le vicende dell'ar111is1izio
175
Celere "Eugenio di Savoia" (Generale Cesare Lomaglio, Capo di S.M. maggiore Ubaldo Pesapane) stanziata anch'essa a Susak. Presso di esso era anche accreditata una missione di collegamento tedesca. La "Memoria 44" venne recapitata al Comando d'Armata il 2 settembre dal Tenente Colonnello Giovanni Biffoli, ed in reazione ad essa il generale Robotti in due tornate (i1 5 settembre per il V ed l'XI Corpo d' Armata; il 6 per il XVIII) comunicò quella serie di disposizioni che abbiamo visto zona per zona e che ora ricostruiamo come insieme organico:
* sganciamento dell' XI Corpo con ripiegamento sulla linea Colle di Rakek - Monte Nevoso; * sganciamento del V Corpo con ripiegamento sulla linea Susak Monte Nevoso (escluso); * costituzione di una massa di manovra (con la "Isonzo" e la "Murge") nella zona Aidussina - Di vacci a - Banne per coprire Gorizia e Trieste; * schieramento della "Eugenio di Savoia" nella zona Castelnuovo - Villa Opicina; * assunzione del comando, previo accordo con la 8" Armata, sulla G.a.F. del XXIII Corpo; * riduzione della zona territoriale controllata dal XVIII Corpo, per concentrarsi nella difesa di Spalato, Zara e Sebenico; * predisposizione e armamento di interruzioni e distruzioni ad opera del Comandante del genio di Armata; * trasferi mento del Comando d'Armata (a Trieste) e dell a Intendenza (a Grado). I contatti tra i Comandi d'Armata presenti nello scacchiere, per adeguarsi alla nuova situazione, si stavano cosĂŹ svolgendo nel mentre a Roma lo Stato Maggiore dell ' Esercito discuteva con il generale Gambara il senso di una operazione per creare un Raggruppamento di numerose Grandi UnitĂ per presidiare il confine prebellico e cercare di conservare la Slovenia italiana ed il territorio di Fiume. Ad appesantire ulteriormente questa diversificazione di intenti, l' errata valutazione del tempo disponibile: l'ef-