RIVISTA MILITARE 2006 N.2

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L’«M 13» DI EL ALAMEIN La breve storia del carro armato eretto a simbolo dei carristi del deserto Il Colonnello Paolo Caccia Dominioni, Conte di Sillavengo, rinvenne nel deserto egiziano, il 1° luglio del 1948, il relitto di un carro armato sul quale spiccava nitidamente la targa RE 3700. Oggi, nel Mausoleo di Q. 33, quel carro, eretto a monumento, materializza il ricordo di tanti soldati italiani che a El Alamein seppero scrivere un’indelebile pagina di eroismo e amor di Patria.

Nel 2002, il sessantennale della battaglia di El Alamein è stato celebrato con grande solennità alla presenza del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e di alte Autorità inglesi, tedesche, australiane e neozelandesi. Durante tale cerimonia il Presidente Ciampi, ricorrendo il decennale della scomparsa, ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito dell’Esercito, concessa «alla memoria», nelle mani della Contessa Elena Caccia Dominioni di Sillavengo, moglie del Colonnello.

Paolo Caccia Dominioni è stato autore della sovrumana impresa di ricerca, recupero e riconoscimento delle salme dei soldati di ogni Nazione caduti e rimasti insepolti nel Sahara occidentale egiziano, ove avevano combattuto in nome della propria Patria e obbedendo alle leggi del dovere militare. Impresa che lo tenne nel deserto per ben 12 anni, insieme al guastatore alpino Renato Chiodini, Medaglia d’Argento al Valor Militare guadagnata alla presa di Tobruk, già suo soldato nel XXXI battaglione genio guastatori nella campagna d’Africa settentrionale e nelle tre battaglie di El Alamein. Di quel periodo Paolo Caccia Dominioni aveva tenuto un diario dettagliato, una vera cronistoria, con gli esiti delle ricerche, le iniziative prese per facilitare il rinvenimento e il riconoscimento delle salme e altri mille piccoli avvenimenti, tipici di un’attività tanto particolare e desueta. Il tutto intrecciato con i propri ricordi dei giorni della battaglia, di quelli precedenti e degli eventi che avevano coinvolto, tra gli altri, anche il proprio battaglione. Questo diario divenne poi parte importante del volume «Alamein, 1933-1962», edito da Longanesi nel 1962 (premio «Bancarella» nel 1963, pubblicato in oltre 500 000 copie in lingua italiana e inglese, riedito nel 1992 da Mursia). Quest’ultima uscita, però, priva dei 41 disegni e delle 74 fotografie con cui l’autore aveva arricchito il testo, per dare al lettore la possibilità di essere anche visivamente partecipe di quanto narrato. Esigenze «editoriali» che, se pur comprensibili, sacrificano la funzione storico-culturale dell’opera. Insieme a un’altra delle sue opere, «Ascari K7», Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, Comandante del XXXI battaglione guastatori del Genio, in Africa settentrionale nel 1942.

ANTHROPOS - 116


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