RIVISTA MILITARE 2014 N.5

Page 89

Iniziò così la definizione delle linee insieme alla Commissione anglo-etiope (13), cosa che impiegò molte energie e comportò enormi discussioni, per la rettifica di una specifica linea o il possesso di un pozzo. La discussione si fece a tratti animata e lo stesso Clifford intervenne per cercare di abbassare i toni. Fu a questo punto che dall’alto apparvero i due apparecchi italiani. I due aerei erano degli IMAM (Industrie Meccaniche Aeronautiche Meridionali) Ro. 1 da ricognizione e bombardamento con i numeri di matricola So. 4 e So. 7, i cui equipaggi erano rispettivamente formati da: • Capitano pilota Mario Porru Locci (Comandate dell’aviazione somala) e dall’osservatore Tenente Gennaro Salvi; • Tenente pilota Angelo Mastragostino, Tenente Gerardo Zaccardo e il Primo Aviere marconista Battista Broglio. L’arrivo dei due aerei venne interpretato come un gesto di aperta provocazione da parte italiana e il Colonnello Clifford comunicò al Capitano Cimmaruta che riteneva più opportuno che la Commissione si ritirasse ad Ado (30 km di distanza circa). Secondo quanto scritto da Del Boca (14) sembra che la provocazione ci sia stata effettivamente e che probabilmente fu più compromettente di quella «mitragliatrice puntata» denunciata dal Clifford. Divenuto Generale, in una testimonianza del 1977, l’allora Tenente Zaccardo afferma di aver fatto, seppur per qualche secondo, fuoco dall’aereo senza alcuna conseguenza e senza che nessuno se ne accorgesse (15).

Osvaldo Mazzei, il Sergente Maggiore Giovanni Consolini, i due Caporal Maggiori Ferdinando Giarreta e Camillo Montani, il Soldato Zerbo e alcuni indigeni) di avviarsi verso la zona dell’attacco. Arrivati a Ual Ual, la fucileria era intensa e la zeriba chiusa. Una volta entrati, il Capitano constatò che le casse con le cartucce di riserva erano aperte e vuote; inviò allora una richiesta di rinforzi e munizionamento. Fortunatamente l’arrivo dei blindati mise in fuga gli abissini, ma uno dei due mezzi risultò quasi subito disperso. Lo stesso Mazzei, capocarro, si recò verso Uarder in cerca di munizioni. Al calare della sera ritornò il Tenente Mazzei con un autocarro con altri

25-26-27 novembre Continuò lo scambio di missive tra gli schieramenti che videro il continuo afflusso di ulteriori armati da ambo le parti. Secondo Del Boca, gli schieramenti arrivarono rispettivamente a: • etiopi: •• 1 400-1 600 armati tra regolari del Fitaurari Sciferra e irregolari di Omar Samantar; •• 6 mitragliatrici pesanti; •• 1 cannoncino (non si sa di che calibro); • italiani: •• 500 Dubat (60 iniziali più rinforzi per più di 400 uomini) (16); •• 2 squadriglie carri veloci, (due carri blindati secondo Cimmaruta); •• 5 aerei (tre più dei noti So. 4 e 7) basati su di una pista improvvisata a Uarder (tre aerei secondo Cimmaruta).

Il campo di battaglia di Ual Ual

3-4 dicembre Si succedettero numerosi allarmi durante la notte del 3 dicembre; la situazione era incerta. La mattina seguente arrivò e prese il Comando il Maggiore Umberto Montanari, ispettore delle Bande di confine. 5 dicembre. Il combattimento Secondo la testimonianza del Cimmaruta, alle ore 17.00 a Uarder si iniziarono a sentire i colpi di arma da fuoco venire da Ual Ual. Poco dopo un camion con alcuni gregari indigeni portò la notizia dell’inizio delle ostilità. Il Maggiore Montanari inviò Cimmaruta a Ual Ual e immediatamente si alzarono tre apparecchi guidati dal Tenente Liberi, dal Tenente Mastragostino e dal Sergente Guglielmo Jacobucci, i primi due a sostegno di Ual Ual e il terzo per effettuare ricognizioni intorno al forte di Uarder. Contestualmente vennero date disposizioni ai carristi presenti, (il Tenente n. 5/2014

trenta Dubat e le agognate munizioni. Nel mentre arrivava la notizia che tra gli altri era morto il Capo Comandante Salad Aden. Questi presidiava il fianco sinistro rinforzato con una zeriba, fianco che fu oggetto di un tentativo di aggiramento da parte degli etiopi al comando del Fitaurari Alemajo. Proprio nel respingimento dei 440 uomini, Salad era rimasto ucciso insieme al suo diretto avversario Alemajo. 87


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
RIVISTA MILITARE 2014 N.5 by Biblioteca Militare - Issuu