L'ARMATA SARDA DALLA RESTAURAZIONE 1814-1832

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Provincia di Oneglia . Provincia di S. Remo . Provincia di Genova . Provincia di Albenga Provincia di Bobbio . Provincia di Chiavari . Provincia di Levante ... ...... . Provincia di Novi . Provincia di Savona .

6 Battaglioni 8 Battaglioni 19 Battaglioni 7 Battaglioni 4 Battaglioni 8 Battaglioni 6 Battaglioni 6 Battaglioni 6 Battaglioni

Alla milizia vennero ascritti tutti gli uomini non assegnati ali' Armata che avessero compiuto i vent'anni e non superato i quarantacinque; le liste erano tenute aggiornate dai Sindaci in ogni città o comune; soltanto il 2% della popolazione maschile censita entrava a far parte delle compagnie e dei battaglioni, mentre la restante aliquota fungeva da riserva. Con il personale effettivo che disponeva di beni consistenti fu invece formata la Milizia Volontaria a cavallo, composta di compagnie di Lancieri, forti ciascuna di 50 uomini, divise in 2 plotoni. Quest'ultima Milizia comprendeva 8 compagnie, delle quali 2 nella Divisione di Torino, 2 in quella di Savoia ed 1 nelle Divisioni di Genova, Alessandria e Novara; Cuneo e Nizza disponevano invece di una sola compagnia in comune. Le predette compagnie, riunite in un Corpo detto di Lancieri Volontari, erano poste sotto il comando di un colonnello col relativo stato maggiore, ed avrebbero dovuto, in caso di guerra, essere a disposizione del Comandante in capo dell'Armata, con compiti di esplorazione e ricognizione. Più in generale, il compito della Milizia nel suo complesso era quello di garantire l'ordine interno della rispettiva provincia, in concorso con i Carabinieri Reali, e di presidiare le fortezze dello Stato. In ultima analisi, peraltro, vi è da aggiungere che, nel periodo esaminato, la Milizia non fu mai nè mobilitata, nè tantomeno impiegata. Tuttavia essa fu la base per la successiva costituzione ed organizzazione della Guardia Nazionale.

b. Sardegna. La Milizia era nell'isola un'istituzione che vantava tradizioni secolari e salde radici nel tessuto sociale, anche perché in Sardegna non era mai esistita la coscrizione, essendo il reclutamento esclusivamente volontario. La ricostituzione della Milizia Sarda avvenne con il Regio Viglietto del 12 agosto 1815, che ripristinò l'ordinamento in vigore durante l'esilio del Re nell'isola. Furono quindi formati i due reggimenti Cacciatori di Cagliari e di Sassari, entrambi composti da uno stato maggiore e sette compagnie, le quali però dovevano fare servizio distaccato, sia d'ordine pubblico sia di sorveglianza del litorale nell'ipotesi di incursione dei pirati barbareschi, all'epoca ancora attivi. I miliziani di cavalleria vennero invece riuniti nel reggimento dei Cavalleggeri di Sardegna, ordinato su di uno stato maggiore e sei squadroni. Quest 'ordinamento subì modifiche notevoli con il R. V. del 4 ottobre 1827, che ripartì la Milizia in 19 battaglioni, ognuno con uno stato maggiore e sei compagnie. Dei battaglioni esistenti 11 erano assegnati al Capo di Cagliari ed 8 a quello di Sassari. Le compagnie avevano una forza oscillante tra i 100 ed i 150 uomini, dei quali 1/5 a cavallo. Le frazioni montate potevano essere riunite in una compagnia di Cacciatori Provinciali, tenuta in riserva per servizi di particolare importanza. Alla Milizia erano assegnati tutti i Sardi di nascita, di età compresa tra i 20 ed i 60 anni, purché fossero incensurati ed avessero sempre tenuto buona condotta. Lo stanziamento territoriale dei Corpi miliziani era il seguente: - Milizia del Capo meridionale o di Cagliari: battaglione di Cagliari; battaglione di Quarto; battaglione di Trescenta; battaglione del43


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