GARIBALDI DUECENTO ANNI DI STORIA PATRIA

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nelle categorie d’insegnamento possa comprendere e spiegarsi i fenomeni fisici e morali del mondo in cui egli vive. Si promossero corsi sulle più disparate materie: storia, lingue estere, economia, contabilità, amministrazione, morale, letteratura, fisica, chimica applicata. I nomi dei più insigni uomini di cultura si succedettero nell’impartire le lezioni impegnandosi anche in discussioni, nel corso delle letture domenicali, alcune delle quali erano accompagnate da proiezioni luminose, affinché l’insegnamento non fosse soltanto per gli orecchi, ma anche per gli occhi, perché penetri nella mente e vi si fissi in modo più efficace. Carducci poneva in rilievo il carattere di urgente necessità storica che assumeva lo sforzo per l’elevamento materiale e culturale del popolo, dal quale, diceva, dipendeva il progresso della nuova Italia. Abbiamo avuto occasione di rintracciare i lavori dell’Università popolare “Giuseppe Garibaldi”, di Bologna, una delle più antiche, nata nel 1901, le cui origini risalgono appunto alla Lega per l’Istruzione del popolo che a Bologna ebbe sviluppi notevoli. Nel 1903, con una Convenzione fra l’Università popolare e il Sottocomitato Regionale della Croce Rossa, fu anche fondata la cosiddetta “Scuola Samaritana”, o scuola dei primi soccorsi, tanto cara a Costanza, nuora inglese di Garibaldi che, per molti anni, tenne conferenze in Italia, accompagnata dalle figlie Rosa e Italia, per indicare metodi e principi da lei appresi in Inghilterra. Praticamente, attraverso conferenze, lezioni, monografie, si diffuse per la prima volta il concetto della pubblica assistenza. Ai corsi partecipavano soci della Croce Rossa, ma anche operai, capifabbrica, sorveglianti di lavori manuali, pompieri, vigili urbani. E poi, in seguito, maestri delle scuole elementari e allievi delle scuole superiori. Per molti anni le Università del popolo continuarono le loro lodevoli attività, riuscendo ad attenersi ai principi di non partecipazione ai movimenti politici. Purtroppo, allo scoppio della Prima guerra mondiale, nel periodo di non intervento e poi all’entrata in guerra dell’Italia, si produsse una frattura tra il nucleo dirigente, che si schierò per l’entrata dell’Italia a fianco degli Alleati, e le masse dei soci che avversavano la guerra. Di fatto, queste e altre contraddizioni impedirono alle Università popolari di gettare le basi di un movimento ampio e radicale che ponesse in forma moderna e autonoma il problema dell’istruzione popolare. IL RAPPORTO CON GLI INGLESI Poco si sa dei legami di Garibaldi e dei suoi discendenti con la Gran Bretagna, nel contesto della storia risorgimentale e oltre. Le azioni di contrasto francesi, per buona fortuna dei patrioti italiani,

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