Festa dell’Esercito. Il Presidente della Repubblica passa in rassegna la Brigata di formazione schierata nella piazza dell’unità d’Italia a Trieste.
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flessi positivi sulla salute dell’intera collettività. Il Direttore del Policlinico Militare «Celio», Brig. Gen. Med. Vito Contreas, ha introdotto le relazioni, sottolineando come l’obiettivo della prevenzione dei tumori possa essere identificato in un riequilibrio tra fattori promuoventi e inibenti il processo di cancerogenesi, ove siano compresi sia i fattori di natura esogena (ambientale) sia quelli di natura endogena (genetica). In questo particolare settore della patologia, il contributo della prevenzione alla riduzione globale della mortalità e delle morbilità (possibilità statistica di ammalare di tumore) è destinato ad aumentare rapidamente nel prossimo futuro. L’affermazione è suffragata dai progressi realizzati nell’identificazione di fattori predisponenti e nell’allestimento di test per la valutazione del rischio genetico; nella comprensione della biologia dell’insorgenza delle neoplasie (carcinogenesi); nello sviluppo di effettive modalità di screening; nell’identificazione di importanti fattori di rischio; nell’emergente campo della chemioprevenzione. Una «prevenzione primaria» (a esempio alimentarsi in modo sano e non fumare) e una altrettanto buona «prevenzione secondaria» (sottoporsi a controlli periodici) sarebbero capaci di salvare 64 000 vite ogni anno, pari al 40% delle 160 000 morti per cancro che ogni anno avvengono in Italia.Purtroppo, meno della metà degli italiani si sottopone a controlli medici sistematici. I motivi per cui spesso si rimanda una visita medica oppure un’indagine diagnostica possono essere molteplici: il timore di scoprire un brutto male, la difficoltà oggettiva di eseguire semplici indagini diagnostiche (prenotazioni, orari, appuntamenti). Per ovviare a questi inconvenienti, il
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Reparto Oncologia Medica del Policlinico Militare di Roma si rende disponibile per il coordinamento di una serie controlli periodici, in sintonia con la moderna cultura della prevenzione, rivolti a tutti i dipendenti dei numerosi enti istituzionali delle Forze Armate che ne rappresentano il naturale bacino di utenza. Al convegno hanno preso parte Ufficiali medici del Policlinico Militare «Celio» di Roma che hanno svolto i temi a fianco specificati. • Don Lionello Torosani, Cappellano responsabile dell’Ufficio Spirituale: Il Dono della vita. • Dott. Tiziana Sbezzi, del Servizio di Genetica Medica: Genetica ed ereditarietà nel cancro. • Ten. Col. Farm. Vincenzo Barretta, Direttore della Farmacia: Nutrizione nell’eziologia e prevenzione del cancro. • Col. Med. Michele Gigantino, Capo Dipartimento Neuroscienze: La prevenzione delle neoplasie correlate al fumo. • Ten. Col. Med. Paolo Astorre, Capo Reparto Oncologia Medica: Chemioprevenzione e prevenzione oncologica. • Ten. Col. Med. Antonio Caramanica, Capo Servizio Senologia: La prevenzione del tumore mammario. • Col. Med. Massimo Nardi, Capo Dipartimento Chirurgia Generale: La prevenzione nei tumori del colon retto. • Ten. Col. Med. Antonio Rizzotto, Capo Dipartimento Patologia Nefro-Genito-Urinaria: La prevenzione nei tumori della prostata. • Ten. Col. Med. Pietro Todaro, Capo Reparto Ginecologia: Lo screening nei tumori dell’utero. • Col. Med. Mario Alberto Germani, Capo Dipartimento Medicina Interna: La prevenzione nella Sanità Militare.