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Lettera di un ex combattente sul fronte greco -al banese
Terni, 23 Aprile 1993
Car iss imo Don G iusepp e, ho ricevuto con sorpresa e piacere il Suo biglietto di Bu ona Pasqua dall'Albania.
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Ma mma e Pa o la mi avevan o dato noti z ia c he Lei era stato destinato la gg iù, al no s tro Co nting ente militare.
Pu <> immagin are quant i ric o rdi il nom e A lbania abbia suscitato immediatamente in mc esse nd oci stato durante la gue rra. combattuta più di mc.uo secolo fa.
Pe nsando ch e Le i canunina in quella terra mi sembra per imme desimazi o ne, cli esserci tornato: rich iamo dell a memoria!
Tornere i a vedere quei porti, tanto sofferti, anche se le imma g in i di allora mi riapp a iono trist i
Se ha occas io ne di girare un po' , durant e lo svolgimento dei Suoi compiti, mi pensi e mi riveda allo sbarco a Valona, a Glia ve e davant i al la montagna del T rcbeshi nj (ove e ra il fronte di g ue rra) o s u l ponte cli Bcrat ( pri ma de l qual e furono fermati i greci ) d1e mi ri co rda ancora la nostalgica canzone dei soldati ··sul ponte di Berati" a somiglianza di quella "Su l ponte di Bassa no·· dell a guerra 19 15 - 18; da lì al zi lo sgua rdo a ll ' innevato Tamori , teatro cli ep iche gesta elci nostri so lda ti.
Si fermi un momento esegua lo scorrere della Vojussa, dell'O sum e de l Devo li, pensando che le loro acqu e riport a ro no nel nos tro Adriatico sangue italiano
E poi, Elbasan, i laghi di O c ridaedi Prcsba, Pograd cc. Korce e Bili sht i che seg narono la marcia dal fronte greco verso quello J ugoslavo e la strada per entrare in Greci a nella prima vera de l I94 l.
GraL ie per av e rmi pe rmesso questo v iaggio inunaginario.
E tanta profo nd a gratitudine, da p arte di un cx Sollolenente di fanter ia redu ce di Al bani a e cli Grec ia promo sso ora all 'e tà de i ricordi Te n Colonnello T. O., ai so ld ati del C ontingente ' ·Pellica no·· che la loro opera pacifica di a iuto e di assistenza danno agli a lbanesi la vera immagine dell' Iralia amica e generosa , riscattando, agli occ hi dei più anz iani di lo ro, quella no n esal tante, nono stante il valore e il sacrificio dei no st ri so ld at i. dcg li anni dell'occupazione e della gue rra avventurosa
A Le i tanti au g ur i e un cord iale sa luto, Suo Costanzo De Carl o
Messagg io al Genera le T o baldo.
Com m ovente le ttera da u n villagg io alb a n ese
Dopo due a n ni di attività in Alb a n ia , i mili tar i d ell ' Operazione " Pe ll icano" so no di ve ntati una p iccola istituzione pe r tutto il Paese. Forse è q uesto , l'indicatore più conc re to dell a soli dar ietà tra popo li amici . Ma fino ad ogg i, la miss ione "Pellicano" è stata desc ri tta e co mmentata so lo da co loro ch e ha nn o av u to a che fare con loro direttamente: gio rn alist i, pol itici , am bas ciatori. Ma che cosa ne pensano gli al ban es i? Che co sa ne pen sa il semp li ce cittadino'? Alcuni g io rn i fà, il Co ma ndante della Missione, Genera le Antonio To ha ldo , ha ricevuto una lettera dal villaggio di Gjilaj , vicino Kavaje. E 's tata sc ritta da un ab it ante del v ill aggio, Is ma il Gj uzi. Una persona semp lice che, con paro le piene d'e mozione, ringrazia i militari.
Stimatiss im o Genera le, Cos tituisce un g rande onore per me espr im ervi le mie impress ioni . Tutti i miei amici italiani son o an dati via da qui. La mi a casa e molto triste se nza loro. E'da tante tempo c he una voce interna mi turba l'anima e mi spi nge a scriv e re qualco sa sul " Pelli cano·· Ali' ini LiO ho pensat o di scrive re una poesia, ma poi ho camb iato id ea perché avevo tante cose da es prim ere. Che cosa si diceva del "Pellicano' · all'inizio? Gira va voce che era un invasore, ma di forma moderna . Ma come possono esse re inva so1i coloro c he hann o lo s tesso sa ng ue d i Virg il io. Petrarca, Dame, Pa varotti e Cele ntan o? L ' Operazione ·'Pellicano .. è giunta dal mare, ma noi alba nes i abbiamo sofferto terribili es perienL.e dal mare. Ne i secoli ci ha so ttrallo i no str i figli sparpag liandoli per le vie del mondo. h sempre dal mare. ne ll'aprile del 1939. le trupp e italian e sbarcarono in Albania . Era vamo convinti che og ni strani ero fosse nostro nemico. Noi che abbiamo costruito centinaia d i bunk e r, per "combatte re'' co ntro tutto il mo nd o. non abbiamo avuto a lc una diffi co lt à a costru ire questa fonezza fantasma r militari del " Pe lli cano" g iunsero per la prima volta ne l mi o vi ll ag g io ne l marzo de ll o sco rso anno. Veniv ano a g ruppi di 3 o 4 persone accompagnati da un poliziotto albanese. Erano timidi. Sa lut avano sempre per primi, a nche i pili piccoli. Erano cu ri os i, osservav a no tutt o Ma anch e noi eravam o c ur io s i, soprattutto i ba mbini. Toc cavano tullo: le macc hine , i vestiti. Pili mi avv ic inavo a loro e più mi sussultava il cuore. Che cosa mi stava succedendo ? E ro tanto e mozionato c he dimenticai di dire '"buong iorno" a l primo che in co ntra i Ez io , un carabiniere corpulento, mi s i avv icinò e percependo il mio imb arano, quasi per aiutarm i. mi salutò per primo. " L ' It alia è ge ne ro sa e be ll a" g li di ss i in italiano. "A nche l'Albania " mi rispo se cli fia to il carabin iere. Ho 48 anni e fu la prima vo lta in vi ta mi a che incontrai un o s trani ero. Qu e ll a notte nel vi ll aggio non si parlò di altro: ' ·Js mail ha parlato co n g li italiani".
Un g iorn o la loro macchina s i fc rm ti ne ll a strada d i pietra. Al po sto ci e l trattore , v i e ra un aratro, trainato eia un somaro. che a ra va il cam po . Era una scena che avrebbe causato so lo ilarità. ma v i giu ro davant i a Dio, che ne l viso di uno di loro vidi scendere le lac rime.
Cra iniziato g iu g no del 19 92. Le cili ege e rano pronte per essere raccolte. I fiori e rano tutt i sboccia ti. Il nostro villa ggio non è mai tanto bell o co me in qu esto period o. Seni.i i il rumore di una macch ina e s u b ito c ap ii. Erano i mil itari. Per primi, i bambin i ini z iarono a strillare: "Gli ital iani " Usci i fuori anch'io come tutti gli altri. Erano "circondati" da una folla. Parlavano, anche se nessuno li capiva Ridevano, fotografavano.
"Vorremo entrare a casa tua, perché s i amo s tanchi ", mi disse Gianni. Io non credetti alle mie orecchie. Impazzii dalla gioia. Si i ncl inarono davanti a ll a po r ta, in seg no cli rispelto ... F uor i c'erano tante persone , inc reduli che g li ita liani fossero e ntrati a casa mia . Avevo tante ci l iege, rakì , bevande do lc i con esse nze di rose. Avrei voluto dargl i tutto, anche l'anima, m a avrebbero accettato d i bere qua lcosa a casa mia ? M ia moglie , dopo aver pu l ito con cura i bicchieri , mise un po ' di sc iroppo e glielo offrì ...essi bevettero assettati e dissero: " Che buono!".
Continuavo a rimanere sconvo l to . Ero il primo nel villaggio che avevo parlato con i meravig li osi militari ciel "Pellicano". La mia casa era la prima in cui loro erano entrati.
Adesso eravamo diventati amici L'8 gi ug no 1992, mia fi g l ia comp iva 18 anni Lo fes teggiamo insieme , ma il giorno su ccessivo, perché gl i italiani erano occupati Trascorremmo 6 ore in sieme e facemmo tante fotografie. Mia figlia recitò poesie in italiano ed in albanese. lo cantai "Che sarà !" . Subito dopo Antonio mi disse: "S iamo seduti di fronte l ' un l 'a ltro . Siamo così anche nella carta geografica". Era cli B rind isi.
U n gio rno, alla fine del Marzo 1993, ricevett i la visita più importante Era il Comandante de l "Pellicano" , Generale Antonio Tobalclo. "L'Alban ia deve camminare da sola" - 1ni dice.
" Sicuramente - gli rispondo - con I' ,Ìiuto del!' Europa e, i n partico lare, de ll 'Ita l ia" , ero tanto confuso che quasi quasi non lo cap ivo Non so perché , ma ho sem pre immaginato gl i Ufficia li superiori come delle persone mo l to fredde, come il ghiaccio. Ma il Generale non era per niente così, a vederlo non sembrava , ma Antonio Toba ldo era una cara persona che si rallegrava della fresca atmosfera del villaggio. La s ua voce era calma, doci le. Aveva un aspetto nobile .
Questo è stato i l colmo per me. Pe r cu i non voglio più scrivere degli altri incontri. A casa mia sono venuti 62 diversi militari. E so l tanto di quattro di lo ro ricordo il nome, perché era sc ritto a destra delle loro giacche. Non lo nascondo, gli a lbanesi fanno di tutto per conoscere g li s tranieri , da cui possono approfitta re. Questa è conseguenza cli un iso lamento lungo, crudele, ma io po sso sottoscrivere che non ho voluto prendere nulla di loro , né l' i ndi ri zzo , né il numero telefonico.
No n pos so descrivere il lavoro titanico svo l to da l "Pe lIicano"; gli elicotteri simili a farfalle che si dirigevano pe ,fino nelle più isolate e povere zone cl ' Albania. Que sto non è nelle mie possibil ità, non rien tra nella cornice di questa mia opera. Ma c redo che attraverso que sti miei pensieri, ho fallo luce a lmeno s ug li as petti invi si bili di que st a gigan te azienda Pe r tutto questo, miei cari amici cie l "Pe llicano", vi ringrazio Per sempre vostro .
Ismail Gjuzi