complessive dello Strumento militare. Qui, in nuce, risiede la ragione d’essere del progetto FIT 2025, le cui linee guida sono già state diramate ai Vertici d’Area della Forza Armata e ai rappresentanti dell’Industria della difesa, che ha l’ambizione di: • costituire il framework concettuale per sviluppare le capacità delle future Grandi Unità di manovra dell’Esercito Italiano, per renderle idonee ad assolvere anche contemporaneamente compiti fra loro molto eterogenei, operando in modo retecentrico (cioè privilegiando la rete rispetto alle singole piattaforme) e integrato in formazioni interforze e multinazionali; • elaborare criteri generali utili a definire il futuro bilanciamento strutturale dell’intera componente terrestre; • offrire all’Industria nazionale della Difesa un chiaro e sintetico quadro di riferimento concettuale, operativo e tecnologico, che orienti i vari programmi di ricerca e sviluppo a contribuire attivamente all’evoluzione di tutte le componenti della Forza Armata, con particolare riguardo alle capacità operative delle future Brigate di manovra.
In breve, con il progetto «Forza Integrata Terrestre 2025 - FIT 2025» – si intende coordinare nelle loro linee generali i profondi mutamenti ai quali saranno sottoposte, da qui al 2020, le Unità e le strutture dell’Esercito Italiano a tutti i livelli ordinativi. La portata del progetto e la molteplicità delle organizzazioni interessate imporranno accurati e approfonditi studi con il coinvolgimento di tutte le Aree di impiego (in particolare quella operativa, quella della formazione e specializzazione e quella territoriale) adottando un metodo di lavoro collegiale e una strategia di comunicazione interna ed esterna per stimolare la condivisione di un così importante obiettivo di pianificazione. Il quadro di riferimento, comunque, è già sufficientemente chiaro nei suoi capisaldi concettuali che costituiscono le basi fondanti per la costruzione della FIT. LA NATURA DELLE FUTURE OPERAZIONI MILITARI
dio-lungo termine (2020), la situazione geopolitica non subirà significativi cambiamenti per quanto attiene ai problemi che oggi influenzano la sicurezza internazionale. È prevedibile, pertanto, che gli Strumenti militari continueranno ad essere chiamati ad intervenire lungo tutto lo spettro delle possibili missioni, da quelle ad alta intensità contro avversari che operano in modo convenzionale a quelle umanitarie in soccorso a popolazioni decimate da catastrofi naturali o causate dall’uomo. Scenari come quello afghano o iracheno dove, di fatto, le formazioni militari si trovano a condurre senza soluzione di continuità, e spesso in contemporanea, operazioni di prevenzione del conflitto, operazioni di combattimento vero e proprio e operazioni di Ricostruzione e Stabilizzazione continueranno a presentarsi anche nei prossimi anni, seppur con le proprie peculiarità geografiche, storiche e sociali. Le più recenti esperienze acquisite direttamente ed indiretta-
Gran parte degli studi geostrategici in atto indica che, anche in una prospettiva temporale di me-
Un prototipo di autoblindo 8x8 derivato dalla blindo pesante «Centauro».
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