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Il poten ziamento della LuftwaITe nel Mediterraneo
Gli alti comandi del!' Asse, e soprattutto quello tedesco, avevano co ntinuat o ad escludere l'eventualità di uno sbarco anglo americano ne l Nord Africa Francese anche quando le Task Forces partecipanti ali' operazione "Torch" avevano g ià lasciato i porti di partenza degli Stati Uniti e del Regno Unito4 1 • Ai primi di no vembre, allorché il comando della Kriegs matin e riferì che un forte convoglio protetto dalle maggiori unità na va li aveva superato lo Stretto di Gibiliterra, il Capo delle Operazioni dell ' Alto Comando ted esco riteIU1e trattarsi dj un tentativo per "dare sollievo" alla situaz ion e di Malta, dato che questa era da tempo sottoposta ad intensi attacchi aerei italo tedeschi 42 Una vo lta finalmente chiar ito il reale obiettivo dell'operazione incorso, la reaz ione tedesca, sebbene improvvisata all'ultimo momento, fu inaspettatamente fulminea e complessivamente abbastanza efficace.
Il 6 novembre 1942, quando iniziarono i primi attacchi della Luftwaffe contro i convogli Alleati e ntrati nel Mediterraneo , il Il Fliegerkorps disponeva di so lo I34 aerei (60 bombardi eri, 11 aerosilura nti , 26 tuffatori, 37 caccia). per di più sparsi fra la Sicilia e l ' Italia centro meridionale43• L'effetto combinato della battaglia di el -Alamein e dell'operazione Torch avevano infine s mo sso l'Alto Comando tedesco convincendolo ad interessarsi d'urgenza del fronte nordafii cano. Su ordine dell'O.B.d.L. (Oberbefelshaber der Luftwaffe) cospicui Iinforzi furono immediatamente trasferiti nel Mediterraneo. Ventiquattro ore dopo lo sbarco nel Nord Africa, il Il Fliegerkorps aveva già in line a 266 aerei (153 bombardieri e ricognitori strategici, 36 aerosiluranti e 77 fra caccia e caccia bombardieri)44 • Nono sta nt e che sul fronte dell'Est aumenta ssero gli indizi di una imminente offensiva dell'Armata Rossa, la Luftwaffe non aveva esitato prelevare un buon numero di reparti, dalla Fran c ia , dalla orvegia e persino dalla Russia, il cui spostamento nel Mediterraneo avevano indebolito altri settor i di grande importanza strategica45 Alla Luftflotte 5 di stanza in orvegia erano stati sottratti centoci nquanta aerei dei Kampfgeschwedern KG.26 (aerosil uranti ) e KG.30 (bombardieri) , reparti altamente specializzati nell'attacco a mezzi navali. Una decisione assai grave, poiché sgua rni va le rotte dell'Artico percorse dai convogli anglo americani che alimentavano lo sforzo bellico dell ' Uruone Sovietica in un periodo prevedibilmente cruciale per il fronte russo46 Alla Luftflotte
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5 rimasero so lo un centinaio di aerei fra rico gnitori, idro siluranti He.155 e bombardieri in picchiata Ju.87. Tutti aerei troppo lenti e vulnerabi li per intimidire i potentemente scortati convogli anglo americani diretti a Munnansk 47 Gli aerosiluranti He. l l lH-6 e Ju. 88A-4 LT del KG.26 entrarono rapidamente in azione. Completato fra 1'8 ed il 17 novembre il loro rischieramento su ll a base di Grosseto , avevano facilmente supera to i problemi di ambientamento, conseguendo il loro primo successo nella notte sul 24, quando af-
4 1 Santoro G. op. cii. voi. II, p. 485 fondarono il piro scafo britannico da 5.060 tonnellat e TRE TBA K IO miglia a Nord di Cap o Tenes4 li 15 nove mbre. ovve ro una settimana dopo l'ini zio di ·To rch··, la Luftw affe sc hi era va nel Mediterraneo 1.361 aerei contro i 700 esistenti pochi giorni prima. Per la prima volta dall'inizio della guerra, il Mediterran eo era di ve ntat o uno dei maggiori teatri d'operalioni della Luftwaffe che. con deplorevole mancanza di acume strategico, aveva atteso che la situazione s i fos se es tremamente aggravata, per destinar vi il venticinqu e per cento della propria forza, contro il sette per cento de ll 'anno precedente. quando la situ aLione era di gran lunga più favorevole 4 La di slocaz ion e degli aerei era la seg uente: 8 19 sul territorio italiano (Sardeg na , Sicilia, Italia continentale), 177 in Tunisia, 112 in Libia e 293 in Grccia50 • TI nocci o lo duro dei rinforzi tede . chi era cos tituit o da 350 bomb ard ieri cd aerosiluranti. che vennero lan c iati senza indugi ali' attacco de i convogli degli Alleati e degli approdi ne l orci Africa france se ~• Forse mai come allora la Luftwaffe avrebbe avuto nec ess ità di mettere in campo una fl otta di bo mbardi e ri pe anti a largo raggio. di cui però non disponeva pe r la errata po litica di cos tru 1ioni aeronautiche tede che seguita dai ve rtici dcli" arma ae rea tedesca 52 Il mancato svi luppo di bombardieri strategic i a largo raggio
42 RAF Nam1tive (Firs t draft), "The North African Campaign November 1942 - May 1943 ' '. p.192.
43 Santoro G op cit. voi. TI p. 488.
44 A. Santoni e F. Mattesini, op. cit., p.289.
45 La sera dell'8 no ve mbre 1942, il KG.26 tras ferì da Stavanger e Bardufoss ( Norvegia) a Gros seto i gruppen l/K.G.26 e II/K.G.26 co n i loro aero siluran t i Heinkel He.111 H, e gli Ju.88A del 111/K.G.26 da Banak a Gros seto. Il K.G. 30 "Ad ler" arrivò a nch 'esso da ll a Norvegia co n lo Stab/K.G.30 ed i gruppen 11/K.G.30 e 111/K.G.30 per posizionars i ia Com iso (Sicilia), mentre il K.G.6 invi ò i gruppen T/K.G.6 e 11/K.G.6 da Crei! e Dinard (Fra nc ia ) a Foggia. Il Kampfge schwader 76 fu uno dei reparti tratti dalla Russ ia. Lo Stab/K.G.76 con i gruppen 1/K.G.76 e ll/K.G.76 si tras ferirono in vo lo da Armawir a Tympak ion dove operò per circa un mese contro le lin ee di rifornimento della 8' Armata, prima di s pos tarsi Catania . ( vedi Michael Holm , " Luftwaffe Units ' ' , op. cit. ). Cfr. Cooper Matth e w, "The German Air Force 1933-1945. A n Anatomy of Failure" . p. 245 e 249.
46 L'Operaz ione Uranu s, che infra nse il fronte de l Don, isolan do la 6' Panzer Armee a Stalingrado, ini ziò il 19 novembre 1942.
47 Cooper Mallhew, op c it. p.145.
48 Ro ya l avy , Bri1 is h vessels lost at sea 19 39 -4 5. rcprints ofl hc R.N. o fficiai pub li cations. Patrick S1ep hens. Cambrid ge . 1980. Sction rr p. 44.
49 Cooper Manhew, op. cit. p.286.
50 Vedi Tabella n° I. o.B.S. velivol i in ca rico al 15 no ve mbre 1942'".
51 Si tratt ava , co me già accennato. dei KG 6. KG .26. KG. 30. KG. 76. Circa la loro forza ai primi del no, embre 1942 vedi Allegat i.
52 Come molli ca pi rniliiari ted eschi il capo di stato maggiore della Luf1 waffc ge nera le Hans Jeschonnck. aveva creduto fermamen1e nella guerra lampo. pertanto aveva pri,ilegiato lo ~viluppo degli aerei da bombardamento in picchiala e so pra vva lutato eccessivame nte la ca pacità offensiva de i bombardieri mcdi Ju.88. Tulle dec is ioni. che co nfermat e da Hitler e Gorin g, avevano seg nato il reg resso delrarma aerea tedesca (cfr.: Bekkcr Caj us. "Luflwaffc". Longancsi Editore. Mil ano 1971. p.49 3) d'azione traeva origine dal fatto che la Luftwaffe aveva dovuto uniformarsi al)a strategia ciel "blitzkrieg", c ui occo1,-evano aerei altamente specializzati per l'appoggio tattico sul campo di battaglia e per la distruzione delle risorse industria li ed economiche del nemico, dato che queste ultime sarebbero state poi utilizzate dal vincitore una volta occupato il suo tcnitorio 53
In conseguenza dello scarso interesse per questo tipo di velivolo e per i ritardi nella definizione del progelto , solo poche decine del bombardiere pesante He.177 erano in forza ai reparti all ' epoca di Torch, inoltre questi furono inviati in Russia per potenziare il ponte aereo che riforniva la 6" Armata di von Paulus assedia ta a Stalingrado. Pertanto tutte le azioni di bombardamento tedesche nel Mediterraneo furono eseguite da bombardie1i medi JU.88, il cu i carico bellico e la cui autonomia non erano ovviamente comparabili a quelli di un bombardiere pesante.
Data l'importanza di assicurare alle truppe tedesche un permanente appoggio tattico, all ' ini zio del 1943 la Luftwaffe decise di in viare in Tunisia una trentina dei nuovissimi caccia bombardieri Fw.190, in sost itu zione dei veterani Ju.87, che dopo essersi coperti di gloria nei p1imi mesi de ll a campagna, non erano più stati in grado di operare dal momento in cui l'aviazione anglo ame1icana aveva conquistato la superiorità aerea.
Stante la precaria sit uaz ione dei colle ga me nti con l ' Africa, la Luftwaffe dovette anc he potenziare il settore del trasporto aereo . Alla fine di ottobre la forza dei Transportgruppen operanti nel Mediterraneo ammo ntava a circa trecento aerei - di cui duecento efficienti - in buona parte impegnata nel trasporto di carburanti a seguito della crisi provocala dalla perdita di numerose navi petroliere dirette in Libia. Dopo la battaglia di el-Alamein era stato necessario trasportare i carb uranti persino con bombardieri He.111 ed idrovolanti de l soccorso aereo. Essendo chiara l'impossibilità di s up era re con mezzi di ripiego anche l'emergenza creata da ··Torch", il 12 novembre la Luftwaffe riorganizzò radicalmente i trasporti aerei nel Mediterraneo, costituendo due Lufnransportfi.ihrcr, uno con sede ad Atene e l'altro a Roma, i cui stat i maggiori arrivarono direttamente dal fronte russo5\ Oltre ai trasporti per la Tunisia urgevano anche quelli per r Afrika Korps. che dopo la sua veloce ritirata da el-Alamein non poteva più essere rifornito dagli aere i di s loca ti s ug li ormai lontani aeroporti di Creta. Pertanto questi u ltimi avevano dovuto essere trasferiti nell'Italia meridionale ed in Sicilia. La duplice esigenza di potenLiare la Lesta di ponte tunisina e di alimentare l'armata cli Rommel in ritirata verso i co nfini orientali della Tunisia costrinsero l 'O.K.L. a potenziare g li aerotrasporti del Mediterraneo con altri duecentocinquanta velivoli, prele\'ati dalle c;cuole di volo, dai reparti in Ru ssia e da quelli in Germania. Questa rapida mobilitazione, e ntro la fine cli novembre. portò la forza dei grupp i da trasporto tedeschi a circa eicento velivoli. dei quali trecento cttanta efficienti al volo55.
53 The United States strategie bombing s urvey Summary Report. United States Govemmenl Printin g Office, Washington.
30 Septernber 1945 ed it ion. page 2.
La massa dei ri forniment i aerei diretta a Tu nisi partiva da Napoli o eia Reggio Calabria. Prim a di percorrere !"ultima tratta sul Canale di Sicilia i veJi,oli da trasporto venivano raggruppati in grandi acroco nvogli, cui nei pressi di Trapani s i aggiungevano caccia d i sco rta decollati da Trapani Milo, Borizzo. e Ca telvetrano. Le scorte erano diventate obbligatorie. da quando Malta era stata adeguatamente rifornita di carburante avio. Da quel momento i due squadrons di Beufi ghte rs (No 227 e No. 272) dislocati ne ll ' isola erano diventati un grave problema per la icurezza degli aerotrasporti diretti in Africa'6 1 cl periodo 25 ottobre - 1 dicembre le perdite dei Tran sportgruppe n. sia abbattuti in volo che distrutti sugli aeroporti, ammo ntarono a settantuno aerei. Sensibili anche le perdite dei velivoli del SAS. che il 12 novembre perse sei S.82, abbattuti sul canale di Sicilia dai Beaufighters dello Squadron 1o.27r.
Appena vent iquallro ore dopo i pr imi sba rchi nel orci Africa. obbedendo alle disposizioni ruTivatc da Vichy. il re idente generale france c. ammiraglio Esteva. quantunque personalmente contrario avern dato il suo consenso a ll'allerraggio sui ca mpi d'av iazione di Sfax. Tunisi, Gabes e Susa in Tunisia di Ju.52 carichi di paracadutisti della Luftwaffe'8 • Contemporaneamente sui campi di Biserta. Tunisi e Djedcida erano allerrati circa cento aerei da combattimento, fra cui i caccia Bf. I 09 dello JG.53 ''Pik As" ed bombardieri in picchiata Ju.87D del 11 ./StG.3. che senza perdere tempo erano entrati in azione con !"efficienza e la velocità che contraddistingueva r arma aerea tedesca. Due giorni dopo questi aerei erano stati raggiunti dal 155 ° g rupp o caccia itali ano atte rrato s ull 'aeroporto di Tunisi.
La reazione della Regia Aeronautica
Mentre Rommel - co nfitto ad el-Alamein - era in veloce ritirata attraverso la Cirenaica, unità navali cd aerei da trasporto italo tedeschi avevano scaricato nei porti e negli aeroporti di Tunisi. Sfax. Susa e Bi erta circa l 6.000 soldati tedeschi e I0 00 italiani. Una forza più che suffic iente per estende re il controllo de ll' Asse s u g ran parte de l protettorato francese e nello stesso tempo imb astire una prima lin ea il bom bordiere S.84. Aggressivo profi lo e scorse virtù. difensiva ad occidente per contenere l'avanzata verso Tunisi delle truppe del generale Anderson.
54 RAF arrative (FirM drafl). "The North African Campaign No,ember 19-t2- May 19-tr. p.196.
55 RAF Narrative (Firs t draft). ··The North African Ca mp aign November 1942 - May l 943", p. I96.
56 RAF arrative (Fir~t draft). ''The North African Campaign No,ember 19-t2 - May 19-tr, p.196.
57 RAF Narrative (Fir~t draft). ·1·11e North African Campaign November 1942 - May 1943". p.4.
58 La matt ina dell"8 novembre. l'ammiraglio Darlan telegrafò a Lavai. primo mini\lro del go\'emo francese. dichiarando~i d" accordo ad un intervento degli aerei delr Asse contro le forze di ·Torch" a condilione che questi decolla~~ero dalle loro ba~i in Sici lia e Sardegna e non auaccassero le truppe a ng lo a meri cane g ià sbarcate. Ne ll o stesso giorno l'ammiraglio Esteva aveva telegrafato a Vichy ··t 111ol'i111e111i sono destinmi a prvdurre 1111 'emo :.ion e di c11i 11011 potrei dominare le co11seg11e11:e Non escludendo quindi una reazione da parte delle truppe francesi di stanza nel protellorato wnis ino. Cfr. Aron Rob ert "La Francia di Vichy 1940-1944". Rin o li Ed itore. Milano 1972. p.489. Vedi anc he Churchill Win~lon. "La seconda guerra mondiale". A. londadori Edit. Verona, ottobre MCMLXVI. voi. -t. p. 749.
La Regia Aeronautica, pre leva nd o le squ adriglie e gli aere i più efficie nti delle unità metropolitane. riunì una forza di 285 velivoli (79 bombardieri, 57 ae rosil uranti e 149 caccia) che fu dislocata sug li aeroporti sardi e sici li ani. In cons id erazio ne della strateg ica posizione centrale degli aeroporti della Sardegna, che permettevano ai bombardieri P. l 08 e Ca nt.Z.1007bis di decollare a pieno carico per le missioni su l Mediterraneo Occidentale e s ul territo ri o algerino, entro il 6 novembre lo Sta to Maggiore Aeronautica in viò sull'iso la sed ici Ca nt.Z 1007b is del1'88 ° Gruppo, otto P.108 della 274° Sq. BGR. ve nti ci nqu e bombardieri SM.84 de l 32° Stormo (aeroporti di Alghero e Milis), quindici aeros iluranti S.79 de l 36° Stormo, cinquantasette caccia MC.202 dei gruppi 153 ° e 17 ° ed infine ven ti tré cacc iab o mbard ieri Re.2001 del 22° Gruppo. In sostituzione dei tren tatré MC.202 del 17 ° Gr . tra sfe riti in Sardegna, furono inviati in Sicilia sedici MC.200 e venti Fia t G.5059 Sebbene la Regia Aeronautica avesse dato fondo alle sue migli ori risorse, i bombardieri e gli ae ros iluranti messi in campo furono in tutto 136, contro 244 tedeschi (154 bombardieri e 90 aerosi luranti), tutti aerei di migliori e co ll audate capacità belliche1'°.
Nonostante le mediocri caratteristiche dei velivoli in dotazione, i pi loti della Reg ia Aeronautica affro ntarono con slancio e determinazione il nuovo cic lo operativo. L'8 novembre il 132° Gruppo Aerosil ur anti guidato da l maggiore Buscaglia tentò di att accare il naviglio ne ll a rada di Algeri Tuttavia, per i ritardi dovuti a violenti piovaschi lun go la rotta, i dod ici S.79, decollati a pomeriggio inoltrato da Pantelleria, giunsero s ull ' ob iettivo mentre le tenebre stava no g ià ca lando. Vista l'impossibilità di eseg uire precisi lanci contro sago me di nav i a malapena in travedibili in lontananza, il maggiore Buscaglia rinunciò all'az ione per non impeg nare i suo i aerei in un attacco troppo rischioso e dall'esito altamente in certo6 1 • Du e g iorn i dopo Buscaglia andò all'attacco di un convoglio al largo di Algeri, sebbene i s uoi S.79 fossero praticamente già ai limiti della loro au tonom ia. I s uoi siluri mandarono a fo nd o lo s loop br itannico IBIS da 1.300 tonn , che però fu inesattamente ide nti ficato come incrociatore. Errore comprens ibile data rapidità delle manovre di di simpeg no attuate dagli aerosiluranti per so ttrarsi sia all a reazione contrae rea che agli incombenti caccia delle portaerei di scorta62
L 'ava nzata anglo americana verso la frontiera tunisina offrì ali ' Aeronautica Sa rd eg na l'occasione di impiegare anche gli aerei meno do tati di autonom ia. L'occas io ne fu offe rt a dal trasferi mento dei centr i logistic i alleati a Bona, Philippevi ll e e Bougie Tulle loca lit à co mprese nel raggio d'azio ne non solo deg li S.79 e dei Cant.Z l 007bis, ma anc he dei cacc iab o mbardi e ri Re.200 1 e dei bo mbardieri S.8 4. Il porto di Bougie fu att acca to I' 11 nove mbre, in pi e no g io rn o , da quattro S.79 del 132° Gruppo Aerosi lu ran ti , guidati dal magg iore Buscaglia. Senza i problemi che avevano fa tto fa llire l'attacco ad Algeri, qu es ta vo lt a
59 Sa ntoro Giuseppe. L·Aerona utica Italiana ne ll a Seconda Gue rra Mondiale " , ediz ioni [es se] , 1966. p. 492.
60 A. Sa nton i e F Matte s in i. "La partecipa zio ne tedesca ". op. cit. p.320.
61 Ved i: ·' 132° Gruppo Carlo Ema nuele Buscaglia' ' , Giulio La zzati. Aeronau tica Mil it are Italiana. CD 200 1. Cap 5 e Mart in o Aicn her, ··11 Gru ppo Buscaglia'', Murs ia edit. I 99 1 p. 123.
62 Royal Navy , "B r it is h Yes se ls los t a t sea 1939 -45", Patrik Step hen s Ltd Camb1idge 1980 , pari. L p.18 La Regia Aeronau tica la registrò l 'IB IS co me un non meg lio ide nt ificato inc rociatore Per la rivend ica zione de lla R. A ved i: StaListics Alli ed Los ses s infl ic ted by Ita lia n Air Force I 940 - I945 AFHR A A-6084. fr 0740)
Ae ro si lurante 5.79 in vo lo. È sta to occe rtoto che nel periodo 1O novembre 1942 - 13 moggio 1943 gli aerosiluranti dell o Regio Aeronautico affondarono sette navi e ne danneggiarono molte oltre (p.g.c.Ugo Accorsi)
Bu scaglia trovò la via del ~uccesso. Avendo l'ab iludine di attaccare alla luce del giorno, aveva studialo una particolare laltica per ridurre al minimo i rischi di una prevenliva intercettazione da parte della cacc ia. Dopo avere sorvolato a volo radente parte della Tunisia. era penetrato in lerritorio algerino infilandosi entro una valle tanto stretta che i suoi aerei avevano dovulo disporsi in fila indiana. Una manovra rischiosa, ma c he g li aveva permesso di arrivare sull'obiettivo da una direzione inusilata eludendo i radar nemici e soprattutto le pattuglie caccia che pattugliavano la rada. Lo specchio d'acqua pullulava di na, i da carico e di unilà da guerra. La sorpresa tattica c'era stata, tuttavia le difese avversarie erano già in allarme per un precedente auacco di Ju.88. Con Buscaglia in testa, gli S.79 superarono i primi caccia tardivamente accorsi per intercettarli. Proseguirono poi uniti verso le navi volando a meno di I00 metri sopra il livello del mare. Il fuoco contraereo era nel frattempo divenuto più intenso e preciso. Un S.79 centralo in pieno esp lo se in aria63. Gli altri , lanciati i si luri, v iraron o di bordo, ri attraversando la rada a pelo delle onde, mentre le loro 12.7 dorsali tenevano a bada una muta cli Spilfires. Secondo i rapporti stilati al rientro dagli equipaggi. almeno due dei loro siluri erano esplosi su unità da guerra64 Riv endicazione che poi la Regia Aeronautica 1idusse ad un so lo piro cafo colpilo ed affondato nelle acque della rada65 • Nelle ore s uccessive il porto di Bougie fu attaccato anche da otto Me.210. una cinquantina di Ju.88 e tre aerosiluranti He.J 11.
A fine giornata gli allea li avevano perduto il trasporto AWATEA da 13.482 tonnellate affo nd ato da bombe e s ilur i, il tra spo rt o CA TH AY affondato da bombe ed infine gravi danni su l monitore ROBERTS della Royal Navy centrato da un paio di bombe6'>.
63 L"equipaggio dclrS.79 su Bougie abbanuto era composto da: S.ten. pii. Ramiro Angelucci. m.llo pii. Alberto Fedi. primo aviere fo tografo Francesco Cupiragg i, aviere allievi armiere Claudio Flau to, av iere a lli evo fotografo Cesare Rossi.
6-l Vedi anche: Lettera del motorista Ma<,<.imiliano Fantuzzi. uno dei protagonisti dell'azione dcli' 11 novembre 1943 a bordo di un S.79 del 132° Gruppo Aeros iluranti. '"Aeronautica" N.l Gennaio 2002. p.9.
65 Stati st ics Allied Lossess infl icted by lta li an Air Force 1940 - I 945. AFHRA A-6084, fr. 0740. Aktinson "Un esercito ali" alba·· Mondaclori Milano 2002 p.20-t È probabile che r A WATEA ~ia s tato affondato dai siluri del 132 ° Gruppo di Bu<,caglia e dalle bombe tedesche.
66 Circa le cause deg li affonda me nti dell" AWATEA e del C HATA Y vedi: Roya l Navy. "Br itish Vcs~els lost. at !>Ca 193945". Pat.rik Stephens Lt.d Cambridge 1980, Part Jl. p. 42. cause che non avvalorano la versione di Santoni e Mauesini (op. ci t. p.300). che anribui\cono a bombe tedesche ambedue gli affondamenti.
All 'i ndomani , il porto di Bou gie fu attaccato alle prime lu ci dell' alb a da Ju.88 che affondarono il tra sporto KARA JA. Dopo arrivarono se i S.79 g ui dati da Buscag lia , che nono stante la determinazione dell 'a ttacco , forse colpirono qualche unità , se nza però affondarne alcuna67 L'unico S.79 non rientrato alla ba se fu quello del ma ggiore Buscag li a, che - sebbene colpito una prima volta dagli Spitfire VB del 154'h Squadron della R.A.F e poi da.Ila contraere a di un cacciatorpediniere - aveva sga nciato il s uo siluro quando il s uo aereo era già in fiamme. Poi Buscaglia aveva tentato un amm aJTagg io entro la baia, ma l'S.79 era esplo so appena toccata l'acqua 68 Dopo la perdita del s uo coma ndante il 132° tornò in az ione g uid ato dal capitano Giulio Cesare Graziani, portando a termine due riu sci te mi ss ion i nelle notti del 20 e 28 novembre. Alla prima, co ntro na vi ancorate davanti a Philippe v ille, parteciparono cinque S.79 tutti felicemen te rientrati a Deci monannu. Alla seco nd a missione davanti alla cos ta algerina, parteciparono tre S.79 de l 132° e tre del 131 ° a l coman do del cap it ano Giulio Marini. Seco ndo la Reg ia Aeronautica. nel corso di ogni azi one furono affondati du e piroscafi 69 Successi però non ri sco ntrabili neg li elenchi del navi g lio americano e britannico co lpito od affondato ne l nove mbre 1942, ma neppure da escludere a priori, dato che i convog li comprendevano navig lio mercantile di altre nazionalità 70 •
67 Il rapporto sti lato dagli equi paggi al ritorno da ll a missione menzio na un piroscafo s ilura to ed un grosso cacc iatorped ini ere probabi lmente colp ito (co pi a del ra pporto in Aich ner M. op cit. Documenti). L'e le nco delle unit à Alleate colp ite. stil ato dal la Regia Aeronautica ne l 1945 . riport a per l' azione del 12 nove mbre 1942 nelle acque di Bougie un in croc iatore de ll a c lasse ·'Leader" si lurato ed un piroscafo colpito ed esp loso. Ri ven di caz ion i che non trovano conferma in : US Navy, ' 'Th e Offi ciai Chronology of the U.S. Navy i n World War 11-1942.htm; Royal Navy, " Briti s h Vesse ls lost at sea 1939-45", Pa tri k Stephe ns Ud , Cambridge 1980; US Maritime Service Veterans. ·us Navy Ships su nk or damagcd in Medi te rra nean Approaches to Meditemnean Sea a nd Black Sea" , www.USMM.o rg <D J998 - 200 I.
68 Cred uto morto, Carlo Emanuele Bus caglia ebbe la Medag lia d' Oro al valore Mi lit are alla me mor ia, in reallà era so pra vviss uto nonostante le grav i ust ion i e feri re. Ne l 1944 lasciò il campo di prigionia americano per rientrare in Italia ed ass um ere il co ma ndo de l 28 ° Gruppo de ll o Stormo da bombarda men to '·Bah imore'' della Regia Ae ron au t ica cobelligera nte. Morì il 24 agosto 1944 a seg uito d i un incidente di vo lo. Gli altri com ponent i l'eq uip aggio deceduti nel l 'az ion e era no : se rg . magg. pil ota Fra ncesco Sog liu zzo, primo avie re a rmi e re Waller Vecchiarell i, primo aviere moto1ista Vitt ori o Verces i, avie re scelto fotografo Fran cesco Maio re.
69 Statistics Alli ed Losscs lnfli cted by ltali a n Air Force 1940 - 1945, Steamships Defìn ite ly Sunk During 1942, AFHRA A-6084 .
Bombardieri P-108 su uno base dello Sordegno nel periodo in cui lo 274 g Squadriglia operò contro i porti e gli aeroporti algerini.
Un risultato perfettamente riscontrabile fu invece ottenuto nella notte sulr 11 sull'aeroporto di Mai on Bianch e da una pi cco la fo rmazi o ne di Cant.Z I007 bi s, c he a ll 'in doma ni attaccò anche il port o di Bou gie, infliggend o u lt e ri ori da nni al cacc iatorpedi ni e re polacco BL YSKA WIKA, che poc he ore prima era s tat o co lpito dagli Ju .88 tcdeschi 71 • Comunque la prima azione di bombardamento della Regia Aeronautica su l territorio tunisino era s tata eseguita il giorno innanzi da dieci S.84 del 32° Stormo, che avevano attaccato Teberka sco rtati dai MC.2 02 de l I53 ° Grupp o7 ~ Dopo questa impresa, che do veva il s uo successo all a co mpleta asse nza di caccia nemici nell'ae rea. il 32 ° Stormo perse quasi tutti g li S.84 delr 89° Gruppo durante un attacco eseguito il I O dicembre sul porto di Bona. Questa volta i dieci S.84 dell89 ° erano arrivati sull'obiellivo se nza caccia di scorta, essendo fallito il loro app unt ame nt o con una sq uadri glia di Macchi MC.202. Att accato dai cacc ia , il gruppo ave va perso tre trimotori. mentre a ltri tre grave mente da nn eggiati avevano raggiunto la base sfasciandosi all'atterraggio. 1q uattro scampati alla strage relativamente indenni, erano comunque seg nati da parecchj colpi 7 '.
1 Cant.Z 1007bi s. i più agi li e ve loci ae re i da bombardamento ita li ani de ll 'epoca, era no assa i amati dai loro eq uip aggi po iché offri vano buon e probabilità di sopravv ivenza soprall ullo durante le azion i notturne. Nonostante un a mediocre autonomia cd un armamento difen sivo troppo leggero. i Cant. Z I007 bis rima e ro in prima linea sino all'u ltim o giorno dì guerra. co mpl etando un'alta percentuale di mi ssioni, se ppure co n perdit e e leva te quand o ag ivano s u zo ne for te mente dife se. T Cant. Z I007 bi s furono però i primi bombardieri italiani abb attuti dai Beufìg hte r dello squadron ·-io.225 da caccia notturna di base ad Alge ri. che dopo averne distrntto uno nella notte del 18 novembri! se ne aggiudicò un altro nella nolle s uccessiva 7
70 Vedi: Aichner M op. cit. pp. 138 -140: U S. avy The Officiai Chronology of the U.S. avy in World War Il - 1942. htm: Royal avy ... Brit ish Ves~cl~ lost at sea 1939-45' ', Pat rik S tep he ns Ltd .. Cam brid ge 1980; U.S. Mar it ime Serv icc Vc tcra ns. "US Navy S hi ps s unk or damaged in Med iterrancan Approaches to Mediterranean Sea and Black Sea". www.US MM.org © 1998 - 2001.
71 Il BL YSKA WTCA oltre a riportare grav i danni, ebbe tre membri dell"equipagg io uccisi e quarama feriti (M. Papa, J. Urbanczyk, Storia Militare. apri le 2003) .
72 Tara nto la E. o p cil. p. l 38.
73 Brot7u E Caso M Cosolo G. "Dimensione Cielo - gli aerei italiani nella Seconda Guerra Mondiale Bizzarri. Roma. 1973. Voi. 5. p. 91.
74 RAF arni tive (Fi rst draft). 'T he North African Campaign November 1942 - May 194:r·, p. 120
TI 50° Gruppo Autonomo B.T.Y, che nei due anni precedenti aveva perduto su vari fronti so lo quindici Cant.Z 1007 bis, ne perse dodici in so li tre mesi di attività sul Nord Africa Francese7 5 Gli unici bombardieri italiani con la capacità di portare un importante carico bellico sugli obiettivi algerini più lontani, erano gli otto Pi aggio P. 108B della 274• Squadrig li a trasferiti a Decimomannu. Dopo due azioni fa lli te s ull' aeroporto di Maison Bianche (Algeri), il 19 novembre due P. l 08 riuscirono a sganciare le loro bombe ri spe tti vamente sui porti di Boug ie e Philippeville, mentre un terzo dovette rinunciare per la pessima visibilitit. Il 22, due quadrimotori Piaggio attaccarono il porto di Algeri, colpendo alcune unità navali , mentre un terzo aereo dovette rientrare per avar ie. ell e otto missioni successive contro gli aeroporti di Maison Blanc he, Blida ed il po rt o di Algeri andarono complessivamente in missione quattordici aerei , di cu i tre non rientrarono all a base. Solo l' ultima missione de l 20 gennaio 1943, eseg uita prima del rientro in Italia del reparto , ottenne un app rezzabile successo. Due P.108 attaccarono il lontano porto di Orano, che data la distanza dalle basi aeree del\' Asse, aveva s ubito pochi attacch i aerei. Al loro arrivo i P.108 constatarono con stupore che il porto era completamente illumin ato. Pertanto riuscirono ed eseguire ottimi lanci, sebbene co ntrastati dal violento, ma disordinato fuoco di sbarramento delle navi e delle batterie a terra. Una na ve da trasporto fu incendiata. un'altra fu danneggiata, inoltre furono appiccati diversi incendi fra gli impianti del porto. Dopo ques ta missione, la squadriglia rientrò in Italia per ricostituirsi e ricevere nuovi aerei. Il bilancio comp lessivo del suo impegnativo ciclo d'operazion i, non era però stato molto entusiasmante. Tre P.108 non erano rientrati su ventotto so rtite , peraltro eseguite nell 'arco di dieci sett imane da otto velivo li 76 • li rateo di perdi te (10,71 % sul totale delle sortite) pur essendo alquanto elevato, fu tuttavia allineato co n quello dei reparti germanici, c he operando in formazioni di trenta o quaranta ae rei potevano più facilmente saturare le difese della caccia notturna.
Nell a campagna tu ni si na i repart i da bombardamento italiani basati in Sicilia e Sardegna effettuarono complessivamente 417 so rti te su obiettiv i nordafricani e 790 ricogn izioni marittime. Quest'ultimo ge nere di missioni presentava percentuali di ri sc hio di poco inferiori a quello delle azion i di bombardamen-
75 Zanar ini Vittor io, "Noi del 50° Gr uppo Autonomo B.T.V. ". Ala Trico lore. lugl io - agosto 2000. p.5. Secondo Vi ll orio Zanar ini , vete rano del 50° Gruppo, il moti vo per cui le perdite di Cant.Z 1007bis del 50° ad opera dei Bea ufì ghters non raggiuns ero cifre ancora più consistent i. è attribuib ile all'abilità dei pilot i, che con va ri espedie nt i riuscirono raggiungere la quota di 8.000 metri con i loro aerei caric hi cl i bombe. Quota che sovente i Beufighter non riu scivano a raggiungere in tem po uti le pe r in tercettare i bombardi er i it aliani.
76 F. Peclr iali , "li P.108. un aereo allo sba rag lio". Storia Mi lit are n. 79. apri le 2000. I P.108 non rientrati erano probabi lmente sta ti tutti abbatt ut i dalla caccia nott urn a.
Su uno base italiano , il personale di terra si appresto o coricare un siluro su un S.79 (SMA)
10. come evidenziato dalla perdita di q uattro ricognitori Cant.Z 1007bis nei primi giorni dell'operazione
"Torc h" 77 • T uttav ia il 3 ge nna io un ri cogni tore ma rittimo Cant.Z 506 in tercettato da due caccia bimoto ri. riuscì non solo a sopravvivere ai loro attacchi. ma eccezionalmente li abbatté ambedue col fuoco della torretta cl orsale'K. In com pl esso, dal novemb re 1942 ai primi de l magg io 1943, i repa rti da bo mba rdamento italia ni per ero 53 aerei in azione (4.39 % sul totale delle sortite )79 •
Sicurame nt e g li anziani S.79 ae ros ilurant i furo no fra i ve li vo li dell a Reg ia Aero naut ica, più temut i pe r l'efficacia e la determinazione dei loro attacchi. Secondo un parere, forse troppo entusiasta, dello storico brita nn ico Walte r J. Boy ne ess i fu ro no ·'probabilme n te i migliori aeros iluranti della guerra, in qualsiasi for:a aerea". Boyne aggiunse inoltre che per uti l izzare questi aerei manovrabiljssimi e facili ad incendiarsi, occo rreva no equ ipaggi "assa i audaci"g0 No n a caso i mig li ori success i de ll a Reg ia Ae ronautica co ntro le fo rze navali anglo americane furono ottenmi dai suoi aerosiluranti. che fr a il 10 novembre 1942 ed il 13 maggio 1943 - data della resa della 1 A1mata Italiana in Tuni sia - si accreditarono l'affondamento di sette navi ed il danneggiamento di molte aJtre. Nello stesso periodo, alla assai più potente e meglio equipaggiata Luftwaffe furono accreditati circa trentadue affondamenti, in larga maggioranza ottenuti dai bombardieri Ju.8 8A 81 • Nonostante i grossi problemi in arrivo da el- Alamein, la Regia Aeronautica aveva dato il suo contributo all' occupazione della Tunisia, inviando ventuno MC.202 del 155 ° Gruppo (comandante maggiore Duilio Fan al i) che 1'11 novembre , guidati personaI mente dal comandante del 51 ° Stormo, tenente colonnello Aldo Remondino, erano attenati al el - Aouina (Tunisi ). Nonostante le riserve dei francesi di Vichy , che spalleggiati dai tedeschi non avevano gradito la presenza di un reparto italiano in Tuni sia, su richiesta degli stessi tedeschi "i Macchi erano stati sub ito getlati nella mischia per scortare gli SIUkas, che attaccavano i campi d'avia::,ione alleati e le loro colonne, che erano arrivale a pochi chilometri da Tunisi". Uno dei piloti del 155° ricorda che i Macchi facevano "scorre agli Stukas della durata di dieci mim(.fi; il tempo di alzars i mettersi in posizione e seguire gli S1ukas che questi già sganciavano. Tutte missioni che ci impegnarono infrequenti combattimenti aerei" 82
77 Brotz u E , Caso M , Coso lo G. o p. c it. Vo l. 5 p 49.
78 L'impresa del ricognitore fu menzionala dal BoUettino n. 956 del Quartiere Generale delle For7e Armate (italiane ) e messa in risalto dalla s tampa del'cpoca. Il Cant.Z 506 era pilota to da l marescia ll o Ambrogio Serri e da l sergente magg iore Garbali Spi nelli. L'armiere cui furono accreditat i i due caccia era il ventiduenne aviere scelto Piero Bonannini. che rimase ferito nel corso di que sta azione. Bonanninj era già conosciuto come uno dei migliori mitraglieri de lla Reg ia Ae rona utica, esse ndogli sta ti in preccdcdenza accred it at i otto ve livoli. Il pr imo - uno Spitfire - abbattuto il 13 dicembre 19-H e rollavo ai primi di novembre ( vedi "La Stampa del 7 gennaio 1943).
79 Brotzu E Caso M , Coso lo G. op. c it. Vo l. 5 p. 49.
80 Boyne Walter J....Sco ntro di Ali ... Mursia. 1997. p. 149. on siamo d·accordo con Boyne sulle qualità delraereo, mentre lo siamo per l' audacia degli equipaggi, c ui f' S.79 deve la fama d i "gobbo maledetto" acq uistata presso la Roya l Navy.
Nel frattempo l 'al tro gruppo del 51 ° s tormo (il 20°) operava da Castelvetrano garantendo le scorte ai convogli diretti in Tunisia 83 Dopo l'arrivo del 155° non furono più trasferiti in Tunisia altri caccia itali ani, s ino al gennaio 1943, quando ar1ivò una ventina di MC.202 del 6° Gruppo Caccia della 5" Squadra Aerea, costretti ad abbandonare la Tripolitania, ormai quasi interamente occupata dall '8" Armata britannicaM. Ai Macchi del 155 ° era stata data la missione di difenderne i porti e gli aeroporti della Tunisia e di scortare i convogli di rifornimenti in anivo dalla Sicilia85
81 Vedi: Santoni e Mattesini. op. cit. p.300 e segg. Santoni e Mattes in i attribuiscono ag li aerei tedeschi anche l'affondamento del il trasporto AW ATEA. Attribuzione pi uttosto incerta, poiché fu affondato da acrosi luranti e bombardi eri e non so lo da bombe (Cfr .: Royal Navy, "British Vesscls lost aL sea 1939-45" , Patrik Stephcns LLd., Cambridge I 980, List l , pag. 43). Sebbene si tratti di un successo ottenuto con allri mezz i. non si può non menzionare l'ecceziona le impre a co mpiuta dai mezzi ct·ass alto della Regia Marina, che nella notte del!' 11 dicembre affondarono tre mercanti li e ne danneggiarono altri due ne l porto di Algeri (Bragadin Mare ' Amonio, op. cit. p.353.).
82 Testimonianza ali ' A. del conte Pierpaolo Paravicini. 12 e 19 ottobre 200 I.
83 Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica. "I reparti de ll 'Aeronautica Militare Italiana - Cenni stori c i ·', op. cit. p. 162.
84 Brotzu, Caso e Coso lo, op. cit voi. 2, p.48.
85 Stato Maggiore Aeronautica, Ufficio Opera zioni Prot. N. IB/23024 del 24 dicembre 1942, ·'tmpiego forze aree in Tunisia" , Mattesin i F e Cermelli M. Le d irettive Tecniche di Supcraereo. Voi. Il. To mo I Ufficio Storico SMA. Roma , 1992, p. 536.