L'ATLANTE STRATEGICO DEL MEDITERRANEO

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Capitolo I LE REALTÀ FISICHE

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La conformazione del Mediterraneo è data dall'incontro delle due masse continentali eurasiatica ed africana, che si sviluppano in articolazioni determinanti per la compartimentazione dei bacini marittimi locali. La penisola iberica e le ultime propaggini del Rif marocchino creano una strozzatura che separa nettamente il Mediterraneo dall'Oceano Atlantico. La penisola italiana, la Sicilia ed il Capo Bon segnano la divisione del Mediterraneo in due bacini: occidentale ed orientale. L'istmo di Suez è il punto di transizione tra questo mare ed il Mar Rosso. A nord la penisola balcanica e l'Asia Minore formano il complesso degli Stretti turchi distinti in: Stretto dei Dardanelli, Mar di Marmara e Bosforo. Oltre questo punto si trova il Mar Nero che è racchiuso: dai Monti del Tauro, dalla catena del Caucaso, dalle steppe del Kuban, dalla penisola di Crimea e dalle piane che si estendono fino alla Dobrugia ed ai Monti Istranca Daglari, poco più a nord di Istambul. Le penisole italica e balcanica contribuiscono anche alla delimitazione di bacini minori. La prima, insieme alle isole di Corsica, Sardegna e Sicilia definisce il Mar Ligure e quello Tirreno a ovest; a est, insieme ai Balcani chiude il Mare Adriatico e segna i limiti settentrionali dello Ionio. La seconda è bagnata dal Mar Egeo, circoscritto ad est dal l'Asia Minore ed a sud dagli arcipelaghi delle Cicladi, delle Sporadi e dall'isola di Rodi. Il Peloponneso, Creta, Scarpanto e l'arcipelago delle Cicladi individuano il Mar di Creta. Di notevole importanza sòno i tre punti di comunicazione con l'esterno.

Lo Stretto di Gibilterra, è largo appena 14 chilometri e permette sia il controllo dell' accesso all'Atlantico, che il facile transito da e per la terraferma africana. Anche gli Stretti turchi assolvono questa doppia funzione di ponte fra i Balcani e l' Al:opiano anatolico e di passaggio tra i due mari interni. I Dardanelli hanno una lunghezza di 60 chilometri, una larghezza media di 3 chilometri (minima 1,6 chilometri in corrispondenza di Nagara) ed una profondità massima di 114 metri. Il Mar di Marmara è invece lungo 280 chilometri, largo 80, con una zona centrale profonda 1000 metri ed un anello costiero di circa 200 metri di profondità. La sua superficie è di circa 11.660 chilometri quadrati. Infine il Bosforo costituisce la strettoia maggiore con una lunghezza di appena 30 chilometri, una larghezza da 1 a 4 ed una profondità massima di 118 metri. Il Canale di Suez, nonostante le passate chiusure e traversie dovute ai conflitti arabo-israeliani, resta la scorciatoia economico-strategica per l' Oceano Indiano. Esso è lungo 169 chilometri, largo 93 metri e profondo, grazie ai ripetuti dragaggi, intorno ai 12 metri, il che consente il passaggio di navi civili e militari di grosso ronnellaggio. Tra i passaggi interni al Mediterraneo vanno citati: il Canale di Sicilia e di Tunisi, il Canale d'Otranto ed i passaggi dell'Egeo. Il primo è uno dei più importanti passaggi obbligati, largo 145 chilometri circa, profondo non oltre i 400 metri, con punti in corrispondenza dei principali banchi, intorno ai 200 metri tra la Sicilia e Pantelleria e tra Malta e la Sicilia. Il Canale d'Otranto controlla lo sbocco del Mar Adriatico, tradizionale accesso di ogni grande potenza mitteleuropea. I passaggi dell'Egeo si trovano tra l'arcipelago del Dodecaneso, quello delle Cicladi e l'isola di Creta. Da

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