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"Crescendo"finale ed epilogo
T , 8 giugno ravia7ione anglo americana aumentò L ulteriormente la pressione su ll'isola eseguendo cinquecentodue sortite nell'arco delle ventiquattro ore, che aggiunsero altre 635 tonnellate di esp losivi a quelli caricati nei giorni precedenti 78 elio tesso giorno una forza navale fu inviata a bombardare l'isola, sia per dare più efficac ia alla prima intimazione di re a lanciata dagli aerei alle sei del pomeriggio. sia per accertare la residua capacità reattiva delle batterie costiere. A trazione presero parte cinque incrociatori, ollo cacc iatorp ediniere e tre motocannoniere79 Poco prima di mezzogiorno, dopo alcune, alve a lunga gittata degli incrociatori. i cacciatorpediniere serrarono le distanze coordinando i loro tiri sulle opere militari dislocate sul lato nord con la contemporanea incursione di oltre trenta 8-17 sulle batterie costiere occidentali. Successivamente, le tre motocannoniere si spinsero davanti alla bocca del porto per pro vocare ulteriormente il fuoco delle difese costiere. Delle sedici batterie esistenti nella LOna ben poche erano ancora in grado di rispondere. Due accertarono la sfida. ma una fu ~ubito zittita dalle bordate degli incrociatori. Ciò nonostante. poco dopo altre tre ripresero l'attività sparando alcuni colpi. Infine alcune mitragliatrici piazzate nella zona del porto sgranarono qualche raffica contro le motocannoniere, che - rese audaci dalla iniziale mancanza di reazione - si erano avvic in ate a qualche centinaio di metri dalla riva80 • Di questa impari battaglia cono ciarno il succin to rapporto del sottotenente dell'Aeronautica D·Amico, responsabile della stazione radiotra smissioni della R. A in stallata su Monte Grande, c he assicurava i collegamen ti fra l'aeroporto di Pantelleria ed il Comando Aeronautica Sicilia: "Alle 1125 le w1i1à aprono i/fuoco sull'isola dalla dista11:a stimata di 15 Km. Le unità sono i11fomur:.io11e di linea e battono tutta la ::,0110 costiera dalla parte N-N-W dell'isola. Le nostre batterie cont robattono efficace111e111e. At ore ll40 una formazione di 36 quadrimotori a/lacca con bombe di grosso calibro le batterie cos1iere. Vedo un quadrimotore allontanarsi e111et1endo scia di fumo. Alle 1145 poiché dei colpi cominciano a cadere nelle 1·ici11a11::,e della sta::,ione faccio allo11ta11are il personale e rimango a fare l'al'vista111e11to ed a passare le co1111111icazio11i. Buona parte delle linee sono interrotfe. Alle 1155 circa l'edo una unità co lpita et 1m 'a/tra probabilmente co lpita: a111bedue unità cessano il fuoco coprendosi di cortine fumogene men/re altre le Gl'l'icinano. Alle 1210 circa le unità cessano il fuoco e si allonwnano in dire:ione N-N-W'' 81 •
Le notizie dell'attacco navale - fra l'altro già aueso dopo le segnalazioni delle coppie di MC.205 e Bf. I 09 che permanentemente sorvegliavano le acque intorno a Pantell eria - avevano subito scatena to la reazione dell'aviazione de ll 'Asse. La Luftwaffe aveva fatto imm ed iatam en te decollare eia Trapani sette
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Fw.190 Jabo ~conati da ventidue Bf. l 09. che. arTivati in 7ona alle 13.00, avevano rintracciato le navi
78 Hi~t ory of the Xli AF chapt. Xli pp. 18 e 19.
79 Incrociatori EWFOU OLA D.AU RORA,PENBROKE , EURYALUSedORION. caccia torpcdiniere WHADDON. TROUBRIDGE. TARTAR. JERV IS NUBIAN, LAFOREY, LOOK OUT e LOYAL, e le 11101ocannoniere 73, 77 e 84. ( n.d.A ) britanniche in fase di allontanamento. Due bombe esplose accanto ad un incrociatore forse ne avevano dannegg iato lo scafo, ma una leggera foschia aveva impedito ulteriori accertamenti. Comunque l'azione degli Jabo s i era conclusa senza perdite nonostante la forte reazion e contraerea. Altre du e mi ss ioni di ric erca delle unità navali nemich e effettuate nel pomeriggio dal II Fli ege rkorp s con l ' impiego di ventisette Fw.190 dello Schl.G.2 e trentacinque Bf.109 dello JG.53 non avevano dato alcun esito8 2
80 Xli Air Force in the Sicilian Campaign. Annex I. p.5. AFHRA A-6192.
81 ··Comunica,ioni intercon.e tra Radiopont e Pantelleria e Comando Aeronautica Sicilia'·. p.2. AUSSMA. SLl/9.
La Reg ia Aeronautica - che g ià ne lla mattinata aveva infruttuo sa ment e pattu g liato per una ventina di minuti il Il campo della Marghana sotto le bombe. cielo di Pantelleria con sette Bf. l 09 e ventidue MC.202 - si era subito attivata lanciando tutti gli aerei disponibili co ntro le unit à da guerra che bombarda vano Pantelle ria. La p1ima azione era stata eseguita da tre aerosiluranti S.79 sco rt ati da quindici MC.205 del l O Stormo decollati da Catania, alla quale dov eva fare subito seg uito l' atta cco di otto MC.200 del 161 ° Gruppo armati di bombe, scortati da quattro Bf. l 09 e quindici MC.202. Le forze messe in campo dal generale Monti erano alquanto più modeste di quelle del 11 Luftkorps. tuttavia per riunirle era stato necessa1io rastrellare ogni assaltatore ed aerosilurante bellicamente efficie nte sulle ba si siciliane 83 Gli S.79 an·ivarono al largo di Porto Pantelleria int orno alle 13.30, quando da un'ora ci rca le unità britanniche si erano allontanate ve rso su d ovest8 ~. La formazione na va le non si era allontanata molto, quindi era ancora possibile rintracciarla. Tuttavia la mis s ione degli S.79 fu annullata, poiché - essendo i MC.205 della scorta gi unti al limite dell 'a utonomia - era esc luso inviarli in pieno giorno in una zo na infestata da caccia nemici 85 • A nche in que sta occasione - come in altre precede nti - la cronica man ca nza sui caccia italiani degli indispensabili serbatoi ausiliari fece sentire i suoi deleteri effetti.
Non ci furono invece problemi di autonom ia pe r i MC.200 decollati da Castelvetrano, che insieme alla loro scorta incrociarono la formazione navale es attam ente a 36° 35' N - 11 ° 30' E, appena dieci minuti dopo che gli S.79 avevano invertito la rotta. Trovato il bersaglio, gli anziani cacciabombardieri del I6 1° Gruppo andarono animo sa mente all'assa lto , mentre i MC.202 e Bf. J09 de ll a sco rta circuitavano ad alta quota , pronti a rintuzzare eventuali attacch i de ll a caccia anglo americana. U no degli ordigni lanciati dai MC.200 pres um ibi lmente colpì una unità , infatti qu es ta fu vista mettersi al trav erso e fermarsi. Evidentemente i danni non erano gravi, perché poco dopo ripre se a muoversi a velocità ridotta. Tuttavia l'az ion e dei cacciabombardie ri italiani non era anco ra conclusa. Qualche migliaio di me tri più in alto, la loro scorta avevano ingaggia to com battimento con alcune dec in e di Spitfire acco rsi per prot eggere la formazione nava le. Appena sganciate le loro bombe, i MC.200 si eran o immed iatamente arrampicati in quota , per
Telegramma Aeronaut ica S ici lia 0022974 a Superaereo del l 8 g iugno l 943 , AUSSMA , SL I/ B- 1 39.
83 L ' 8 gi ugno 1943. l'Aeronautica Sicilia aveva efficien ti: ve nti MC.205, quarantuno MC.202, selle Bf.109 tred ici MC .200 bombe alari. quattro aeros il ura nt i S 79. Totale velivol i effic ie nti se tta ntotto Ve l ivo li impi ega ti 1 ' 8 gi ugno ce ntocinquantadue. Cfr.: Telegra mm a Aerona uti ca Sici li a 0022974 a Superareo de l 18 gi ugno l 943. AUSSMA, SLI/B-1
84 Circa gli orari cfr. Telegram ma Ae rona utic a S ici li a 0022974 a Superaereo de l 18 giu gno 1943, AUSSMA, SLI/B-1 poi tuffarsi nel comballimento con tanta foga che i piloti avversari ebbero l"impres!-.ionc di e~sere stati affrontati dag li assa i più tem ibili Fw. l 90 86 • La misch ia in quota si conc lu se con una perdita per parte. Un MC.200 cadde in mare. li suo pilota. tenente Grignani, fu visto lanciar i col paracadute 15 km. a nord est cli Pantelleria, ma non venne rintracciato dall'imbarcazione di soccorso pro n tamente sal pata dall'i ola. Uno S pitfire fu abbattu to mentre altri quattro furono danncggia ti~7 Nella tard a sera ta quaranta caccia it a liani fecero la loro maggiore e più fortunata scorre ri a su Pantelleria. dove trovarono molti bersagli. sop rattutto fra i cacciabombardieri che stavano attaccando a bassa quota le banc1ie nella zona del porto~K L'ululato dei motori spi nti al massimo ed il fragore delle raffiche di mitragliatri ce proveni enti da ll 'arca dei comball im ent i fur o no c hiarame nt e uditi anche dall a lontana po taL io ne radio de l sottotenen te D'Am ico sulla Montagna Grande, che s ubito ne informò il comando dcli' Aeronautica Sicilia. Secondo i piloti italiani. i duelli aerei . i sarebbero conclu i con risultati a loro neuame nte favorevoli. lnfa11i essi rivendicarono ci Spitfìre cd un P-38 sicuramente abbattu ti più altri qu attr o Spitfirc probabili. cd infine a ltri ve ntidu e cacc ia var iame nte dann egg iati . È in vece più proba bile che i cacc ia rivendicati fossero P-40 e non Spitfire ~ 9 Da parte italiana. mancarono all'appello il capitano Ferrero e r allievo uffi ciale Cesari, ambedue cadu ti in mare con i loro MC.202 in un punto 5 Km a nord est del porto di Pantelleria, e mai più trovati nonostante le intense ricerche90 Anche la North African Tactical Air Force annunciò numerose vi ttori e - precisamente tre Bf.109 e tre MC.202 abbattuti, un quarto Bf.109 probabile, più un Bf.109, un MC.202 ed un Fw.190 danneggiati - senza però menzionare proprie pcrdite 91. Una omissione, che lascia molti dubbi circa le vittorie "rivendicate" e quelle "ammesse" dalle due parti.
85 Telegra mma Aeronau tica Sicil ia 0022853 a Superacrco del 9 gi ugno 1943, AUSSMA. SL4/4 l.
86 ln t/Opsu m No.78 AT/500 9/6. AF HR A A-60 11.
87 S tralc io rela:,ioni operat ive su az ioni bell iche svol te <lall'Aeronautica Sicilia per difesa isola Pantelleria. allegato a ··Av\'enimenti Pantelleria 8 maggio - 11 giugno 1943 XXI .. AUSSMA Cart. SIA - 55.
88 La fonna1ionc era compo<,ta da sei Bf 109, undici MC .205 e ventitré MC.202. Cfr: Stralcio relazioni operative s u ai.ioni belli c he svo lte dall'Aerona ut ica Sici li a per d ifesa iso la Pan te ll er ia, allegato a ''Avve nimenti Pante ll er ia 8 maggio - 11 giugno 1943 XX I " AUSSMA Cart. SL4 - 55.
89 Circa il tipo dei caccia Alleati impegnati nel tardo pomeriggio dcli' 8 giugno dalla formazione italiana. cfr: ' ATAf. lnt/Opsum 'o.78 Al/500 9/6. AFHRA A-6011.
Alle 21 ,00 gli unici tre aerosil uranti S.79 efficienti dell a 279" Squadriglia decollarono da Gerbini alla ricerca di un incrociatore e quattro cacc iatorpediniere avvista ti nell e acque a nord ovest di Pantelleria, ma dopo circa quattro ore di inutile pattugliamento in mezzo ad una densa fosc hi a ri e ntrarono si ngo larmente all a ba se co n i si Iuri ancora appesi all e fuso l iere 92 Questo fu l'ultimo intervento della 279" Sq. a favore di Pante ll eria , perché ali ' ind omani un pes ante bombardam e nt o su Gerbini distrusse gli ultimi aerosiluranti del repart o, più quattro del 131 ° Gruppo appena arrivati da Pi sa, dov e Superaereo li aveva prelevati dalla s ua es igua riserva s trat eg ica93
11 9 giu gno, il ll Fliegerkorps effe ttu ò centove nti sortite . Dal sorge re del so le sino alle 11,00 pattu g li e di quattro o ci nqu e caccia tedeschi, esegu iron o ric o-
Il 9 giugno, quottordici MC.202 e quattroMe.109 italiani, intercetta ro no circa cinquan ta bombardi eri pesanti scortati da Spitfire e P-38, che stavano dirigendo sulle ba tterie di Pu nta Spad ill o. Nel!'aspro comba tti mento il comand a nte dell a 363g Squadriglia, tenen l e Ugo Drago (nell'immag ine), si agg iu dicò due vittorie p rim a di essere a sua volto abbattuto. Tuttavia si sa lvò paracadutandosi. (coll e zion e Ferd inando Pedria li ) gnizioni su Pantelleria e sulla zona di mare circosta nt e, se nza però mai impeg nare combattimenti.
La prima battaglia aerea fu ingaggiata intorno alle IOJO, da q uattordici MC.202 e quattro Bf. l 09 italiani, che intercettarono al largo dell'iso la ci rca c inquanta bombardieri pesanti fo1ternente scortat i da Spitfire e P-38, mentre stavano dirigendo sulle batterie di Punta Spadillo. Ne ll 'as pro co mbattim ento furono abbattu ti il MC.202 del comandante del 151 ° Gruppo, cap itano Natale Ve ro nesi ed il Bf.109 del tenente Ugo Drago, comandante della 363a Squadriglia, mentre il MC.20 2 de l so tt otene nt e Enrico Crabbia fu gravemente danneggiato. In compenso gli it alia ni rivendicarono se i Spilfìre di st rutti , più altri quattro probabili 9 4 Due delle vittorie furono aggiudicate a Dra go, c ui però 1irnase poco tempo per g io ire del duplice s uccesso . Aven do momentaneamente ridotto il gas per perm ett ere al s uo gregario cli avvicinarsi
90 Azioni nem iche s u Pante ller ia ed az ion i aeree di co ntras lo dell'Asse 8 maggio - 11 gi ugno 1943, Cart. SLl -9, AUSSMA. Co mun icaz ioni intercorse t ra Radiopo nte Pantelleria e Comando Aerona ulica Sici lia. Sll/9. AUSSMA. Nessu no dei tre pi loti italiani lanciatisi in mare i l g iorno 8 gi ugno fu tratto i n sa l vo non os tante le ricerche effettu a te da imb a rcaz ioni di Pa ntelle ri a e da una pa ttuglia di MC.202 c he all'indomani sorvo lò a lungo i tra tti d i mare dove e ra stati vist i cadere, cfr. Telegra mma Aeronaut ica Sici li a 0022974 a Superareo de l 18 giugno 1943, AUSSMA , SLl/8- 1 39 .
9 J NAT AF, lnt/O psum No.78 Al/500 9/6, AFHRA A-60 I I.
92 Azioni nemiche su Pantelleria ed azion i aeree di contrasto del l'Asse 8 maggio - 11 gi ugno 1943, Ca rt SLl -9, AUSSMA. Comu ni cazioni in lercorse tra Radiopontc Pantelleria e Co ma nd o Aeronautica Sicilia. SLl/9. AUSSMA
93 Telegramma Ae rona ut ica Sici lia 0022974 a Superareo del 18 giugno 1943, AUSS MA , SLl/B - 1 39. Per l'arrivo degli S.79 de l 13 1° Gruppo c fr: te l. 3° Aerosquad ra n OP.57308/S dell'8 gi ugno 1943 a Superaereo, AUSSMA Cart. SL212
94 Due Sp it fire furono rivend icati dal tene nte Ugo Drago, Te legram ma Aeronautica Sici lia S uperareo 1175 X 10/6 1230. ( IOgiugno 1943) , AUSSMA , SL4/41.
La posizione ad al ta q uota era preferito dai P-38 di scorta olle formazioni do bomba rdamento dello Xli Air Force. Nell'immagine u na coppia di Lightning del 1si Figh ter Group, alta fra le nuvole. (collezione Ferdinanda Ped ria lì) per ri formare la copp ia , Drago fu sorpreso dallo svel to pi lota di uno Spitlìre, c he con un a raffica gli segò un'ala95 Lancia tos i col paracadute. Dra go ammarò a c irca un chilometro da ll a costa, riuscendo però a cavarsela con l 'a iut o degli a1tiglie1i di un a batteria della Reg ia Marina. Il cap itano Veronesi si lanciò col paracadute sulla vertica le di Monte Grande, atterrando nei pressi della staz ion e radio del sottotenente
D 'A mi co, men tre il sottote nente Crabbia ce rc ò di salvare il s uo Macchi dann eggiato portandolo all'atterraggio s ull 'aeropo rt o dell'isola. Il cacc ia si fracassò, ma Crabbia rimase indenne. Sull'opposto versante, il 31 st Fi ghter Group, ri e ntrato in azione dopo le perdite inllittegli a Korba da i FW.190, ri ve ndi cò cinque vittorie - quattro MC. 202 ed un Bf. l 09 -ammettendo la perdita di un solo Spitfìre96 Come in altre occasioni, sembra che ambedue gli avversari abb ia no sovras timat o le proprie vitt o ri e.
Ne l pomeriggio la cacc ia tedesca inte rve nn e s u Pante ll e ria co n novantasei aerei fra Bf. I09 e Fw.190, che arri varono in tre g rosse ondate. Le prime due impegnaro no combattimento con formazioni di B-17 . B-25 e B-26 scor tate da P-40 e P- 38. La sco rt a dei bombardieri assicurò un a buona difesa, ma in cambio perse c inqu e P- 38 senza abbattere un solo aereo tedesco97 No n s ubì invece pe rdite un a sq uadri gli a di otto A.36 so rpresa mentre s i acci ngeva a bombardare il porto, da una dozzina di Messersch mitt , c he stava circuitando su ll a zona per proteggere rattenaggio di un a dozzina d i temerari Ju. 52 da trasporto98 Per sottrarsi ali' impro vviso att acco, g li A-36 fuggiro no a tutto gas liberandosi contemporaneamente de ll e bomb e. Più tardi un a quindicina di Bf.109 tentò di atlacca re una aggue rrit a formazione cli B-17 , ma fu tenuta a bada dal fuoco incrociato delle Bro wning dei bombardi eri Né ame ri can i né t edesc hi eb bero perdite, ma i mitrag li e ri dei B-17 reclamarono quattro Messe rchmitt abbatt uti , più du e pr obabili , co lpili prima che rinunciassero a1l ' attacco 99 ln realtà l'unico aereo perduto dal Fli ege rk orps ne l co rso della giornata fu un Ju.88, non rientrato da una ricognizione offensiva condotta nella notte sul 10 in s ieme a dieci aerei dello stes so tipo nelle acque fra Capo Bon e Pantelleria .. Ri s ultò deludente anche la scorreria effettuata all'imbrunire nella stessa zona da venticinque cacciabombardieri Fw.190, inviati ad intercettare un convoglio di navi alleate. Non avendo trovato l'obiettivo designato, gli Jabo si liberarono delle bombe lanciandole su un sommergibile, di cui rivendicarono l'affondamento 100 • Nonostante l'ininterrotto impegno di tutti i caccia disponibili in Sicilia, nella g iornata del 9 l'Asse non riu scì a mitigare la viole nza degli attacchi aerei, che con 651 tonnellate di bombe supera ro no tutti i precedenti rec ord , sopratt utt o per merit o dei cacciabombardieri e dei bombardie1i leggeri che lanciarono il 55 % dell' intero quantitativo '° 1 • Secondo il parere di un attento osservatore come il cap it ano Veronesi, le batterie, c he costituivano l 'ob iett ivo primario di tutti gli attacchi, erano sta te "colpite bene". " Personalmente - riferì Verone si - ho segu ito numerosi auacchi di bombardieri quadrimotori in colonna di 6-8 pattuglie, spesso a lternativamente di 3-4 bombardieri, scortati da circa 12 Spitfire di cui quasi la metà con bombe oppure da altrettanti Lockeed o talvolta non scorlclli. Si al!emavano a queste forma z ioni di Lockeed con bombe presumibilmente da 500 libbre, che sganciavano in fila indiana. Una volta ne ho contati 22, alrra volta 41 . Infin e un paio di volte ho avuto l'impressione che numerosi velivoli da caccia inglesi, per lo più naviganti in forma z ione di 6 in tre coppie in ala destra, facessero delle crociere sull'isola poco prima de/l'arrivo dei bombardieri. L'antiaerea sparava pochi colpi. In una incursione ne contai una dozzina , in un'altra una ven tina, e così per tutte le altre" 11J2
1110 giugno, bassi cum uli di nubi e forte foschia sui ca mpi tuni si ni ridussero il numero delle missioni real izzate dall'aviazione anglo americana nelle prime o re del mattino. 1 bombardieri strategici dovettero cancellare quindici missioni, ma dopo le 09, 15 le loro formazio ni si a lt ernarono quasi senza intervalli sopra l'isola. Bombe di grosso calibro furono lanciate dapprima sulla zo na nord orientale, poi il tiro fu spostato sulla zona nord occidentale. Appena i bombardieri e bb ero finito il lavoro , i caccia di scorta si abbassarono per spazzare le strade con le mitrag li atri ci Gli aerei da attacco in picchiata A.36 si dedicarono all 'aeroporto ed alla vicina batteria an ti aerea da 90mm. Una case rma fu parzialmente distrutta, mentre la pista d'atterraggio fu messa fuori uso da vasti crate1i. s icché nelle ore success ive ore nessun aereo da trasporto riuscì più ad atterrare. A parte i gravi danni materiali, le bombe no n causaro no perdite fra il perso nale dell'aeroporto, protetto in modo invidiabile da ricoveri in caverna praticamente impenetrabili. Intorno alle 13.00 gli attacchi aerei furono sospes i mentre alcun i caccia sorvolavano l'iso la lanciando manifestini con il testo della seconda intimazione di resa, in cui si esigeva una risposta affermativa da com un icare entro due ore mediante appositi segnali. in casso con t rario sarebbero ripres i i bombardamenti. In effetti gli attacchi furono sospesi sino alle 15,15, ma subi to dopo un a impon ente massa di bombardieri e cacciabombardieri riprese a martellare con ancora maggiore violenza, protetta ad alta quota da nutrite formazioni di Spitfire e P-40 pronte a rintuzzare la prevedibile reazione della cacc ia italo tedesca. A scopo preventivo, intorno alle 09,46 Spitfire decollati da Malta avevano atta cca to a bassa quota l 'ae ropo rto di Gela. L'incursione aveva però causato solo trascurabili danni all e in stalla zio ni e nessuna perdita al materiale di volo, quindi tutti i caccia efficienti sul campo avevano potuto deco ll are . Come di cons ueto ric og nitori del II Fliegerkorps avevano pattugliato le acque intorno ali ' isola sino dalle prime ore del mattino. Nella tarda mattinata ve ntiqu attro caccia tedeschi divisi in varie pattuglie si erano presentati su Pantelleria alla ricerca di bersagli. Quattro Messerchmitt avevano rovinato la missione di dodici ardi ti bombardieri in picchiata A.36 de l XII ASC, costringendoli a mollare le bombe per sottrarsi all'attacco. Una volta alleggeritisi de l carico offensivo, gli A.36 erano passati al contrattacco riuscendo - secondo quant o dich iararon o i loro piloti - ad abbattere uno degli gli assalitori. In vece tre Spitfire erano stati meno fortunati deg li agili assaltatori americani, co ncludendo repentinamente la loro missione sotto i mic idi ali I00 Telegramma Aeronautica Sicilia 0022974 a Superaereo del I8 gi ugno 1943, AUSSMA, SLI/B - 1 39 co lpi dei Messerschmitt.
I OI History of the X U AF c hapt. X Il p . 18.
102 Relaz ione de l capita no Na tale Veronesi in data IO giugno 1943, allegata a comunicazione Comando Aeronautica Sicilia N.002934/S del 13 gi ugno 1943, a Superaereo - Rom a. AUSSMA SL2/ 11- 11 Quarer.
J combattimenti più accaniti avevano però avuto luogo nel pomeriggio, immediatamente dopo la scadenza dell'ultimatum, quando s ul cie lo dell'isola era no comparse s imultaneamente du e grosse formazioni di caccia dell'Asse . Ques ta vo lta il II Luftkorp s e l'A eronautica Sicilia erano accorsi in massa all ' appello lanciato da Pantelleria Trentasei Bf. 109 dello JG. 53 , diciotto MC.202 dei Gruppi 15 l O e 153 °, e se i Bf. I 09 del 150° Gruppo , avevano fatto irru zione nel cielo dell' isola nel momento crucia le degli attacchi ..
L'aria era ingombra di aerei alleati di tutti i tipi , contro i quali i cacc ia dell ' Asse si erano avventati dando il via ad un autentico carosello. di cui è difficile forn ire un sintetico re soco nt o. Sappiamo che i Bf.109 dell o JG.53 si erano tuffati da quota s uperiore s u di ec i Spitfire del 3 1s, FG, i cu i piloti, se bbene in po sizion e tatti ca sfavorevo le, reagirono con prontezza di struggendo (seco ndo le loro ri ve ndicazioni ) uno degli attaccanti senza perdere un solo aereo. Ma questo fu solo un episodio marginale. In un altro combattimento gli aggressivi piloti dello JG.53 affrontarono una cinq uantin a di Marauder scortati da Kittyhawks, spedendo un bombardiere e quattro caccia a fracassars i s ulle rocce de ll'i so la e so pra le circostanti onde marine. Quasi contemporaneamente se di ci P-40 del 79 th FG impegnarono un a mi schiai contro alcuni caccia, che i piloti americani correttamente id entificarono come MC.202 e Bf.109. Attaccati impetu osame nt e in posizione ta tti ca sfavo revo le, gli americani dovettero soccombere, lasciando loro malgrado il campo ag li aerei italiani, che rivend icaro no l a di struzione di cinqu e Spitlìre, il dann egg iamento di alt ri quattro caccia dello s te sso tipo e di un paio di quadrimoto1i , senza subire perdite 10.1
Alle 19.00 una seco nda formazione di tre nta caccia ita li ani era decollata dalle bas i siciliane per po1tare aiuto ai difensori dell'i sola, mentre ques ta era so tto attacchi di una intensità e fr equenza, di cui i mes saggi radio del sottotenente D' Amico possono dare solo una idea approssimativa:
"Ore 1610 - forma zioni si susseguono. Tull e le nostre batt e ri e sparano. Impossibile contare gli aerei. Ho fatto allontanare il persona/e. Sono rimasto solo. Tutta la stazione trema.
Ore 1612 - da o re 1500 inc essanti in curs ioni a e ree.
Ore 1615 attacco con bombardieri in picchiata.
Ore 1735 - 25 bimorori attaccano in picchiala ed eJfertuano azione mitragliamento.
Ore 1800 - 12 quadrimotori et 14 Spitfire in picchiata aaaccano isola.
Ore 18!0 - 12 Spiljire attaccano in picchiata con bombe grosso calibro. Resistiamo sempre con morale levalo.
Ore 1815 - 12 quadrimotori scortati attaccano isola zona costiera.
Ore 1820 - 12 quadrimotori scortati attacca no isola.
Ore 1825 - quadrimotori scortati effettuano azione bombardamento. Continui scuotimenti provocati esplosioni.
Apparari stazione soffrono molto. In cendio sviluppatosi vicinanze stazione. L'aria comincia a diventare irrespirabile".
Per inciso, la si tua zion e era di ventata assai drammatica sul Monte Grande, dove la stazio ne radio di D'Amico era situata in un'area piena di case matte e po stazioni d'artiglieria - chiamata "M idw ay"dalla NATAF-che i bombardieri medi aveva no avuto il compito di spianare con bombe da 500 e J 000 libbre. Alcune delle postazioni erano già sta te colpite con perdite fra i militari che le presidiavano 104 • L' accelerazione impressa alle incursioni e l'allargamento dei bombardamenti anche sulle postazioni difensive dell ' interno dimostravano chiaramente che l'invasione dell'isola stava per cominciare.
Tutti i reparti aerei assegnat i ali' ''Operazio ne Corkscrew" erano impegnati a fondo. Prima che il so le fosse tramontato, su l! ' isola si erano avvice nd at i 1.094 aerei, fra cui 258 "fortezze vo lanti" e 382 bomb ardieri mcdi, che avevano scaricato 5. I97 bombe, quasi tutte fra le 500 e le 4.000 libbre (226 ,5 Kg. - 1.81 4,4 Kg). I piloti dei ven tiqu attro caccia italiani, che nella tarda serata sta vano accorrendo a Pantelleria conoscevano bene la situa zione, perciò quando, ad una ventina di chilometri a nord est dell'isola. avevano incontrato una fo1mazione di nove A-20 e dodici 8 -17 scortata da circa quaranta P-40, l'avevano attaccata con una tale foga, che quasi fu loro fatale. L'a tt acco portato in picchiata da circa 7.000 metri di qu ota aveva avuto un immediat.o successo. Al primo passagg io gli ita liani avevano centrato molti aerei. Un B- 17 ed un A-20 "Havoc" erano precipitati in fiamme, ma nell'an sia di colpire i nerrùci neppure un cacc ia era stato rimasto in quota per coprire le spa ll e ag li attaccanti. Pertanto dopo poco g li italiani furono impro vv isamente presi da tergo da una cinquantina cli Sp it fire calatisi da alta quota. Alcuni caccia italiani riu sc irono a disimpegnarsi e persino a contrattaccare, tanto che a l ritorno i lo ro piloti reclamarono due Spitfi re, di cui uno s pacci ato dal Bf.109 pilotato dal tenente Gio va nni C hi ale da Pinerolo, ma ben se tte MC.202 mancarono all'appello 105. eg li co mbattimenti success iv i, a fronte di altre du e vittori e, i tedeschi ammisero la perdita d i due cac -
I04 Vedi "Auivirà aerea nemica s ul territor io cli Pantelleria d all ' 8-5 - ali' 1 1-6-43" , Santon i, op. c it. p. I08 Tavola 7.
J05 Tutti i caccia italiani c he avevano partecipato alle azioni fra le I5,30 e le 16,00 rientrarono a ll a base (Cfr: Tel. Aeronaut ica Sic il ia 0022874/S 10/6/43 in AUSSMA Carl. SL4/41) . All ' az ione delle 19,30 circa avevano partecipato se i Bf.109 de l 150° Gruppo. otto MC.202 del 151 ° Gruppo, dieci MC.202 de l 153° Gruppo e sei MC.202 de l 16 1° Gruppo. No n erano ri e ntrat i a ll a base: tre MC.202 del 15 l O Gruppo, un MC.202 del 153 ° Gruppo, tre MC.202 del 16 1° Gruppo, pilotati ri spettivame nte da l cap Bevi lacq ua, ten Celle, serg. Nava, a li. uff. Franchi , ten. Marazio. s te n Soprani, m.llo Ra vas io
Kittyh aw k P-40. Uno dei protagonisti de lla battag lia di Pa ntelle ri a . Operò sia come caccia che com e cacciabombardiere, specializzandosi in attacchi di p rec is ione sulle batte rie eia. Pertanto un totale di nove aerei dell'Asse non ri e ntrò alla base. Tuttavia i tedeschi, ai success i ottenuti nell'aerea di Pante ll eria , ne aggiu nse ro altri due co nseguiti eia un a formaz io ne di vent idu e Fw. 190 scortati da ve ntise i Bf.109, c he al mattino aveva a lungo incrociato fra Capo Bon e Pante ll er ia alla vana ri ce rc a di una fo rza navale precedentemente seg nalata in quella zona. Du rante il rientro gli av iatori tedeschi avevano lenito la loro delusione spedendo ne lle acque de l Mediterraneo due P-40 appartenenti ad una pattuglia incrociata nei pressi di Capo Grani to la. Nel bollettino dcli' indomani la ATAF presentò una lun ga lista di vittor ie compre nd e nte ventise i ae rei nemici sic uram ente abbattuti (qui ndi c i B f.109, nove MC.202 e due Fw.190) più tre probabilmente abbatt uti (due Bf.109 ed un Fw.190). Ne l conto dell e propri e perdite fu in vece molt o più sobria In fatti, ammi se solo un P-40, abba ttu to a metà pomeriggio e depennò uno Spitfire , già nella li sta perdite del bollettino e man ato nella mattinata 106 Ne ssuno dei sette piloti italiani abbattuti fu ritrovato Un idrosoccorso , inv iato alla ri cerca di eve ntu ali s up erst iti, nonostante le s ue vistose Croci Rosse fu costretto ad ammarare da caccia alleati, che lo mitrag li arono ferendo un o degli specia li sti a bordo. Ciò nonostante l'equipaggio riuscì a riparare i d anni ed a rientrare alla base di Stag none (Trapani ) 107 •
La debo le reaz io ne opp osta dalle batterie cost iere di Pan telleri a all'a ttacco navale di due giorni prim a aveva co nvinto il Co mand o A llea to che lo sbarco av reb be potuto essere tentato senza eccessivi 1i sc hi w8 •
106 La ricostruz ione delle az ion i aeree del IO giu gno 1943 s u Pantelleria è bas ata s ulla seguente documentazione:
Xli Air Force in t.he Sicilian Campa ign , Ann ex I, AFHRA A-6192.
NATAF, lnt/Opsum No SO Al/508 11/6. AFHRA A- 601 l.
Telegramma Aeronautica Sicil ia 0022974 a S upera re o de l J8 giugno J943, AUSSMA, SL I/8 - 1 39
Azioni nemiche s u Pantelleria ed azioni aeree di contras to dell'As se 8 maggio - I J giugno 1943, Cart. SLl -9, AUSSMA.
''The Twelfth Air Force in the Sicil ia n Campaig n" , Annex 21. Operations Bullet in No.3 , AFHRA A-6192. Com unica zio ni in tercorse tra Radiopon te Pantelleria e Coman do Aeronautica S ici li a, SLl/9, AUSSMA
Craven & Cate, op cit. Voi.I l.
Libretto dei voli del tenente pi lota Giovan ni Chiale, copia nel l' arc hivio detrA.
U.S. Army Air Force s in World War Il , Comba t Chrono logy, l 94 l - l 945.
107 Aeros ici li a a Superaereo, 1235 x L0/6 2400. AUSSMA SL4/41.
108 The Twe lfth Air Fo rce in the Sicilian Campa ign. An nex I, p.5 . AF HRA A-6192.
Anche sul fronte aereo, la temuta reazione dell'aviazione italo tedesca aveva chi aramente mostrato i suoi limiti. li Comando Alleato aveva potuto constatare che, al pari delle difese contraeree di Pantelleria. l'aviazione dell'Asse non era abbastanza forte da resistere ad un attacco condotto da una forza schiacciante come quella che stava per abbattersi sull'isola 109 • Pertanto Eisenhower aveva deciso di rispettare i tempi in progranrn1a, fissando lo sbarco per il mezzogiorno dell' l l.
La forza navale d'appoggio era già pronta a levare le ancore dal porto di Malta, mentre gli LCI attraccati alle banchine dei porti di Susa e Sfax avevano già imb arcato i reparti della 1st Infantry Division. Il concentramento dei mezzi da sbarco era però stato notato da ricognitori del II Fliegerkrpos, che nella notte sull' 11 aveva inviato trentanove Ju.88 a bombardare il porto di Susa. La missione era stata puntualmente eseguita, senza però la possibilità di verificarne il risultato. Comunque all'alba dell'indomani tutti i tre convogl i previsti dai piani dell' "Operazione Corkscrew" sa lparono regolarmente unendosi alle unità navali d'appoggio.
Tn attesa dell'arrivo della forza da sbarco nelle acque di Pantelleria, per tutta la notte pattuglie di Wellin gtons ed Hunibombers dello Squadron 241 avevano tenuto desta la guarnigione con lanci di bombe e bengala. Quando i primi raggi del sole avevano reso più visibili i densi fumi provocati dagli incendi, si era av uta una lunga pausa di silenzio. Alle 07,45, preceduti da un sordo ronzio arrivarono dodici B-17 seguiti ad alta quota da caccia d i scorta. Poi seguirono altre formazioni, e poi altre ancora, tutte scortate da caccia. Gli attacchi si susseguirono senza tregua sulle postazioni d'artiglieria attorno al porto e su ll e opere difensive esiste nti fra la città e la zona pianeggiante scelta per lo sbarco delle truppe britanniche. In poco più di due ore novecentoventitre aere i scaricarono 967 tonnellate di bombe su Pantelleria 11 0
Mentre i bombardamenti raggiungevano il culmine , i primi due convogli della task force da sbarco avevano raggiunto la zona di concentramento a circa otto miglia dal Porto di Pantelle1ia. Il fatto era stato segnalato ad Aerosicilia dalla stazione di Monte Grande, dalla quale il sottotenente D'Amico continuava imperterrito a trasmettere incurante della grandine di bombe:
"Ore 09,55 - Avvisto forma z ione navale per circa 280° Porto Pantelleria.
Ore 1000 - Circa 50 aerei massima parte quadrimotori attaccano violentemente isola. Aeroporto attaccato con estrema violen za. incendio sviluppatosi imboccatura hangar. Attacchi aerei proseguono immutata violen za. Distinguo nettamente I 3 unità di cui 3 abbastanza grosse. Altre unità sono in avvicinamento.
Ore 1015 - Comandante Ammiraglio Marina Pantelleria prega dare massima precedenza at dispacci provenienti et per Supermarina.
Ore 1035 - Forma z ione navale attaccata da aerei nazionali 111 •
I mezzi navali procedevano lentamente, a non più di 5 nodi, muovendo verso il porto di Pantelleria e le spiagge circostanti. in prima fila procedevano i battelli d'assalto calati in acqua dalle navi da sbarco QUEE EMMA. PRINCESS BEATRIX e ROY AL ULSTERMAN, seguiti da quindici LCI (Infantry Landing Craft), da quattro battelli ant iaerei e due motocannoniere. Dietro venivano i cacciatorpediniere di scorta WHADDO 1 , EGG ESFORD, LAUDERDAL E, LAMERTON e WHEATLAN, cui più tardi si erano aggiunti i trawlers RYSE, lNGHOLM , BULL e HOY. Tutt o attorno si muovevano gli spazzamine RHYE, CLACTON. POLRUAN e STORMA WAY, c ui era sta to affidato il co mpito di effettuare un intenso pattugliamento antisommergibile sino al termine delle operaz ioni 112 • Completavano la forza navale quattro in crociatori del 15'h Cruiser Squadron, che alle 10.32 aprirono il fuoco sulle batterie e su altri bersagli situati nella zona del Porto , affiancati dai piccoli calib ri dei cacciato rp ed ini ere e della cannon iera APmS.
109 "Pantelleria Operations, Ju ne 1943. Dispatch by Generai Dwight Eisenhower" Annex I. in: "The Twelfth Air Force in the Sicilian Campaign". AFR HA A-6192.
110 Hi s tory of the XII AF chapt. XII pp. 17- 19.
11 I Comunicazioni intercorse tra Racliopontc Pantelleria e Coma ndo Aeronautica Sic ilia, SLJ/9. AUSSMA.
112 The Twelfth Air Force in the Sicilian Campaign. Annex I, p.7 , AFHRA A-6 192.
L' impres s ionante susseg uirs i delle bordate delle unità nava li era certamente cli buon conforto per i fanti britannici a bordo dei LC T , che stavano appressandosi alle spiagge. Ma nonostante il loro grandioso effetto, le bordate produ ssero più fracasso che danni. Una inda g ine s ucce ss iva accertò che so lo uno dei cannon i della difesa era stato messo fuori uso dal fuoco navale , nonostante la grande quantità di proiettili sparati s ulle loro po stazioni 113
Alle o re I0 ,05, ventisei Jabo Fw. 190 dello SKG.10, protetti ad all a quota da dicia ssette Bf. J09 dello JG.53 "Pik As ". si erano lanc iati all ' at tacco della ta sk fo rce alleata, inc ura nt i dell ' inten so fuoco contraereo de!Je unità navali e de ll 'occ hiu ta vigi lanza de i caccia di copertura. Di questi ult imi si erano pres i c ura i Bf.109, che impegnandosi duramente avevano consentilo ag l i Jabo d i eseguire Ja loro azi on e La misc hia si e ra conc lusa a favore de i vetera11i piloti de ll o JG.53, che ave va no di strutto uno Spitfire se nza s ub ire pe rdite Ciò nonostante, caccia e fuoco contraereo aveva no ostacolato notevolmente gli Jabo, i cui lanci avevano appena danneggia to leggermente due uni tà da sbarco 114 • Secondo uo comu nicato dell ' OBS, un secondo attacco sferrato alle 12.1 O da altri trentaquattro Fw. 190 sc ortati da ventiquattro Bf.109 aveva affondato dod ic i mezzi eia s barco ed un traspo rto ' 15• Success i non confermat i dalle pubblicazioni ufficia li delle marin e clegl i Alleati 116
Es istono inv ece alcuni elementi per confermare l'es ito di un terzo attacco eseguito all e 12,4 0 da c irca trentase i aerei che - seco ndo la NATAF - furono identificati come Bf.109 e Fw.190 117 Ma era il so l ito errore di ident i ficazione in cui spesso incorre va no g li anglo amer icani, quando un nemico attaccava dec iso ed infliggeva danni era ovviamente un tede sco Si tratta va invece di nov e cacciabombardieri MC.200 del 16 1° Gruppo , sc o rtati da nove MC.202 e sette Bf.109 del 150° , c he sga nciaro no s ulla ta s k force alleata le loro diciotto bombe s ub alari. Questa forza cl ' attacco rappresentava il ma ss imo che l'Ae ro nautica Sicilia aveva potuto me ttere in campo. Infatti nel ma tt ino dell ' 11 giugno l'Aeronautica Sicilia aveva in tutto quarantacinque ve li voli efficienti, cli cu i venti era no s tati tratten uti per la difesa degli aeroporti e di alcune unità ita liane in navigazione lungo le coste della Sicilia 118 • L'azio ne degli MC.200 era stata decisa intorno alle J 1, 15 nel corso d i una telefona ta fra Monti ed il generale Santoro 119 • Ques t' ultimo aveva appre so che
113 Rcpo r1 from professor S. Z uckerman, Scien ti ti c Advi so r, NAAF. lo Lt Gen Cari Spaatz, 20 J ul y I943. pp. 4 e 7.
AFHRA, A-6005 l 15 Aziorù ne mic he s u Pantell e ri a ed azioni aeree di contrasto del!' Asse 8 ma gg io - l I gi ugno l 943. Cart. SLI -9, AUSSMA
114 Azioni nem iche s u Pan te ller ia ed azi oni aeree di contras to de ll 'Asse 8 maggio - l i giugno 1943. Cart. SL l - 9, AUSSMA .
116 U S. Navy The Offic ia i Chrono logy oft he U.S. Navy in World War 11.htm. Roya l Navy, ·'Brit ish Yesse ls lost at sea 1939-45 '', Patrik Stephens Ltd., Cambr idge 1980.
117 NATAF. Int/Opsurn No.8! Af/523 12/6, AFHRA A-60 11. Non ris ul ta che a ll e 12.40 aerei tedesc hi fosse ro in az.ione su forze nava li (c fr.: Azi oni ne miche s u Pante lle1ia cd azioni ae ree d i co ntras to del! ' Asse 8 maggio - 11 gi ugno 1943, Cart . SL! -9. AUSSMA).
I I 8 Tel. da Aeros ici lia a S uperaereo 0022900/S del 11/6 ( 1943).
119 Il generale Giu se ppe era Sottocapo di Stato Maggiore de ll ' Aerona utica (n d.A. ) i tedeschi stavano attaccando le forze nava li nonostante ci rcolasse già la sorprendente notizia che Pantelleria aveva capitolato. Pertanto Santoro aveva chiesto a Monti di mandare in azione i pochi cacciabombard ie,i disponibili "con un po' di scorta, tanto per non dire che non abbiamo Jauo niente" 120 • Per inciso i tedeschi erano stati informati della avvenuta resa sia da un ricog nitore Me 109 , che alle 10.56 aveva visto sull' isola una bandiera bianca. che da un messaggio radio inviato dal loro minuscolo contingente ancora a Pantelleria 12 1 • La pattuglia di MC.200 riuscì ad anivare sopra la task force, grazie alla protezione dei pochi MC.202 e Bf. I 09, che destramente neutralizzarono lo schermo protettivo fornito dai caccia Alleati. Nessun aereo italiano fu perduto, anche perché, sfruttato l'effetto sorpresa, tutti gli attaccanti si erano disimpegnati velocemente senza perdere tempo per valutare l'effetto della loro azione. Valutaz ione che fra l'altro era ostacolata da una leggera foschia, nel frattempo calata sulla zona 122 • Qualche bomba aveva comunque raggi unt o il bersaglio. In fatt i la TATAF confermò che una piccola unità era stata co lpita da cacciabombardieri durante i l terzo attacco, che indubb iamente era quello effettuato dai MC.200, ma c he comunque non fu l'ultimo esegui to prima della fine della giornata 123 •
All'azione avrebbero dovuto partecipare a nche otto cacciabombardieri G.50 del 159° Gruppo (2 ° Stormo), che l'8 gi ugno, dopo il primo attacco nava le contro Pantelleria, era stato trasferito d'urgenza da Pistoia alla Sicilia. Tuttavia, l' 11 giugno, i G.50 erano rimasti a terra. 124 • on è chiaro il motivo. Al riguardo s i possono formulare tre ipotesi. Forse il loro intervento fu ritenuto superfluo perché Pantelleria si era già arresa. Oppure perché non c'erano abbastanza caccia di sco,ta. Infine - e questa è l'ipotesi più attendibile - perché i cacciabombardieri Fiat non erano efficienti 125 •
A lle ore 15.10 una robusta formazione di ventinove Fw.190 e quaranta Me 109 era ritornata all'attacco della task force. Anche questa volta , i tedeschi avevano vantato grandi successi - un incrociatore probabilmente affo nd ato - più uno Spitfire abbattuto. Ma contemporaneamente avevano ammesso la perdita di tre Fw.190 126 • Mancano gli elementi per confermare l'affondamento dell'incrociatore, tuttavia nel corso della giornata i tedeschi distrussero in totale tre Spitfire, nonostante le ammjssioni della NATAF si fermino a due so l i aere i127
120 Registrazione di com unicazio ne te lefonica contenuta nella cartella IT 1152A dcli' AUSSME. parz ialmente riportata anche da Santoni A., op. cit. p. 116 e segg.
121 Da Romu lus ( Ufficia le di collegamento co n l'OBS) a Superaereo, 12 / 6 /43 ore 1305, AUSSMA SL4/4. l
122 TeJ. da Acrosicilia a Supcraereo 0022900/S. del 11/6 ( 1943).
123 NATAF. lnt/Opsum No SI Al/523 12/6. AFHRA A-60 1 I
124 Relazio ne "Aerona utica" di ignoto autore. p 8. lntclligence MAAF: lta l ian docurnents, AFHRA A-6084. fr. 1901.
125 Seco ndo l'estensore de!Ja Relazione ·'Aeronautica' · (lntclligence MAAF: lt alian documents, AFHRA A-6084 , fr. 190 I) i G.50 avevano già ricevu to l 'ordine d'operazione che fu poi revocato atrult im o istante. Siamo invece del parere c he l'appena tra sfeiilo I59° Gruppo non avesse aere i in efficienza bel li ca. Infatti i l I59° Grnppo non fu nepp ure menzionato nelle situazioni dei reparti efficienti . di c ui al Te legramma Aero naut ica Sici lia 0022974 a Superaereo del 18 giugno 1943 , AUSSMA , SLJ/B- 1 39.
126 Azio ni nemiche su Pantelleria ed azioni aeree di contrasto cieli' Asse 8 maggio - 11 giugno 1943, Cart. SL 1-9. AUSSMA. Uno Spitfìre fu abbatt uto alle 15,45 da l Bf.109 detr Oblt. Franz Sc hi css dello JG.53. (Luftwaffe Fighter
C laims extracted fro m BA-MA 35 -m m. micro - fìlrn s)
127 NATAF, lnt/Opsum No 8 I Al/523 12/6, AFHRA A-601 l L'abbattimento di due Spitfire fu attribuito rispettivamente al Feldwcbel Martin vo n Vacano ed atrOb lt. Willi Klein, ambedue de llo JG 53.. (L uftwaffe Fighter Cla i ms cxtracted from BA-MA 35-mm micro - fi lm s) l n conclusione, nonostante i s uoi numerosi attacchi nella giornata dell ' 11, l'aviazione dell'Asse ottenne un solo successo accertato: una picco la un ità navale, che analizzando la sequenza degli attacchi riportata ne l bo ll ettino NATAF, risulta probabilmente colpita dai MC.200 del 161 ° Gruppo e non dai Fw.190 tedeschi .
Com unq ue le ultime missioni aeree della g iornata furono tutte eseguite da l li Fliegerkorps , che alle 18,00 - sette ore dopo la capitolazione de ll ' isola - inviò diciannove Messerchmitt ad eseguire una crociera offensiva qua ndo non c'erano più aerei all eat i da affrontare. Altri sei Bf. 109 furono inviat i poco più tardi per effettuare una ricognizione a raggiera attorno a Pantelleria onde accertare la posizione e le rotte delle unità navali alleate 128 Queste unità furono attaccate a tarda sera da quaranta Ju. 88, ed ali' indomani ali ' alba da altri diciannove Ju.88. Nonostante il buon spiegamento di forze , i risultati furono praticamente nulli a fronte de ll a perd ita di un bombardiere Ju.88 e di un ricognitore notturno He.111 129
La breve, ma intensissima azione aeronavale alleata concentrata nelle poche ore antimeridiane del! ' 11 aveva infranto la volontà di resistenza de l Comando dell'isola, ammesso che qu esto !"avesse mai avuta nella misura necessaria. Alle 11,25 il comandante della Piazza Marittima di Pantelleria, ammiraglio Pavesi. aveva fatto esporre i segnali di resa 130 L' improvviso cedimento di Pantelleria ispirò il tr ionfa le bollettino emesso all'indomani dalle NAAF: " Per la prima volta nella storia, For ze Aeree hanno eseguilo una conquista territoriale senza l'aiuto di for ze terrestri quando ieri Pantelleria si è arresa prima dell'arrivo delle forze d'invasione. Dopo la capitola zione la nostra offensiva si è trasferita sull ' isola di Larnpedusa" w Contemporaneamente la NATAF rivendicò la distruz ione di ventisette aerei d!ell' Asse nei combattimenti avvenuti ne l po me riggio durante gli attacch i cont ro le unità navali 132• Una cifra esagerata, da ridimensionare ampiamente. Infatti le reali perdite ammo ntaro no a tre Fw. 190, un .T u.88 ed un He. 111 133 ei cinque giorn i successivi la resa. il Il Fliegerkorps cont inuò ad attaccare le unità alleate rimaste
128 Az ion i nemiche s u Pantelleria ed az ion i aeree di con trasto de ll 'Asse 8 maggio - 11 g iu gno 1943 , Ca rl. SLI-9 , AUSSMA
129 Santoni e Ma ttes ini, op. cil. p. 367.
130 Santoni e Mattesin i op. cil. p. 366.
131 NATAF, lnt/Ops um No.8! AT/523 12/6, AFHRA A-60 11.
132 HistoryoftheXII AFc hapt. Xli p. 17.
133 Az ioni nemiche su Pante ll e1ia ed az ioni aeree di co nt ras to de ll 'Asse 8 maggio - 11 giug no 1943. Cart SLl-9, AUSSMA.
Spitfi re Mk. V de l 31 si F. G., un dei gruppi caccia dell'USAAF attivo nel settore med iterraneo sino dall'inizio dell'Operazione Torch attorno a Pantelleria per sostenere il consolidamento dell'occupazione. Nonostante il rilevante numero di sortite - complessivamente quattrocentosei - il Il Fliegerkorps ottenne modesti successi. Il 14 riuscì ad affondare due unità della Royal Navy - la piccola cisterna EMPIRE MAIDE da 8 13 tonn. e la motocannoniera MGB-648- mentre il 16 danneggiò leggermente il cacciatorpedi ni ere PETARD 134
Queste ultime azioni chiusero praticamente la battaglia di Pantelleria. Il contributo dell'arma area tedesca, sebbene superiore a quello della Regia Aeronautica, si limitò all'intervento di un paio di Geschwader da caccia (JG.53 e JG.27), di uno d'assalto (Schl.2) ed all'indiretto appoggio di un centinaio di JU.88, che avevano le loro basi nelle Puglie. Ovviamente la resistenza di Pantelleria avrebbe potuto essere prolungata per almeno una o due settimane, qualora fosse tata sostenuta da maggiori forze aeree e da un comandante più determinato. Dato che la conquista dell'isola costi tu iva una delle tappe fondamentali per l'invasione della Sicilia, una resistenza più prolungata avrebbe avuto incalcolabili conseguenze sulle future operazioni alleate 135
Subito dopo l'occupazione di Pantelleria gl i Alleati dovettero affrontare il problema di prevenire o quanto meno porre un freno ai continui raids tedeschi sull ' isola. A partire dal 14 gi ugno il XII ASC dovette istituire un sistema di pattuglie, ognuna composta da sei P-40, per assicurare la protezione alle forze navali stazionanti nelle acque di Pantelleria. Ma all 'indomani questo serviz io non riuscì ad evitare la fulminea scorreria di una dozzina di velocissimi Fw.190, i quali, sganc iate le bombe sopra il porto, se la filarono indenni a bassa quota 136 Anche dopo avere aumentato il numero delle pattuglie mettendo in campo gli Spitfire, e persino agli A.36, il XII ASC non riuscì a fermare g li al tri attacchi. Il 18 nonostante diciassette pattuglie si avvicendassero dall'alba a dopo il tramonto del sole, alle 16,30 circa, Pantelleria fu attaccata da dodici Ju.88 scortati da otto Bf.109. I sei P-40 ciel 99 th Fighter Sq uadron della pattuglia di turno cercarono di intercettare i bombardieri, ma uno di loro fu danneggiato in un confuso e poco remunerativo combatt im ento, che non costò alcuna perdita alla formazione tedesca. Per il momento anche gli Alleati fecero l'esperienza c he era molto difficile difendere Pantelleria con reparti caccia dislocati sui lontani aeroporti della Tunisia 137 • l 34 Royal Navy, "Brit ish Merchant Vessels lost or damaged by enemy action during second world war" p.48. Santoni e Mattesini. op. cit. p. 368.
135 History of the Twelfth Air Force, chapt. Xl V p 33. AFHRA A-6202.
136 NATAF Al 424, 15/6, AFHRA A -60 11.
137 NATAF, AI 533 , 18/6 e AI 534, 19 June, AFHRA A-6011.