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Avvio alla lettura
di Francesco Alberto Giunta
Non è che aiuti quando l'autore di un Libro dichiara che la sua non è opera scientifica e tantomeno letteraria bensì un libro-documento diretto alla conoscenza di una regione d'Europa in un momento preciso della sua storia. Non aiuta perché chi scrive è sempre interessato al processo costruttivo, letterario o storico, dell'opera di cui si accinge a farne un fatto concreto. Nel caso specifico si tratta di un. libro che ci fa conoscere si un popolo nella realtà di un. momento storico ma non trascurando di passare in. rassegna rapidamente risvolti culturali e di costume con riferimento al suo passato.
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Franco Astuto, l'autore di "Albania ltalfor Pellicano" traccia con mano sicura un. quadro veloce sugli sviluppi della storia e dei fatti essenziali della nobile Na z ione Albania per farla conoscere a quanti si sono interessati alla tragedia dei suo popolo in concomitanza, però, con l'arrivo in Albania del Contingente italiano "Ita(for Pellicano".
Astuto, con questo corposo libro di notizie, di dati e immagini, si assume anche l'onere di fare il resoconto dell'impegno di aiuti alimentari, mezzi economici, assistenza e soprattutto di calore umano profuso dagli uomini facenti parte della Missione Militare italiana durante gli oltre due anni di permanenza nei "Paese delle Aquile" per soccorrere quelle infelici popolazioni sull'orlo di una guerra civile .
Tale compito, difficile da realizzare in territori estranei per cultura e morfologia del territorio e inusuale per un esercito, è bene rappresentato nel libro nella sua complessità globale e nei risvolti umani.
In particolare ci ragguaglia come la Missione Militare italiana abbia avuto inizio con lo sbarco a Durazza del settembre 1991 degli uomini e di imponenti mezzi dell'Esercito italiano fino al suo epilogo nel dicembre del 1993. Al riguardo ci piace ricordare le elevate parole dell'allora Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Goffredo Canino, rivolte alle forze del Contingente schierato nella Caserma Brummer di Villa Opicina il I 6 settembre I 99 I: ( ) "il vostro compito è di andare ad assistere a nome dell'Italia un popolo che si trova in condizioni di disperazione e con il quale abbiamo condiviso secoli di storia."
Questo libro, con il linguaggio semplice di chi conosce L'asprezza della vita e Le tragedie di popolazioni alla mercé del bisogno di ogni genere, parla soprattutto dello sforza compiuto da rnigliaiadi uomini e ne documenta la portata e il peso attraverso L'elenca z ione di ciji·e e di statistiche; risultato di un.a organizzazione militare quanto mai complessa ma altamente efficiente perché generosa e moderna.
L'autore, ben piazzato nel suo ruolo di Capo Sezioni Operazioni e Capo Ufficio Operazioni del Contingente dal settembre 1992 in Albania, osservatore del drammatico vivere della popolazione albanese, con la sobria elencazione deifatti e degli interventi operati ha compiutamente antolocizzato quanto sia stato grande e di non semplice attuazione l'onere supportato dal Contingente Militare italiano "Pellicano" afavore di quelle popolazioni sconvolte nell'anima e sbandate nei sentimenti a seguito del brusco capovolgimento socio -politico avvenuto con la riconquista libertà.
La prima parte di "Albania ltalfor Pellicano" in. un felice excursus tratta della geografia e della storia essenziale per capire il territorio e le origini di quel popolo ma parla anche delle dinastie che regnarono in quelle terre nonché delle vicissitudini vissute dai popolo d'Albania. Nella seconda parte, la più corposa e documentata, sono descritte le operazioni umanitarie e di sostegno Logistico promosse e portate a termine da "Italfor Pellicano". Notevole la documentazione di scritti ed ùnmagini, sia di natura sLOrica sia di attualità, connessa alla illustrazione della Missione compresa quella rappresentata in chiave unwristica a cura di alcuni partecipanti al " Pellicano". li libro di Astuto a nostro parere dovrebbe suscitare interesse ed entusiasmo non solo pres so quanti a diverso titolo hanno partecipato a tale straordinario avvenimento ma presso quanti nel mondo hanno a cuore iniziative umanitarie.
E con animo grato verso l'autore che ci accingiamo al congedo di questo succinto avvio alla lettura del libro consegnando l'opera di Franco Astuto alla meditazione su un fatto che ha riscosso il plauso e l'ammirazione di molte genti che, compiaciute, hanno sottolineato come "una unità militare" possa divenire punto di aggregazione tra popoli assai differenti per lin gua, etnia e cultura.
Francesco Alberto Giunta