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RIVISTA D 'IGIEKE
PLAvT. - Sull' ln1luenza del latte e dell'abitazione nello sviluppo del bambini allevati arWlcl&lmente In Lipala. - (Zeitsehrift fù r H yg;ene und l nfeetion skrankheiten . Volume 17>'"0 fascicolo Il).
Conclusioni. - 1. Il latte, che il popolo di Lipsia acquista su i mercati , in alcuni quartier1 della città, non é adatto per l'allevamento artificiale dei bambini. Come cause sono da indicare le seguenti : a) Il sudicio maneggiamento del latte nei negozi ; b) Il trasporto del latte non più allo stato fresco.
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Quindi il giudizio sul latte nei negozi non dovrebbe essere limitato solamente alla composizione chimica per dedurne il suo valore, ma sarebbe pure necessario d'investigare come è diretto ed ordinato il negozio di latte.
Il latte, che in estate i> trasportato da lontano nella citta su carrozze, deve essere immerso nel ghiaccio appena munto. Il latte, che non soùdisfera a questa condizione, dovrà essere dall'allevamento a rtificiale dei fanciulli.
2. È da ritenere che le prescrizioni sulla sterilizzazione del latte nelle case sieno state bene eseguite, perchè in generale il latte, dopo che fu introdotto nelle case, non subì alterazioni ulteriori.
Il. Abita.4ione. - Siccome le ricerche numerose eseguite hanno dimostrato che la casa ha una parte molto importante sullo sviluppQ dei bambini, così nell'affidare questi all'allevamento artificiale, bisognerebbe assolutamente preferire quelle nutrici che hanno casa ben adatta e sana; mentre le altre che hanno casa insalubre, dovrebbero essere punite con la perdita di pagamento della retta, se non cambierann o casa con altra migliore sotto il punto di vista igienico .
C. S.
L'alimentazione che produce U massimo dl calore e dl forza muscolare, intellettuale e morale. - GALLAv A RDIN. - (Gazette des N. 113).
11 dott. Galla,·ardin ha pubblicato su questo argomento uno studio interessante che egli termina con le conclusioni.
Per aumentare il nostro .calore organico e le nostre forze muscolare, intellettuale e morale, noi dobbiamo abituarci, fin dali" infanzia, a digerire il meglio possibile:
1· Tutte le materie grasse: latte, crema, burro, ciocco· !atto, cacao, grasso di carne, midollo delle olii vegetali ed animali;
2· I feculacei, particolarmente quelli che contengono maggiori quantità di materie grasse o zuccherine ;
3• Le differenti materie zuccherine, miele, confetture, frutti zuccherini;
1-° Consumare il meno che si può di carne; sotto questo rapporto, il pr of. Bouchard pr0pone l'esempio dei fanciulli in glesi, dei quali, dice egli, l'alimentazione si compone soprattutto di thè, di latte, di burro, di patate, di ft•utta ; la carne è data una volta sola al giorno e mroi un fanciullo inglese mangia carne dopo le due pomeridiane;
5• si deve rigettare in massa tutta la carne, perché questa contiene due parti aventi proprieta differenti ed anche opposte, la parte magra e !a grassa. Il grasso della carne contiene. come il burro, 83 per 100 di materie g rasse, e la midolla delle ossa contiene, come !"olio d'oliva, 96 per 100 di materie Per cui il grasso della carne e la midolla delle ossa dovrebbero essere utilizzati dagli erbivori come i loro equivalenti, il bu rro e gli olii vegetali;
6• Le materie grasse, fecolacee e zuccherine, sono le tre specie d'alimenti costituenti i veri alim enti di risparmio, poichè, pur aumentando il calora e· le forze, essi rallentano, diminuiscono il consumo dei liquidi e dei tessuti dell'organismo;
7° Non si devono escludere dall'alimentazione dei paesi caldi le materie grasse, perchè esse producono calore che
1280 RIVISTA D'lGlBNE i loro abitauti hanno in eccesso. Ma é tuttavia vantaggioso che essi ne consumino, quantunque in più piccola quantità, perchè esse producono consecutivamente della forza, e perchè esse calmano la fame e la sete. Pare che gli indigeni dei paesi caldi abbian o fatta quest'ultima osservazionA. Cosi, il fellah, in Egitto, non avendo burro nè olio a sua disposizione, si nutrisce sopratutto di gran turco, che contiene quattro volte più di materie grasse del frumento. Per altra parte, nei negri dell'Africa equatoriale, il calo ulou, pia tto nazionale del Dahomey, è costituito da dieci specie di piante mescolate all'olio di palma. Inoltre, gli abitanti dei paesi tropicali fanno un gran consumo di gée o burro conservato.
Humboldt poi ha notato che il gran turco (di cui si raccoglie un miliardo di ettolitri in tutto il mondo) è consumato soprattutto nei paesi caldi, come in Egitto, in Italia, nell' America tropicale, ecc., forse perché, sotto un minore volume, esso calma la fame e la sete.
D'altronde, le materie grasse, che costituiscono un alimento preservativo ed anche curativo del rachitismo, possono essere consumate con vantaggio in questo scopo, anche nelle contrade le più calde del g lobo.
OPERAZlONl CHIHUHGICHE
Premesso che anche nella presente rivista, come nelle pr-ecedenti, non vennero compresi i più minuti atti operativi che giornalmente occorrono nei vari riparti di ammalati, si nota che le operazioni chirurgiche state praticate negli stabilimenti sanitari militari, durante l'anno 189?, furono ahhast1nza rileranti non solo per il loro numero. ma eziandi o e sopralutto per la loro importanza.
Il Direttore
Il Redattore l! To•ino.
La mag!.!ior parte delle operazioni naturalmente ngli o;;pedali principali e succursali, ma in parecchie infermerie di presidio si ebbe un discreto numero di operati, di cui taluni pure importanti. Ripartitamente per' og ni stabilime nto sanitnrio il numero degli operati, compresi ulliciali ed i non appartenenti al Regio esercito, è quello che risulta dal seguente prospetto, avvertendo che da esso sono escluse le riduzioni delle fratLure e delle lussazioni. delle quali sarà fatto cenno in apposito capitolo. Si nota che gli operati non militari appartengono per la massima uarte alle di finanza.

-o , 1231 Udine
Venaria reale 5 Bologna
Pinerolo 2 Ravenna
Exilles. 3 Ancona 11Chieti
Novara 18 Aquila .
Bard
2r Firenze
Alessandria . 23 Livorno
Casale. 4 R oma ...
Il Novi Ligure. 21J Ci vita vecchia
Savigliano 15 Cagliari
11 Milano. 38 Perugia
Brescia 18·
Bergamo . 7 Napoli
Cremona . 1 caserta
Rocca d'Anfo 1 Gaeta .
Piacenza 22 Salerno
Parma. 12 Koc<:ra.
Pavia ·l Bari.
Genova 38! Lecce
' Savona (Reclusorio). 3 Catanzaro .
Ve rona 1-9 Reggio Calabria l Mantova i ' P alermo l Padova 6 Girgenli il Venezia 18 Trapani
OSPEDALI ED I:SFERYERIB OSPEOA.LI ED e o catania.
Messina 10 Colonia Eritrea.
. Siracusa
3 Massaua
Asmara
Keren 2
1-
TOTALE 9211
TOTALE 20
Nel seguente specchietto sono indicate le diverse operazioni, eseguite negli stabilimenti sanitari militari, con il numero degli esiti letali spettanti a ciascuna di esse; e dal detto specchietto si può facilmente rilevarne non solo la già notata importanza, ma eziandio i risultati abbastanza favo revoli che se ne ebbero, come meglio risulterà dalla circostanziata esposizione dei fatti più salienti riguardanti i principali operati.



Amputazioni di coscia. - Gli amputati di coscia furo no 5, dei quali 2 non appartenenti all'esercito. Fra i militari, 1 fu operato nell'ospedale di Torino, per gangrena alla gam ba , consecutiva ad allacciatura dell'arteria femorale comune ; l'operato morì nello stesso giorno dell'operazione, per esau- rimento. (Operatore maggiore medico Ilandone) . La seconda amputazione di coscia fu praticata nell'ospedale di Piacenza, per gra,·issima ferita lacero-contusa di tutta la gamba, con lacerazione dei muscoli e fratlura delle ossa; l'operato guarì. (Operatore maggiore medico Gozzano). Un terzo militare fu amputato di coscia nell'infermeria presidiaria di Girgenti, per gangrena della gamba, con sintomi di incipiente infezione; t'operato guarì . (Operatore capitano medico Vita) .

Fra i non militari amputati di coscia \' a specialmente no · tato un fuochista di un piroscafo inglese, che, sorpreso da un treno, ne ebbe schiacciate entrambe le gambe; rico>eall'ospedale militare di fu amputato della coscia destra due giorni dopo che era stato amputato della gamba sinistra: l'operato (Operatore capitano medico Zunini). L'altro non appartenente all'esercito, amputato di coscia fu un timoniere della Re){ia marina, ricovemto all'ospedale di Bologna, per sinovite fungosa al ginocchio. l'operato gum·i. (Operatore maggiore medico )Josci).
_t mputa.=-ioni di gamba. - Gli amputati di gamba furono 9, di cui l non militare . Negli operati militari, l'amputazione fu moti>ata io 7 da sinovite fungosa dell'articolazione del piede, in da carie delle ossa tarso-metatarsee ed incipiente sinovite all'articolazione del piede, conseguenza di traumatismo. Tu tti gli amputati di gamba guarirono, compreso il non militare, che si riferisce al più sopra notato fuochista inglese, che fu amputato della gamba sinistra. Le amputazioni di gambe vennero praticate: ospedale di Torino 2, in uno dei quali era già stata praticata la resezione totale del piede, nell'altro la resezione del malleolo esterno, ma senza risultato. (Operatore maggiore medico Randone) . di Alessandria l. (Operatore maggiore medico Bocchia). Nell'ospedale di Yeroua 1 con am- lt\)0 (li'EIL\ZIO:'il f.HIRL'riGICHE putazione sopra malleolare. (Operatore maggiore medico Carabba). Nell' ospedale di Roma .2. (Operatori maggiore medicc. Panara e capitano medico Bonomo). Nell'infermE>ria presidiaria di Lecce l. (Oper·atore capitano medico Carbone). ospedale di Palermo 4. (Operatore <::t pitano medico Degli Uberti). Il non militare fu operato di Genova dallo stesso capitano medico Zunini, che dopo due gio rni lo amputò pure della coscia (g ià ricordato più sopra).

A mputa.:ione di b,.accio . - Le amputazioni di braccio furono 2. Una si riferisce ad un ufficiale superiore dell'esercito, che ricoverato all'ospedale di Roma per accidentale grave ferita d'arma da fuoco all'antibraccio e parte del braccio, fu amputato del braccio al terzo superiore . L'esi to fu la guarigione. {Operatore maggiore medico Bianchi). La altra amputazione di brar.cio fu praticata nell' infermeri a speciale del reclusorio di Savona , motivata da artrocace del gomito; anche questo operato guarì. (Operatore capitano medico Ciampini). · tmputa.:ione di arambraccio. - Anche le amputazio ni dell'avambraccio furono 2. Una fu praticata nell'ospedale di Alessandria, motivata da carie diffuse del metacarpo, con si· novite granulo-fungosa dell'articolazione radio-carpea. L'antibraccio fu ampu121o nel suo terzo medio, con esito di guar igione. (Operatore maggiore medico Corva). L'altra amputazione di avambraccio fu praticata nell'ospedale di Roma, per ferita d'arma da fuoco con parziale mutilazione della mano.
L'antibraccio fu amputato nel suo terzo inferiore, e l'operazione ebbe esito di guarigione . (Operatore maggiore medico Bianchi}.
Amputazione di o;)sa metacarpei. - Ne fu praticata una sola nell'ospedale di Bologna, e fu motivata da ca r ia del
STATE PRATICHE DURANTE L'ANNO 1892 l 291
dito pollice, consecutiva a patereccio. Fu ampntato il primo metacarpo, ad un centimetro e mezzo sopra l'articolazione metacarpo-falangea, asportando contemporaneamente il corrispondente dito. L'operato guarì. (Operatore maggiore medico Pabis).
Amputazioni di falangi. - 0e furono praticate 5 distinte come di Torino 1 di falangetta del pollice, per necrosi. (Operatore maggiore medico Randone). di Bologna 3, delle quali una della seconda falange del mignolo, per frattura commioutiva; l'altra della seconda falange dell'alluce e falangetta del secondo dito di un piede, per necrosi da progressa gangrena; la terza della seconda falange dell'indice per carie della falangetta e di parte della seconda falange, da sofferto patereccio. (Operatore maggiore medico Mosci). ospedale di Caserta l della seconda falange del mignolo, per frattura complicata del dito. (Operatore capitano medico Gandollì). 'fuLti gli operati di cui sopra ebbero esito di guarigione.
DJ•artleolazlonl .
Disartteola.:rione di omero. - Nessuna ne fu praticata nei militari; quella segnata nelio specchieuo si riferisce ad un borghese ricoverato nell 'ospedale di Palermo , per grave ferita da punta e da taglio alla regione ascellare con lesione del fascio nerveo-vascolare; fu dapprima operato di legatura dell'ascellare in alto della regione sott · 1-clavicolare; però dopo due giorni si dovette procedere alla disarticolazione dell' omero , per sopraggiunta gangl'ena dell 'arto. L'operato guarì. (Operatore maggiore medico Alvar·o).
Disarticolazioni' di piede (parziale). - Se ne ebbe una sola, e fu praticata nell'ospedale di Piacenza, pe1· carie delle del tarso e del malleolo interno, reliquato di periostite. Fu disarticolato il piede col metodo del Chopart, alquanto modificato dall'operatore maggiore medico Gozzano. L'accennata modificazione non è specificata. L'operato guai'Ì.
n;sarticolazione di metacarpei. - Xe fu praticata una sola nell' infermeria presidiaria di Bergamo, ove per ferita d'arma da fuoco alla mano destrà, fu praticata la disarticolazione del primo metacarpo col pollice
L'esito fu la (Operatore capitano medico Gilberti).
Disa1·ticolazione di metatarsei. - Ne furono pratieate una nell'ospedale di Caserta, asportando il quinto metatarso col dito corrispondente, per carie da periostite tu - bercolare: l'operato guarì. (Operatore r.apitano medico Gandol6). L'altra nell'ospedale di Yenezia , con asportazione del primo metatarso, per osteo -periostite granulo - fungosa . L'ope1·ato guarì. (Operatore tenente medico <ii acomelli) .
Disarticola z ione di dita - La disarticolazione di dita (total e) fUI·ono 6 dei quali l non appartenente all'esercito. Xei militari le operazioni in parola furono praticate: Nell'ospedale di Torino 1 con disarticolazione del pollice sinistro, per necrosi delle falangi. Nell'ospedale di Brescia l del pollice destro, per carie delle due falangi da patareccio . di Yerona di cui l del dito medio della mano sinistra, per osteo-periostite rarefacente; l'altra dell'alluce destro per osteo-periostite suppurata. Nell'ospedale di Rom a ·l , del dito medio del piede sinistro per ferita di arm a da fuoco. Il non appartenente all'esercito fu operaio nell'ospedale di Gaet:1, con la dis11rticolazione dell'i ntero
SIATK PRATICATE DU RAXTE L' AXìSO 1892 dito medio della mano destra. per ferita lacero-contusa. (Jii ope1·ati di cui sopra ebbero tulli esito di guarigione fatta eccezione del disarticolato di alluce destro nell'ospedale di Yerona, nel quale si ebbe ripetizione del processo al primo metatarso.

Dism·ticolazioni di falangi. - Ne furono praticate delle quali :215 alle mani, ed l ai piedi, motivate la masparte, cioè 19 da carie e necrosi, esiti di osteiti e conseguenti carie e necrosi , e 7 da traumatisroi. In un solo caso si praticò la disartico)nzione multipl<l, cioè in due dita contemporaneamente; in tutti gli altri la disarticola · zione fu limitata ad un solo dito, e lutti gli operati riescirono alla guarigione.
Oitosop1·ccnnumerario.- di Caserta venne pure asportato un dito soprannumerario al piede destro, con esito di guarigione. (Operatore capitano medico Gandolfì). Besezlo nl
Le resezioni praticate furono 3 l delle quali talune di non lieve importanza, esse vanno distinte come in appresso:
Di mascellm·t> inferiore 3; delle quali una fu praticata nell'ospedale di Roma, per frtlHura comminutiva e successiva necrosi dell'osso, da ferita d'arma da fuoco. Fu rcsecato porzione del mascellare (non è indicato quale). e l'ammalato, già precedentemente operato di enucleazione del bulbo per eiTeLto della stessa ferita, morì dopo due mesi (operatore capitano medico Bonomo). L'altra resezione di mascellare inferiore anenne nell' O&{ledale di Napoli, motivata da periostite; ne fu praticata la resezione parziale, con t'isultato nullo; l'operato fu riformato (operatore maggiore medico Imbriaco). Una terza resezione di mascellare inferiore fu praticata nell'infermeria presidiaria di Bergamo, per frattura comminutiva delle ossa mascellari, prodotta da d'arma da fuoco; previa asportazione di frammenti ossei , si resecò una porzione di ambedue le branche orizzontali del mascellare inferiore con successiva cheiloplastia. L'operato guarì e fu riformato. (Operatore capitano medico Gilberti).
Di cla lj itola 1. - Fu praticat,, nell'ospedale di 'forino, motivata da callo defvrme con sporgenza di frammento; fu resecata l'estremità sporgente, con esito di guarigione. (Operatore maggiore medico Randooe).
Di scapola 1. - Fu praticata nell'ospedale di Caserta, per carie della spina; questa fu resecata, con esito di guarigione. (Operatore capitano medico Gandolfi). . ,
Di apofusi te rtebmle 1. - Fu praticata nell'ospedale militare di Torino, per caria di apofisi trasversa della 9• vertebra dorsale; l'operato guarì e fu riformato. (Operatore maggiore medico Randone).
Di coste 4 (compreso 'l non appartenente all'esercito); dei militari, uno fu operato di resezione parziale dell'8• e 9• costa, per osteo-mielite tubercolare; esito di guarigione, con conseguente riforma, ospedale di Torino; (operatore maggio re medico Randone). Nell'ospedale di Verona si -praticò là resezione parziale della 9• costa, per ascesso osteo-patico con cariÉ>; l'operato guarì. (Operatore maggiore medico Carabba).
Una terza resazione di costa fu praticata nell'ospedale di Napoli, per carie della 7" costa; la resezione fu sottoperiostea e per una lunghezza di nove centimetri. L'operato
STATE PRATIC nE L' '1892 '1295 anarì e fu riformato. (Operatore tenente medico Lastùia}. l:> d' Infine nell'infermeria presi Iaria di Lecce, si praticò la resezione dell'8• costa , in una guardia di finanza, per empiema cronico con seno fistoloso; l'operato morì per tubercolosi. (Operatore capitano medico Carbone).

Di testa dell' ome1·0 1. - Fu praticata nell'ospedale di Palermo, per osteo si novi te fungo sa dell'articolazione omeroscapolare; ebbe letale. (Operatore capitano medico Scaldara).
Di capi m·ticolari del gomito 1. - Fu praticata nell'ospedale di Roma, motiYata da osteo - sinovite dell'articolazione; l'operato guarì e fu riformato. (Operatore maggiore medico Panara).
Di olel>'t ·ano 1. - Nell'ospedale di Napoli, per gomma suppurata al gomito destro, in individuo non militare, fu praticata la resezione sottoperiostea dell'olecrano, con esito di guarigione. (Operatore capitano medico Baldanza).
Di cubito l. - Praticata nell'ospedale di Alessandria, per caria fungosa del cubito, di coi venne reseca!a la metà circa; con esito di guarigione. (Operatore maggiore medico Corva).
Di metaearpo (par.ziale) 2 . - Di cui una all'ospedale di Livorno, con resezione della metà superiore del primo me· tacarpo, per ferita d'arma da fuoco; con esito di guarigione. (Operatore tenente medico Pucci). L'altra nell'ospedale di Roma, con resezione del secondo metacarpo, motivata da osteo -mielite. Si ehhe la guarigione, ma incompleta . (Operatore capitano medico Bonomo).
Di femore (diafisi) l. - Praticata all'ospedale di Torino, per osteo-mielite del femore sinistro . Si resecò l'osso nella diafisi, consòrvando il periostio, l'operato guarì; fu riformato. (Operatore maggiore medico Randone).
Jz96 CIIIRURt;lCRE
Di capi articolari del ginocchta l. - Per sinovite iungosa dell'articolazione del ginocchio, si fece l.a. resezione completa dei capi articolari; l'esito fu la guangwne. cv n conseguente riforma. L'operazione ebbe luogo nell'ospedal e di Caserta . (Operatore capitano medico Gandolfi} .

Di tibia .2. - Delle quali una ali" ospedale di Savigliano, motivata da carie; si praticò la resezione parziale della cresta della tibia, al terzo medio; co n esito di (Operatore capitano medico Rosso). L'altra resezione d i tibia fu praticata nell'ospedale di Pal ermo, in un caso di frattura aperta dell'osso di cui fu resecato il trammento superiore, fuoruscente ùalla ferita. L'operato guarì. (O peratore capitano medico Lombardo).
lJi pe1'one 1. - SotLoperiostea, praticata nell'ospedale di Alessandria, e motivata da carie fungosa dell'osso; l' operato mori in seguito per pleurite tubercolare. \Operato re maggiore meàico Corva).
f) i malleolo 1. - Praticata nell'ospedale di Torino, per osteo -artrite fungo sa del piede. Fu resecato il malleo lo esterno con parziale svnotamento dell'estremità infèriore della tibia e e con esportazione della capsula articolare e dei ligameoti degenerati. L'es ito fu nullo, e dopo un mese si è dovuto passare alla amputazione della gamba. (Opel'atore maggiore medico H.andone).
Di capi articolari del piede 2 . - Delle quali una nel· di Torino, moti rata da osteo-artrite fungosa dell'articolaz ione del piede destro. La resezi(J ne fu totale . ma senza risnltato, poichè l'ammalato venne più tardi amputalo della gamba. (Operatore maggiore medico Randone). L'alt ra resezione dei capi articolari del piede, pure totale, fu moti · vata da carie dell'estremità inferiore della tibia, del perone e dell'astragalo. L'operazione ebbe luogo nell'ospedale di
STATE l'RATICATB DURA:'\TB L' 1892 1297
Caserta: l'ammalato guarì e fu riformato. (Operatore capitano medico Gandolfi).
Di metatarso (par.=iale) l. - E fu praticata nell'ospedale di Udine. resecando il quinto metatarso, con asp,ortazione del dito corrispondente; l'operazione fu motiYata da osteo-artrite tubercolare dell'articolazione metatarso · falaugea, l'ope· rato guarì detroperazione, ma dopo quattro mesi mori per meningiLe tubercolare. (Operatore tenente medico Chini).
Di {alangi 6. - Oelle quali 5 alle mani ed 1 ai piedi; motivate da carie e necrosi dell'osso, fatta eccezione di una all'indice, dovuta a scbiacciamento. Tutte ebbero esito di guarigione.
A.llaeelatura di art e r i e .
At·teria ascellare l. - In individuo non militare, ricoverato :di'ospedale di Palermo per JZrave ferita da punta e da taglio alla regione ascellare. fu praticata l'allacciatura del· l'arter ia ascellare, in alto della regione sottoclavicolare. 1\fa dopo due giorni si manifestò la gangrena dell' arto, per cui si è dovuto passare alla disarticolazione dell'omero. L'operato guarì. (Operatore maggio re medico Ah·aro).
Jrteria femo?·ale l. - Nell'ospedale di Torino fu praticata l'allacciatura dell'arteria femorale comune, nel luogo di elezione, motivata da emorragia per ulceraziooe del· l'arteria stessa, consecutiva a processo suppurativo tubercolare di ganglii linfatici della regione. anche in questo operato sopraggiunse la gangrena della gamba, per cui si è dovuto amputare la coscia. L'operato morì nello · stesso
'1298 OPERAZI ONI CHIRl:RGICB.E giorno per esaurimento. (Operatore maggiore medico R.andone). •
A rtPria cubitale /. - In individuo non militare, ricoverato nell'ospedale di Caserta per ferita da taglio e da punta all'antibraccio con recisione dell'arteria cubitale, sì è prati cata la legatura dei capi recisi. L'operato guarì. (Operatore capitano medico GnndolO ).
.trteria collrlterale delt'tndicP 1. - Sell' infermeria presidiaria di E\.illes, in un caso di ferita lacero-contusa dell'indice, riportata da una guardia di finanza, fu praticata l'allacciatura dell'arteria collaterale, con esito di guarigione . (Operatore non indicato) .
Operazioni s uU:ap p arato respiratorio .
Tracheotomia 1. - Praticata nell'ospedale di Sapoli , col lracheotorno R.izzoli, e motivata da edema della ulot. n li de, consecuti,·o a tonsillite Oemmonosa; l'operazione ebbe esito favorevole. (Operatore tenente medico Lo Scalzo).
Torncentesi 205 Gli operati di toracente si furono in complesso 20,:>, compresi } non appartenenti all'esercito; la massima ·par·te delle torace otesi fu moti\'ata da raccolta che in taluni si convertì ·poi in siero- pnrnlenta; e tjn asi tutte furono praticate co i diversi aspiratori ; solo io pochi casi si è fatto uso del trequarti sifon e del tenente colonnello medico )Jonti, e di quello del Friienz.el. In qualche ospedale si usò di fare precedere all'operaziOne una puntura esplorativa colla siringa del Pr:natz .
Gli esiti delle praticate toracentesi fu:·ono i seguenti : guariti od inviati in licenza di convalescenza ·14-2, riformati
3.2. morti 23, rimasti in cura 8. Sella maggior parte dei casi seguiti da esito letale, la morte avvenne per tubercolosi. Si nota per ultimo che alle oper,•zioni di toracentesi concor:;ero tuili gii ospedali militari , c buona parte dell e infermerie presidiarie, e vanno specialmente seJ,: nalati ;.!Ii ospedali di Caserta, Torino, F:renze, Homa, Piacenza .
Toracotomie 21. - Motivate nella maggior parte da raccolta pùrulenta primitiva, le toracotomie vennero eseguite col solo taglio intercostale, ed in taluni casi con successiva applicazione di apparecchio ad irri).(azione permanente. Il milggior numero di operal i lo diede l'ospedale di Torino. Si ebb er·o 5 esiti letali. e 16 di guarigione: ma di questi 13 essere riformati.

Polipi nasali 4. ·- Di essi 2 si presentnrono all'ospedale di Torino; l all'ospedale di \'erona , ed 1 all' infermer ia presidiaria di Nocera. Fur ono operati coll'escisione pre\ ia trazione. L'esito fu in tutti di guarigione.
Opera z ioni s ull'apparato ehllo-puletleo .
Tonsillotomie 25. - Fra le quali l in indi>iduo non L'operazione venne, nell a maggior parte de i casi, praticata cot tonsillotomo di Fanestok ; fu anche usato quello del Liiet·. L'asportazione delle tonsille fu in parte doppia, in parte unilaterale. l i maggior numero di operati di tonsillotomi a lo diedero gli ospedali di Xapoli e di Catanzaro. L'esito fu in tutti la guarigione.
Erniotomie 3. - Per er·oia inguinal e strozzata furono praticate le seguenti erniotomie : di Ales- saodria l, con esito letale, per consecutiva peritonite da perforazione intestinale. (Operatore maggiore medico Corva). ospeda le di Piacenza l , con esito di guarigione . (Operatore maggiore medico Gozzano). di "Verona ·l , con esito letale per successiva entero-peritonite. (Operatore maggiore med ico Carabba).
Ta:ris .2. - In due cas i di ernia inguinale st rozzata si potè ottenere la riduzione mediante il semplice taxis, di questi l si è presentato all'ospedale di )filano ,· e l'ernia fu ridolla dal maggiore medico Calderini; l'altra all'ospedale di Gaeta, e ne fu operatore il maggiore medico Pra nzataro. Entrambi gli ammalati guarirono, ma, come è di legge, furono riformati.
Fistole anali ii l. - (Compresi L uffìciale e 2 non appartenenti all'esercito). Dell e· acce nnate fistole 35 erano complete, e 16 incomplete. La maggior parte furono opera te coll' incisione, previo il completamento delle incompl ete ; in pochi casi l' incisio ne fu seguita da cauterizzazione col termo·cauterio. lo alcune l'operazione venne esegu ita secondo il processo Desault, in altre mediante la legatura elastica. Tutti gli operati ebbero esito di guarigione, fatta eccezione di llDO che morì in seguito a tubercolosi : fra i gu ar iti, uno dovette èssere riformato.
Tumol'i entorl'oidari 3. - Gli operati di emorroidi furono solamente 3 e l'operazione si è praticata in tutti colla legatura od escisione; l'esito fu la guarigione .
Pa racentesi addominale 17. - Di cui 4 non apparteuenti all'esercito. L' idrope ascite ch e motivò l'operazione fu per la massima parte conseguenza di cirrosi epatica; in due soli casi era dovuta ad altra ma latt ia, cioè a nefrite parenchimatosa in uno, ed a cachessia palustre nell'altro. L'ope _ razione si è in Lutti praticata col metodo ordinario, ed in ta- lJ ilata::ioni d'urttra 9. - (Fra cui 1 ufficiale) In alcuni rèstringimenti uretrali fo usata dapprima la dilatazione forzata col dilatatore del Corradi o del Holts, susseguita poscia dalla dilatazione gra duale; tutti ebbero esito di guarigione, in uno però incompleta. In alcuni altr i la cura si iniziò e si compì con la sola dilatazione gr adual e.

!un i ammalati si è anche dovuto ripetere parecchie volte; fra qu1lsti ,.a segnalato un soldato recluso che nell'ospedale di Napoli fu operato 36 >olte. In quanto agli esiti, due soli degli operati furo no dich iarati guariti, i morli furono 5 fra i quali ·1 non mili tare ed il reclus o summentovato.
Lapm·otomie 1. - .:Xell'ospedale di Roma fu praticata una laparotomia esplorativa, per tumore addomi nale, rivelate• per un sarcoma dello stoma co e del duodeno. L'operato morì circa un me;e dopo l' operazione . (Operatore med ico Bianchi).
Ope razioni 8ull'apparato uro · J•Oletlco .
Fimosi-Parafimosi 61. - (Dei quali 57 fimo.si e 4. par<lfi mosi). I fimosi erano per la maggior parte congeniti, e taluni acco mpagnati da ulce ri od altre manifestazioni veneree. del fimosi fu di preferenza usata la circoncisione, sebbene anche il tagli o dorsale ne abbia a>ute uo buon num e.ro. Tutti ebbero esito di guarigione. l parafim os i furono ridQtti , previa incisione, e non ebbero consegue nze di sorta.
Nell'ospedale di Palermo , in nn caso di stringimento uretrale co n grave iscuria, la dilataz io ne dell' urel ra fu prece-
OPERAZI0'\1 CHIIIt:RGICUE duta dnlla puntura capillare della vescica, con esito ùi guarigione. (Operatore c:1pitano medi co ·Scaldara).
Urur<>tomie 8. - (Compresi 3 non appartenenti all'esercito). ospedale di Torino fu praticata una uretrotom ia ;0 • terna, motivata da stringimcnto uretrale con infiltrazione urinosa; l'operazione fu preceduta da larghe incisioni dei tessuti circostanti g11ngrenati. L'opera to è rimasto in cura. (Operatore maggiore medico Favre).
Vn'altra uretrotomia (esterna\ fu praticata nell'ospedale di Verona, per stenosi uretrale con fistola orinaria, r.he fu spaccata: l'opet·ato guarì. (Operatore med1co Cnrabba). Altra uretrotomia interna fu praticata nel· l'ospedale di Cagliari, per restri ngimento nrNrale l'esito fu la guarigione. (Operatore tenente ' dico Le altre cinque uretrotomie furono praticate di colì'uretrotomo di Maisonneuve, tut motivate da stenosi uretrale. io uno complicata da a or in oso, che è rimasto in cura; gli altri ebbero esito di rigione. (Operat ori maggiore medico I mbriaco, e c:1 pitani medici Baldanza e Cacar,e .
Cistotomie 2. - Delle quali una perineale praticata n l'ospedale di Torino, per estrazione di calcolo vescic ale. (Operatore maggiore medico Randon t>) . L'altra so prapubica , senza sutura della vescicn, prnticata nell'ospedale di Roma estrazione di calcolo vescicale. (Operatore maggiore drco Panara). Entrambi gli ammalati ebbero esito di aua· rigione). · l)
Oltre i calcoli vescicali che motivarono le surriferi te cistotomie, nell'ospedale di Gen ova fu esportato media nte incisione perineale un calcolo arrestatosi nell'uretra . (Operatore maggiore medico De Prati); e nell'ospedale di Yer ona fu estratto , mediante sbrigliamento del meato orin ario, un calcolo arrestatosi nella fossetta navicolare. (Operatore magaiore medico Carabba). idroc eli 23. - (Fra cui 1 non militare). Furono tutti operati colla puntura e ini ezion e di tintura jodica, nella maggior· parte dei casi; in pochi altri alla tintura jodica fu :;o,-tituito il cloridrato di cocaina, l'acido fenico, od il clorario ; in un caso furono fatte lavature alcooliche. della ru praticata in un solo caso . Tutti gli operati ebbero esito di guarigione. del bulbo l. - Fu praticata nell'o spedale di Parma , per panoftalmite dell'occhio destro, consecutint a ferita penetrante. L'operato guarì con moncone adatto per la protesi. e fu riformato. L'operazio ne fu eseguita col metodo di Graefe modifi ca to. (Operatore maggiore medico Vinai).

Orchieclc-mie /O. - Furono praticate: nell 'ospedale di Torino 2 delle quali una pet' sarcoma. l'altra per tubercolosi del testicolo. (Operatori medico Randone e capitano medico .\laccagno). Nell'ospedale di Pa!'ma 1 motivata pure da sarcoma. (Operatore tenente medico Palombo ). di Genova 2 entrambi per tubercolos i dell'epididimo . (Operatore rn:1ggiore medico De . .:\el!'ospedale di Bologna l per tubercolosi del testicolo. (Oper·atore maggiore medico Pa bis). infermeria presidiar·ia di Aqui la 1 pure per tubercolosi del testicolo. (Operatore non indicato) . di Roma 2 dei quali uno per epididimite, l'altro per orchite {tubercolare) . (Operatori capitano medico Bono mo, e mag:!iot·e medico Panat\1 ) . di Salerno l per orchite (senz'altra indicazione) . (Operatore mnggiore medico Sciumbata). Per quanto risu lta la malatli:l fu in tutti gli operati limitata ad un testico lo, e conseguentemente l'orchiectomia fu parziale . L'esito fu per tutti la guarigione.
Fistola orinarin 1. - di Salerno si ebbe un amm alato di tistola orinaria, segnato come operato con la spaccatura e controapertura, senz'altra indicazione. L'esito fu nullo.
Operazioni sull'organo wlsiYo.
Cheratotomie l - di Savigliano. per fedella cornea destra; con penetrazione di una schegg ia d1 scal pello nella camera fu praticata la cheratotomia ,uperiore ed estratto il corpo estraneo. L'operato guarì, ma con sensibile diminuzione del visus. (Operatore tenente medico F0a).
Enuclea::ione del bulbo 1. - i\ell'0spedale di Roma, per ferita d'arma da fuoco··alla te'Sta, con lesione e consecutiva cecita dell'occh:o sinistro, fu praticata l'enucleazione del bulbo, col processo Bonnet. All'ope•·ato, come si già notato, per effetto della stessa ferita si dovette in seguito resecare parte del mascellare . inferiore. (Operatore capitano medico Bonomo) .
Jrid ectomie 1. - Praticatà nell'ospedale di Caserta, nel luogo di elezione, per macchi a corneale centrale dell'occhio destro. L'operato è guari to. (Op eratore capi tan o medico De Falco).
Cateterismo delle vie lagrimati 1. - stesso ospedale di Casert a fu praticato il cateterismo del condotto nasolagrirnale per dacrio r.i.stite con fu usata la sonda del Bowman, e l'esito fu la guarigione. (Operatore capitano medico De Falco).
STATE PRATICA TE OURANTE L' AX;'\0 J 1305

Alle operazioni di cui sopra, vanno aggiun ti due estrazioni di piccoli frammenti di ghisa e di pietra, rimasti infissi ne! la cornea, ed. al cuni colazion palpebrali, operati in parte con l'estirpazione, in parte con lo svuo tamento e successiva c:mterizzazione; tutti ebbero esito di guarigione.
Operazioni udltlwo.
TrapaM.=ione del 19. - P raticate quasi tutte (li) nell'ospedale di Torino, nei cas i di otite media sup-_ purata, con dill'usione all'apofisi mastoidea, aprendo la comunicazione tra l'antro. e la cassa. ed asportando all' occorrenza le parti guaste da carie. L'operazione ebbe in tutti per ri sulta to la guari.\.:ion e, ed un sol o operato ba dovuto in seguito ess ere riformato. (Operatore ma ggiore mcdico Randone) . Le altre du e trapnnazioni del mastoide furono praticate nell'osped:1 le di Rom a, motirate anche queste da otite suppurata con comitante mastoidite; entrambi eperati ebbero esito di guarigione. (Operatori maggiore medico Panara. e capitano medico Bonomo1 •
JJ iringotomie 3. - Praticate : nell'i nfermeria presidiaria di Li gure l , per otite media secretiva acuta, con esi to di guarigione (operatore non indicato). Nell'ospedale di Caserta 2, motiva te una da olite media secretiva, l'altra da emorragia della cassa del timpano con stenosi della tromba di Eustachio: gli operati gu a riro no. (Operatore capitano medico De Falco).
Si praticarono · pure 3 incisioni del Wilde , delle quali una nell'ospedale di Torin o, l'altra nell'ospedale di Savigliano, la terza nell'ospedale di Alessandria. Un sol o degli ope.rati senza reliquati, degli altrì uno fu r iformato, l'altro fu in seguito operato di trapanazione del mastoide.
Operazloni Chirurgiche
Polipi del canale wliliro 4. - Dei quali uno nell' ospedale di ed uno in quello di Caserta, esportati con la pinza a torzione; due altri neH'infermeria presidiaria di :Xovi esportati mediante il serranodi. Tutti ebbero esito di guarigione. Operazioni 'Varie.
ClteilaplaNtie 2. - llna fu praticata nell'ospedale di Torino, per ferita d'arma da fuoco alla faccia, con esportazione di porzione del mascellare inferiore e di tutto il labbro corrispondente con le parti molli del mento; previa sutura dei frammenti Òssei rimasti, si praticò la cheiloplastia co n processi combinati di scorrimento ed a lembo. L'operato guarì, e fu riformato. (Operatore maggiore Randone). L'altra operazione di cheiloplastia fu praticata nell'infermeria presidiaria di Bergamo per un caso quasi identico, cioè per squarciamento ed esportazione di parte del labbro superiore inferiore, con frauur:a comminuti \"a delle ossa mascellari, conseguenza di ferita d'arma da fuoco (Vellerli). Previa rese:t.ione delle branche orizzontali del scellare inferiore e l'asportazione di alcuni frammenti fu praticata la cheiloplastia superiore ed inferiore, e l'operazione ehbe esito di guarigione, con conseguente ri(orma dell'operato. (Operatore capitano medico Gilberti).
Innesti epidermici 1. - stessa infermeria di Bergamo, per vasto fl emmone gangr enoso all'arto supel"io re, limitata la gangrena, per favorire il processo di riparazio ne della lar·ga piaga furono praticati innesti epidermici, e con buon risultato. (Operatore capitano medico Gilberli ).
Labbro leporino l. - Nell'ospedale di Livorno fu pra- ticata l'operazione labbro leporino, con completa scompar,;a della esistente deformità. (Operatore tenente medico Pucci).
Paracentesi articolari 13 . - Tutte al motirate in Il casi da •ersameoto sieroso, in l da versamento purulento, in l da versame:Ho ematico. Ripartitamente agli ospedali in cui vennero praticate, le paracentesi articolari ranno distinte come segue: :\ell'ospedale di l (operatore capitano medico Giuliani): nell'ospedale di l (operatore maggiore medico Calderini): nell'ospedale di \'èrona ':3 delle quali una per emartro (operatore maggior e medico Car:1bba): nell'ospedale di Yenezia t (operatore magmedico Giacomelli); nell'ospedale di Firenze l {operatore maggiore medico Yolino); nell'ospedalo di 1\oma 3 (operatore mnggiore medico Pan am); nell'•>spedale di :'{apoli l (opcl·atore medico Im briaco); nell'ogpedale di Caserta 3, delle quali una con raccolta purulenta (operatore cnpitano medico Gando!fi). Per le suaccennate oper11zioni si è usato l'aspiratore del Potai n o del Di eulcfoy ed in parecchi casi allo svuotamento seguì la lavatura con sostanze antisettiche, quali il sublimato o l'acido fenico. :Xulla di speciale >enne segnalato sugli atti operativi praticali, i quali ebbero tutti esito di guarigione, con due soli casi di consecutiva riforma.
Jrtreclomie 5, delle quali 2 all'arricolazione della mano, 1 a quella del gomito, l a quella del l a quella del piede: motivate tune da sinovite granulo- fungosa, di cui una tubercoh1re. Esse venn ero praticate: nell'ospedale di Parma l all'articolazio ne del pi ede, con escissione delle granulazioni fungose; l'operato guarì, ma fu riformato (ope· ralore maggiore medico Vinai); nell' o:-pedale di Gen..>\'a l · all'ar tico lazione del gomito, con raschiame nto della cavita

OPEUZIO:;I CB'RURGII:HE
col cucchiaio di Volkmann; l'operato guai'Ì; ma con superstite semi-anchilosi e semi -fi.;tolosi, per cui fu riformato (operatore maggiore medico Oe Prati); nell'ospedale di Yerona • l per gonartro -sinovite tubercolare, con esportazione di enormi masse coseose e con successiva medicazione antisettica; l'operato morì per tubercolosi generale (operatore capitano medico Si!vestri); nell'ospedale di Venezia l all'articolazione della mano, con raschiamento e successiva medicazione antisettica e drenaggio; l'operato guarì e fu nformato (operatore maggiore medico Gi acomelli) .

Nell'ospedale di Firenze 1 al l' articolazione della mano, con esportazione delle masse fungose e raschiamento delle ossa del carpo; l'operato guarì. (Operatore maggiore medico Volino).
Tenotomie J. - Fu praticata nell'infermeria special e del reclusorio militare di Savona, per retrazione del tendine di Achille, reliquato di frattura dell'est remo inferiore della tibia, la sezione del tendine è stata fatta con inci,ione sottocv.tanea, ed ebbe esito di gual'igione . (Operatore capitano medico Ciampini).
Sindactilie 1. - Interessa nte il dito medio e l'anulare, praticata nell 'ospedale di Livorno, con il distacco delle due dita e successiva sutura della ferita e medicazione antisettica; la guarigione fu comple ta. (Operator& capitano medico )lichieti) .
Estra=ioni di proiettili 3, de1 quali 1 in individuo non militare. Nell'ospedale di Cagliari fu estrallo un proiett1le di arma da fuo co (rivoltella) penetrato dalla regione del condilo i oterno del femore, ed arrestatosi nella parte posteriore, terzo superiore della coscia. L'operato guarì. (Oper;ltore capitano medico Falconi) .
Nell'ospedale di Caserta fu estratto un proiet\ile d'arma da fuoco arrestatosi nelle masse muscolari dell u natica, l'ope-
STATE
PR.\TICATE 1892 '1309
rato guarì. (Operatore capitano medico dale di Genova ad una guardia di città ferita al ginocchio con arma da fuoco (rivoltella) fu estrat to, mediante contro apertura, il proiettile rimasto nella feritfl. L'operato guarì. (Operatore maggiore medico De Prati).
Esporta:rioni di scheggie e sequestti ossei. - Furono parecchie, e le principali si riferiscono: all'esportazione di segmento osseo, per necrosi del pollice (ospedttli di Novara e Milano): di frammenti del mignolo, per frattura commin uliva (ospedal e di Brescia'; di frammenti dei due mascellari, con successi Ya cheiloplastia, per ferita d'arma da fuoco (infermeria presidiaria di Bergamo); di scheggia del mascellare inferiore, per ferita d'arma da fuoco al mento, riportata da una guardia di tìnaoza (infermeria presi diaria di n occa d'Anfo); di piccolo se(ruestro dellt: os.;a nasali, per carie (ospedale di Verona l; di parecchie scheggia di ossa metacarpee, per ferita complicata alla mano (ospedale di BologGa); nell'ospedale di Ro ma, per pseudartrosi da frattura <ielle della gamba . furono esportate, oltre al call o fibroso alcune schel!:g ie isolate co1 abrasione delle parti necrosate, indi sutura di frammenti. Nell'ospedale di Ca3erta, per neerosi del palato duro, fu esportato un pezzo d'osso necrosato; e per ferita lacero-contusa alla fronte, fu esportalo un sequestro osseo. Nell'infermeria presidiaria di Lecce, per frJllura complicala commiou tiva del femore, furono esportati alcuni frammenti essei del moocone sporgente; l'operazione ripetula in seguito con altre esportazioni ossee, ebbe esito di guarigione, ma con notevole accorciamento dell'arto. I summenzionati operati ebbero tutti esito di guarigione, fatta eccezione di quello dell'ospedal e di Roma, rimasto in cura, e quello dell'infermeria di Lecce, che fu riformato.
Opera=ionr di tumori . - Le opernzioni state praticate
CH•RTJRGlCfiE sui diversi tumori. tenuto solamente conto delle principali e più import·mti, si possono riassumere come in appresso.-
T1wwri cùstic:i fJ2. - La maggior parte a•evano sede al sopracciglio, alla faccia ed al capo; furono nella grande maggioranza esportati, previa en ucleazione, taluni ecc.ezi<·nalmeote operati colla spaccat ura e :;vuotamento. Tutlt ebbero , esito di guarigione.

Lin(oadenoni 160. -Di questi, ·l erano inguinali, 3·1 cervic:1li e 1? a<;cellari. Furono tutti op<!rnti coll'esportazio ne mediante enucleazione ed in tal uni con raschiatura del cavo . In due casi occorse di dovere allacciare piccoli rami arteriosi !'Lati recisi. Uno degli opet'ati nell'ospedale di SJ.vigliano morì per flemmone tuiLi gli nltri furono segnati come guariti, salvo rimasti in cura.
Ematomi 10, oltre di l ematocele del testicolo. Degli ematomi z avevano sede nella regione lombo-dorsale, 2 nella coscia, 3 nelle ginocchia e 3 nelle gambe. Per· la cura, alcuni , compreso l'ematocele, furon o operati co n la incisione e lo svuotamento, nitrì con puntura sotlocutanea. t'esito fu per tnt li la guarigione.
L1pomi 3, dei quali 2 àlla regione petlorale, ed 'l alla coscia. Furono tutti e tre operati mediante l'esportazione, con di guarigione .
Jgromi S, dei quali la maggior parte (4) prepatellari. Uno di questi, molto Tasto, guarì mediante lo schiaccia;nento sottocutaneo (ospedale di \'erona). Tuui gli altri furono curati con lo svuotamento mediante l'aspiratore del Potain o del Dieulafoy ed ebbero egualmente esito di
Gangli 2, dei quali uno al tendine del bicipite (in un uflìciale) , l'altro ai tendini della mano. Entrambi
STATE PRATICATE DURA:"'TE L'AN'\ O 1892 1311 furono operati e guariti con lo svuotamento mediante aspiratore. ospedale di .Napoli si ebbe un tumore alla coscia, di diagnosi incerta; incisa profondamente la cute in un con l'aponeurosi comune, si rilevò un tumore globoso fatto spe· cialmente di fibre muscolari iperplastiche. Si esportò il tu· more (diagnosticato ernia muscolare del medio adduttore).
Cheloide 1. - Situato alla regione latero - cervicale del volume di una mandorla, ne venne prati cata l'esportazione mediante incisione elillica e riunione della cute con punti di sutura. L'operato guari.
Fibromi 2, dei quali uno al labbro superiore, l'altro all'occipite. Furono eotramhi esportati, ed ebbero esito di guarigione.
Sarcomi 3, dei quali 2 al il terzo alla nat.ica. 1 due primi, come già si è notato, motivarono la sem i castrazione, quello alla natica fu operato mediante asportazione, e l'ammalato guarì (ospedale di Napoli). (Operatore ma ,wiore medico I mbriaco).
Si suturò l'aponeurosi col catgut e la cute con seta, indi medicazione antiseuica; si ebbe guarigione di prima intenzione. (Operatore capitano medico Baldnnza).
Onicltit - Unghie incarna/P 24. - In due casi di onichia fu praticata l'estirpazione totale dell'unghia; la stessa estirpazion e totale o parziale fu praticata nei molteplici casi di unghia incarnata che si a cura. Tutti ebbero esito di guarigio ne.
Nell'ospedale di Piacenza venne estralto un pezzo di carne muscolare, del peso di circa 80 grammi, rimasto impegnato tra l'esorago ed il faringe di un soldato. L'estrazione venne prattcata mercè la pinzetta per l'estrazione dei proiettili, introdotta nelle fauci sulla guida. (Operatore maggiore medico Gozzano).
Chirurgjghe
di Caserta, in un caso di catarro gastrico cronico, fu praticata la lavatura dello stomaco mediante la sonda del Foucher con esito di guarigrone. (Operatore capitano medico Di Falco).
Ope1·a.=ioni di ascrssi profondi 19. - Dei tJUali 8 nella fossa iliaca; 2 nel cavo ischior·ett.ale; 2 nella parete addominale; 2 nel cavo l nel 2 retro faringei : 2 perinefritici. Detti ascessi furono operati parte con inci.:;iooi a strati, parte con la puntura mediante l'aspiratore, e di essi vanno specialmente notati i seguenti:
Un ascesso di fegato, (ospedale di Savigliano) che fu operato mediante incisione a strati all' ipocondrio destro: l'ascesso fu svuotato, ma l'ammalato mori per consecutiva piemia. (Operatore capitano medico Gassi).
Un ascesso della fossa iliaca da osteite tubercolare in individuo non militare, (ospedale di Torino) operato colla incisione sopra l'arcata del popar·zio ed arrivando all'ascesso con lo scartam ento del peritoneo e dei visceri addominali.
Vuotato l'ascesso, fu raschiato l'osso col cuc chiaio di YoiJ..mann, indi medicazione antisettica; l'operato guarì. (Ope· ratore ma:zgiore medico Randone).

Cn ascesso retro faringeo \stesso ospedale di Torino) da probabile osteite vertebrale. Fu operato mediante incisione lun go il lato esterno del m•rscolo sterno- cleido-mastoideo: il muscolo, si dà esito alla raccolta purulenta; l'operato guarì. (Operatore maggiore medico Ran done) .
Un altro ascesso nella fossa iliaca (stesso ospedille di Torino ) fu operato mediante puntura coll'aspiratore del Potain per la via del retto. L'operato fu riformato . (Operatore maggiore medico Handone).
Due ascessi perinefritici, di cui uno in ufficiale, furono operati nell'ospedale eli Napoli mediante incisione Jongitu-
STATE L.HXO 18!-)2 131:3 dinale sulla regione del quadrato dei lombi, arrivando a strati sul focolaio porulento; uno dei due operati morì per sopraggionto itlero grave. (Operatori capitano medico Baldanza e tenente medico Lastaria).
Un ascessi) iliaco, neli' ospedale di Bologna, fu operato (previa puntura esplorativa) con un'incisione al disotto del legamento del poparzio, dando uscita ad una grande quantità di pus proveniente dalla regione iliaca per una pr·ofondità di l i centimetri. Fu applicato il drenaggio. L'esito fu in.:ompleto, e l'operato fu riformato. (Operatore maggiore medico .\Iosci · lìn ascesso congestizio sub-fasciale della fossa iliaca da osteo-mielite della cresta dell'osso iliaco, nell'ospedale di Ravenna, fu operato mediante incisione della parete addominale lungo l'arcata inguinale; scollato in alto il peritoneo, fn inc1sa l'aponeurosi il iaea, e vuotato l'ascesso, raschiati vari punti della cresta iliaca cariati. L'operato guari. (Operatore capitano medico Cavazocca).
Due ascessi profondi delle pareti addominali. nell'ospedale di Roma, furono operati incidendo a strati le pareti addominali, al disotto della cicatrice ombellicale e raggiungendo la raccolta di marcia sotto i muscoli retti; entrainhi gli oper?.ti guarirono . (Oparatori maggiore medico Bian chi, e capitano medico Bonomo) .
:\'all'ospedale di :\'apoli fu pure operato un ascesso della fossa iliaca aderente alle pareti addominali, mediante incisione a cinque centimetri dal margine del muscolo retto anteriore e tr·e dita trasverse al disotto della cicatrice ombellicale, interessando tutti i tessuti molli sino al connettivo peritoneale. In un altro ascesso della fossa iliaca, consecutiva a febbre tifoidea, in un ufliciale ricoverato nello ste)so ospedale ài Napoli, fu praticata una incisione lungo