu affidato a l capitano Adriano Visconti, che, oltre ad avere la responsabilità di seguire l'allestimento dei Veltro presso il Centro Sperimentale Aeronautico di Guidonia, aveva anche avuto il privilegio di selezionare piloti. che per esperienLa ed a11itudini fossero idonei per I· impegnativo serv izio di ricogniLione '°5 • Uno dei piloti convocati per formare la nuovissima 31 O" Squadriglia da Ricognizione Fotografica fu il sergente Domenico Laio lo, che raggiunse Guidonia nella seco nd a metà di luglio, dopo essere stato messo a disposi7ione in eguito alla pres oché totale distruzione dei Bf. I09G-6 del 150° Gruppo col qua le aveva combaltuto prima e durante la fase iniLiale dell'invasione della Sicilia. Gli altri piloti arruolati nella 3 lOa erano: il tenente Robetta. i l sotto ten e nte Sajeva ed i sott ufficiali Rodo z, Magnag hi. Tirapelle e Marconcini.

Laiolo fu subito entusiasta del s uo nu ovo reparto: "La scelta di aerei da caccia come ricognitori fotografici era li generale Alfredo Guzzoni , comondonte dello For· sw ta concepita ili quanto questi p01e1·a110 1•0 /are ad alta ze Armate dello Sicilia ol momento dell'invasion e.

104 Diario Storico Aeronautica Sardegna. AUSSMA.

105 Lettera autografa di Adriano Visconti a Domenico Laiolo in data 6 giugno 1943. allegata alle "Memorie di guerra del !>ergen te pil ota Dom enico Lai olo, copia nel!" archi, io dell ·A.

I Mc.205V erano dotati cli macchine fotografiche planimetriche "Zeiss" che impressionavano rotoli di pellicola formato 30x30 cm. Impostando la velocità e la quota di Cant Z 1007bis della 261 9 Squadriglia volo su un apposito quadro cli controllo sistemato in cabina s'inseriva un disposi rivo automatico, che inrervallava gli scatti realiz zando una precisa ripresa, che permetteva la composizione di un mosaico del territorio sorvola10. Queste macchine erano pure dotale di un disposi1ivo per la ripresa a raggi ù1/rarossi e 1u1to l'apparato era debitamente riscaldato per evitare l'inceppamento dei delicati congegni alle rigide temperature dell'alta quota. l 'apparaw fotografico, pesante circa 85 Kg, era alloggiato nella fusoliera dietro il seggiolino corazzato del pi/ora. L'autonomia dell'aereo era stala aumentata (a circa tre ore) mediante l'ins1al/a zione di due serbatoi supplementari da circa I 50 litri sotto le ali. Tutte queste dotazioni. più alcune modifiche al mo1ore, facevano del Mc.205V il più veloce ricognirore di quei rempi. / ... /Il capitano Viscomi mi fece illustrare quanto dove vo apprendere sul Macchi 205 Veltro, poi iniziai l'addestramento.

[ ... } Ero già entusiasra del Mc.202 , ma il Mc.205 era un purosangue sen za eguali [. }montava il medesimo mo1ore del Me. l09G -6 di cui avevo già appre zzato la poten za e le prestazioni, pe rò la sua sensibili1à era in superabile. Presa nuovamente confidenza con i co111andi all'italiana, iniziai l'allenamellfo in quota ( 10.000 mt). Mi fecero eseguire fotografie planimetriche di Roma e dintorni, per imparare ad impostare la sovrap- li magg iore Adriano Visconti , che organizzò la prima squadrig lia da ricognizione su Mc 205 equipaggiati con attrezzatura fotografica Zeiss. (collezione Ferdinando Pedriali) posizione del mosaico fo1ografico col minore spreco possibile, e ad usare correllamente tutti i congegni del nuovo apparato" w6 •

Tutta via l'allestimento dei Mc.205 assegnati alla 31 o• Squadriglia - cui dovevano essere rimossi i due cannoni alari, iI serbatoio supp lementare e l 'impianto radio per ricavare dietro il sedile ciel pilota il posto per l'apparato fotogra lìco - anelò aJq uanlo per le Junghe w7• Alla metà d'agosto il reparto. ancora a Guidonia in attesa del montaggio delle complesse appa recchiature fotografiche tedesche. dovette impi egare le s ue preziose macchine ed i suo i addestrati piloti contro le formazioni di bombardieri che attaccavano Roma. Alla fine del mese. finalmente ultimate installazioni e modifiche sui Mc.205V, la 3 Jo• fu inviata in Sardegna, dove ebbe appena il tempo di eseguire prima cieli' armistizio alcune ricognizioni fotografiche s ul Nord Africa, tec nicament e ecce ll en ti , ma tardive ed ormai pressoché superflue, dato che negli ste ssi giorni plenipotenziari italiani stavano siglando l'armistiz io con g li Alleati 1° 8 •

La sit ua z ione numerica de i repa1t i da ri cog ni zione del TI Luftkorp s ai primi di gi ugno era s icuramente molto migliore di quella italiana, e nel complesso assai più soddisfacente per la qualità de i ve li vo li e dell e attrezzature fotografiche. I suoi due reparti da ricognizione tattica (4 (H)/12 e 2 (H)/14) disponevano d i ven titré Bf. l 09G -4, di cui dodici a Decimomannu ed undici a Catania, mentre i tre reparti da ricognizione strate gica dello (F)/122 potevano contare su una quindicina di Ju.88 delle versioni D-5 e D-1/C. a gra nde autonomia , atlTezzate con serbatoi s upplemen tari e spec iali macchine fotografiche Rb 20/30 e 50/30, co n le squadrigl ie 1 (F) 122 e 2 (F) 122 dislocate ri s petti vamente ad Ottana (Sardeg na ) e Trapani e quella di Stato Maggiore (Gr Stab. 122) a Frosino ne 109 • Nonosta nte le forti perdite dovute all'azione nemica ed agli incidenti, la forza di questi Aufklar un gsgruppen venne costantemente mantenuta a pieni organici dall'O.K.L. che in gi ugn o provvide a colmare i vuot i inviando una quarantina di macchine, fra le quali otto dei nuovissimi Me 4 I OA-2 fotografici. che o ltre ad essere dotati di una discreta autonomia a pieno carico (2.400 Km ), quanto a veloc ità (620 Km/h) e quota di tangenza (l 0.000 mt.) potevano sicura mente dare filo da torcere ai caccia nemici 11 0 Nonostante le diffico ltà ambienta li e l'accanita caccia cui era no so ttoposti i 1icognitori, la loro attività nella seco nda metà di gi ugno fu intensa e proficua. I ricognitor i tatti ci Bf.1090 -4 controllarono sop rattutto il Canale di Sicilia e gli aeroporti di Mal ta, dove le fotop lanimetrie realizzate il 16 giugno mi sero in evide nza un anorma le quantità di ve li vo li , s up eriore di circa duecento unità ri spetto a quella cli dieci giorni prima. In realtà quasi nello stesso giorno nei vari aeroporti di Malta erano presenti trecentocinquantanove velivoli, cli c ui duecentonovantanove monomotori, cinquantacinque bimototi e cinque plurimotori. Un incremento di forze che costituiva un inequivocabile indi zio delle intenzioni degli Alleati nei confronti della Sicilia 111 • Due g iorni dopo i ricognitori strategici de l II Luftkorps riu scirono a coprire quasi tutto il Mediterraneo centro occidentale da Gibilte1Ta a Biserta, Djidjelli e Pante ll eria, mentre quelli tattici andarono a contro ll are gli aeroporti di Malta 112 • TI 26, le ricogni zioni de g li Aufklarungsgruppen avevano permesso all'O.B.S. di tracciare un a mappa della sit uazione , aggiornata ai quattro giorni precedenti, di tutti i maggiori porti del Nord Afr ica, da Po1to Said a Gibilterra, da ll a quale risu ltava chiaramente una preoccupante concent razione d i mezzi eia sbarco nel Mediterraneo ce ntro occidentale, che però non semb rava ancora gravita re su un'area in partico lare, pertanto non conse ntiva di trarre s icure previsioni circa le future mosse degli Alleati 113. L'unico e lemento sicuro , emergente dai rappo rti dei ricognitori, era l'assenza di mezz i da sbarco nel Medite rraneo Orientale. Un preciso elemen to, che portava ad escludere un imminente attacco alla Grecia. ma lasci ava ancora incerto il reale obiettivo del pross imo sbarco, che avrebbe potuto indifferentemente esse re la Sicilia o la Sardegna. Tutta via l 'opera dei ricognitori, for temente os tacolata dall'efficiente scher mo protettivo reali zzato dai radar e dai caccia della Northafrican Allied Coasta l Air Force, non poteva forn ire all'OBS tutti i de ttagliati elementi occorrenti per un esa ustivo apprezza mento della situazione 114 •

I 06 ' ·Memorie di guerra'' del serge nt e pilota Domenico Laiolo, p. 133, copia nel l'archi vio dell' A.

!09 RAF narra tive, 'The Sicilia n Campaign Junc - August 1943'". Append ix 3

German Documents, AFHR A A-6084

110 Vedi allegato : "2" Luftflolle - S itu azio ne forLa , rim piazzi e perd ite - gi ugno I 943".

111 Da Romul us (ge n. o· Aurelio - ufficia le di collega memo dello SMA con l 'O. B.S. ) a S uperaereo. prot. 1923/25 de l I 8/6/43. s ituazione zo na operativa 0.8.S giorno 16. AUSSMA SL4/4 l.

112 Da Rom ulu s a Superaereo, l 9/6/43, Bollettino operat ivo O.B.S nr.568 giorno J 8 e notte I 9/6/43. AUSSMA SL4/41.

I 13 Da Romu l us a S uperaereo, 26/6/43. prot. Nr.3022fI'M Aggiorna mento si tua zio ne mezzi da sbarco Mediterraneo occid e ntale ed orientale a ll a data del 22 6.1 943. AUSSMA SL4/41.

114 Deakin W. op. cit. p.369, n.4.

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