4 minute read

RIVISTA Dl OCULISTI CA

Corpi eatTa.nel del puntl -laorima.ll . - G. Sous.- (Journal de m.édecine et cle chirurgie, luglio, 189a}.

Questi corpi sono. per ordine di frequenza·. C:gliu, capelli, f1·ammenti di spighe, particelle di pietra e di metallo: furono pure riscontr ati flli di seta e bt1rbe di peuna. _

Advertisement

1 corpi cst1'anei si osservan o tanto nel condotto Ja crimale superiore, quanto nel condotto inferiore, m!l più mente in quest'ultimo.

Le ciglia, che hanno una den"ita inferiore a quellt\ dello lacrime e che, pe1· conseguenza, flallegogi a no alla superficie di questo liquido, si ric:conlrano invece piit spesso nel punto lacrimale euperiore C'he nell'inferiore.

L'inizio passa sempre inavvc1·tito. L'introduzione s i fa tacitamente, alr insaputa del malato. senza che lo l'<upponga. Se il corpo el'<lrane o penetra !"se in totalilù nel sacro, il malato non se ne Egli non lo avverte elle quando il corpo estranPo, fissato in parte nelle vie lacrimali, fil sporgenza all'esterno ed i1·rita la congiuntiva con conlinUI fregamenti.

I l'<i nt omi prodotti da questi col'pi e<:lranei sono in genera le poco intcn.;i. Vi ha lagr imazione. r O"SOI'e in corris pondrnza della ca r uncola lagrimai.•, dolore, talvolta una vera enca nlide ed altri sintomi infìammator1i.

Lo dia gnosi non è difficile. L'attenzione è richiamata dalla localizzazione dell'i nfiammazione alla caruncola la:;:1·imale, dal caratt ere del dolore, e r esame dei punti lact'i lno.li fa1·u constatare il co r po O!!llraneo.

Hiassum e or!o , i corpi estran<'i dei punti lacrimali sono raramente Essi non arrivano mai direttamente io questi condotti, ma vi so no trasportati dulie lagrime e dai

lll\'!STA DI OCULI:-.TICA

mo\·ime nti delle palpebr e. Il principale è il dolore, r odollo du ra nte l'ammiccat•e ed in certe posizioni del globo r I oculare. La p1·ognosi è senza gravezza, perché a guarigione si ottiene in uno o due giorni dopo l'ablazione del corpo estraneo. L a cura, a parte le sostanze usate per attivare la scom parsa del rossore, consl!-.le uo1camenle po1·ta1· via il corpo e"lran eo colle pinzette, ovendo cut•a clt a.: portarlo iotiero e di non romperlo.

Oftalmia purulenta. , dal punto dt vista. dell'origine da. mlorobo apeolfloo . - A. HINUE. - ()Jedical R ecord, lugho 1893).

Diamo le conclusioni d i un articolo sull'argomento, !ello alla sezione oftalmica dell'associazione medica americana nel giu!.(no decorso: to T utte le congiuntiviti purulenle sono di o rigine micr obica e dovute al gonococco d1 Neisser.

2• Spesso, ma non sempre, è possiùile la proveni enza dell'infezione 111 Lutti i casi di congi untiviti d'ori giM gonorroiC'a.

3• L e parti del sacco congiunth·ole che hanno epilt>lio cilinùr1co o cilindrico mcdificafo, cioè a d re le por zioni palpe brali dei socclti, son o la sede pre..:iletta dal micro r·ga- u• L'infiammazione dei tessuti palpebrali CÌI'COStanti, che accompa gna la congiuntivite, è dovuta all'asso r bimento per dei Jinfatici delle ptomaine· del micr or ganismo. i• II piano epiteliale str atificato compatto della congiuntiva e la cornea sono mollo resistenti alla invasione del gon ococco.

4• 11 gonococco s' impianta dapprima nella parte sopraepi lelial e della mu cosa, in CjUellu intr aepiteliale più tardi, et! io flne nella soUoepitcliale, o lo si ritl'ova in tutte nel mede!'imo tempo.

5• Generalm ente la sede del gonococco si é nel cent ro della cellula eli pus, ma é ancl 1e extracellu la r e od inlr aeplteliale.

DI OCt.:LISTICA 13tH go L'indicbzione terapeutica è di rimuovere meccanicamen_te distruggere i gonococchi con le loro ptomaine, e se Yrene fatto rronlamente e completamente nell'an•Yolo lagr•rmale, il periodo delrinfìammazione acuta sarà abbre:rato e sar·anno evitate le complicazioni oculari

8" Le complicazioni ocular·i sono dovute allo strozzamento necrotico, dal quale si origina una facile vra d'ing:esso agli talora anche stafìlococchi, ccm perdtta. resrsLenza fisiologica dei tessuti, spesso anche con raprda drstruzione degli s tessi, risultandone perforazi one cornea, rnrezione inlraoculare e perdita dell'occhio. Cio costrtuisce una infezione secondarm.

_1_0• È bene nello stadio di incubazione: quando uon , 1 " P_osrltva certezza delrorigine gonorr•oica della malallia,- di rrguardare con soBpelto tutti i ca!'i di grave catarro monospecialmente nelle donne rispetto all'età e alla condrztone, e traltarli come se dipendessero da gonococco.

Ho meccanicamento le perdite epiteliali, e con t mrcrorganismi e le loro pLomaine, sfregando la palpebrale e dei forni ci e irrigando il sacco congruntrvale con semplici soluzioni emollienti o con dPboli soluzroni antrselti che, risponde alla indicazione eliologica, e non nuoce in lutti i casi gravi di semplice catarro congiuntivale.

12• Di Lutti i rimedi locali il nitt•ato d'argento è il piu potente, e nello s tesso tempo il mict·obicida più le,.,giero che noi possediamo. "

Esso previene le complicazioni, e può essere usato in flciente quanlila per distruggere i gonococchi senza rrschio di nuocere ai tessuti oculari, bastando la soluzione Mn perior•e al 2 per cento.

13° Nei casi in cui fin dal pr·irno momento esistano compli.cazioni: é necessario. su bilo l'abrasione della c·ongiunli, a ò_er praticando insieme frequenti irrigazwnr, prefertbrlmente con soluzione di sublimato all'uno per' 5000. Se esiste tensione palpebrale ò indicata la crmtotomia; mentre la scar•ificazione della chemosi siero-fibrillOplastica della congiuntiva sclerotico., non alleggerisce la pr i's sion e nei tessuti ocular•i, e apre una ,·ra d'en· trota a lla secondaria affezione.

14° QuAndo esiste soltanto intlammazione della cornea, il mig lio r tratlamentc é l'uso pr udente e quotidiano della s ol uz ione di sublimato associato ai miolici, i quali, per· la lor o a zrone costl'itliva sui vasi, drminuiscono la e ressudazione e quindr miglior·ano La nutrizione dei tessuti corneali rammolliti e La della rame ra antet•ior·e ullraver·so il fondo dell'ulcera è richiesta so llanto in quei casi nei quali vi sia minaccia di perforazione, o esiste positivamente una progr·essiva infezione intraocular·e.

1:,• L'uso del midriatico è da limitarst a quei casi co mplicali nei quali i tessuti u ves li sono minl!cciati o eli grà rnfiarnmati, per·che esso dopo unu riduzione pre· liminare aumenta la tension e intraoculare coll'impedire lu fuoriuscitu dei liquidi per il forarne pupillare, così eire ne r is ult i aumentata la pr·essione posteriore sulla cornea ramlOOlli tn, affievolila Ili nutrizione, e facilitala la prolubel'anza.

1l.i 0 Un bendaggio compressivo riesce da aned è anche van!Jiggioso a prevenire stafilomi residuali quando la cornea é impegnala; l'uso pero deve escontinualo fìno a che la cornea non sia guarila e ridivenuta r esistente.

11• Le applicazioni fredde ostacolsno il m o lti plicat•si dei rn ic ro r g a nisrni e dovrebbero usarsi assiduamente tlno a che non sia cessalo lo stadio acuto e non si siano evitale le complicazioni oculari. l n seguito le applicazioni trepide sono di maggiore per rinferm" e meglio favoriscono il midella nutrrzione dei tessuti oculari lesr.

H;o Come mezzo profilattico nei casi di lesione monol!ula r e , l'al tro occhio dovrebbo essere tenuto pet·fetta.mente. c h iuso e difeso durante l'infezione, od evitare in ogni modo i r ischi per gli altr·i.

1!)0 lllratlamenlo del focolaio primo quando può essere r·isconll•alo nell'individuo infetto, deve ec,sere ricurato nella stessa maniera e simultaneamente con la inlhimmazr one congiunltvale. R

This article is from: