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La Resistenza dei militari Italiani in Albania
mentre il personale non inquadrato o non efficiente dovrà essere sgombrato in Italia. Poi si dispone che tutte le forze italiane dell'area devono affluire su Santi Quaranta per difenderla o essere sgombrate. Questi gli ordini che giunsero a Santi Quaranta e c he incideranno a fondo nelle vicende della divisione " Perugia". Infatti l'ufficiale della Milizia li porterà a Delvino, come visto, al Comando della divisione "Perugia" che così stabilirà un primo contatto con i Comandi Superiori.
La ,~iornata del 20 settembre 1943 - Delvino. Comando di divisione La giornata si apre con il sorvolo alle ore 7 del ricognitore tedesco. La mattinata trascorre tranquilla, mentre si constata che i viveri si stanno assottigliando in maniera preoccupante. In questa prospettiva il col. Lanza chiede a] Comando partigiano la colJaborazione per vettovagliare gli uomini della "Perugia". Il Comando partigiano distribuì solo 100 grammi a testa di pane. I negozi di Del vino si riaprirono, ma con i prezzi decuplicati. L' atmosfera a Delvino era fuori del normale, per gli occhi dei soldati italiani. Sui muri della cittadina erano disegnate innumerevoli "falci e martello" con numerose scritte del tipo "A morte i tedeschi", "Viva il comunismo". I soldati leggevano quelle scritte che era delitto solo a pensarle qualche settimana prima. Nel corso della giornata nella piazza di De lvino, albanesi, in lingua italiana, tennero infiammati discorsi invitanti i soldati italiani a disertare e a raggiungere i partigiani in montagna e ad accogliere le idee comuniste e a inneggiare "alla grande sorella Russia. Ma nessuno abboccò non perché si sentiva soldato italiano, ma perché sognava l'lralia. Qui rimanemmo sino a rullo il giorno 21 " 595 • La giornata del 21 settenzbre I 943 - De Evi no. Comando di divisione
La divisione ancora sosta in questa località. Gli uomini della "Perugia" approfittano della sosta a Delvino per riprendere le forze e rimettersi in sesto.
"' BONOMI G.. Sacrijìcio ltali<l110 in terra albanese. cii.. pag. 95.
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