LA MEMORIA AFFOSSATA: IL CASO BOLZANO

Page 12

Introduzione

Il titolo di questo libro riprende un’espressione usata recentemente dall’amico Claudio Sommaruga della Federazione ANEI di Milano. La storia degli Internati Militari Italiani è una vicenda largamente affossata nel corso degli oltre sessant’anni che ci separano dalla fine del secondo conflitto mondiale. Si tratta di una storia dolorosa: l’eco delle ferite fisiche e morali sopportate da oltre 600.000 persone giunge a noi come un monito ben preciso. Ora che le sezioni dell’Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) si stanno sciogliendo e stanno scomparendo gli ultimi testimoni di quell’esperienza, è più che mai nostro dovere rendere giustizia a questa vicenda. In questi anni ho cercato di promuovere nuove ricerche, sensibilizzare il mondo degli storici e l’opinione pubblica per cercare di dare una svolta allo stallo della ricerca in materia. Credo che il mio impegno in questo senso non si esaurirà certamente con questo libro, che peraltro è già un traguardo importante. Ho avuto l’occasione di conoscere personalmente decine e decine di testimoni. Fin da bambino, quando ascoltavo sulle ginocchia di mio nonno la sua storia di ex internato. E poi nel corso degli studi, preparando la mia tesi di laurea ma anche in numerose altre occasioni. Ho avuto l’onore di parlare davanti ai delegati del congresso nazionale dell’ANEI tenutosi nel corso del 2007 a Trento: è stata un’esperienza emozionante che non potrò mai scordare. Il regalo più bello che oggi possiamo fare agli Internati non sta tanto nelle celebrazioni pubbliche o nella produzione ed elargizione di medaglie celebrative ma investendo nella ricerca affinché la documentazione giunta a noi venga incanalata in un processo di studio ampio e ben strutturato che deve trovare nuovi stimoli e il contributo di diversi ricercatori in tutto il Paese. Solo così potremo tentare di impedire che un oblio definitivo cali su tutta la vicenda. In un recente articolo, pubblicato il 23 novembre 2007 sul quotidiano trentino “L’Adige”, ho voluto ricordare che esistono delle pesanti e precise responsabilità storiche e morali a fondamento della condizione in cui si trovarono i soldati italiani dopo la dichiarazione di armistizio del settembre 1943. Pur senza prescindere dalla responsabilità diretta della Germania nazista, che trattò i soldati italiani alla stregua di schiavi moderni, ho voluto ricordare che l’8 settembre 1943 il re e il maresciallo Badoglio – dopo avere lanciato un messaggio equivoco ai propri comandi militari in cui veniva comunicato l’armistizio e di fatto interrotta l’alleanza con Hitler – fuggirono al sicuro e

10


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.