preferire infine la Breda 37, e si sperimentarono delle DM 36 Mt (materiali) armate con FIAT 35, Schwarzlose o mitragliere Breda da 20 mm. LA SECONDA GUERRA MONDIALE
durante una sosta, grazie anche al fatto che non si osservò la benché minima norma di sicurezza. Il 15 giugno 1935 risultavano in servizio ancora quattro autocarri armati. Alcune fonti affermano poi che allo scoppio della 2 a Guerra Mondiale ne fossero disponibili otto, senza specificarne il modello. Occorre tenere presente inoltre che a partire dal 1931 erano stati realizzati anche degli autoprotetti su telaio SPA 25C/10 (III serie) 4x2, pure in questo caso armati con tre mitragliatrici. Nel 1929 la FIAT aveva progettato il Trasporto Blindato 604. Il mezzo era particolarmente interessante, in quanto completamente blindato, dotato di torretta
rotante armata di mitragliatrice e provvisto di feritoie per il tiro. Il veicolo purtroppo non ebbe seguito. Durante la Guerra d’Abissinia si armarono con mitragliatrici Schwarzlose delle autocarrette OM 32-35, dei trattori Pavesi P400 e numerosi autocarri di vario tipo, forse dotandoli anche di blindature di circostanza. Per il trasporto della squadra fucilieri (10 uomini) si realizzarono le autocarrette OM 36 DM P (personale) armate con due fucili mitragliatori Breda 30, destinate ad equipaggiare le costituende Divisioni Motorizzate «Trento» e «Po», poi «Trieste». Se ne sperimentò anche una versione armata con mitragliatrice FIAT 35, per
Allo scoppio del conflitto erano in linea in Africa Settentrionale (A.S.) i citati otto autocarri armati ed in Africa Orientale Italiana (A.O.I.) 126 fra autoblindomitragliatrici e autocarri armati (un centinaio), in alcuni casi anche protetti; altri se ne realizzarono conflitto durante, con corazzature e armi di fortuna (almeno tre per equipaggiare un plotone). Nel corso della guerra si armarono sul campo autocarrette OM 32-35-37 e pure l’Autocarro Leggero per fanteria SPA CL 39 ricevette le Breda 37 o le FIAT 35. Infine, in A.S. si armarono Autocarri Sahariani AS 37 con Breda 37 e mitragliere Breda da 20 mm. Il 21 ottobre 1940 i Generali Roatta e Caracciolo affrontarono finalmente il problema dell’autocarro protetto per il trasporto truppe. Il termine usato nel corso della riunione e messo a verbale fu quello generico di «automezzo corazzato». La FIAT pose così allo studio due modelli, basati il primo sul telaio dell’autocarro Dovunque 35 e l’altro sul telaio del trattore leggero TL 37. La commissione giudicatrice scelse quest’ultimo, nonostante le perplessità della stessa FIAT. Vi sono inoltre fotografie che testimoniano lo studio di un carro protetto per trasporto truppa su autotelaio FIAT 626, pare anche in versione armata con fucilone c/c Solothurn. In seguito alla decisione assunta, venne passato l’ordine per 150 veicoli, denominati inizialmente Carri protetti su T.L. Sahariano ed infine Autoprotetti S.37, tutti prodotti entro il maggio 1942. Il mezzo, ridenominato nel maggio del 1941 Autotrasporto blindato 91