Pianta IGM di Castro Pretorio
ca e religiosa, ma soprattutto sociale ed urbanistica. I primi piani regolatori proposti per la Città prevedevano un’espansione verso est, dove molti dei servizi sarebbero stati realizzati in sostituzione delle numerose ville e degli orti allora presenti. La lontananza dal Tevere (le cui esondazioni costituivano un pericolo per la città), la salubrità dell’aria e la presenza della stazione Termini, furono le principali motivazioni che portarono a identificare questo quadrante di Roma come il più idoneo ad ospitare i futuri quartieri. Fu da questi presupposti che nacque il quartiere Castro Pretorio, il primo ad essere costruito dopo l’unificazione d’Italia. Sorto tra la stazione Termini e il settore est delle Mura Aureliane, il rione fu edificato a scapito delle numerose ville di grande valore storico precedentemente presenti nell’area, la maggior parte delle quali venne completamente distrutta (vedi Villa Montalto). Nei primi anni del Novecento il neonato quartiere ospitava già nobili palazzine, importanti edifici pubblici
Francia, dal Belgio e dall’Olanda, chiamati a Roma a difesa dello Stato Pontificio contro gli attacchi militari del Regno d’Italia. Negli anni successivi l’area di pertinenza dell’Esercito papale divenne sempre più estesa e nuove strutture annesse alla Caserma vennero realizzate. A soli sei anni dall’insediamento dell’Esercito papale, la presenza dei Gesuiti si limitava al Casino degli Angioli e a pochi terreni ad esso limitrofi (Pianta Micheletti). La caserma rimase di proprietà dello Stato Pontificio fino al 1870, anno dell’unificazione d’Italia. All’indomani della Breccia di Porta Pia il Corpo militare degli Zuavi venne sciolto e la caserma venne occupata dall’Esercito Italiano, che vi trasferì al suo interno due reggimenti: il 13° Artiglieria da Campagna e il “Genova Cavalleria” (4°). Nel 1887 iniziarono nell’area dell’antico castro i lavori per la costruzione di nuovi edifici militari, tra cui la grande caserma a “pettine” realizzata lungo il lato settentrionale. Nel La Caserma Pio IX 1892, il Casino degli Angioli venne La Caserma Pio IX venne realizzata abbattuto per ampliare il collegasu progetto del Corpo del Genio delmento tra l’attuale Via del Castro l’Esercito Pontificio tra il 1862 e il Pretorio e Corso Italia (Pianta IGM). 1864 per volontà di Papa Pio IX, ulDa questo periodo e fino alla costrutimo Papa Re (come si evince dall’iscrizione presente in facciata “Pro zione della Biblioteca Nazionale Petri Sede”). L’edificio, eretto sul laCentrale di Roma, l’area del castro to sud-occidentale dell’antico castro, rimase di sola pertinenza dell’Eserera formato da due corpi di fabbrica cito Italiano. rettangolari uniti da un grande cortiIL NOVECENTO E LE PROPOSTE DI NUOVE DESTINAZIONI D’USO DELL’AREA Con la proclamazione di Roma a Capitale del Regno d’Italia, si presentò per l’Amministrazione Comunale l’obbligo di fornire la città di servizi conformi alle esigenze di una capitale europea. Il forte incremento demografico che interessò Roma in quegli anni portò alla nascita di nuovi quartieri, dando inizio a uno sviluppo urbanistico che la farà divenire gradualmente la città moderna che è oggi. La Breccia di Porta Pia segnò dunque per la città di Roma una svolta non solo politin. 5/2016
le interno coperto da un tetto a due falde con tegole francesi, posto ad un’altezza maggiore rispetto alle coperture degli edifici laterali. L’illuminazione del cortile era garantita da una serie di lunette, poste in alto lungo le pareti laterali, e l’ingresso alla caserma avveniva tramite un ponte in muratura che conduceva al cortile. A causa di un abbassamento del terreno, nel 1882 la copertura della galleria fu eliminata e le fondazioni vennero rinforzate. Successivamente la grande apertura centrale fu tamponata con una parete scandita da tre fornici, ancora ad oggi visibile. Una volta completata, la Caserma ospitò buona parte dell’Esercito Pontificio, costituito da circa 13.000 uomini agli ordini del Generale Hermann Kanzler; dopo la Breccia di Porta Pia la struttura passò all’Esercito Italiano. La Caserma ospita ad oggi il Circolo Ufficiali Esercito e la Foresteria Militare di Roma.
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