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Ordinamento
Stato Maggiore, generale Settimo Caputo, l’allora capo del 5° Reparto SMA, generale Giorgio Baldacci e l’allora capo dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica militare, colonnello Mario De Paolis.
Ordinamento All’inizio del lavoro, la documentazione era sistemata in raccoglitori e buste riportanti, a matita, consistenza e tipologia delle unità in essi contenute.
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Il materiale, ripartito in quattro scatole di cartone, si presentava raggruppato per temi e/o tipologie e distinto in sezione documentaria e sezione fotografica.
La prima fase del lavoro è consistita in un approfondito studio della biografia dell’aviatore, effettuato avvalendosi di fonti accessibili online e di testi e documenti conservati dall’Ufficio storico dell’Aeronautica10F 11. Si è proceduto, quindi, all’analisi di tutte le unità costituenti il fondo al fine di impostare una struttura di primo livello secondo la quale riordinare le carte.
Ad una schedatura sommaria, hanno fatto seguito: il riordinamento logico e cronologico della documentazione, la costituzione di serie e, laddove necessario, di sottoserie, il ricondizionamento e l’attribuzione di numeri di corda.
Si è provveduto, inoltre, al conteggio della corrispondenza, dei ritagli e della rassegna stampa, del materiale di tipo miscellaneo, delle fotografie, delle cartoline e dei libri. A questi ultimi è stata assegnata una numerazione progressiva, riportata a matita in basso nella controguardia di ciascun volume. Delle pubblicazioni facenti parte dell’archivio Pezzi (cfr. serie 4 e 5), si è scelto di riportare alcuni degli elementi propri della catalogazione bibliografica: autore, titolo, data, annata e/o numero, editore, etc.
I documenti sono stati oggetto di inventariazione analitica - per singola unità documentaria o per piccoli gruppi di carte - cartacea ed informatizzata, mediante l’applicativo Xdams in uso presso l’Ufficio storico. Sebbene, infatti, si proceda per fascicoli e sottofascicoli, la descrizione scende nel dettaglio, fornendo all’utente il maggior numero di informazioni possibili ed arricchendole con note di approfondimento e rinvii espliciti tra le fotografie e i documenti e tra questi e le fonti consultate (vd. § Segnalazioni bibliografiche e sitografiche).
Per la descrizione del nucleo fotografico è stato utilizzato un tracciato catalografico dedicato che, nel software adottato, è collocato in una sezione distinta da quella della descrizione archivistica vera e propria: per mantenere il legame,
11 Vd. Segnalazioni bibliografiche e sitografiche.