GARIBALDI DUECENTO ANNI DI STORIA PATRIA

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stile tipico degli avversari della rivoluzione. Solo Carlo Bianco di SaintJorioz e Mazzini, che per un certo periodo condivise le idee, cedettero nella guerra per bande come strumento tecnicomilitare utilizzabile dalle forze popolari, superando il pregiudizio ideologico che induceva ad identificare guerrigliero e sanfedista, e che è nella sostanza analogo a quello abbastanza diffuso ai tempi nostri che induce a collegare con altrettanta superficialità guerriglieri e forze politiche “di sinistra”. Carlo Bianco conte di SaintJorioz, ufficiale dell’Armata sarda, Carlo Bianco di Saint-Jorioz. esule a seguito del fallito “pronunciamento” del 1821, diede al problema della guerra per bande un’impostazione rigorosa sotto il profilo teorico-militare. Il suo trattato “Della guerra nazionale d’insurrezione per bande applicata all’Italia Trattato dedicato ai buoni italiani da un amico del Paese”, pubblicato nel 1830, da cui, su richiesta del Mazzini, fu tratto nel 1830 un riassunto “Manuale pratico del rivoluzionario italiano desunto dal trattato sulla guerra d’insurrezione per bande”, costituì nell’intero Risorgimento un costante punto di riferimento sia per i fautori che per gli oppositori della guerra per bande. Il Bianco sostiene una concezione radicale dell’efficacia della guerra per bande. Poiché l’Italia non può creare un esercito competitivo con quello austriaco, deve ricorrere a forme diverse di lotta. L’attività della prima banda è essenziale: serve da catalizzatore per il sorgere delle altre, sino a giungere all’insurrezione generale. Con il terrorismo sistematico, con la tattica della terra bruciata senza far prigionieri e rifiutando ogni principio di limitazione umanitaria, si provocano repressioni feroci che fanno sviluppare l’odio per lo straniero e quindi sorgere nuove bande. Il terrore vale per Bianco più della propaganda. I collaborazionisti e le frazioni dissidenti vanno perseguiti con il massimo rigore. Nella fase finale, peraltro, le bande si devono trasformare in colonne volanti, in colonne mobili e infine in legioni, nucleo del futuro esercito regolare italiano. Giuseppe Mazzini (5) fece propria la concezione del Bianco. Ne attenuò però il terrorismo sistematico, inteso come mezzo per impadro-

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