RIVISTA MILITARE 2008 N.3

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Rivista Militare n. 3/2008

(4) Per un breve periodo nel 1940 anche la Guardia alla Frontiera inquadrò 4 compagnie carri dotate di obsoleti Fiat 3 000. (5) In Russia, nel 1942, la 3a Divisione Celere «P.A.D.A.» fu trasformata in Grande Unità motorizzata con l’assegnazione di un battaglione bersaglieri corazzato ed un gruppo squadroni semoventi da 47/32 di cavalleria. In Africa settentrionale la Divisione Motorizzata «Trieste» ebbe alle dipendenze un battaglione carri M ed un battaglione bersaglieri su autoblindo AB41. Tra il 1942 ed il 1943 varie Divisioni di fanteria ricevettero un battaglione/gruppo di semoventi da 47 o da 75, con personale talvolta tratto dalla specialità carristi. (6) L’unità carrista di maggior livello era costituita dal

Sopra. Genova 1941. Piazzale della ditta Ansaldo con carri medi M14/41 prima della consegna al Regio Esercito.

Vista frontale di un carro M della Divisione corazzata «Ariete» in Africa settentrionale. Si nota il simbolo della Grande Unità ed un motto (AUSSME).

(1) Circolare n. 33 700 in data 9 maggio 1936, Nuovo ordinamento delle unità carri di rottura e carri d’assalto, Ministero della Guerra - Gabinetto. (2) Sia in Spagna che in Africa Orientale si costituirono unità a livello reggimento rinforzato quale il Raggruppamento Carri d’Assalto e Autoblindo, divenuto poi Raggruppamento Carristi, ed il Raggruppamento Carri d’Assalto in Somalia. (3) Nel 1936 erano stati costituiti 6 squadroni carri veloci per reggimenti di cavalleria non indivisionati, che però furono sciolti nel 1938.

ANTHROPOS

NOTE

Raggruppamento dislocato in Sardegna che disponeva, tra l’altro, di un battaglione carri di preda bellica francese Somua S35 e di un battaglione carri dotato di semoventi da 75 e di carri M15/42. (7) Queste due Grandi Unità corazzate furono riunite nel Corpo d’Armata Motocorazzato destinato alla difesa della Capitale. (8) Esisteva, comunque, un battaglione autieri-carristi addetto alla manutenzione dei mezzi corazzati che operò alle dipendenze degli Alleati. (9) In previsione delle elezioni politiche del 1948 alcuni reggimenti di fanteria furono rinforzati con compagnie/plotoni meccanizzati extra organico dotati di mezzi corazzati antiquati per compiti di ordine pubblico. (10) L’ordine di battaglia dell’Esercito Italiano del 1951 vedeva la presenza di 2 reggimenti carristi e di 7 reggimenti di cavalleria blindata. (11) Motivazioni di ordine politico impedirono che la Grande Unità riassumesse il nome di «Littorio». Per la stessa ragione furono negate ricompense al Valor Militare alla bandiera del 133° Reggimento Carri, che al pari del 132° si era distinto nella battaglia di El Alamein.

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